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informazioni gite val martello
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cer Rispondi citando



Registrato: 24/02/06 14:52
Messaggi: 909
Luogo di residenza: verona

MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 13:14    Oggetto: informazioni gite val martello
 
Ciao a tutti, sono nuovo, leggo il vostro forum, mi interessa ed è anche molto utile.
Vorrei sapere, se possibile, la situazione neve in val martello, per eventuali gite su punta gioveretto o punta martello, partendo dal lago gioveretto. Ciao grazie
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viktor Rispondi citando
Ospite





MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 13:40    Oggetto: Re: informazioni gite val martello
 
cer ha scritto:
Ciao a tutti, sono nuovo, leggo il vostro forum, mi interessa ed è anche molto utile.
Vorrei sapere, se possibile, la situazione neve in val martello, per eventuali gite su punta gioveretto o punta martello, partendo dal lago gioveretto. Ciao grazie

Eila, benvenuto!
Sono stato in zona domenica scorsa. Le condizioni erano molto buone:polvere a N, firn a S. Tra ieri ed oggi dovrebbe aver nevicato ancora, peró per i prossimi giorni é previsto bel tempo, per cui per Pasqua dovresti secondo me trovare condizioni ottimali.
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cer Rispondi citando



Registrato: 24/02/06 14:52
Messaggi: 909
Luogo di residenza: verona

MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 13:52    Oggetto:
 
Grazie del benvenuto, Victor. Ho visto che domenica eri in zona, ho visto anche le tue foto, stupende; anch'io ero li vicino, esattamente al Collecchio, anzi per l'esattezza sul Giogo di Montechiesa, ed abbiamo trovato, nella discesa, una neve fantastica.
Mi chiedevo però se per fare quelle cime non sia un pò troppo presto, meteo permettendo. Grazie Ciao.
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viktor Rispondi citando
Ospite





MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 14:05    Oggetto:
 
cer ha scritto:
Grazie del benvenuto, Victor. Ho visto che domenica eri in zona, ho visto anche le tue foto, stupende; anch'io ero li vicino, esattamente al Collecchio, anzi per l'esattezza sul Giogo di Montechiesa, ed abbiamo trovato, nella discesa, una neve fantastica.
Mi chiedevo però se per fare quelle cime non sia un pò troppo presto, meteo permettendo. Grazie Ciao.


Sia Giovretto che Punta Martello erano tracciate; letteralmente tagliati a pezzi i pendii delle Cime Venezia, Cima Marmotta, ovviamente Cevedale.

Helmuth ed io siamo anche andati a 3Fontane per dare un´occhiata all´Ortles: ecco, per quello magari é meglio aspettare ancora un attimino.
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 17:57    Oggetto:
 
a proposito dell'ortles.. ho sentito Sergio (il gestore) e anche lui consiglia di aspettare un pò, anche perchè stanno facendo dei lavori al Rifugio.
si potrebbe organizzare per uno dei prossimi we (fine aprile/primi di maggio) una spedizione OTT: "la riunione"
sarebbe l'occasione per vederci finalmente in faccia..
che ne dite???
_________________
giovanni
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Z Rispondi citando



Registrato: 27/03/06 18:32
Messaggi: 859

MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 18:00    Oggetto:
 
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/11/valanga.shtml
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 18:14    Oggetto:
 
Z ha scritto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/11/valanga.shtml


quando muore uno alpinista,
qualcosa muore anche in me..
salgo per la bellezza ma
che bellezza c'è nella morte..
eppure sarò lì, ancora una volta..
insieme a voi

scusate
_________________
giovanni
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viktor Rispondi citando
Ospite





MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 18:33    Oggetto:
 
Z ha scritto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/11/valanga.shtml


Purtroppo c´é sempre chi non é capace di fare a meno di uscire subito dopo o durante una nevicata. Turisti che probabilmente erano lí per qualche giorno, quindi dovevano sfruttare a dovere la breve vacanza.

In questo periodo di primavera piena basterebbe attendere 2-3 gg. di sole...

