Scarpacò, Passo e.. chiudo!

Inviato: Mer Mar 05, 2008 11:07 Oggetto: Scarpacò, Passo e.. chiudo!

Scarpacò, Passo e.. chiudo!
Cellulare..pronto Luca..
ma lo sai quant’è il dislivello?
Oltre duemila, di cui almeno ottocento per uscire dal bosco del fondo valle lungo il sentiero estivo..
ottimo, così non troveremo anima viva!
E così eccoci qua in questo luogo splendido: Michele “no problem”, Max il “recidivo”, “il rassegnato” Carlo, “liquid Bags” Luca e il vecchio Bill; quella carogna di cane che ti viene da dietro in silenzio e si mette ad abbaiare improvvisamente che salti fuori dalla traccia per lo spavento!
Partenza nel bosco poco sopra il paese a cuor leggero, come quando parti sapendo di averla sparata grossa così che dovunque arrivi è pur sempre qualcosa che poi a volte, è proprio questo che ti permette, inaspettatamente e con stupore di sbucare sulla cima che mai l’avresti detto.
Alle spalle il muro di fohn su Cima Vegaia e le vette meridionali della Val D’Ultimo segna il confine della bufera con un vento rabbioso che in alto rimbomba cupamente nella valle.
Seguiamo la traccia del sentiero estivo battuta dai ghiacciatori tra faggi ritorti a terra dalla neve e infidi avvallamenti coperti di aghi a nascondere sassi proprio sotto i pini radi attraverso i quali si intravedono splendide colate di ghiaccio.
Un picchio nero mitraglia chissà dove qualche larice malato e anche noi, tra sentiero da immaginare sommerso da gigantesche colate di neve nel bosco mica stiamo tanto bene, un’aquila vola alta e in questa solitudine che affina i sensi si sente che ci tiene d’occhio.. e la truppa mormora alla ricerca di pendii finalmente aperti; ancora un risalto tra radi larici ed eccoci sbucare in una alta valle tra massi erratici che sbarrano un magico lago immobile.
Cambia la luce, da un cielo grigio uniforme, tormentato da veloci nubi, compare a tratti un sole caldo che disegna l’ombra di ogni risalto e tutto prende forma, diventa finalmente visibile che non viene a mancare improvvisamente la neve sotto agli sci e non ti pianti di punta su un inaspettato cambio di pendenza; la magia del posto toglie il fiato e anche un po’ di stanchezza mentre il vento rinforza con la quota.
A mezza costa superiamo il lago su un ripido pendio concavo che svela ad ogni passo un nuovo scenario fino ad un anfiteatro a ridosso di Cima di Bon dove compare finalmente il canalone che porta al passo prima non visibile.
La neve sembra buona ma uno zoccolo bastardo, per dire il citabile perché quello che risuonò là non giova alla nostra redenzione, addenta nel giro di pochi metri pelli e polpacci già messi a dura prova dalle contorsioni nel bosco; alle spalle spunta il bivacco Canali da dove il vento sembra portare una risata di scherno, che sia Jack.. o è la bufera che si infila nei buchi dello zaino ?
Motore a mille alimentazione a bestemmie e crampi; verso la sommità zoccolo su dure lastre ventate e noi come modelle su una passerella inclinata e bagnata.. tacco dodici.. et voilà, collezione pret-a-porter Scarpacò duemilaotto!
Dopo qualche passo double da sopravvivenza si prova senza sci per accorgersi che rotta la crosta superficiale si sprofonda ben oltre il limite del vorticoso girar di palle per questo sforzo in apnea da vento contrario.
Così al Passo la misura è colma, e poi c’è la discesa che mica mi sono trascinato qua in cima tanto per sudare che fa bene alla circolazione.. discesa che non è mai da compromettere giocandosi le gambe per una cima a tutti i costi.
Via allora! Dal movimento lento della contemplazione alla velocità dei riflessi, si cade dalla montagna alla ricerca del ritmo per infilare belle curve sui ripidi e danzare su dossi e salti fin che le gambe non ne possono più e rimani sulla neve in cerca del fiato che Bill arriva veloce a leccarti e ad abbaiarti di alzarti che la discesa è velocità, esplosione, fiato corto che pulsa nelle tempie.
Il bosco infine ci avvolge appagati nell’aria calda del pomeriggio, ora finalmente sulla strada di neve battuta è piacevole lasciar correre gli sci piatti, gambe rilassate che l’ultima volta mi si sono aperti improvvisamente passando di fronte a un capitello di S. Antonio e sono andato giù di faccia a pagare i moccoli della giornata .. però chi è passato di lì dopo il volo giurava di aver visto il santo che si copriva le orecchie con le mani.,.
Che pace ora, cala la tensione tra stanchezza e risate e per un istante magico e irripetibile non si pensa al domani, il futuro non va oltre questi amici, alle nostre storie di altri monti e al Lambrusco dell’amico emiliano che Luca ha conservato come una reliquia.
Se poi oltre alla birra, la cameriera dalla generosa scollatura, per scrivere le ordinazioni, si appoggia con i gomiti sulla tavola che le vedi direttamente le mutandine che devo dire.. sì, è stata una gran bella giornata che svanisce piano in questo piacevole torpore.
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giovanni

