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Il tuono, la falce e la corriera.

 
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 8:43    Oggetto: Il tuono, la falce e la corriera.
 
Quando smise di piovere eravamo in vista del rifugio, delle sagome strane tra la nebbia, gli sci di traverso sullo zaino; all’imbrunire l’ombrello aperto gettava sulle figure un cono d’ombra che il gestore allungò il collo fuori dalla finestra per capire bene cosa o chi arrivasse..
Poi sul tavolaccio, all’ingresso:
“dove andate?”
“lassù”, “domani”..
“domani è brutto”
“perché? Finora?”

Nel rifugio non c’era nessuno, il gestore era salito dal paese ad aprire per una compagnia che poi non si era vista a causa del maltempo, in compenso eravamo arrivati noi;
ebbe un momento come a dire: ora chiudo, voi rimanete pure qui che io ritorno a valle, poi si sedette anzi, prima prese una bottiglia di vino e poi si sedette con tre bicchieri e ci raccomandò: “non prendete mai un rifugio!”
Poi, piano piano, si rilassò, accese le luci mentre fuori era improvvisamente già notte fonda, come lo può essere solo in montagna.
Aveva anche ripreso a piovere e noi, intanto che cucinava, ci asciugavamo i vestiti sulla stufa, in silenzio, che saremmo rimasti lì così per l’eternità tanto piacevole era il momento.
Quando se ne uscì dalla cucina con una enorme padella di pasta, il gestore aveva cambiato umore, decisamente positivo, la appoggiò nel centro della tavola, con tre forchette..
“tu prendi il vino.. là! E tu prendi il pane..là!”
e noi via ubbidienti in mutande un po’ timidi, come se la sala da pranzo fosse piena di gente.
Mangiammo in fretta; ogni tanto un tuono dal suono metallico e penetrante, come lo può essere solo in montagna, ci distoglieva da una stentata conversazione sull’esperienza, le capacità, la fortuna, il destino e il Padreterno e, perché no, delle donne e del vino; argomenti consunti, ad essere onesti, più il secondo che il primo.
Nel silenzio della sala si sentiva distintamente la pioggia battere sul tetto di lamiera e più ovattata sul portico di legno mentre lampi illuminavano la montagna avvolta in una nuvola di neve.
Il chiarore improvviso di ogni fulmine illuminava forme che era bello indovinare; sassi diventavano strani animali, e ancora anime dannate che si aggiravano nelle notti di tempesta per sparire il mattino.
Il mattino infatti era scomparso tutto; i sassi strani, gli ultimi stentati mughi, le lingue di neve sporca; tutto scomparso nella nebbia che avvolgeva ogni cosa.
occhio.!” Filtrò nella nebbia che ci inghiottiva il richiamo del gestore; “occhio” a noi che dopo cento metri ci eravamo già persi e ci auguravamo di ritrovare al ritorno almeno il rifugio… che ci avevamo lasciato gli ombrelli!
Quando cammini in montagna, dopo qualche parola, ti immergi nei tuoi pensieri; quando cammini nella nebbia i pensieri si fanno quasi reali contro il muro bianco che penetri apparentemente senza sforzo, non fosse il cuore che ti ricorda dove stanno i piedi; o l’ombra del compagno che ti precede come l’anima dannata fuggita all’alba.
Camminiamo da parecchio, sempre convinti che siano gli ultimi metri prima di desistere, ma intanto si sale, leggeri,e anche veloci senza risparmiare energie perché basterebbe solo un: “che tempo di merda!” per girare gli sci..
E ancora si sale, ancora un po’, tanto è presto.. e così ora abbiamo gli sci sullo zaino, i ramponi ai piedi e la piccozza in mano; le gocce di condensa scivolano dal casco sul collo e si mescolano col sudore e l’andatura aumenta tanto che all’uscita da uno stretto colatoio ci ritroviamo appoggiati rantolanti sulle piccozze che mi dice:
ma dove cazzo corri??”
“io?? Ma se sei davanti tu!!”

Riprendiamo, come tante altre volte, sapendo che ora andremo in cima, le rocce sono scomparse e con loro ogni riferimento, il vento si è alzato ma questa nebbia irreale rimane al suo posto che sembra copra il mondo intero o che il vento la attraversi senza muoverla.
Ora si sente solo il proprio affanno, il vento fischia tra i buchi del casco e sbatte le cinghie dello zaino; dovremmo essere in alto sulla montagna, dove bisogna misurare bene ogni passo; la manovra di corda si fa più attenta e mentre sforziamo gli occhi alla ricerca di un punto, la croce di vetta ci arriva addosso che sembra avere le braccia aperte come a dire: “occhio”.. “questa è la direzione..”
Improvvisamente a destra e a sinistra intuiamo gli strapiombi e le cornici sul nulla, ci guardiamo e prendiamo fiato:
hai detto –occhio-?” –
“io non ho neanche aperto bocca” –
“Però che culo, giusti, giusti, neanche farlo apposta!”

Ci sediamo nella neve guardando la croce storta stranamente luminosa mentre un rumore strano, un fruscio come di un vecchio improbabile transistor Va e viene nella nebbia:
cos’è? L’arva che si è rotto?”
“macchè, lo sento Anch’io dietro la testa..”

Nello zaino, dietro la testa, spuntano i bastoncini chiusi infilati appaiati e tra le due punte di acciaio piccole scintille che passano da una punta all’altra con un sinistro sfrigolio..
Ci ritroviamo a correre a capofitto, quasi a scivolare lungo la traccia di salita come mai avremmo pensato di scendere mentre in alto si scatena l’inferno: uno, due fulmini sulla croce e il tuono, fortissimo, come può esserlo solo in montagna, e poi grandine così fitta che dobbiamo fermarci come sotto una cascata che toglie il fiato.
Improvvisamente di nuovo nebbia e silenzio, nell’aria l’odore penetrante e pungente dell’aria ancora carica di elettricità.
Ci sediamo a prendere fiato, con la netta sensazione che l’anima dannata con la falce di stanotte non era solo l’ombra di un sasso.
Un soffio di vento gelido ci fa girare in tempo per intravederla che scompare assieme alla nebbia, all’arrivo improvviso del sole,
o forse è solo un’illusione ottica;
e rimaniamo lì, seduti insieme, ancora una volta, mentre la nebbia si sfilaccia tra le guglie rocciose e magicamente compare il mondo.

E poi ti guardi indietro;
il tempo passato vagabondo per i monti,
senza clamore,
con i pensieri intrappolati
tra parole inadeguate.
I colori violenti dell’alba come
La febbre della salita che toglie il sonno.
Eppure ora c’è calma,
niente brucia come un tempo.
Perché noi eravamo quelli che non
Sarebbe mai venuto l’inverno;
noi, quelli della centoventotto
gomito dal finestrino che il mondo
era tutto lì, oltre il parabrezza;
poi ti accorgi che era solo un passaggio
e ti chiedi se sei stato padrone
del tuo tempo o se sei salito a caso
su una corriera qualsiasi,
magari quella fortunata.

_________________
giovanni
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Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 9:06    Oggetto: Re: Il tuono, la falce e la corriera.
 
giovannibusato ha scritto:

......................
e ti chiedi se sei stato padrone
del tuo tempo o se sei salito a caso
su una corriera qualsiasi,
magari quella fortunata.


Le tue "Storie" si leggono con lo stesso piacere con cui si
beve una birra dopo una gita faticosa! Wink
Grazie!
_________________
"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
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doc.tor Rispondi citando



Registrato: 30/01/07 16:36
Messaggi: 1325
Luogo di residenza: Chioggia

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 9:40    Oggetto:
 
Riesci sempre a strapparmi un sorriso amaro...
Grazie.
_________________
Dario
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@le Rispondi citando



Registrato: 29/03/05 15:51
Messaggi: 3584
Luogo di residenza: padova

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 11:43    Oggetto:
 
sempre bello leggerti. bravo giovanni.

ciao
_________________
La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!

Samivel
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jj6 Rispondi citando



Registrato: 19/03/07 14:09
Messaggi: 2402
Luogo di residenza: New Delhi - India

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 14:28    Oggetto: Re: Il tuono, la falce e la corriera.
 
giovannibusato ha scritto:
poi ti accorgi che era solo un passaggio
e ti chiedi se sei stato padrone
del tuo tempo o se sei salito a caso
su una corriera qualsiasi,
magari quella fortunata.[/i]


auguro a tutti di salire sulla corriera fortunata,
e anche se nn fosse una corriera ma una più sgangherata 128,
ogni tanto da portare in officina per la revisione,
beh.. poco male,
l'importante qualche volta é fermarsi
e far salire qualche autostoppista rimasto a piedi...
(aspetto le battute "dissacranti"... Wink )

ciao Giovanni, ti ammiro molto!
_________________
E allora... MOLLALI !!!!!! CARLO
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
Messaggi: 8395
Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 15:24    Oggetto:
 
l'ho letta 2 volte, perchè oltre al piacere ho avuto la nettissima sensazione di cose vissute.

Ieri da qualche parte leggevo:

chissà perchè le più grandi avventure sono di chi sa raccontarle Wink

sei daccordo se pubblico il racconto sul blog di Scianarchik?

Ciao cantore Wink
_________________
http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
No sto facendo una gita con gli sci
H. Buhl
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ste Rispondi citando



Registrato: 07/04/05 16:05
Messaggi: 6285
Luogo di residenza: Portus Naonis

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 15:27    Oggetto:
 
bello e profondo - come sempre Surprised Wink
_________________
.
> Far from the Madding Crowd
.
♡ So many mountains, so little time...
.
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Selig Rispondi citando



Registrato: 11/09/07 15:59
Messaggi: 264
Luogo di residenza: Trento

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 18:09    Oggetto:
 
Incantata...
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FrancoF Rispondi citando



Registrato: 10/02/08 13:12
Messaggi: 589
Luogo di residenza: Marano (VI)

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 18:30    Oggetto:
 
un racconto universale:
senza geografie e senza tempo
_________________
Franco
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l'ultima strega Rispondi citando



Registrato: 14/05/09 20:17
Messaggi: 2406
Luogo di residenza: in tutto il mondo

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 18:59    Oggetto:
 


l'incanto delle nebbie,

Shocked Shocked ..sono ancora lì, che vago.. Shocked Shocked

Scrivevo di nebbie, di spazi vacanti, girovagavo sotto la pioggia, e soprattutto Exclamation Exclamation avevo un mitico 128!!!

