FAQHome    FAQFAQ    CercaCerca    Lista utentiLista utenti    GruppiGruppi    AlbumAlbum    FAQPrivacy Over The Top 
  ProfiloProfilo    Messaggi privatiMessaggi privati    Log inLog in 
 
Cima della Gaiarda 2640

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo

Gitatranquilla Rispondi citando



Registrato: 25/10/15 16:34
Messaggi: 34
Luogo di residenza: Gardone Riviera (BS)

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 9:16    Oggetto: Cima della Gaiarda 2640
 
20/07/2016
Maso Pegorar Andalo TN (1050) - cima della Gaiarda (2640)

Visto e considerato che sabato promette brutto, anticipiamo gli strali meteorologici e ci prendiamo un giorno di pausa lavorativa per visitare quest'angolo quasi dimenticato di Brenta. Non perche' lo meriti ma probabilmente per la relativa scomodita' di accesso, vista la bassa quota di partenza.
Si parte da maso Pegorar, poco sopra Andalo (chiedere a qualche passante se in auto non si azzecca subito la via, poco indicata ma facile da trovare), quota circa 1050, poca possibilita' di parcheggio, arrangiarsi come si riesce. Il percorso che abbiamo seguito noi e' questo:



Circa 18 km e 1600 m di dislivello, il GPS esagera sempre un po'.

Alla partenza, subito un tragicomico cartello ci spiega per filo e per segno cosa fare e cosa non fare in caso di incontri ravvicinati del terzo tipo:



Mi raccomando, eseguite tutto alla lettera, e se non lo fate sono cavoli vostri. Anzi, e' forte il sospetto che il cartello serva solo a dimostrare che se vi succede qualcosa vuol dire che avete sbagliato voi e non l'animale che, e' ben noto, fa parte della natura e quindi non sbaglia mai. Come non sbagliano quei soloni che pontificano dalle cattedre il ripopolamento degli orsi, e quei rompiballe degli umani si arrangino...
Va beh, lasciamo perdere e confidiamo nella buona sorte di evitarli questi grandi amici dell'uomo durante il percorso. Si prende dunque il segnavie 301 seguendo le indicazioni per malga Spora, che si raggiunge in poco piu' di 2 ore, nonostante le indicazioni piu' abbondanti. Sotto il bosco si suda dannatamente e si fa fatica a respirare, non tanto per le temperature quanto per l'umidita', nuvole basse e non si vede niente a dispetto delle previsioni del tempo, ottime. Va beh, pazienza, migliorera' piu' tardi. A malga Spora



si inizia a intravedere un po' di sole, menomale. Qui devo iniziare l'opera di recupero di mio socio odierno, notoriamente super-vaccinato contro la cimite, che gia' vorrebbe fermarsi per una pausa bevereccia. Lo trattengo a stento, e proseguiamo subito per il sv. 301 verso il passo della Gaiarda, con bell'ambiente naturale che, superato un dosso, si apre:



A questo punto ci sono 2 possibilita':
1) quando il sv. scende leggermente arrivando ad un impluvio, la' dove c'e' un cartello di indicazione, sulla sinistra si stacca una traccia evidente anche se non segnata, che porta verso la nostra meta;
2) in alternativa (quella che abbiamo seguito noi, coerente con la relazione in nostro possesso), si prosegue lungo il sv. 301 fino a poco sotto il passo della Gaiarda, abbandonandolo circa qui:



Si aggira un ampio dosso erboso e ci si affaccia su un ampio vallone a sinistra, vallone che dovremo percorrere interamente:



Il percorso alla cima e' ormai evidente, sempre che non arrivi la nebbia, da queste parti ospite non certo raro. La vetta e' gia' in vista ma e' ancora lontana.
In questa conca, prima di affacciarci al vallone, superiamo una serie di piccoli dossi erbosi, tappezzati di fioriture originali e variopinte che spuntano dagli angoli piu' impensati:







Ora si risale, senza percorso obbligato, alle pendici di cima dei Mandrini; si puo' decidere di stare a ridosso di questa, scomodamente su massi e pietroni ma dove si dovrebbe trovare qualche ometto, oppure di stare piu' larghi, ai margini dell'erba (come abbiamo fatto noi), senza indicazioni ma con percorso sempre logico. Si giunge cosi' su una serie di lastroni lisci



che si risalgono ancora senza percorso obbligato, mantenendosi pero' preferibilmente sulla destra (verso cima dei Mandrini).
A questo punto



bisogna mantenersi piu' decisamente sulla destra puntando all'ancora nascosto passo dei Mandrini, non indicato sulle cartine ma posto tra la cima omonima e la cima della Gaiarda (quest'ultima e' quella al centro della foto). Si trovano finalmente alcuni ometti piuttosto evidenti ed in poco si e' in vista del passo



che si raggiunge senza difficolta'.
In realta' la difficolta' maggiore e' consistita nell'evitare che il mio socio tornasse indietro: proverbiali sono le sue retromarce per i piu' svariati motivi, e senza nemmeno avvisare il compagno di escursione, che dunque se ne accorge quando lui non e' piu' in vista... Invece lo coccolo un po', gli dico che sono sicuro che ce la fara', lo aspetto, mi tengo a vista d'occhio e lui tiene duro, forse anche per compassione. Sta di fatto che il suo calvario finisce al passo perche' una mia assenza forzata di qualche minuto gli consente di prendere fiato e di recuperare le forze per l'ultimo tratto.
Bellissima la vista dal passo sulla zona di cima Falkner, cima e passo Groste':



