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andar di notte
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LucaGPS Rispondi citando



Registrato: 18/12/06 01:01
Messaggi: 6437
Luogo di residenza: Arco

MessaggioInviato: Ven Feb 12, 2010 11:28    Oggetto:
 
Z ha scritto:
Ecco, secondo me è la stessa cosa. La maggior parte della gente ci vede come tredicenni in giro di notte: sprovveduti e/o incoscienti che si ostinano ad andare, chissà poi perchè, in un ambiente ostile e assassino. A nessuno interessa cosa ne pensiamo noi. Se noi non sappiamo badare a noi stessi pensano, è giusto che la società limiti la nostra libertà. E ogni morto in più cade nel loro piatto della bilancia.

Sottile Paragone Z! Wink

Comunque ad un Tredicenne si possono imporre delle regole, perché deve ancora capire bene come comportarsi, specialmente nel rispetto degli altri.
Basta vedere i Casini che ogni giorno combinano. Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes

Ma diverso è imporre regole a chi pratica Scialpinismo!
Che poi sono fatte da chi, non ne capisce proprio una mazza!
La cosa mi sembra un po' diversa!

Ad ogni modo io vedo sempre più limitata la nostra "Libertà".
Ogni giorno Nuove Regole e Nuove Leggi: che frenano comunque solo la gente Normale che le rispetta,
Invece per tutti quelli che se ne fregano, non cambia niente. Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad
_________________
C’era un tizio racconta l’autista, che saliva con lo zaino, sci e scarponi, sorriso dolce sul viso bianco di crema solare..non l’ho più visto, forse si è stancato ed è andato altrove. Stancato? Guardo verso le montagne che scintillano più del solito.
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menz Rispondi citando



Registrato: 01/03/06 12:46
Messaggi: 2665
Luogo di residenza: Brescia - Pavia

MessaggioInviato: Ven Feb 12, 2010 11:51    Oggetto:
 
Z ha scritto:
casmau ha scritto:
ci stai facendo un sacco di domande Rolling Eyes

ma tu che scialpinismo intendi fare????

libero o represso????

io penso che il mio parere su questa faccenda abbia un peso tendente a 0
...
Quello che ha peso nel determinare il nostro "futuro", come quello dei bambini nottambuli, è il parere della collettività
...
Ed è questo parere che mi interessa, perchè è questo che determinerà il nostro futuro. Un parere che spesso è disinformato ...Un parere quasi sempre forcaiolo, opportunista, sensibile alla tasca più che alla "libertà" individuale.
A controbilanciare la folla che grida "Barabba, Barabba" la nostra voce non pesa nulla. ...
In pochi anni da che sono spuntati fuori, le tutine o i ciaspolari probabilmente contano di più.
Cosa pesa? la voce dei Messner (la voce del costituzionalista in Francia), la voce dei rappresentanti del CNSAS, del CAI, dell'AGAI, del soccorso della GdF, delle amministrazioni locali, persino l'AGESCI. Di chi insomma vuol dire qualcosa agli occhi della folla.
Per fortuna si sono prontamente espressi e così probabilmente (anche per il provvidenziale scandalo scoppiato intorno a Bertolaso) si arriverà solo a quella norma "di buon senso" ....
E noi saremo salvi ancora per un po'. Dico probabilmente sperando che questo we non ci resti sotto la solita mezza dozzina (ha nevicato, il we è belllo....)
...
Ecco, secondo me è la stessa cosa. La maggior parte della gente ci vede come tredicenni in giro di notte: sprovveduti e/o incoscienti che si ostinano ad andare, chissà poi perchè, in un ambiente ostile e assassino. A nessuno interessa cosa ne pensiamo noi. Se noi non sappiamo badare a noi stessi pensano, è giusto che la società limiti la nostra libertà. E ogni morto in più cade nel loro piatto della bilancia.
Conclusione? sono d'accordo, è tutta una questione di cultura e di mancanza di cultura. In tutte le cose, nell'evitare per quanto possibile di finire sotto una valanga, come nel giudicare senza settarismi. Quindi mi sa che non c'è speranza Evil or Very Mad
scusate il pistolotto mi sa che per oggi non rompo più.
Wink


Mi trovo ancora una volta d'accordo con te Z... protestare serve a poco e spiegare come ognuno di noi intende il proprio andar per monti ancor meno. A volte non ci si capisce nemmeno tra "noi" Smile .
Libertà, rischi.. tutte cose che non toccano chi non pratica questa attività. Sperare che non si aggiunga altro "peso" alla bilancia è l'unica cosa auspicabile. Come anche sperare che non ci siano altri episodi come quello avvenuto in dicembre sul Sella e in generale altri "costi" per la collettività... basso profilo e pedalare.

Intanto metto questo link. Non ho una stima particolare per Severgnini: parla di tutto e quindi dubito possa avere maturato delle cognizioni approfondite su questa questione in particolare. Ma scrive sul Corriere, è molto letto e legge molto (oltre a viaggire assai). Credo pertanto che la risposta che ha dato in due righe sia in linea con il comune sentire della folla.... anzi no, risulta temo troppo accomodante nei confronti di chi fa attività in montagna d'inverno al di fuori delle piste.
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Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
Messaggi: 8395
Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Ven Feb 12, 2010 14:32    Oggetto:
 
e perchè non bisogna protestare??? cos'è questa rassegnazione, che ci stanno plasmando addosso?? perchè il mio pensiero, o il vostro non conta nulla??? rivendico la mia libertà, e chi mi conosce o i miei familiari sanno perfettamente quello che faccio tutti i santi sabati, con qualsiasi tempo, e anche chi non condivide la mia passione è costretto a rassegnarsi. Si sono un bambino adulto e tale voglio restare fino alla fine!!!!

il gioco è una cosa seria Wink

non illudiamoci altre tragedie putroppo seguiranno, come è sempre stato, soltanto la prevenzione e la conoscenza potranno limitere i danni.
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http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
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H. Buhl
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fluto Rispondi citando



Registrato: 19/04/05 14:00
Messaggi: 4133
Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio

MessaggioInviato: Ven Feb 12, 2010 15:18    Oggetto:
 
Z ha scritto:
casmau ha scritto:
ci stai facendo un sacco di domande Rolling Eyes

ma tu che scialpinismo intendi fare????

libero o represso????

io penso che il mio parere su questa faccenda abbia un peso tendente a 0, ...


senza pretendere di dire qualcosa di più di ciò che finora è stato espresso, mi sembra che il paragone fra i due orgasmi normativi sia debole (come tutti i paragoni) in un punto.

si pensa (io credo in gran parte a torto, oggidì) che i genitori, avendo già passato i 13 anni,abbiano cognizione di causa quando parlano di quell'età.

all'opposto quando la "gente" parla dell'alpinismo straparla e non ne capisce un tubo.

pur tuttavia ciò che accomuna le due vicende è quest'ansia normativa che prende i legislatori sempre più spesso: devi nascere così, vivere così, morire così ... se sei fuori standard ti rompono i coglioni finché cedi e rientri nella norma.

a quando le norme UNI per le persone Question Question Question Twisted Evil Twisted Evil
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menz Rispondi citando



Registrato: 01/03/06 12:46
Messaggi: 2665
Luogo di residenza: Brescia - Pavia

MessaggioInviato: Ven Feb 12, 2010 15:27    Oggetto:
 
casmau ha scritto:
e perchè non bisogna protestare??? cos'è questa rassegnazione, che ci stanno plasmando addosso?? perchè il mio pensiero, o il vostro non conta nulla??? rivendico la mia libertà, e chi mi conosce o i miei familiari sanno perfettamente quello che faccio tutti i santi sabati, con qualsiasi tempo, e anche chi non condivide la mia passione è costretto a rassegnarsi. Si sono un bambino adulto e tale voglio restare fino alla fine!!!!

il gioco è una cosa seria Wink

non illudiamoci altre tragedie putroppo seguiranno, come è sempre stato, soltanto la prevenzione e la conoscenza potranno limitere i danni.


