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12/11/2016 - VAL CREPA - L'AUT

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo

Gitatranquilla Rispondi citando



Registrato: 25/10/15 16:34
Messaggi: 34
Luogo di residenza: Gardone Riviera (BS)

MessaggioInviato: Lun Nov 14, 2016 20:01    Oggetto: 12/11/2016 - VAL CREPA - L'AUT
 
12/11/2016 - VAL CREPA - L'AUT
In attesa della neve invernale, cerchiamo un percorso a quote medio-basse per andare a scoprire una valle a noi ignota e selvaggia a due passi dai grandi flussi turistici, seguendo le orme di Agh (che ringraziamo per il prezioso suggerimento, insieme a Otto che ne ha scovato la relazione).
Si va dunque in val di Fassa, partendo dalla localita' Fontanazzo, poco prima di Campitello. Si parte direttamente dal paesino a ridosso del torrente Avisio (ampio parcheggio), da quota 1400 m circa.
Si attraversa il grande ponte in legno lamellare sul fiume e si seguono le indicazioni per Val Crepa, pian delle Selle, Ciampac, lungo il sv. 645.
Oggi l'accesso e' sbarrato da una transenna con tanto di cartello di cantiere ma non vi e' alcuna recinzione.... ed anche se ci fosse sarebbe la stessa cosa, dopo aver percorso 200 km per arrivare qui e con il sole che si sta ormai facendo largo tra le nuvole.
Passiamo quindi oltre senza nemmeno lo straccio di un dubbio e imbocchiamo il sentiero che con vari tornanti sale l'erto bosco. Il fondo e' scivoloso e talora ghiacciato, attenzione! Ci sono perfino alcuni cavi di sicurezza che non paiono servire proprio a nulla ma che serviranno al ritorno, vista la esposizione a nord e la totale assenza di sole per tutta la giornata (almeno qui).
Il sentiero sale rapidamente dal solco del fondovalle e, quando il bosco e' meno fitto, la vista puo' gia' spaziare sul gruppo del Sassolungo, che e' proprio di fronte:



In circa un'ora si giunge ad un baito a quota 1767, dove c'e' un bivio. Si prosegue a sinistra, sempre lungo il sv. 645, salendo sempre sul versante nord ora piu' ripidamente ora piu' dolcemente fino a giungere ad un cancellino in legno oltre il quale la vista si apre su una ampia radura che prelude all'inizio della parte piu' interessante del percorso. Qui si vira verso est e si apre il solco della val Crepa, insospettabilmente ampia e soleggiata, dopo quasi 2 ore in ombra totale ed in ambiente piuttosto chiuso:



In alto a destra e' gia' visibile la nostra vetta. Ecco il percorso che seguiremo nella parte successiva dell'escursione, visto da poco prima della meta:



Proseguiamo in val Crepa:



fino ad una baita dove ci aspetta una meritata pausa al sole. La neve ha coperto le tracce ed il sentiero non e' evidente, quindi la pausa serve anche alle nostre guide per studiare il percorso. La loro concentrazione



e' la prova piu' sicura che presto sbaglieremo. E invece, branco di malfidenti, pur con qualche digressione stavolta ci azzeccano:



ma solo per un caso: perche' stavolta il nostro amico Fiorenzo ha deciso di non venire, se c'era anche lui di sicuro avremmo sbagliato.
Ma non perdiamoci in ciance inutili. Saliamo lungo il percorso indicato verso il pian delle Selle, passo posto proprio a lato della originale elevazione della Crepa Neigra, dominante il percorso:



Il sentiero, ora piu' evidente, sale ripido fino ad un pianoro con magnifica vista sul Sassolungo,



e sulla splendida val Crepa:



con il gruppo del Catinaccio



Uno zoom sulle creste del Molignon ormai innevate:



In breve si giunge al pian delle Selle (2360 m, circa 3 ore e mezza di cammino), con spettacolare vista sul grande e piccolo Vernel e la Marmolada di Penia:



Siamo proprio sopra la stazione di arrivo della funivia del Ciampac, proveniente da Alba di Canazei, e di fronte al Collac, salito l'anno scorso con la ferrata dei Finanzieri.
Adesso si deve decidere cosa fare. Alla nostra sinistra la Crepa Neigra (2534), di aspetto piuttosto severo e ripido:



