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ANTICO SENTIERO CAMPIONE-TIGNALE

 
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Gitatranquilla Rispondi citando



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Messaggi: 34
Luogo di residenza: Gardone Riviera (BS)

MessaggioInviato: Sab Ott 22, 2016 19:17    Oggetto: ANTICO SENTIERO CAMPIONE-TIGNALE
 
08/10/2016
ANTICO SENTIERO PER TIGNALE (Parete sud Campione sul Garda)

In attesa di guarire meglio dalla ferita al dito di cima Tel e con previsioni del tempo poco promettenti, scegliamo un percorso a un quarto d'ora di macchina da casa. Una volta tanto non siamo costretti alla levataccia...
Si tratta di un sentiero attrezzato, breve e semplice, appena aperto e non ancora segnalato ma assai panoramico, a picco sul lago di Garda, con magnifica vista sul paese di Campione e sul monte Baldo con l'imponente mole del suo versante ovest che scende nel lago (ben 2000 m di dislivello).
La partenza e' dal paese di Campione del Garda, frazione a lago del Comune di Tremosine, sede del circolo velico nazionale, in incredibile posizione al piede di rocce verticali e friabili (come dimostrato dalle recenti frane). Il paese e' piccolo ma era probabilmente conosciuto gia' da Dante; e' citato anche nella "Historia della riviera di Salo'" dal Grattarolo che nel 1599, oltre a narrare di roboanti smottamenti dai versanti rocciosi della zona, cosi' descrive il percorso che ci attende: "questi dirupi sono tanto erti, sconcji e malagevoli che chi non fosse pratico si empirebbe la mente di tanto terrore et le membra di tanto tremore che andarebbe a rischio grande di abbandonarsi e precipitare onde non si rilevasse mai piu'; conciosia che non si vegga innanzi a 'i piedi altro che 'l precipitio altissimo, e 'l Lago fatto nero e terribile dall'ombra; e' vero che salendosi per uscirne, non sono tutta via cosi' spaventosi, non si guardando il Lago, e veggendo ove porre i piedi, e dove aggrapparse colle mani; ma sono pero' perigliosi ad ogni guisa. Non so quale di questi dui si dimandi il sentiero dal salto, perche' molti, et alcuni da poco tempo in qua, ne sono precipitati". Niente paura, comunque, una volta non era attrezzato...
Attualmente il paese di Campione mostra purtroppo un tono piuttosto dimesso: in un tempo non lontano laborioso centro industriale con un esteso opificio (ex cotonificio Olcese) al suo centro, negli anni scorsi oggetto di una riconversione residenziale solo abbozzata ad atto di una nota impresa di costruzioni (poi fallita), oggi e' un paese quasi-fantasma, con pochissimi abitanti ed esercizi commerciali, alcuni edifici ristrutturati ed ampia parte del vecchio patrimonio edilizio industriale che sembra reduce da un bombardamento. Nondimeno la posizione del luogo resta invidiabile ed i percorsi in partenza veramente interessanti ed assai panoramici.

AVVICINAMENTO STRADALE
Per arrivare a Campione:
- per chi proviene da Riva del Garda-Trento, bisogna seguire la S.S. 45bis Gardesana Occidentale (sponda bresciana del lago). Si oltrepassa Limone ed il bivio per Tremosine, si entra in una lunga galleria e si prende lo svincolo per Campione, sempre in galleria. Si parcheggia (gratis) in un piccolo slargo proprio all'uscita dalla galleria. Se non ci fosse posto, si seguono le indicazioni per un parcheggio posto al centro del paese, a pagamento (9 euro per l'intera giornata), posto a qualche centinaia di metri;
- per chi proviene dal basso lago di Garda o da Brescia: si segue la S.S. 45bis Gardesana Occidentale fino allo svincolo per Campione (che e' un altro, non e' lo stesso di quello che imbocca chi proviene da Riva); all'uscita della galleria si seguono le indicazioni per Brescia-Salo' fino all'ingresso dell'altra galleria-svincolo e li', come gia' detto, si parcheggia. In assenza di posti, seguire le indicazioni riportate sopra.