Rimango dell´avviso che se nei prossimi giorni ci sará bel tempo, per Pasqua la Val Martello sará in condizioni ottimali. Il che non significa che uno possa uscire alla cieca senza fare le solite valutazioni.
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@le Rispondi citando



Registrato: 29/03/05 15:51
Messaggi: 3584
Luogo di residenza: padova

MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 18:36    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:
Z ha scritto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/11/valanga.shtml


quando muore uno alpinista,
qualcosa muore anche in me..
salgo per la bellezza ma
che bellezza c'è nella morte..
eppure sarò lì, ancora una volta..
insieme a voi

scusate


complimenti x le parole sei sempre molto profondo, non potevi esprimere meglio il concetto.
... effettivamente dispiace sempre.
_________________
La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!

Samivel
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viktor Rispondi citando
Ospite





MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 19:07    Oggetto:
 
@le ha scritto:
giovannibusato ha scritto:
Z ha scritto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/11/valanga.shtml


quando muore uno alpinista,
qualcosa muore anche in me..
salgo per la bellezza ma
che bellezza c'è nella morte..
eppure sarò lì, ancora una volta..
insieme a voi

scusate


complimenti x le parole sei sempre molto profondo, non potevi esprimere meglio il concetto.
... effettivamente dispiace sempre.


Il dramma è una componente reale della montagna, ma è accidente, non sostanza.
E allora... "saremo lí, ancora una volta" (Giovanni Busato)

Pur nella consapevolezza che l´accidente puó capitare ad ognuno di noi.

Per cui cerchiamo di non disimparare la virtú dell´umiltá e ricordiamoci SEMPRE che lassú siamo solo un puntino in balia degli elementi.
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@le Rispondi citando



Registrato: 29/03/05 15:51
Messaggi: 3584
Luogo di residenza: padova

MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 19:14    Oggetto:
 
viktor ha scritto:
@le ha scritto:
giovannibusato ha scritto:
Z ha scritto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/11/valanga.shtml


quando muore uno alpinista,
qualcosa muore anche in me..
salgo per la bellezza ma
che bellezza c'è nella morte..
eppure sarò lì, ancora una volta..
insieme a voi

scusate


complimenti x le parole sei sempre molto profondo, non potevi esprimere meglio il concetto.
... effettivamente dispiace sempre.


Il dramma è una componente reale della montagna, ma è accidente, non sostanza.
E allora... "saremo lí, ancora una volta" (Giovanni Busato)

Pur nella consapevolezza che l´accidente puó capitare ad ognuno di noi.

Per cui cerchiamo di non disimparare la virtú dell´umiltá e ricordiamoci SEMPRE che lassú siamo solo un puntino in balia degli elementi.


saggie parole quoto al 100%
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La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!

Samivel
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cer Rispondi citando



Registrato: 24/02/06 14:52
Messaggi: 909
Luogo di residenza: verona

MessaggioInviato: Mar Apr 11, 2006 21:03    Oggetto:
 
@le ha scritto:
viktor ha scritto:
@le ha scritto:
giovannibusato ha scritto:
Z ha scritto:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/11/valanga.shtml


quando muore uno alpinista,
qualcosa muore anche in me..
salgo per la bellezza ma
che bellezza c'è nella morte..
eppure sarò lì, ancora una volta..
insieme a voi

scusate


complimenti x le parole sei sempre molto profondo, non potevi esprimere meglio il concetto.
... effettivamente dispiace sempre.


Il dramma è una componente reale della montagna, ma è accidente, non sostanza.
E allora... <i>"saremo lí, ancora una volta" (Giovanni Busato)</i>

Pur nella consapevolezza che l´accidente puó capitare ad ognuno di noi.

Per cui cerchiamo di non disimparare la virtú dell´umiltá e ricordiamoci SEMPRE che lassú siamo solo un puntino in balia degli elementi.


saggie parole quoto al 100%

Anch'io concordo con tutti voi al 100%.
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Z Rispondi citando



Registrato: 27/03/06 18:32
Messaggi: 859

MessaggioInviato: Mer Apr 12, 2006 7:35    Oggetto:
 