Nessuno propone di salirla, e non sara' certo Gitatranquilla a fare obiezioni. Mi adeguo dunque, senza troppo dispiacermi della prudenza dei soci.
Resta pero' da decidere se andare alla nostra sinistra, seguendo la relazione di Agh e puntando allo Spiz de Sforcela, passando sotto la Crepa Neigra, oppure se seguire la dolce cresta alla nostra destra verso l'Aut. In effetti la cresta nevosa e' molto invitante e soleggiata, non pare molto esposta ne' particolarmente impegnativa:



Quando percio' tutti propongono di seguirla, pur provando un lancinante dolore per aver abbandonato mete piu' alpinistiche, il sottoscritto Cuor-di-Leone decide di soprassedere anche per questa volta.
Decisione comunque azzeccatissima perche' la cresta e' facile e molto panoramica.
Si abbandona dunque alle proprie spalle la Crepa Neigra con vista sempre piu' ampia sul Sassolungo



e sul Sella:



Si percorre la cresta per tutta il suo sviluppo, godendosi un panorama fantastico:



Giochi di ombra e luce:



La progressione e' sempre facile e la cresta e' sempre comoda e larga:





La vista sul gruppo del Catinaccio



e su quello del Sassolungo-Sassopiatto



e' ormai quasi totale. Gli ultimi passi per la vetta:



Eccoci in vetta all'Aut: nonostante i propositi minimali, siamo comunque oltre i 2500 m di quota.
Appaiono nitidamente tutto il gruppo della Marmolada con i 2 Vernel, Punta Penia, Collac, cima Ombretta, Sasso Vernale e Cima Uomo,



la Crepa Neigra ed il gruppo del Sella,



la val Crepa ed il gruppo Sassopiatto-Sassolungo,



la val Jumela con i suoi impianti di risalita + Latemar e Catinaccio sullo sfondo,



e, verso sud, la cresta di Costabella con i suoi percorsi di alta quota (vie attrezzate Bepi Zac e Federspiel)



Vorrei fermarmi a godere un po' tutto questo ben-di-Dio ma la temperatura e' frizzante, spira un venticello gelido e, per giunta, i soci stanno gia' scendendo



lungo il resto del percorso in cresta che ci aspetta:



Vista spaziale:





Con percorso sempre piuttosto addomesticabile



si procede sulle ultime asperita', con vista che giunge fino a dove Dio solo lo sa:



Un ultimo tratto di panoramica cresta:





e, guardando alle spalle, si puo' vedere il percorso compiuto:



Si sbuca infine su un ampio pianoro



che fa da spartiacque tra la val Crepa (a destra) e la val Ciamol (a sinistra). Scegliamo di scendere per quest'ultima:



Piu' in basso sembrano esserci dei "salti"; pazienza, in caso torneremo indietro.... invece anche qui



stranamente fila tutto liscio (e' sempre decisiva l'assenza di Fiorenzo), solo un po' di ravanage:



Siamo in val Ciamol, anche qui non male:





Oltrepassate le baite, si infila la carrareccia che riporta in mezz'oretta alle baite di quota 1767 dalle quali, percorrendo a ritroso il percorso di stamane (attenzione al ghiaccio!), si rientra al parcheggio, dove ci attende ancora uno splendido sole:



Totale circa 6 ore e mezza, con poche pause e con un bel guadagno in discesa legato alla presenza di neve nella parte alta.
Purtroppo non e' disponibile la traccia GPS. In ogni caso, il dislivello e' di circa 1200 m e lo sviluppo lo posso stimare in 13-14 km complessivi.
Percorso comunque mai impegnativo ma sorprendentemente selvaggio e panoramico: pur se vicinissimo ad una delle valli alpine piu' frequentate, e pur se fuori stagione, in tutto il giorno non abbiamo incontrato nessuno! Qui vogliamo tornare di sicuro!
Very Happy Very Happy Very Happy
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ste Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2016 8:13    Oggetto:
 
grazie per le tante immagini Very Happy
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♡ So many mountains, so little time...
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Petek Rispondi citando



Registrato: 21/02/14 09:55
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MessaggioInviato: Mar Nov 15, 2016 10:16    Oggetto: Re: 12/11/2016 - VAL CREPA - L'AUT
 
Gitatranquilla ha scritto:


e sulla splendida val Crepa:





Bellissimo il torrente meandriforme nel bianco
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