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Petek |
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Registrato: 21/02/14 09:55 Messaggi: 795 Luogo di residenza: Provincia di BL
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Inviato: Gio Mar 26, 2015 10:23 Oggetto: Giovedi 2 aprile a Belluno |
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Il CAI di Belluno organizza, in collaborazione con "Montagna Amica" e con la partecipazione del Centro Nivometeorologico di Arabba (noto come "oracolo Barabba" per i profani) una serata simile Giovedì 2 aprile presso la loro sede (Piazza S. Giovanni Bosco, 11 Belluno), inizio ore 20:45.
Il titolo della serata è "VALANGHE: metodi di riduzione del rischio". _________________ ---
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Petek |
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Registrato: 21/02/14 09:55 Messaggi: 795 Luogo di residenza: Provincia di BL
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Inviato: Mar Mar 31, 2015 18:53 Oggetto: |
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Aggiungo link al comunicato del CAI ed alla relativa locandina _________________ ---
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Petek |
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Registrato: 21/02/14 09:55 Messaggi: 795 Luogo di residenza: Provincia di BL
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Inviato: Ven Apr 03, 2015 9:52 Oggetto: |
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La serata è stata interessante e divertente.
Il sunto è che i metodi di riduzione del rischio vanno bene per chi è alle prime armi per imparare a pianificare senza chiedere consigli a chi è più esperto .
Chi ha un minimo di esperienza fa escursioni con condizioni "sconsigliabili" (giallo) o "da evitare" (rosso) .
Come ha detto il relatore, meglio non credere troppo nei metodi _________________ ---
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Leo |
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Registrato: 27/01/07 17:31 Messaggi: 5212 Luogo di residenza: Zoldo
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Inviato: Ven Apr 03, 2015 13:12 Oggetto: |
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Petek ha scritto: | La serata è stata interessante e divertente.
Il sunto è che i metodi di riduzione del rischio vanno bene per chi è alle prime armi per imparare a pianificare senza chiedere consigli a chi è più esperto .
Chi ha un minimo di esperienza fa escursioni con condizioni "sconsigliabili" (giallo) o "da evitare" (rosso) .
Come ha detto il relatore, meglio non credere troppo nei metodi |
Quello che più ho apprezzato è stato l'esordio del bravo Cagnati ( che tra l'altro è un forte scialpinista),quando ha detto: " tra le tante questa è la lezione che amo di meno, anche perchè non ci credo più di tanto". Detto da uno che mangia pane e valanghe da decenni e punto di riferimento direi nazionale, dice tutto sulla inesattezza e presunzione di conoscere a fondo i fenomeni valanghivi!!! _________________ "..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.) |
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Denali |
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Registrato: 06/04/05 14:59 Messaggi: 2456
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Inviato: Ven Apr 03, 2015 15:38 Oggetto: |
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Leo ha scritto: | ...l'esordio del bravo Cagnati ... "...non ci credo più di tanto"... dice tutto sulla inesattezza e presunzione di conoscere a fondo i fenomeni valanghivi!!! | Non c'ero ... ma se ho intuito bene sono d'accordo. Si devono dire le cose come stanno e come la cronaca tristemente conferma di continuo ... cioè che manco i più esperti possano abbattere drasticamente i rischi. E che non ci sono metodi oggettivi efficaci. L'unico rimane quello che diceva menz ... ridurre del 90% o + il livello delle propie uscite.
Spero finisca il cinismo post mortem del tipo "se la sono cercata" da parte dei soloni del giorno dopo, quelli convinti che il fatto che a loro non sia successo significhi che "loro sanno" ... ora questo atteggiamento ha anche un bel nome inglese, overconfidence (e che forse serve anche ad esorcizzare le proprie paure ... "a me non succede!"). Invece può succedere a chiunque faccia uno scialpinismo che non sia minimale ... per "fortuna" la frequenza è bassa.
Ovviamente non significa rassegnarsi al fatalismo, doveroso valutare bollettini condizioni e quant'altro per cercare di contenere il rischio, ma avendo la consapevolezza che non ti garantisce al 99,999% ... per avere questo l'unica è la tecnica menz (es, chessò ... ti fai la mesdì a fine giugno dopo 1 mese caldo senza nevicate).
Nelle mie 500 gite in sci non sono mai finito in valanga non tanto per aver sempre valutato bene i rischi ma soprattutto perchè ... ne ho fatte solo 500 e non 50.000 altrimenti prima o poi ci sarei cascato anch'io. O detto in altro modo, se considero una cerchia di 100 conoscenti che abbiano fatto un numero di gite analogo ... purtroppo qualcuno l'incidente lo ha avuto.
Infine credo che ci voglia anche un cambio di approccio in ciò che si insegna ... far credere che per lo scialpinista medio i cunei di slittamento, la conoscenza dei cristalli o altre amenità simili possano contribuire significativamente alla sicurezza serve solo a illudere che il rischio sia domabile, invece ancora non lo è e temo non si intravedano per ora metodi o tecnologie risolutivi. |
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Leo |
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Registrato: 27/01/07 17:31 Messaggi: 5212 Luogo di residenza: Zoldo
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Inviato: Ven Apr 03, 2015 19:41 Oggetto: |
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Denali ha scritto: |
.....
Infine credo che ci voglia anche un cambio di approccio in ciò che si insegna ... far credere che per lo scialpinista medio i cunei di slittamento, la conoscenza dei cristalli o altre amenità simili possano contribuire significativamente alla sicurezza serve solo a illudere che il rischio sia domabile, invece ancora non lo è e temo non si intravedano per ora metodi o tecnologie risolutivi. |
Sì, anche a questo proposito Cagnati ci ha detto che fino a qualche anno fa ai corsi delle scuole di Scialpinismo veniva trattato anche questo aspetto in maniera approfondita, ma al quale adesso si tende a dare meno importanza, perchè sono alla fine aspetti un po' teorici senza grande utilità pratica! _________________ "..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.) |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Ven Apr 03, 2015 20:44 Oggetto: |
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Petek ha scritto: | ...
Il sunto è che i metodi di riduzione del rischio vanno bene per chi è alle prime armi per imparare a pianificare senza chiedere consigli a chi è più esperto .
Chi ha un minimo di esperienza fa escursioni con condizioni "sconsigliabili" (giallo) o "da evitare" (rosso) .
Come ha detto il relatore, meglio non credere troppo nei metodi |
che dicevo io _________________ |
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Petek |
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Registrato: 21/02/14 09:55 Messaggi: 795 Luogo di residenza: Provincia di BL
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Inviato: Ven Apr 03, 2015 22:51 Oggetto: |
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Denali ha scritto: |
Infine credo che ci voglia anche un cambio di approccio in ciò che si insegna ... far credere che per lo scialpinista medio i cunei di slittamento, la conoscenza dei cristalli o altre amenità simili possano contribuire significativamente alla sicurezza serve solo a illudere che il rischio sia domabile, invece ancora non lo è e temo non si intravedano per ora metodi o tecnologie risolutivi. |
Cagnati ha sottolineato che il metodo è utile per far capire a chi è alle prime armi come pianificare un itinerario, soprattutto se in zone sconosciute. Chi li pianifica da anni e conosce già pendenze ed esposizioni fa le medesime valutazioni a mente, ossia applica già il metodo (ma assegna i pesi dei singoli fattori in modo differente e soggettivo) _________________ ---
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