Perché no alle proteste? Maurizio, la mia risposta è nelle tue ultime due righe. Queste proposte di legge, per quanto disgraziate, non sono il "male" ma solo una cura sbagliata dello stesso.
Lagnarsi di queste leggi evocando battaglie di libertà, la passione, il gioco non solo non porta a nulla ma, secondo me almeno, esula dal vero nocciolo della questione.
Ovvero, riagganciandomi a quanto detto da Messner a proposito della distinzione tra turismo/escursionismo (in cui l'incidente dovrebbe essere al più una fatalità) e Alpinismo (dove viene valutata una realistica possibilità di perire), a me pare che ci siano molti che questa distinzione non l'hanno ben chiara.
Non si può certo normare per legge una materia simile: ma far emergere un discorso culturale per cui fare di TUTTO in montagna in OGNI momento dell'anno non è un diritto assoluto, ma viceversa c'è il dovere di ognuno alla responsabilità, sempre secondo me, sarebbe più utlie.

E' una scelta Maurizio, tu giustamente ritieni di dover spenderti per difendere la tua libertà minacciata, io preferisco nel mio piccolo, piccolisssimo, rilanciare questo invito alla prudenza e al buon senso... ovviamente a te che hai esperienza di anni sembra scontato, a me pare che non sia così... e scusatemi se sono palloso.
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
Messaggi: 8395
Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Ven Feb 12, 2010 16:01    Oggetto:
 
sia chiaro rispetto le idee degli altri soprattutto quando espresse con lo stesso rispetto come tu sai fare. Detto questo è palese che la prudenza non è di questo mondo, tanto più ora che grazie a nuove tecnologie molti pensano di essere al sicuro sempre. però c'è anche da dire che chiunque di noi ha avuto brutte esperienze in montagna (per noi che siamo qui a tentare di ragionare andate bene) soprattutto all'inizio dell'avventura quando un eccesso di entusiasmo e gioventù ci portavano su terreni ostici per il nostro sapere. Sono esperienze, andate bene e che ci hanno insegnato molto, ridimensionando il nostro ego, e facendoci capire che muoversi in montagna è un gioco serio, molto serio. Per questo io non metto mai sui miei report del database buon sciatore, o medio sciatore, per me muoversi in montagna d'inverno è roba da buon scialpinista, medio scialpinista. Non sto a guardare se servono ramponi o se occorre arrampicare (per questo userei altre formule), so che la montagna in inverno ha bisogno di tanta attenzione sempre.
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Ven Feb 12, 2010 16:15    Oggetto:
 
Z ha scritto:
casmau ha scritto:
ci stai facendo un sacco di domande Rolling Eyes

ma tu che scialpinismo intendi fare????

libero o represso????

io penso che il mio parere su questa faccenda abbia un peso tendente a 0, pari al peso del parere di un dodicenne sull'argomento di cui si discute in Francia. Penso che il peso totale dei pareri della comunità degli scialpinisti abbia analogamente un peso irrilevante, come irrilevante è il peso dei pareri della comunità degli under 13 sulla faccenda coprifuoco. Quello che ha peso nel determinare il nostro "futuro", come quello dei bambini nottambuli, è il parere della collettività in cui viviamo, quella che vota Caserma delle Libertà, per l'appunto, PDL, UDC, PDV, LV, PD ECC ECC
Ed è questo parere che mi interessa, perchè è questo che determinerà il nostro futuro. Un parere che spesso è disinformato (sul diritto come sugli scialpinisti/freriders/ciaspolari come sulla psigologia infantile/delinquenza minorile), pilotabile a piacimento da pregiudizi e dagli opinion leaders del momento. Un parere quasi sempre forcaiolo, opportunista, sensibile alla tasca più che alla "libertà" individuale.
A controbilanciare la folla che grida "Barabba, Barabba" la nostra voce non pesa nulla. Peserebbe in Austria o in Svizzera, dove lo scialpinismo è sport di massa da un secolo. Peserebbe in Francia dove impianti=fuori pista. Qui no: diciamoci la verità, siamo 4 sfigati. In pochi anni da che sono spuntati fuori, le tutine o i ciaspolari probabilmente contano di più.
Cosa pesa? la voce dei Messner (la voce del costituzionalista in Francia), la voce dei rappresentanti del CNSAS, del CAI, dell'AGAI, del soccorso della GdF, delle amministrazioni locali, persino l'AGESCI. Di chi insomma vuol dire qualcosa agli occhi della folla.
Per fortuna si sono prontamente espressi e così probabilmente (anche per il provvidenziale scandalo scoppiato intorno a Bertolaso) si arriverà solo a quella norma "di buon senso" che auspica enrico: inasprimento dei divieti e multe per chi fa fuori pista facendosi vedere dalla sorveglianza delle piste (norma che in Francia scatenerebbe un putiferio). E si lascerà la patata alle ordinanze locali dei sindaci, com'è ora. E noi saremo salvi ancora per un po'. Dico probabilmente sperando che questo we non ci resti sotto la solita mezza dozzina (ha nevicato, il we è belllo....)
Torno sull'argomento iniziale di questo topic: qui noi non eravamo più i soggetti in causa. Siamo parte della folla. E infatti quasi tutti non si sono preoccupati nè di capire il vero "perchè" della auspicata legge, nè del fatto che si andava a restringere la libertà di individui, nè delle assurdità inevitabilmente insite in un divieto del genere (fino a che età? dappertutto? e un tredicenne accompagnato da un quindicenne? o da un diciottenne? e se i genitori sono consenzienti? ecc ecc ecc). Ci siamo tutti (o quasi) trovati accomunati nel dire che uno che ha 12 e 11 mesi non è in grado di badare a sè stesso, che la nostra società è irta di pericoli e di delinquenti, che una volta non era così, che non c'è ragione per cui vadano in giro di notte, che i genitori sono dei delinquenti, e quindi per proteggerlo da sè stesso e dagli altri lo si deve mettere in gabbia (a chattare su internet).
Ai ragazzini nessuno ha chiesto nulla.
Ecco, secondo me è la stessa cosa. La maggior parte della gente ci vede come tredicenni in giro di notte: sprovveduti e/o incoscienti che si ostinano ad andare, chissà poi perchè, in un ambiente ostile e assassino. A nessuno interessa cosa ne pensiamo noi. Se noi non sappiamo badare a noi stessi pensano, è giusto che la società limiti la nostra libertà. E ogni morto in più cade nel loro piatto della bilancia.
Conclusione? sono d'accordo, è tutta una questione di cultura e di mancanza di cultura. In tutte le cose, nell'evitare per quanto possibile di finire sotto una valanga, come nel giudicare senza settarismi. Quindi mi sa che non c'è speranza Evil or Very Mad
scusate il pistolotto mi sa che per oggi non rompo più.
Wink


Sì, speranze poche, ma la partita è aperta.. a chi toccano i dadi?
"come tredicenni di notte"..
è il giudizio comune su chi mette (poco o tanto)in pericolo la propria vita
per motivi, diciamo poco “ortodossi”, con le linee guida della società..
[certo chi si schianta in autostrada correndo a fare un contratto milionario
è una vittima del lavoro.. e gode di maggior considerazione!)
Mi verrebbe da dire invece che tal Giudizio è (sotto sotto)
permeato da una vena di profonda invidia per
un privilegio (fare alpinismo),
che concede momenti vicini al potere della Creazione (M. Mila);
peraltro assolutamente inutile (L.Terray)
[figurarsi in una società dove si misura tutto in quattrini..]
e Visionario (D. Robinson)
[..tieni i piedi per terra..tieni tutto sotto controllo..]
Non si spiega altrimenti questa enorme risonanza mediatica ad ogni incidente,
a fronte di un numero di vittime che
neanche lontanamente si avvicina(…)
[per esempio] al numero degli annegati lungo le nostre coste;
conferma il livore per questa vitaccia da tredicenni in perenne campeggio (“4 sfigati”) ,
peraltro ambita o, quantomeno, invidiata!
Cosa volevo dire? A sì!..
Non c’è dialogo in tal senso; sembra lo stesso argomento ma ognuno
parte e arriva da e a conclusioni diverse..
l’operaio che si spezza la schiena dall’impalcatura continuerà ad essere (stato)
un buon padre di famiglia;
l’alpinista, se va bene, un’ irresponsabile senza pensieri per la famiglia, il lavoro, l’inps, la banca che hai il mutuo..
Paradossalmente L’unica soluzione per essere lasciati liberi di finire sotto le valanghe (come per i fumatori di morire di cancro) è sperare in un aumento vertiginoso degli alpinisti, tale da diventare un fenomeno economico.. quattrini, turismo, indotto.. a beh! Allora si! Via libera allo sdoganamento del reprobo!!
“E’ finito sotto una valanga..
non è più un pirla;
contribuiva al PIL..”
..Luoghi comuni…
Così la nostra credibilità, il nostro essere responsabili (che un tempo faceva sì che le disgrazie rimanessero all’interno dell’ambiente) ce le giochiamo ancora tra noi tutti, alpinisti, scialpinisti, scalatori, ciaspolatori, freerider; tutti alle prese con questa “cultura della montagna” che molti preferiscono non approfondire forse proprio perché fuori moda come tutte le cose senza cd allegato; non riassumibili in punti e paragrafi da mandare a memoria..
non fosse che la sicurezza in montagna passa proprio per questa cultura, l’alpinismo potrebbe essere un semplice sport. Ma non lo è. E sono tornato ancora al via, a chi toccano i dadi?
_________________
giovanni
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fabbrissimo Rispondi citando



Registrato: 16/04/05 14:55
Messaggi: 1418
Luogo di residenza: bolzano

MessaggioInviato: Ven Feb 12, 2010 23:20    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:
[Così la nostra credibilità, il nostro essere responsabili (che un tempo faceva sì che le disgrazie rimanessero all’interno dell’ambiente) ce le giochiamo ancora tra noi tutti, alpinisti, scialpinisti, scalatori, ciaspolatori, freerider; tutti alle prese con questa “cultura della montagna” .............




ma infatti........ "responsabilità" è il nocciolo della questione:

se siamo capaci di dimostrarci responsabili allora siamo + credibili, e (quel che + importa) siamo in grado di fare la scelta giusta x la sicurezza nostra e di quelli vicino a noi.

evidentem. (viste le immancabili stragi post nevicate) nn siamo abbastanza bravi x riuscire a pensare in primis alla sicurezza in montagna d'inverno.

x dimostrare a noi stessi di essere all'altezza della situazione dobbiamo essere in grado di ritornare all'auto lasciata al park, senza far male a noi e agli altri.

E' che in montagna ci va quasi sempre bene, e nn ci pensiamo...... ma sotto sotto è l'unica cosa che conta....... : nessuno va x nn tornare +


un alpinismo invernale responsabile aiuterebbe in primis noi stessi, e sarebbe d'esempio ai nst figli

io sono stanco di morti....... è una strage, dobbiamo x forza aspettare primavera xke finisca tt qst incubo ??


Crying or Very sad Crying or Very sad Crying or Very sad

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