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Dell'Eliski e delle Guide

 
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Mar Gen 20, 2015 15:20    Oggetto: Dell'Eliski e delle Guide
 
Parlando di battaglie perse, credo che l'eliski, al di là del discorso ambientale, sia un clamoroso autogol per la categoria delle Guide Alpine; credo rappresenti un ulteriore passo verso la banalizzazione di una professione che vorremmo (vorreste) avesse uno spessore diverso, da meritare per intenderci, l'impegnativo appellativo di "Maestro di Montagna" stampato sui biglietti da visita.
In realtà con queste e altre iniziative di puro consumo della montagna, la Guida si invischia nel noto stereotipo del bagnino o del maestro di sci, figure bollate come superficiali, dedite al rimorchio (!!) da usare solo per la lezione e basta....
Da questo livello, al pensare di coinvolgere i clienti/turisti in un dialogo che si sviluppa nel corso dell'escursione/ascensione e alla sera nei rifugi legato alla comprensione e alla conoscenza dell'ambiente, dei suoi personaggi, della sua cultura...
il baratro sprofonda nella superficialità di un approccio da luna park.
E del resto chi sarebbe disposto a pagare per salire una montagna o per attraversare un bosco ascoltando.. poi chi??
per attraversare un bosco non occorre una guida alpina.. almeno dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista culturale molti sono disposti a pagare per vederlo con altri occhi, per comprenderne i meccanismi.. ma occorre guadagnarsi la stima e l'autorevolezza e forse questa è la vera sfida di una professione che per uscire dall'ambito sportivo ed essere riconosciuta come veramente legata al proprio territorio, deve per forza passare per un consolidamento culturale che viene da iniziative che il turista possa identificare come peculiari della montagna e non del normale intrattenimento.
_________________
giovanni


L'ultima modifica di giovannibusato il Mar Gen 20, 2015 15:29, modificato 1 volta
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sergio63 Rispondi citando



Registrato: 28/12/07 01:34
Messaggi: 1351
Luogo di residenza: Bleggio (TN)

MessaggioInviato: Mar Gen 20, 2015 15:25    Oggetto:
 
scusa Giovanni elisoccorso?

eliski probabilmente... Question
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Mar Gen 20, 2015 15:29    Oggetto:
 
si esatto... volevo dire eliski!!!
pubblicati 2 post uguali..fatto un po' di casino,,...
_________________
giovanni
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l'ultima strega Rispondi citando



Registrato: 14/05/09 20:17
Messaggi: 2406
Luogo di residenza: in tutto il mondo

MessaggioInviato: Mar Gen 20, 2015 16:57    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:
si esatto... volevo dire eliski!!!
pubblicati 2 post uguali..fatto un po' di casino,,...


rimani sempre grande, anche nei casini Exclamation Laughing Laughing Smile
_________________
Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini )
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fluto Rispondi citando



Registrato: 19/04/05 14:00
Messaggi: 4133
Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio

MessaggioInviato: Mar Gen 20, 2015 17:47    Oggetto: Re: Dell'Eliski e delle Guide
 
giovannibusato ha scritto:
...
In realtà con queste e altre iniziative di puro consumo della montagna, la Guida si ...


condanna ad essere un esecutore di protocolli , in questo caso turistici, stabiliti da altri. insomma diventa un inserviente del lunapark descritto dal capitano Laughing Laughing

It's fun Exclamation

P.S. inserviente è un alias per funzionario Wink
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Leo Rispondi citando



Registrato: 27/01/07 17:31
Messaggi: 5210
Luogo di residenza: Zoldo

MessaggioInviato: Mar Gen 20, 2015 18:21    Oggetto: Re: Dell'Eliski e delle Guide
 
giovannibusato ha scritto:
Parlando di battaglie perse, credo che l'eliski, al di là del discorso ambientale, sia un clamoroso autogol per la categoria delle Guide Alpine; credo rappresenti un ulteriore passo verso la banalizzazione di una professione che vorremmo (vorreste) avesse uno spessore diverso, da meritare per intenderci, l'impegnativo appellativo di "Maestro di Montagna" stampato sui biglietti da visita.


Ecco è proprio questo il punto dolente!

Se le guide fossero così come le vorremmo, non si presterebbero a queste pratiche.

Ma sarà come in tutti i campi...scuola, lavoro, politica.

Il vecchio pensare ed agire è stato sostituito dal nuovo corso, ma ahimè, il più delle volte è un corso da gamberi.
_________________
"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
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l'ultima strega Rispondi citando



Registrato: 14/05/09 20:17
Messaggi: 2406
Luogo di residenza: in tutto il mondo

MessaggioInviato: Mer Gen 21, 2015 15:15    Oggetto:
 
No eliski, una lotta che dura da decenni: intervista a Carlo Alberto Pinelli
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
Messaggi: 8395
Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Mer Gen 21, 2015 23:28    Oggetto:
 
qui sta passando la leggenda che ormai la montagna vive solo con il turismo, senza il quale sarebbe già finita e abbandonata. Ora che il turismo contribuisca all'economia montana non c'è dubbio, ma che sia l'unica economia possibile è assurdo. Forse da questo viene anche la trasformazione della figura della guida alpina, non più una figura legata alla storia e alla cultura della sua terra, ma un semplice operatore turistico
_________________
http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
No sto facendo una gita con gli sci
H. Buhl
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Capitano Rispondi citando



Registrato: 26/03/05 10:27
Messaggi: 1084
Luogo di residenza: Pergine (Trento)

MessaggioInviato: Gio Gen 22, 2015 10:38    Oggetto:
 
http://www.banff.it/truppe-elitrasportate-germaniche/
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enrico r. Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 15:03
Messaggi: 2619
Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Gio Gen 22, 2015 10:51    Oggetto:
 
http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/01/21/news/valtellina_fuoripista_con_l_elicottero_morto_lo_sciatore_34enne_travolto_dalla_valanga-105430342/?ref=HREC1-29
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enrico r.
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fluto Rispondi citando



Registrato: 19/04/05 14:00
Messaggi: 4133
Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio

MessaggioInviato: Gio Gen 22, 2015 13:41    Oggetto:
 
Capitano ha scritto:
http://www.banff.it/truppe-elitrasportate-germaniche/


meno male che c'è un po' di dibattito nella categoria ... non sono ancora tutti morti Arrow
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l'ultima strega Rispondi citando



Registrato: 14/05/09 20:17
Messaggi: 2406
Luogo di residenza: in tutto il mondo

MessaggioInviato: Ven Feb 20, 2015 20:27    Oggetto:
 
La rigiro così come l'ho ricevuta:



"Ciao a tutti,

dopo l'esperienza del raduno NO Heliski in Valmalenco del 1 febbraio scorso organizzato da Michele Comi con il coinvolgimento del CAI locale e di Popi Miotti, è nata l'idea di ripetere l'esperienza in altre valli.

Quella del Val Malenco e' stata una bella esperienza, anche la stampa, non solo locale, ne ha parlato e forse qualche coscienza si muove.

Qui tutta la rassegna stampa:

http://www.stilealpino.it/2015/02/un-raduno-per-la-montagna-no-eliski-in-valmalenco-ne-altrove-sulle-alpi/

[...] Ovviamente ben venga se poteste estendere l'invito ad altri, in qualche modo sensibili al tema, rendendo questa mail virale.
"

NOTA: l'adesione è volontaria e ogni partecipante, autonomamente e responsabilmente, provvede ad attivare ogni azione di auto protezione per la gestione del rischio connesso alla pratica sci-alpinistica e del fuoripista.

Le adesioni possono essere inviate a nicola.pech@gmail.com


NO HELISKI IN VAL FORMAZZA.

TEMA:

Da oramai 2 anni anche nelle montagne dell’alta Ossola, patrimonio naturalistico e ambientale ricco di biodiversità nonché scenario ideale per la pratica dello Scialpinismo e dell’escursionismo su neve, l’HELISKI è stato sostanzialmente liberalizzato con tutte le conseguenze che provoca.

Chi frequenta questi luoghi si preoccupa non solo per la salvaguardia di un patrimonio così prezioso che vorrebbe rimanesse intatto per le future generazioni ma anche per i fatti di cronaca degli ultimi giorni che hanno visto il distacco di valanghe in Valtellina causato da sciatori che stavano praticando l'HELISKI e di un’altra valanga, in Val Grisanche, provocata dalla caduta di un elicottero che ha travolto 2 gruppi di sci alpinisti accompagnati da Guide alpine, riportando la questione all'attenzione generale.

Lo stesso Club Alpino Italiano ribadisce la propria azione di contrasto a tale pratica, invasiva per la montagna, la fauna che la popola e gli altri fruitori.

“L'azione di contrasto del CAI centrale alla pratica dell'ELISKI è difficile e costante, e può apparire poco visibile perchè fatta di tanto lavoro quotidiano “Per la sua regolamentazione la legislazione è di competenza regionale e la sua attuazione di competenza dei Sindaci. Di conseguenza l'azione di contrasto e di pressione deve essere comune tra la Sede centrale del CAI, i suoi Gruppi regionali e il territorio. Il riferimento è e resta il nuovo Bidecalogo, nel quale le posizioni del CAI sono espresse in maniera chiara e sulle quali non arretreremo” (cit Umberto Martini Presidente generale del CAI)

Vorremmo riprendere e rilanciare in Val Formazza un’ iniziativa realizzata nelle settimane scorse in Valmalenco contro la pratica dell’heliski che ha ben incarnato lo spirito di una "protesta dolce" ma ferma:


“Un Libero raduno rivolto a tutti gli appassionati frequentatori di questi luoghi contrari alla diffusione dell'ELISKI: CAI, guide alpine, scialpinisti ed escursionisti. Numerose strade e impianti esistenti già costituiscono uno splendido aiuto per portarsi in quota, oltre usiamo solo l'energia dei nostri muscoli.
Saliamo a piedi perché fa bene a noi e.….alla montagna.