Inviato: Mer Mar 05, 2008 11:24 Oggetto:

Bel racconto Giovanni, come sempre... e che bufera... io ero sulla cima Presena, in salita il vento era a favore, ma in discesa era tanto forte da gettarti a terra
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Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide

Inviato: Mer Mar 05, 2008 11:26 Oggetto:

già è dura la vita dello scialpinista, poi ci si mettono pure le cameriere.....

Ben tornato cantore!!! Wink

è sempre bello leggerti
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http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
No sto facendo una gita con gli sci
H. Buhl

Inviato: Mer Mar 05, 2008 11:29 Oggetto:

SUPER BUSATOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Laughing

leggerti è un piacere

Inviato: Mer Mar 05, 2008 13:06 Oggetto:

fortissimo come sempre giovanni!!! Wink

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La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!

Samivel

Registrato: 21/02/06 09:49 Messaggi: 7323 Luogo di residenza: TRENTO

Inviato: Mer Mar 05, 2008 18:12 Oggetto:

Inviato: Mer Mar 05, 2008 22:38 Oggetto:

Bellissimo racconto Giovanni!....(come sempre del resto sei una garanzia....una DOC dei racconti d'alpe Laughing

)
Ehi, ma sta Scarpacò quest'anno si sta facendo desiderare, eh?
Dobbiamo riformare un bel gruppone per un nuovo tentativo decisivo?!!?? Rolling Eyes

Comunque sto racconto, più che nella sezione "Montagna oltre lo scialpinismo", dovevi crearne una apposita dal nome: "Montagna...oltre le imprecazioni!" Laughing

Ciaooooo
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Maurizio Gambarin

Inviato: Gio Mar 06, 2008 9:02 Oggetto:

Inviato: Gio Mar 06, 2008 13:02 Oggetto:

Inviato: Gio Mar 06, 2008 14:28 Oggetto:

Inviato: Gio Mar 06, 2008 21:30 Oggetto:

Le foto, se si sà usare l'arte della parola, non servono o addirittura sono riduttive...!

...Bello e Basta!!! Very Happy

Ossequi "B"residente.... Mr. Green

Gino!!

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Và in Mona!!!!
Very Happy

Inviato: Ven Mar 07, 2008 0:06 Oggetto:

http://forum.thetop.it/album_pic.php?pic_id=8822

Inviato: Ven Mar 07, 2008 11:05 Oggetto:

Bella Giovà,
leggere i tuoi scritti è sempre una gioa.
Alla prossima!

La maledizione del "secondo tentativo" ormai è alle spalle, a fine stagione possiamo pensare all'ATTACCO FINALE!!! Wink

ciao Max
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Io conosco le regole, sono le regole che non conoscono me ("Alexander Supertramp")

Inviato: Ven Mar 07, 2008 11:17 Oggetto: