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video su sicurezza per ghiacciai

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Attrezzatura e tecnica

Arno Rispondi citando



Registrato: 29/05/06 23:29
Messaggi: 1127
Luogo di residenza: Milano

MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2009 22:53    Oggetto: video su sicurezza per ghiacciai
 
questo link l'ho trovato molto utile.

http://www.youtube.com/user/MtnCouncilScotland
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doc.tor Rispondi citando



Registrato: 30/01/07 16:36
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Luogo di residenza: Chioggia

MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2009 23:05    Oggetto: Re: video su sicurezza per ghiacciai
 
Arno ha scritto:
questo link l'ho trovato molto utile.

http://www.youtube.com/user/MtnCouncilScotland

Molto interessante, grazie Wink
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Dario
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Nicola Rispondi citando



Registrato: 13/10/06 10:13
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Luogo di residenza: Schio

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 10:02    Oggetto:
 
Shocked Quelle prove lì sarebbe meglio farle assicurati, a meno che il pendio non finisca in modo del tutto innocuo.

C'è tutto sul manuale del CAI, pag. 251, compratelo...

http://www.cailiguregenova.it/upload/informatica_Man14GhiaccioMisto.pdf
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Il monte è parabola della vita. Il monte innevato è parabola del paradiso.
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SimonRussi Rispondi citando



Registrato: 08/11/06 09:33
Messaggi: 4519
Luogo di residenza: Laives (BZ)

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 10:23    Oggetto:
 
ma che ne sanno in scozia di ghiacciai?! Mr. Green
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Nicola Rispondi citando



Registrato: 13/10/06 10:13
Messaggi: 3120
Luogo di residenza: Schio

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 10:35    Oggetto:
 
SimonRussi ha scritto:
ma che ne sanno in scozia di ghiacciai?! Mr. Green


Avrei detto anch'io, ma fanno pure arrampicata su ghiaccio, in Scozia...
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enrico Rispondi citando



Registrato: 01/02/07 14:12
Messaggi: 70
Luogo di residenza: roma

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 18:00    Oggetto:
 
Smile Scozia.......GHIACCIO?.... nn facciamo come quei francesi che si stupiscono che il Bianco abbia un versante italiano.......(e tantè lo chiamano l'envers du mont blanc......).... leggi 1po (planet mountain)


La Scozia rappresenta una delle “mete” dei ghiacciatori, ed è “la meta” per eccellenza degli appassionati del misto.

Quasi un punto di arrivo, o meglio di riflessione, quando storicamente, invece, è stato il primo luogo che ha visto l’accoppiamento di due attrezzi per la progressione su ghiaccio e misto.

Forse il termine Università pare eccessivo, ma provate ad immaginare la metà degli anni ’50: in quel periodo già timidi tentativi invogliavano gli scozzesi ad arrampicare su ghiaccio e misto con due attrezzi, per loro il concetto era probabilmente chiarissimo...

Due piedi uguale due ramponi, due mani… due piccozze (o meglio una piccozza ed un martello piccozza un po’ più piccolo ma sempre a portata di mano).

Inizi
All’inizio degli anni ’60, nel pieno della contestazione sul continente, un folto gruppo di alpinisti cresciuti dalle bufere del Ben Nevis sale vie di difficoltà enorme rispetto alle pareti od i canali alpini. Nasce così l’arrampicata estrema su misto, curiosamente in contemporanea al nostro “Nuovo mattino” che, con questa corrente di ‘pensiero’, ha in comune soprattutto l’estrema rarità di protezioni.

La lontananza delle pareti scozzesi dalle Alpi ha ritardato, dalle nostre parti, l’uso del doppio attrezzo di circa quindici anni rispetto ad esempio agli inglesi, che in un solo giorno di auto o poche ore di aereo riuscivano a raggiungere quelle “colline” incrostate di ghiaccio a pochi chilometri dalla temperata costa occidentale della Scozia.


Pareti di ghiaccio 'speciale'
È risaputo che la corrente del Golfo, a Nord-Ovest della Gran Bretagna, genera un clima temperato nella stagione più fredda, da Novembre a Marzo, ciò in contrasto con le autentiche bufere di bassa pressione che percorrono in inverno quelle latitudini. Lo scontro dell’aria fredda da Nord con l’aria calda e umida delle coste provoca frequenti ed improvvise tempeste di vento e neve, che si rovesciano sui pochi rilievi montuosi dell’Isola.

Nascono così le pareti di neve pressata e spugnosa, assai poco proteggibili ma vero paradiso dell’arrampicata su misto. Le creste rocciose si trasformano in infinite torri di neve contorta dal vento, i canali di rocce viscide in estate generano couloir fantastici e mitici come “Point Five gully” che ha rappresentato per più di un decennio il classico “quinto grado” della scala scozzese.

Un istruttivo viaggio
E’ quindi un viaggio a ritroso quello sul Ben Nevis, per noi alpinisti legati alle difficoltà protette decentemente. Ma è un viaggio che porterà avanti chiunque lo accetti, perchè, in questa esperienza, si impara a valutare i rischi in maniera diversa, cercando il vero equilibrio tra difficoltà e sicurezza, qualsiasi sia il livello alpinistico di chi intraprende questo viaggio.
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hendrik the (b)eagle
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SimonRussi Rispondi citando



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Messaggi: 4519
Luogo di residenza: Laives (BZ)

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 18:05    Oggetto:
 
enrico ha scritto:
Smile Scozia.......GHIACCIO?....


grazie del bel racconto. Molto istruttivo

In verità la mia voleva solo essere una battuta, effettivamente quando si parla di montagne e ghiaccio difficilmente la mente corre alla Scozia. Non sapevo nemmeno contasse rilievi montuosi di un certo, appunto, rilievo...
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Marco71 Rispondi citando



Registrato: 22/01/06 21:57
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Luogo di residenza: Bassano

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 19:49    Oggetto:
 
Nicola ha scritto:
Shocked Quelle prove lì sarebbe meglio farle assicurati, a meno che il pendio non finisca in modo del tutto innocuo.