Per mostrare il volto possibile della nostra montagna, per assaporarne il tempo e il silenzio, per testimoniare quanta importanza ha quest’ultimo frammento di integrità che risiede in alto, la reale nostra ricchezza, che ormai scarseggia e diventa ogni giorno più preziosa.” (cit Michele Comi Guida alpina)

PROPOSTA

Proponiamo una salita collettiva con gli e con le ciaspole dove l’adesione è volontaria e ogni partecipante, autonomamente e responsabilmente, deve provvedere ad attivare ogni azione di auto protezione per la gestione del rischio connesso alla pratica sci-alpinistica e del fuoripista.

Proponiamo un itinerario facile alla Punta Lebendum e al ritorno facciamo tappa al rifugio Myriam per contarci, raccogliere le firme, mangiare e bere qualcosa e fare 4 chiacchiere.

E se il meteo è brutto? Non rinunciamo ma ci fermiamo e ristoriamo al rifugio.

Orari e dettagli verranno definiti in seguito.

LE ADESIONI:

Proponiamo l’adesione alle Scuole di alpinismo del CAI Est Monterosa, il Coordinamento delle sezioni Est Monterosa, le Guide Alpine sensibili all'argomento e singolarmente ogni appassionato che pratica attività alpinistica ed escursionistica.


DATA: domenica 29 marzo

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gamba Rispondi citando



Registrato: 18/06/09 13:45
Messaggi: 64
Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Mer Mar 04, 2015 13:56    Oggetto: Eliski ? No grazie ! notizie dal CIPRA
 
CIPRA ITALIA

Fermiamo l’eliski: con una legge di regolamentazione nazionale
La recente clamorosa decisone di Giuseppe Miotti di dimettersi dall’Associazione
delle Guide Alpine Italiane, in polemica con l’accondiscendenza verso la pratica
dell’eliski da parte di questa e con l’attribuzione del patrocinio ad una
manifestazione di free ride da parte del Collegio delle Guide Regionali Lombarde,
ci offre lo spunto per tornare a sollecitare una rigorosa normativa a livello
nazionale in materia di sorvolo a bassa quota degli elicotteri (non solo eliski) per
scopi ludici. Mentre negli altri Paesi alpini l’utilizzo ludico dei velivoli a motore o è
vietato o è seriamente regolamentato, in Italia vige una sorta di deregulation
dove ognuno fa, impunemente, quello che gli pare. Si aggira il divieto perfino
nelle Province Autonome, e nemmeno nelle aree protette si riesce ad ottenere
il silenzio dei rotori.
Non esiste altra attività “sportiva” che vada a beneficio di così poche persone e
che invece rechi disturbo a molti. Per il trasporto in alta quota di poche persone,
un’intera valle è costretta a subire per molte ore il rumore di un elicottero. Per la
fauna selvatica, specie nel periodo invernale, il rumore dell’elicottero può essere
fatale o provocare l’abbandono dei quartieri di svernamento verso aree meno
appropriate. L’apparizione dell’elicottero – spesso improvvisa – provoca la fuga
precipitosa degli animali che, in preda al panico, percorrono grandi distanze con
un elevato dispendio di energia.
Sappiamo che la stragrande maggioranza delle guide alpine non pratica eliski e
che le ricadute economiche di questa attività sono del tutto marginali; anzi,
laddove questa viene praticata aumentano proprio le lamentele dei turisti che in
maniera crescente si avvicinano alla montagna invernale in modo silenzioso, con
ricadute positive per le stesse guide oltre che per gli operatori economici del
territorio montano. Per queste ragioni CIPRA Italia, anche a nome delle
associazioni aderenti, torna a sollecitare il Parlamento affinché venga seriamente
disciplinato a livello nazionale il sorvolo con velivoli a motore in zone di
montagna.
Riteniamo possano essere presi in considerazione e tenuti come base del
confronto i disegni di legge che nel 1998 erano arrivati ad un passo dalla
approvazione e che avevamo in gran parte condiviso. CIPRA Italia è disponibile a riprendere un confronto serrato, urgente, che porti il nostro Paese a regolamentare con efficacia l’attività degli elicotteri in montagna.
Dopo Miotti, al quale va tutto il nostro apprezzamento, auspichiamo che anche altre guide alpine – e meglio ancora sarebbe se lo facesse l’associazione che li rappresenta – prendano il coraggio di venire allo scoperto e denunciare l’insensatezza di attività come l’eliski che fanno della montagna un banale lunapark ad uso e consumo dei turisti per lo più inconsapevoli dei danni e dei pericoli che il loro divertimento provoca.

Torino, 20 gennaio 2015
CIPRA Italia – Il Consiglio Direttivo
Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi

Via Pastrengo 13
10128 Torino Italia

Tel +39 011 548 626
Fax +39 011 503 155

italia@cipra.org
www.cipra.org/italia

C..F. 97543560011
P.IVA 07173460010
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Andrea Rispondi citando



Registrato: 31/03/05 13:08
Messaggi: 1868
Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Lun Mar 23, 2015 10:16    Oggetto:
 
Un bel contributo di Alberto Paleari, nota guida alpina, contro l'eliski...

http://www.banff.it/linvenzione-di-watt-e-leliski/


A.
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