LA VIA ATTREZZATA
Storicamente, si tratta di uno dei due antichi sentieri che da Campione venivano utilizzati per salire a Tignale ed a Tremosine, dismessi alla fine del 1800 a causa della realizzazione di nuovi tracciati in occasione della costruzione del bacino idrico soprastante e della nuova centrale idroelettrica a servizio del cotonificio. Come gia' accennato, il sentiero e' molto antico (almeno del 1500) e la sua riscoperta ha riportato alla luce una storia nascosta o dimenticata che altrimenti sarebbero andate irrimediabilmente perdute, come testimoniato anche da varie scritte risalenti agli anni 1691-1693, anche relative al vissuto quotidiano. Il sentiero e' stato infatti riadattato di recente, a cura del mitico Erminio (aiutato nell'ultimo periodo dagli amici Roberto e Claudio), eroico pioniere che per pura passione ha provveduto, con lunghe e faticose ricerche, ad individuare e poi a ripristinare l'antico percorso di accesso a Tignale, a tratti scavato nella roccia, da un secolo ormai in stato di totale abbandono, tutto a mano con picca e badile. Non solo: il lavoro e' anche stato ripetuto piu' volte perche' la assenza di segnalazioni e la scarsa frequentazione aveva consentito alla vegetazione di invadere di nuovo il tracciato.
Il percorso e' davvero magnifico, breve ma assai panoramico, molto piu' del pur gradevole sentiero classico che da Campione sale a Tignale. Oggi il sentiero non e' segnalato per niente ma l'unica difficolta' di orientamento sta nel trovare la partenza.
Veniamo dunque alla descrizione del percorso, gia' ben intuibile dalla partenza



Guardando verso l'alto, su un dosso roccioso spicca una grande croce che segna la fine del sentiero attrezzato:



Dallo sbocco della galleria stradale, dunque, ci si dirige verso il lago per pochi metri finche' si trova nella recinzione presente in lato destro (lato Salo') qualche varco od un pertugio per passare. Ci si trova in una zona attrezzata per barche, al limite si chiede "Permesso" ma si puo' entrare, costeggiando il lago fino a che non si giunge in pochi minuti in una zona sbarrata dalla vegetazione nella quale sono presenti una sorta di baracca di cantiere e, davanti, alcuni gradini in cemento che scendono direttamente nel lago. Le difficolta' di orientamento sono finite: proprio a lato della baracca (a destra, stando con le spalle al lago)



parte il nostro sentiero, subito largo, che inizialmente corre in piano dietro ad un vallo di recente costruzione per poi inerpicarsi ripidamente al piede del versante roccioso che ci aspetta invitante. Il terreno e' ripido ed anche un po' scivoloso, si fatica a salire ma ci sono delle corde che aiutano la progressione. In pochi minuti si e' all'attacco della via, facilmente riconoscibile dalla presenza dei primi cavi metallici. C'e' chi non si lega nemmeno (la via e' proprio al limite tra ferrata e sentiero attrezzato), noi vi consigliamo di legarvi e, soprattutto di usare il casco: si sale costantemente al piede di rocce strapiombanti alte qualche centinaio di metri e, anche se "disinnescate", pur sempre piuttosto friabili. Il sentiero e' molto bello perche' non cerca difficolta' gratuite ma, ricalcando fedelmente il vecchio sentiero per Tignale, segue sempre la via piu' logica. Ciononostante la progressione e' divertente e sempre facile (alcuni passaggi di I): ci sono sempre appoggi comodi per i piedi,





non si fa mai troppa fatica e l'ambiente e' veramente solitario a due passi dalla civilta' e dal turismo. Ci si alza rapidamente di quota e la vista si allarga sempre piu' sul lago





Si giunge ad un punto quasi incassato nella roccia



dove e' presente un'edicola della Madonna



custodita e mantenuta con cura sempre dal nostro amico Erminio. Seguono alcuni interessanti passaggi gradinati (tutto artificiale e ricostruito!)



ed un tratto proprio ai piedi di rocce strapiombanti:





Il percorso non e' molto lungo, quindi conviene goderselo appieno andando piano. Siamo quasi in cima: mentre si sale sempre piu' in alto



si inizia la parte finale della via, costellata da reti di protezione di caduta sassi, posate di recente dai rocciatori proprio sul sentiero, quindi occhio a dove mettete i piedi, ed a non inciampare



Vi segnalo anche che qualche metro prima dell'inizio delle reti, se non avete vertigini, si puo' individuare sulla destra un piccolo sentiero che merita una deviazione, perche' porta in breve ai bordi di una parete su un poggiolo con panoramica di tutto il lago di Garda.
Rientrati sul sentiero principale, si passa sotto un caratteristico arco naturale



addossato al versante roccioso poco sopra ad una piccola croce metallica a picco sul lago



ed infine si sbuca in pochi minuti



poco sopra la grande croce di arrivo del tratto attrezzato





da dove la vista spazia in maniera molto ampia e si puo' ammirare il panorama, con il sottostante borgo di Campione



le imbarcazioni che solcano il lago



e quell'opera d'arte che e' la Gardesana Occidentale



Qui si puo' anche togliere l'imbrago, dopo circa un'ora di cammino; il sentiero prosegue ed in breve confluisce sull'attuale sentiero (sv. n. 266) di collegamento tra Campione e Tignale-Monte Cas.

PROSECUZIONE
Ora l'escursione puo' continuare in diverse maniere, a seconda dei gusti. Qui ve ne indico un paio ma ci sono anche altre possibilita'.
Se siete stanchi potete scendere a Campione in circa mezz'ora, deviando a destra al bivio (in discesa); se invece avete voglia di proseguire con un giro assai panoramico alla scoperta di scorci mozzafiato a picco sul lago di Garda,







deviando a sinistra seguite il sv. 266 per il Monte Cas (quota 779), sempre ben indicato e raggiungibile in circa un'ora e mezza. Dalla vetta si puo' scendere sul versante opposto fino alla Madonna di Montecastello (683 m s.l.m., chiesa generalmente visitabile),



abbarbicata in incredibile posizione panoramica





e poi, compiendo un giro ad anello, scendere alla sottostante frazione di Prabione dove vi e' nuovamente una doppia scelta.
La piu' comoda vi riporta in poco piu' di un'ora a Campione, percorrendo a ritroso il sentiero n. 266 imboccato in precedenza dopo la fine della via attrezzata.
L'alternativa, piu' lunga, e' dirigersi verso l'altopiano di Tremosine, proprio di fronte, lungo il sv. 204 in partenza dal centro di Prabione, anticamente unica via di comunicazione tra i paesi di Tignale e Tremosine, giungendo al cosiddetto Pontesel (Ponticello), posto in corrispondenza di una profonda forra scavata dalle acque del fiume S. Michele, raggiungibile dopo un percorso di un certo sviluppo (qualche km) e che richiede una risalita di circa 200-250 m di dislivello aggiuntivo (seguire poi le indicazioni per Cadignano). Una volta giunti sull'altopiano di Tremosine si scende per la strada asfaltata fino alla frazione di Pregasio, da cui si stacca il sv. 267 (segnalazioni) che riporta in un'oretta a Campione; anche questo percorso e' comunque interessante perche' l'ultimo tratto corre nella forra del torrente S. Michele (in comune con il sentiero 266 che viene utilizzato per la salita da Campione a Tignale).

NOTE FINALI
Il percorso della via attrezzata e' assai panoramico ed e' rivolto completamente ad est, quindi vale la pena di compierlo alla mattina con il sole per sfruttare la massima luminosita' dell'ambiente, davvero spettacolare. Sono pero' consigliate le mezze stagioni, o anche l'inverno: con la stagione estiva, invece rischiate la cottura, anche perche' la quota e' assai modesta (la partenza e' dalla riva del lago di Garda, 65 m s.l.m., e la croce che segna l'arrivo si trova intorno ai 350 m).
Ribadisco che attualmente non esiste alcuna segnaletica ne' sulla via ferrata ne' alla partenza, anche se e' in programma di installarla prossimamente, ma che cio' non costituisce un problema perche' l'orientamento, una volta trovata la via, e' elementare.
Il giro completo e' di circa 15-16 km, con un dislivello intorno ai 1000 m complessivi (qualcosa meno). Con calma, si fa in circa 6-7 ore.

Buona escursione!
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mauro Rispondi citando



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MessaggioInviato: Sab Ott 22, 2016 21:15    Oggetto:
 
Ottimo suggerimento, grazie! Lo seguirò sicuramente.
Ho frequentato per anni Campione, dove avevamo realizzato una palestra subacquea mobile ed effettuavamo le immersioni didattiche dei corsi sub (nel piazzale nord, proprio sotto la parete ora franata).
Il pomeriggio era immancabile la risalita della forra del S. Michele, oltre il laghetto dello sbarramento artificiale, fin dove le cascate o i rami traspostati dalla corrente ci sbarravano la strada... una sorta di canyoning alla rovescia. Sono passati tanti anni...
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In montagna sembra un uomo che cammina, in piano sembra un cavallo al trotto, in discesa è più veloce di un uccello in volo
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mauro Rispondi citando



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MessaggioInviato: Dom Nov 19, 2017 20:03    Oggetto:
 
Fatto!
Bellissimo percorso, interessante e vario. Fa veramente impressione il geniale sviluppo di questo antico sentiero.
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