Però qualcosa ancora brucia..... Razz Razz
Grazie Giovanni Wink Wink
_________________
Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini )
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LucaGPS Rispondi citando



Registrato: 18/12/06 01:01
Messaggi: 6437
Luogo di residenza: Arco

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 21:00    Oggetto: Re: Il tuono, la falce e la corriera.
 
giovannibusato ha scritto:
Nel rifugio non c’era nessuno, il gestore era salito dal paese ad aprire per una compagnia che poi non si era vista a causa del maltempo........

Grande Giovanni!
Cool Cool Cool
Mi ricollego alla scena del Rifugio.
Un venerdì sera d'Autunno, ormai la stagione volge al termine, fuori ancora nebbia e pioviggine.

All'interno del locale due soli clienti:
un tedesco e un compaesano del Gestore.
Luce soffusa, per risparmiare il gasolio del generatore.
Il gestore porta due piatti di minestrone.

Il tedesco prima di cominciare a mangiare, si rivolge all'altro: "mahlzeiten"

e l'altro stupito: Bortolotti!

E incominciamo a mangiare..........

Finita la cena il teutonico se ne va a dormire e l'altro si ferma per un grappino col Gestore....

Bepi, te sei proprio en Trentin ignorante, "el crucco" el t'ha dit Buon Appetito.
Embarassed Embarassed Embarassed

Vabbè, pazienza andiamo a dormire.

L'indomani i due si svegliano in tempi diversi e se ne vanno a spasso per il Brenta.
Alla sera, si ripete la scena, nessun altro cliente e il gestore arriva con altri due piatti di minestrone.

Subito il Bepi si rivolge all'altro: "mahlzeiten"
e l'altro: BOR-TO-LOTTI

Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy
_________________
C’era un tizio racconta l’autista, che saliva con lo zaino, sci e scarponi, sorriso dolce sul viso bianco di crema solare..non l’ho più visto, forse si è stancato ed è andato altrove. Stancato? Guardo verso le montagne che scintillano più del solito.
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renrav Rispondi citando



Registrato: 23/01/09 23:28
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Luogo di residenza: TN

MessaggioInviato: Gio Giu 11, 2009 22:14    Oggetto:
 
Momenti in parte vissuti e con qsta storia tornano a galla, un po' di tristezza, un po' di compiacimento, ke bello leggerti!!
Ciao Giovanni!!
_________________
non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di sorgere
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Ven Giu 12, 2009 18:55    Oggetto:
 
l'ultima strega ha scritto:


l'incanto delle nebbie,

Shocked Shocked ..sono ancora lì, che vago.. Shocked Shocked

Scrivevo di nebbie, di spazi vacanti, girovagavo sotto la pioggia, e soprattutto Exclamation Exclamation avevo un mitico 128!!!

Però qualcosa ancora brucia..... Razz Razz
Grazie Giovanni Wink Wink


certo che brucia ancora,
mia bella strega..
appena qualche giorno dopo;
ma la vita è un pò agrodolce
poi quest'anno che Paolo se ne andato...
ma quando ci saranno fulmini
noi saremo là,
noi, quelli della centoventotto gomito fuori dal finestrino;
che il mondo è ancora là,
oltre il parabrezza.
_________________
giovanni
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beppe2165 Rispondi citando



Registrato: 23/03/07 22:26
Messaggi: 172
Luogo di residenza: Vignola (Mo)

MessaggioInviato: Ven Giu 12, 2009 20:37    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:
l'ultima strega ha scritto:


l'incanto delle nebbie,

Shocked Shocked ..sono ancora lì, che vago.. Shocked Shocked

Scrivevo di nebbie, di spazi vacanti, girovagavo sotto la pioggia, e soprattutto Exclamation Exclamation avevo un mitico 128!!!

Però qualcosa ancora brucia..... Razz Razz
Grazie Giovanni Wink Wink


certo che brucia ancora,
mia bella strega..
appena qualche giorno dopo;
ma la vita è un pò agrodolce
poi quest'anno che Paolo se ne andato...
ma quando ci saranno fulmini
noi saremo là,
noi, quelli della centoventotto gomito fuori dal finestrino;
che il mondo è ancora là,
oltre il parabrezza.


Ti ho visto solo un paio di volte (purtroppo), Crying or Very sad mi chiedo chi sei, Question dove trovi questa poesia, Question favelli di attimi che danno emozioni notevoli, vissuti non sò esattamente quando ma vissuti, momenti di quando andare in montagna era sempre una nuova emozione...anche ora è sempre una nuova emozione e sono momenti che sembrano appena vissuti...forse lo sono...
non hai bisogno dei miei complimenti Embarassed , continua a farci rivivere quei momenti Very Happy .

Beppe
_________________
Non vado da nessuna parte, sto andando e basta.
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