Allungando un po' la vista si scorge anche il sentiero Benini e gli escursionisti che lo percorrono.
Ora si seguono gli ometti, piu' evidenti: inizialmente sul lato nord si salgono un paio di brevi risalti, poi si percorrono alcune placche lisce tornando in direzione sud (verso la cresta), poi si monta sulla dorsale, sempre seguendo gli ometti. Il percorso adesso e' abbastanza intuibile:



Ripido ma elementare, ci si avvicina alla parte finale con bella vista su cima dei Mandrini, ormai piu' in basso:



La croce di vetta non si vede se non a 2 m dalla stessa, quindi bisogna seguire le istruzioni: giunti alla base dell'ultimo risalto, si scorge sulla destra un ripido canalino. Per imboccarlo si sale su terreno molto friabile (ma non esposto) e sfasciumi; poi lo si risale



senza grandi difficolta' e... sorpresa, compare improvvisamente la croce di cima della Gaiarda (2640):



La vetta non e' certo adatta a gruppi numerosi ma potete stare tranquilli perche' l'affollamento qui non lo trovate nemmeno a fondo valle...
In totale noi abbiamo impiegato circa 5 ore, con poche pause; forse si puo' guadagnare qualcosa ma, almeno con normale dotazione fisica, in meno di 4-4,5 ore da Andalo non ce la fate.
L'impresa e' memorabile, e



prontamente il nostro Manzoni la immortala.
La nebbia si alza e vediamo ai nostri piedi la selvaggia val Perse ed il lago di Molveno sullo sfondo:



Per la discesa, cambiamo leggermente itinerario spostandoci un po' sulla sinistra (scendendo) sui lastroni sotto la vetta, di cui apprezziamo quindi il profilo, decisamente scosceso sulla val Perse:



Giunti al passo dei Mandrini propongo di abbassarci, fuori sentiero, sul lato nord fino ad intercettare il segnavie proveniente da passo Groste' e diretto al rifugio Croz dell'Altissimo, per poi tornare ad Andalo via rifugio Montanara (con qualche saliscendi) ma il mio socio e' cotto e rifiuta con decisione. Per la verita', conoscendolo, avrebbe rifiutato anche dopo un'ora di cammino ma tant'e'...
Il resto del percorso avviene dunque sulla via di salita. In cielo pero' le nuvole e le nebbie si diradano e possiamo ammirare particolari sfuggiti durante la salita. Qui



un "sassolino" incastrato sulla cresta della cima dei Mandrini...
La discesa prosegue poi con bella vista sul Fibion:



e, piu' in basso, verso malga Spora, sul Piz Galin (sx) e cima Lasteri (dx):



Siamo di nuovo a Malga Spora:



dove non posso esimermi dal consentire una pausa al socio della birra...



e dove la signora che gestisce ci informa che da inizio luglio ai primi di settembre alla malga si puo' anche mangiare e dormire (mezza pensione).
Visto com'e' felice Fiorenzo? Lo sara' un po' meno quando dovra' ripartire e farsi altre quasi 2 ore di discesa...

Alla prossima!
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail

sergio63 Rispondi citando



Registrato: 28/12/07 01:34
Messaggi: 1351
Luogo di residenza: Bleggio (TN)

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 10:32    Oggetto:
 
sempre bei posti... Smile

e l'orso è come le roccette...giusto un po' di pepe in più... Twisted Evil
Top
Profilo Invia messaggio privato

Leo Rispondi citando



Registrato: 27/01/07 17:31
Messaggi: 5210
Luogo di residenza: Zoldo

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 12:31    Oggetto:
 
Grazie del bel report accurato!

Purtroppo i pontificatori non girano tanto nei boschi....ma augurerei loro di trovarselo davanti all'improvviso il plantigrado, forse un po' si ravvederebbero Twisted Evil
_________________
"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail

Ruthi Rispondi citando



Registrato: 02/03/12 10:57
Messaggi: 1645
Luogo di residenza: Terlano BZ

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 16:10    Oggetto:
 
Ottima descrizione - grazie.
In inverno ci sono già stata, magari da rifare a piedi in una bella giornata d'autunno!!!
Ciaoooooo Very Happy Very Happy
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage

sergio63 Rispondi citando



Registrato: 28/12/07 01:34
Messaggi: 1351
Luogo di residenza: Bleggio (TN)

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 17:45    Oggetto:
 
Leo ha scritto:
Grazie del bel report accurato!

Purtroppo i pontificatori non girano tanto nei boschi....ma augurerei loro di trovarselo davanti all'improvviso il plantigrado, forse un po' si ravvederebbero Twisted Evil


non sono del tutto convinto...Wink

questo è il curriculum di uno (mio compaesano d'origine) dei maggiori esperti al solo 2005...sta continuando a seguirlo ed incontrarlo direi quasi mensilmente...

2005
Una nuova ricerca, trasmettendo ulteriori dati al Parco allargando la ricerca ai siti di svernamento (45 tane scoprendone di nuove ) di cui si farà una nuova pubblicazione.

Dal 1999 al 2002 e a tutt'oggi
Collaborazione intensiva con il Parco Adamello Brenta nel reperimento di campioni biologici, relativamente agli orsi rilasciati nel progetto "Life Ursus". Attività di monitoraggio, sempre in collaborazione con i tecnici ed il personale del Parco Adamello Brenta impegnati nel progetto stesso.

Dal 1999 al 2002 e a tutt'oggi
Attività autonoma di ricerca sui siti di svernamento, che portano così a 38 il totale delle tane di orso bruno del Trentino da me censite.

Dal 1999 al 2002 e a tutt'oggi
Stesura di cronache e brevi racconti inerenti alla mia esplorazione e agli avvistamenti di orsi in Trentino (14).

2002
Partecipazione alla realizzazione della trasmissione televisiva Geo & Geo di Rai 3 relativamente al mio avvistamento dei primi cuccioli d'orso bruno nati all'interno del progetto "Life Ursus".

2000
Partecipazione alla realizzazione della trasmissione televisiva Geo & Geo di Rai 3 in una visita da me guidata ad una tana di orso bruno in Trentino.

1998
Catalogazione e schedatura fotografica di reperti ossei di orso bruno, ritrovati in località Monte Spino in provincia di Brescia, nel 1985. Attualmente i reperti così catalogati sono in esposizione presso il Museo del Parco di Tignale, in provincia di Brescia.

Dal 1996 al 1999
Collaborazione con il Servizio Faunistico della Provincia Autonoma di Trento, nella persona del dott. Alessandro Brugnoli, con produzione di numerose schede di indagine sulla presenza dell'orso bruno in Trentino.

Dal 1994 al 1996
Realizzazione indagine scientifica patrocinata dal Parco Adamello Brenta sui siti di svernamento dell'orso bruno del Trentino, in collaborazione con Enrico Dorigatti, Alberto Gozzi e Claudio Groff. La ricerca è stata pubblicata con il titolo "Caratteristiche e distribuzione di 21 tane di orso bruno (Ursus arctos L.) in Trentino" nel dicembre 1996.

Dal 1993 al 2002
Ricerca indici di presenza dell'orso bruno in Trentino in collaborazione con il Gruppo Operativo Orso del Trentino (Parco Adamello Brenta). Produzione in proprio, di numerose schede di rilevamento della presenza dell'orso bruno in Trentino con disegni e materiale grafico e fotografico.

Dal 1993 al 1996
Collaborazione con il Museo di Scienze Naturali di Trento, nella persona del dott. Paolo Pedrini, al monitoraggio sulla presenza del gipeto nel territorio trentino. 1993 Rinvenimento di reperti ossei di orso bruno nella Val di Tovel in Trentino.

Dal 1992 al 1994 Collaborazione con il WWF nella produzione di materiale video-fotografico relativamente alla presenza dell'orso bruno in Trentino.

Dal 1970 al 2006 e a tutt'oggi
Esplorazione capillare e continua del territorio interessato alla presenza dell'orso bruno e più in generale dell'ambiente montano in Trentino. Ampia produzione di materiale fotografico a tema naturalistico con particolare attenzione all'ambiente faunistico e paesaggistico. Intensa attività di alpinismo in alta quota (oltre 750 cime e il 90% delle valli montane del Trentino), in particolare per quanto riguarda il gruppo dell'Adamello-Presanella e del Brenta.


e qui uno dei suoi ultimi avvistamenti filmato e raccontato... Wink


http://www.news.giudicarie.com/en/parco/91-brevi-dal-parco-naturale-adamello-brenta/4586-un-bellissimo-video-dell-orso-di-angelo-caliari,-dal-gruppo-convivere-con-l-orso-sulle-alpi.html

ps
la val d'Algone (Brenta meridionale) è la valle dove i miei figli assieme a tutti i ragazzi del mio comune e di quelli confinanti (e vari gruppi scout foresti) campeggiano tutte le estati con gite giornaliere (e notturne) nei boschi senza problema alcuno...
...a quanto pare non tutti i valligiani sono "terrorizzati" da sto orso... Rolling Eyes
Top
Profilo Invia messaggio privato

Leo Rispondi citando



Registrato: 27/01/07 17:31
Messaggi: 5210
Luogo di residenza: Zoldo

MessaggioInviato: Lun Ago 01, 2016 19:23    Oggetto:
 
Beh ognuno la pensi come vuole

Io dell' Orso ho paura e penso sia stato un male reintrodurlo qui da noi.
_________________
"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail

Gitatranquilla Rispondi citando



Registrato: 25/10/15 16:34
Messaggi: 34
Luogo di residenza: Gardone Riviera (BS)

MessaggioInviato: Dom Ago 07, 2016 15:43    Oggetto:
 
Qualcuno ha gia' rischiato di lasciarci le penne. Twisted Evil Twisted Evil
Oggi siamo vittima di una folle ideologia animalista che mette sullo stesso piano l'uomo e l'animale, anzi, pone l'animale ad un livello superiore all'uomo.
Non vorrei sconfinare in politica, pero' l'on. Cirinna', che ha portato i "diritti civili" in Italia, e che ha spalancato le porte a quella pratica incredibile che e' l'utero in affitto (con cui un bambino, per soldi, viene privato della sua mamma per sempre, e lasciamo perdere il modo in cui viene concepito), ha anche portato in Parlamento una legge che vieta di allontanare i cuccioli di cani (mi sembra) dalle madri per almeno 2 mesi dalla loro nascita. Vi sembra una cosa normale?
Logica e buonsenso direbbero che un uomo vale piu' di 1000 orsi, e che gli orsi si inculino! Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad
Scusate il francesismo, pero' rende l'idea.
Ciao a tutti, presto un nuovo report.
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail

sergio63 Rispondi citando



Registrato: 28/12/07 01:34
Messaggi: 1351
Luogo di residenza: Bleggio (TN)

MessaggioInviato: Mar Ago 09, 2016 11:35    Oggetto:
 
Gitatranquilla ha scritto:
Qualcuno ha gia' rischiato di lasciarci le penne. Twisted Evil Twisted Evil
Oggi siamo vittima di una folle ideologia animalista che mette sullo stesso piano l'uomo e l'animale, anzi, pone l'animale ad un livello superiore all'uomo.
Non vorrei sconfinare in politica, pero' l'on. Cirinna', che ha portato i "diritti civili" in Italia, e che ha spalancato le porte a quella pratica incredibile che e' l'utero in affitto (con cui un bambino, per soldi, viene privato della sua mamma per sempre, e lasciamo perdere il modo in cui viene concepito), ha anche portato in Parlamento una legge che vieta di allontanare i cuccioli di cani (mi sembra) dalle madri per almeno 2 mesi dalla loro nascita. Vi sembra una cosa normale?
Logica e buonsenso direbbero che un uomo vale piu' di 1000 orsi, e che gli orsi si inculino! Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad
Scusate il francesismo, pero' rende l'idea.

Ciao a tutti, presto un nuovo report.


che pocio Twisted Evil

guarda su certi animalisti e vegani ora di moda con me sfondi una porta aperta... sono onnivoro anche se penso che la carne che mangiamo in occidente sia assolutamente esagerata...si potrebbe permettere l'allevamento solo su terreni non altrimenti coltivabili...la montagna risolverebbe i suoi problemi economici... Idea

la maggior parte dei favorevoli all'orso abitanti nelle valli, e non sono pochi compresi parecchi cacciatori, sono sempre stati concordi con i protocolli iniziali (misconosciuti nel can can attuale) che prevedono l'allontanamento (non abbattimento) degli esemplari problematici...

personalmente, in questo momento, girando settimanalmente per boschi con ragazzi, son più preoccupato delle problematiche legate alle zecche...mi sembra che in trentino solo quest'anno ci siano stati 4-5 casi di zecche infette...io la settimana scorsa in due uscite, in pieno territorio di riproduzione dell'orso, me ne son tolte una decina e altrettante alle mie figlie...l'orso non l'ho visto... Rolling Eyes
Top
Profilo Invia messaggio privato

casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
Messaggi: 8395
Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Mar Ago 09, 2016 20:37    Oggetto:
 
in Abruzzo ce ne abbiamo in giro ed è uno degli avvistamenti più difficili, e comunque un orso è molto raro che attacchi l'uomo, ci vogliono condizioni molto particolari perchè si verifichi un contatto. tenetevelo è un animale stupendo Wink
_________________
http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
No sto facendo una gita con gli sci
H. Buhl
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo
Pagina 1 di 1

Choose Display Order
Mostra prima i messaggi di:   
User Permissions
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi

 
Vai a: