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CICLO-VACANZA NEL GOLFO DEL QUARNERO

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo

Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Dom Dic 09, 2018 18:54    Oggetto: CICLO-VACANZA NEL GOLFO DEL QUARNERO
 
COLLANA: “I CICLO-RACCONTI DELLA TERZA ETA' “

CICLO-VACANZA NEL GOLFO DEL QUARNERO (CROAZIA)

16 agosto-30 agosto 2018

Dati del cicloviaggio:
-5 isole (Krk-Cres-Lussino-Rab-Pag)
-6 traghetti
-700 km pedalati
-quasi 10000 m di dislivello complessivi

LE TAPPE
1) 16/8- Arriviamo in macchina a Kravjelica
2) 17/8- Kravieljca-Krk km 47 D+ 640
3) 18/8- Krk-Punat-Starabaska e ritorno km 38 D+ 520
4) 19/8- Giornata relax a cercare spiaggette km 22 D+ 250
5) 20/8- Krk-Valbiska-traghetto-Merag-Cres km 34 D+ 600
6) 21/8- Cres-Belj-Cres km 44 D+ 920
7) 22/8- Cres-Osor-Malj Losini km 72 D+ 950
8 ) 23/8- Malj Losini-Osor-Valun-Cres km 72 D+ 1200
9) 24/8- Cres-Merag-Tragh xValinska-Tragh xLopar km 25 D+ 420
10) 25/8- Lopar-Rab-Lopar km 55 D+ 550
11) 26/8- Lopar-Misnjak-Tragh.x Stinika-Prizna-Tragh.x Ziglijen-Novalja km 54 D+ 950
12) 27/8- Novalja-Pag-Novalja km 54 D+ 630
13) 28/8- Novalja-Lun-Novalja-Metanja-Novalja km 72 D+ 920
14) 29/8- Novalja-Ziglijen-Tragh. x Prizna-Senj km 65 D+ 850
15) 30/8-Senj-Kravjelika km 50 D+ 560

PREMESSA

Viaggio sostanzialmente improvvisato in quanto lo abbiamo deciso pochi giorni prima
e senza nemmeno il tempo di documentarci con cartine e quant'altro.
Abbiamo pedalato raminghi programmando viaggio e tappe giorno per giorno
con l'unica idea di girare un po' di isole croate dopo anni di assenza.
Questa è stata la prima ciclovacanza “metà-assistita” Wink , nel senso che lei, la mia metà,
memore delle immani fatiche degli anni passati, si è fatta applicare la famosa “assistenza” sulla sua bici e quindi,
da quest'anno, il problema delle salite è stato più mio che suo.

CICLORACCONTO
Il giorno 16 agosto siamo partiti in macchina da Trento con l'idea di lasciarla in un qualche posto tranquillo sulla costa croata, oltre Rijeka.
Passiamo da Bakar (che noi italiani conosciamo come Buccari) e, dopo un altro paio di piccoli paesi,
decidiamo di fermarci a Kraljevica dove, per puro caso, troviamo una stanza per passare la notte.
Stanza brutta e cara, con bagno comune sul corridoio, ma non c'erano alternative......
C'è ancora un bel sole quindi, una volta sistemati,
ci gustiamo un bel bagno ristoratore nella baia sottostante con vista verso il ponte che collega la costa con l'isola di Krk.
Il mattino seguente, sabato 17, lasciata la macchina, iniziamo il nostro cicloviaggio verso la vicina isola di Krk.

L'attraversamento del lungo ponte, a pagamento (non per i ciclisti),
è un vero e proprio stress per la teoria ininterrotta di auto, camper, pullman, camion che ci sfiorano per tutto il tragitto.
Il traffico, purtroppo, rimane intenso per chilometri e chilometri ed ogni occasione è buona per uscire da questo serpentone motorizzato
verso i rari paesini che s'incontrano.
Ad un certo punto, come per incanto, inizia una pista ciclabile (una rarità in tutto il Quarnero) che ci porta dritto-dritto a Krk,
il capoluogo dell'isola, dove speriamo di trovare una sistemazione dopo vari tentativi in un precedente paesino a nome Malinska.
Troviamo una stanza (sembra fosse l'unica) in un enorme hotel, di quelli “formula villaggio”, dotato di ogni confort tipo piscine,
palestra, centro wellness , bike a noleggio con percorsi guidati e quant'altro.

Noi ovviamente ignoriamo tutto questo, ma ci concediamo il lusso di tre notti,
per festeggiare (il 19) i nostri 40 anni di matrimonio e per lasciar passare il we, nella speranza che con il lunedì ci sia meno ressa.

Le due giornate che seguono, girovaghiamo per l'isola con le bici leggere, senza bagagli,
alla ricerca di posti tranquilli dove gustarci il mare, mentre i clienti dell'hotel-resort passano le giornate a bordo piscina
e sulla sottostante spiaggetta su lettini di plastica ammassati uno accanto all'altro.

Il lunedì mattina partiamo per Valbiska, località dove si prendono i traghetti per le isole di Cres e Rab.
Noi abbiamo già deciso di andare prima a Cres.
Sono circa tre quarti d'ora di attraversata per arrivare a Merag, insignificante località, da dove parte un'unica strada in salita con pendenza iniziale del 10%.
Una chilometrica coda di macchine ferme sull'altra corsia è in attesa d'imbarcarsi. Shocked
Forse noi, anzi io, mentre arranco in salita, non faccio gola,
ma nemmeno ore sotto il sole cocente non sono il massimo della vita.
Gli arrivi e le partenze hanno una cadenza di un'ora e mezza quindi,
lasciato partire il carico motorizzato del nostro traghetto, abbiamo la strada tutta per noi, come fossimo su una pista ciclabile.
Sono 9 km quasi ininterrotti di salita e poi altrettanti di discesa per arrivare al paese di Cres.

Dopo aver girovagato un po', troviamo una bella stanza nella dependance di un hotel, l'unico del paese.
Decidiamo di passarci due notti così da girare un po' l'isola il giorno dopo,
con la sicurezza di avere un posto in cui tornare a fine giornata.

Il giorno successivo, infatti, andiamo a fare un giro fino a Belj, località all'estremo nord dell'isola.
Il piccolo paesino è arroccato su un colle a picco sul mare e, per arrivare alla sottostante insenatura,
devi scendere una stradina cementata con un inquietante cartello che indica 18%.
E' poco meno di un chilometro ma non voglio nemmeno pensare a quel che mi aspetta e,
per almeno un paio d'ore, ci gustiamo uno splendido mare.
Spiaggia ciottolosa, un po' affollata, ma molto godibile.
Il percorso a ritroso è di quelli che ti fanno scoppiare i polpacci e,
dire che ha fatto molta fatica anche mia moglie con la sua “pedalata assistita”, rende forse l'idea.

Il 22 lasciamo il bel paesino di Cres in direzione Osor, minuscola località dove,
un altrettanto minuscolo ponte girevole unisce l'isola di Cres a quella di Lussino.
Qua, la presenza di mega-algerghi da 4**** in su (edificati dai russi, ci hanno detto),
con prezzi esorbitanti, hanno fatto lievitare, purtroppo, anche quelli delle stanze private.
Troviamo una stanza nella parte alta del paese Malj Lossini,
poi andiamo a farci un giro fino a Velj Lossini e poi,
prima di rientrare per la cena, sostiamo piacevolmente in una baietta per un bel bagno.

Il giorno successivo, scartata l'ipotesi di traghettare fino a Zara per poi risalire verso le isole di Pag e Rab,
decidiamo di tornare sull'isola di Cres.
Da Lussino, i traghetti per Zara sono uno al giorno con partenza alle 16.30 e arrivo alle 23.30.
Orario per noi improponibile!
E questo in alta stagione perchè durante l'anno diventano uno a settimana!

Salutata Lussino, ritorniamo perciò sull'isola di Cres sorbendoci un'interminabile salita drittadritta,
sotto un sole cocente che è una tortura, con l'idea di recarci a Valun e qui cercare una sistemazione per la prossima notte.

Valun è un piccolo borgo, situato in una baia stupenda, ma per arrivarci si fa una lunghissima discesa che,
al ritorno, diventerà una lunghissima e faticosa salita.
E' un azzardo ma decidiamo di rischiare...e la frittata è fatta! Murphy si sa, non perdona..... Evil or Very Mad Mr. Green

Non c'è un posto da dormire nemmeno a pagarlo oro, pertanto telefoniamo all'hotel di Cres,
dove abbiamo passato due notti, per farci riservare una stanza,
così possiamo permetterci di gustarci per qualche ora il mare della baia di Valun.
Rinfrescati e riposati, affrontiamo la salita con un altro spirito e, nonostante gli 8 faticosi km
intervallati da una breve ma gradita depressione, l'umore è alto perchè sappiamo già dove andare.
Arrivati all'hotel di Cres, abbiamo quasi la sensazione di essere tornati a casa.

Il trasferimento verso l'isola di Rab comporta due traghettate perchè si deve tornare a Valbiska sull'isola di Krk e da qui prendere il traghetto per Lopar (isola di Rab).
Da Cres si parte subito in salita che via via diventa sempre più impegnativa.
Sono circa 9 km quasi continui e poi ne restano altrettanti per scendere a Merag per il traghetto.
Un sadico piacere di questo viaggio è l'arrivo in bici ai vari traghetti. Mr. Green Mr. Green
Si arriva sempre in discesa ed ogni volta si superano code chilometriche di macchine ferme in attesa,
molte delle quali magari ti hanno sfiorato mentre arrancavi in salita o ti hanno suonato perchè non eri proprio a bordo strada.
Tiè! Voi e il vostro clacson!
Credo che il nostro sorriso beffardo sia stato molto eloquente per i molti che ci guardavano scendere verso la zona d'imbarco.

Arriviamo a Lopar nel tardo pomeriggio del 24/8 e, dopo pochi chilometri, troviamo una stanza nella zona turistica sul mare.
Lopar è una località nientedichè con due spiagge sabbiose, una molto grande,
attrezzate con lettini ed ombrelloni tipo il nostro alto Adriatico.
Ci fermiamo due notti perchè il giorno dopo abbiamo intenzione di girovagare senza i bagagli, anche se la stanza, cara, non è granchè.

Abbiamo così modo di girare la penisola di Lopar e poi di andare a Rab paese, dove affiorano piacevoli ricordi di 30 anni fa.
Ci intratteniamo tutto il pomeriggio e ritorniamo a Lopar in tarda serata.

Il 26 agosto, domenica, pur con previsioni non proprio rassicuranti, decidiamo di partire alla volta dell'isola di Pag.
Per arrivarci dobbiamo fare due traghettate e cioè andare da Lopar a Misnjak,
prendere il traghetto per Stinika (sulla terraferma), da qui pedalare fino a Prizna da dove,
con un altro traghetto, ci si porta a Ziglijen sull'isola di Pag.

Questa è stata una giornata epica, di quelle che non si dimenticano! Shocked Shocked

Il tragitto da Stinika a Prizna è stato allucinante....
Letteralmente sballottati dalla bora e sferzati da un'acqua battente resa orizzontale dalla forza del vento,
siamo saliti sul traghetto per Pag, stremati.
Poi ci è stato detto che la chiamano Bora Nera quando oltre al vento c'è anche la pioggia.

Esperienza allucinante!
Io sono stato buttato fuori strada due volte, ma per fortuna tutto si è concluso felicemente.

Sbarcati sull'isola di Pag, sia la pioggia che il vento sono calati d'intensità e, arrivati a Novalja,
troviamo la miglior stanza di tutto il viaggio ad uno dei prezzi più bassi.

Stanchi, bagnati ed infreddoliti, è proprio quello che ci voleva!
Decidiamo così di fermarci tre notti per girare l'isola in su ed in giù, senza bagagli appresso.
Non posso dire in lungo e in largo perchè Pag è pressochè larga uno sputo. Laughing

Il 29 agosto, lasciamo Novalja e torniamo a Zigljen per imbarcarci sull'ultimo traghetto di questo nostro giro.
Sbarcati a Prizna ci dirigiamo, lungo la costa,
verso Senj dove facciamo tappa godendoci il panorama verso le isole che abbiamo appena girato.
L'ultima fatica, il giorno dopo, 30 agosto, ci riporta a Kraljevika dove,
prima del viaggio di ritorno a casa,
abbiamo anche il tempo di gustarci un ultimo piacevole bagno nelle acque del Golfo del Quarnero.

E' stato un ciclo-viaggio spettacolare per i panorami, pur se con un pizzico di rabbia nel vedere ovunque, a lato strada,
un'infinità di rifiuti di ogni genere (soprattutto plastica),
testimonianza del fatto che l'idiozia è una caratteristica molto diffusa nel genere umano. Evil or Very Mad Evil or Very Mad
Il paradosso è che poi, nelle località turistiche,
trovi i cartelli di divieto per i cani che sporcano molto ma molto meno della razza umana.


REPORT FOTOGRAFICO


1- 2- 3- 4-

1- Sullo sfondo, il ponte di Krk
2- In centro nel paese di Krk
3- Pedalando su stradine sterrate lontani dalla ressa....
4- ….per trovare posti in cui gustarsi il mare



5- 6- 7- 8- 9-

5- Verso Belj all'estremo nord dell'isola di Krk
6- A Belj, nella baia sottostante il paese
7- Partenza da Cres con mèta l'isola di Lussino
8- Arrivo a Malj Lossinj
9- La baia di Valun vista dall'alto



10- 11- 12- 13- 14-

10-Lopar, isola di Rab. Curiosa panchina con presa Usb
11- Vista dalla ciclabile che unisce Lopar a Rab paese (una delle rarissime)
12- Scorcio del paese di Rab
13- Lasciamo l'isola di Rab. Sullo sfondo si può intravvedere la fila di macchine in attesa del traghetto successivo
14- Isola di Pag. Qua il vento, fortunatamente, si è un po' calmato



15- 16- 17- 18-

15- Isola di Pag
16- Isola di Pag
17- Tramonto a Senj
18- In vista del ponte di Krk attraversato all'inizio di questo bellissimo giro.
[/i]
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"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)


L'ultima modifica di Valentino_52 il Mar Dic 11, 2018 19:57, modificato 1 volta
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Valentino_52 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Dom Dic 09, 2018 18:58    Oggetto:
 
Un po' in ritardo, ma il tempo è quello che è.... Wink Wink
_________________
"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
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red Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Dic 11, 2018 12:10    Oggetto:
 
bello come sempre, valentino, grazie. prossimo giro, se posso consigliarti, il montenegro, molto molto bello. ci sono stato a fine settembre.
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Valentino_52 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Dic 11, 2018 19:49    Oggetto:
 
red ha scritto:
bello come sempre, valentino, grazie. prossimo giro, se posso consigliarti, il montenegro, molto molto bello. ci sono stato a fine settembre.


Grazie del consiglio....vedremo Wink
In settembre poi, siamo tornati ad est ed abbiamo anche circumpedalato tutta l'Istria Wink
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