Fare scivolate con la corda intorno è un fastidio.
Molto meglio la seconda opzione - scegliersi un pendio che termina in modo innocuo (e senza sassi!). Lo consigliano anche nel video, alla fine.

Io come video lo trovo fatto molto bene, senz'altro più chiaro che leggere il tutto in un manuale.
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È meglio andare a sciare e pensare a Dio
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(Fridtjof Nansen)
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ste Rispondi citando



Registrato: 07/04/05 16:05
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Luogo di residenza: Portus Naonis

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 21:04    Oggetto:
 
scusa l'OT: com'era l'Holzer quel giorno?
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Marco71 Rispondi citando



Registrato: 22/01/06 21:57
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Luogo di residenza: Bassano

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 21:36    Oggetto:
 
ste ha scritto:
scusa l'OT: com'era l'Holzer quel giorno?

Non l'abbiamo fatto, troppo rischioso. La neve nell'imbuto che porta al canale era troppo scaldata, passandoci sopra scaricava troppo facilmente. Probabilmente nel canale era meglio, ma farselo tutto con la minaccia di qualche scarica non era il caso...
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ste Rispondi citando



Registrato: 07/04/05 16:05
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MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 21:42    Oggetto:
 
meglio così allora Wink
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Arno Rispondi citando



Registrato: 29/05/06 23:29
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Luogo di residenza: Milano

MessaggioInviato: Lun Giu 08, 2009 22:07    Oggetto:
 
Marco71 ha scritto:
Nicola ha scritto:
Shocked Quelle prove lì sarebbe meglio farle assicurati, a meno che il pendio non finisca in modo del tutto innocuo.

Fare scivolate con la corda intorno è un fastidio.
Molto meglio la seconda opzione - scegliersi un pendio che termina in modo innocuo (e senza sassi!). Lo consigliano anche nel video, alla fine.

Io come video lo trovo fatto molto bene, senz'altro più chiaro che leggere il tutto in un manuale.



quoto tutto, anche io ho il libro, la sono troppo pigro per stare li a leggerlo...meglio un bel video Very Happy .
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Nicola Rispondi citando



Registrato: 13/10/06 10:13
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Luogo di residenza: Schio

MessaggioInviato: Mar Giu 09, 2009 9:00    Oggetto:
 
Arno ha scritto:
Marco71 ha scritto:
Nicola ha scritto:
Shocked Quelle prove lì sarebbe meglio farle assicurati, a meno che il pendio non finisca in modo del tutto innocuo.

Fare scivolate con la corda intorno è un fastidio.
Molto meglio la seconda opzione - scegliersi un pendio che termina in modo innocuo (e senza sassi!). Lo consigliano anche nel video, alla fine.

Io come video lo trovo fatto molto bene, senz'altro più chiaro che leggere il tutto in un manuale.



quoto tutto, anche io ho il libro, la sono troppo pigro per stare li a leggerlo...meglio un bel video Very Happy .


Beh, ma il libro non è mica TUTTO sulle scivolate, c'è "un po'" d'altra roba, zio cannella!!

Ammetto che non avevo guardato il video fino in fondo, una volta visto che si trattava di cose che già conoscevo.

Comunque io le prove le ho fatte legato, e non m'è parso 'sto gran problema, anche perché non è mica detto che si scivoli solo da slegati... o no?
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Marco71 Rispondi citando



Registrato: 22/01/06 21:57
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MessaggioInviato: Mar Giu 09, 2009 15:47    Oggetto:
 
Nicola ha scritto:
Beh, ma il libro non è mica TUTTO sulle scivolate, c'è "un po'" d'altra roba, zio cannella!!

Ammetto che non avevo guardato il video fino in fondo, una volta visto che si trattava di cose che già conoscevo.

Comunque io le prove le ho fatte legato, e non m'è parso 'sto gran problema, anche perché non è mica detto che si scivoli solo da slegati... o no?


Il manuale non è tutto sulle scivolate, ma il video si Very Happy
Trovo che vedere un video, ben spiegato e con dimostrazioni ben fatte, sia più istruttivo che leggere un manuale.

Con dimostrazioni pratiche e parlando si possono trasmettere consigli ed accorgimenti che su un manuale porterebbero a perdersi nei particolari.
Nel video spiegano come caricare il peso sulla piccozza (appoggiando solo ginocchia e piccozza - sul manuale si vedono sempre le spalle sollevate e lo stomaco a terra!), di tenere la testa lontano dalla piccozza per evitare incidenti, di non legare la piccozza al polso che se prendi uno strattone rischi di lussarti una spalla (e non è il caso per una prova)... tutte cose a cui ci si arriva da soli, facendo prove o perché te le dicono, ma sul manuale non ce n'è traccia.

x la corda, preferisco non usarla anche per non rischiare di danneggiarla con la piccozza. E se la corda intralcia la piccozza, rischio anche di farmi male (e per una prova, ripeto, non è il caso).
Si può ovviamente scivolare anche legati, ma l'autoarresto non cambia. Personalmente, preferisco provare senza (se il pendio permette ovviamente).
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