Erano in 4.
Uno era rimasto fuori. Il cellulare non prendeva e lui ha scelto di correre giu' per allertare i soccorsi.
(Ci ha messo 2 ore e i soccorsi hanno dovuto salire a piedi xchè x gli elicotteri non c'era visibilità)
Voi cosa avreste fatto al suo posto?
Io credo (credo Confused ) che avrei cercato di intervenire. Almeno uno forse (forse Sad ) ce l'avrei fatta.
Certo che la situazione era davvero spaventosa.
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
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Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Mer Apr 12, 2006 8:34    Oggetto:
 
lascio da parte le emozioni e provo ad analizzare l'evento, perchè quanto successo è senz'altro "una situazione tipo".
Credo che la discriminante sia il possesso di arva/pala/sonda:
senza questo il superstite, una volta bonificata la valanga vista/udito non poteva fare altro che scendere a chiamare aiuto.
Se invece il superstite ne era in possesso il comportamento tenuto (non corretto rispetto agli standard di autosoccorso) può essere stato determinato da:
a) comprensibile situazione di panico dovuta all'evento
b) situazione di panico per presa coscienza di incapacità al soccorso dovuta allo scarso allenamento all'utilizzo arva/pala/sonda che in quei momenti, per essere efficace, deve rispondere ad un automatismo che solo l'allenamento costante può dare.
E' fuori discussione che in una situazione "normale" dal punto di vista statistico (grandezza della valanga media- profondità seppellimento medio, ecc) i tempi sarebbero stati molto più brevi.
E' altrettanto fuori discussione che questa è pura accademia.. essere là è tutt'altra cosa.. eppure sono convinto che dobbiamo sviluppare quell'automatismo per cui istintivamente ci mettiamo alla ricerca nel modo corretto e questo si assimila solo con l'allenamento all'uso dei dispositivi.

Inciso "si salvi chi può":
Rispetto al punto a) credo che una relazione con l'ambiente frettolosa e superficiale come spesso è oggi non permetta di capire/sentire a fondo la sua complessità accettandone anche questi aspetti e imparando ad affrontarli per cui, quando succede la tragedia, la montagna da paradiso si trasforma in inferno dal quale fuggire, come da una nave che affonda.
_________________
giovanni
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viktor Rispondi citando
Ospite





MessaggioInviato: Mer Apr 12, 2006 9:15    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:
lascio da parte le emozioni e provo ad analizzare l'evento, perchè quanto successo è senz'altro "una situazione tipo".
Credo che la discriminante sia il possesso di arva/pala/sonda:
senza questo il superstite, una volta bonificata la valanga vista/udito non poteva fare altro che scendere a chiamare aiuto.
Se invece il superstite ne era in possesso il comportamento tenuto (non corretto rispetto agli standard di autosoccorso) può essere stato determinato da:
a) comprensibile situazione di panico dovuta all'evento
b) situazione di panico per presa coscienza di incapacità al soccorso dovuta allo scarso allenamento all'utilizzo arva/pala/sonda che in quei momenti, per essere efficace, deve rispondere ad un automatismo che solo l'allenamento costante può dare.
E' fuori discussione che in una situazione "normale" dal punto di vista statistico (grandezza della valanga media- profondità seppellimento medio, ecc) i tempi sarebbero stati molto più brevi.
E' altrettanto fuori discussione che questa è pura accademia.. essere là è tutt'altra cosa.. eppure sono convinto che dobbiamo sviluppare quell'automatismo per cui istintivamente ci mettiamo alla ricerca nel modo corretto e questo si assimila solo con l'allenamento all'uso dei dispositivi.

Inciso "si salvi chi può":
Rispetto al punto a) credo che una relazione con l'ambiente frettolosa e superficiale come spesso è oggi non permetta di capire/sentire a fondo la sua complessità accettandone anche questi aspetti e imparando ad affrontarli per cui, quando succede la tragedia, la montagna da paradiso si trasforma in inferno dal quale fuggire, come da una nave che affonda.


La tua analisi non fa una grinza.

Molto più semplicisticamente io sono dell’avviso che, se in una situazione drammatica la reazione umana incontrollata può AL LIMITE essere giustificata dallo stato di shock, nel caso specifico, l’errore che hanno commesso questi scialpinisti è A MONTE ed è grossolano, quanto imperdonabile: intraprendere la gita con quelle condizioni meteo, con molta neve fresca e forti raffiche.
Tedeschi di Germania, che avevano fatto un discreto viaggio per stare lì pochi giorni, gite pianificate a casa, che dovevano essere effettuate, punto e basta.....
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