FAQHome    FAQFAQ    CercaCerca    Lista utentiLista utenti    GruppiGruppi    AlbumAlbum    FAQPrivacy Over The Top 
  ProfiloProfilo    Messaggi privatiMessaggi privati    Log inLog in 
 
Ciclo-Vagabondaggio Lungo il Grande Fiume

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo

Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Gio Nov 05, 2015 11:50    Oggetto: Ciclo-Vagabondaggio Lungo il Grande Fiume
 
Ciclo-Vagabondaggio Lungo il Grande Fiume
Da Mantova a Comacchio e ritorno.
Durata: 7 giorni.
Km totali: 465

Partecipanti: Lui&Lei
Lei:- Alfia, 60 anni, bella presenza, simpatia da vendere, sorriso che buca il video, voce che buca i timpani, insegnante di Scienze Motorie, neo-Pensionata (beata!)
Lui:- Valentino, 63 anni appena fatti, presenza così-così, simpatia comperata (vedi sopra), sorriso che esce dal video già bucato, geometra in attività (sigh!)

1-
1-Lui&Lei in una foto di Repertorio

Attrezzatura
Bici:- Due, attrezzate da turismo.
Telai da corsa, manubrio dritto, pedali senza aggancio per pedalare con scarpe comode o sandali.
Borse:- Marca Topeak. Spesa più che indovinata! Vero che portano “solo” 8 kg di bagaglio, ma in estate, e non solo, sono più che sufficienti.

Premessa
Mai avrei pensato di intraprendere questo tipo di vacanza in compagnia di mia moglie ma, quando in aprile ha deciso di comperarsi finalmente una bici come si deve, nella mia testolina ha cominciato a farsi strada l'idea del Ciclo-Nomadismo di Coppia.
Con pazienza e costanza, l'ho “accompagnata” per più di 1000 km complessivi, prima di cominciare a farla “viaggiare con la fantasia”.
Così, con un discreto allenamento e dopo una prova di tre giorni, molto positiva, da Borghetto all'Adige fino a Mantova e ritorno, per complessivi 200 km, decidiamo di buttarci.
Nessuna prenotazione, lo spirito è “si-trova-quel-che-si-trova”.


CICLO-RACCONTO

1° GIORNO – km 65
Partiamo domenica 12 luglio, con calma.
Fa caldo, anzi di più, ma la settimana appena trascorsa era peggio....dicono.
Fuori Mantova, aldilà del ponte che sta dirimpetto al Castello, c'è un grande parcheggio libero, dove lasciamo l'auto.
Oltrepassato il centro storico, andiamo ad imboccare la pista ciclabile in direzione Governolo, dove il Mincio alimenta il Grande Fiume, e cominciamo quella che risulterà una delle nostre più belle vacanze.
Mi è sembrato di tornare ai tempi in cui, con l'Air-Camping sul tetto della Fiat 127, si andava all'avventura accampandoci dove capitava.
Superata Ostiglia, attraversiamo il Po e arriviamo a Revere.
Da qui in poi, sull'argine destro, seguiremo quella che viene definita Ciclovia Destra Po, percorso cicloturistico che però di turistico non ha assolutamente nulla.
Non esistono Bici-grill (da noi nascono come funghi).
Non esiste una segnaletica che indichi eventuali punti d'appoggio per dormire e/o per mangiare.
Le fontanelle sono rarissime.
L'ombra è un'illustre sconosciuta.
Turisti: solo noi.

2-
2- Autoscatto sulla Ciclovia Destra Po

3-
3- Una delle rarissime fontanelle

Per chilometri e chilometri non incontriamo anima viva, con l'asfalto che “balla” davanti ai nostri occhi per il caldo e con l'unico desiderio di trovare un metro d'ombra e una fottuta fontanella.
Beninteso, non abbiamo sfogliato nessun catalogo patinato, dove ti promettono il paradiso terrestre, ma non chiamatelo “percorso ciclo-turistico”.
Per la prima notte troviamo un piccolo hotel nell'insignificante paese di Carbonara di Po -“unica struttura turistica nel raggio di parecchi chilometri” - ci dice la gente.

Ben appiccicato sulla porta d'ingresso, un bel cartello -“Turno di chiusura – domenica”-
e oggi è proprio domenica....
Murphy è sempre dietro l'angolo! Evil or Very Mad
C'è anche un numero di telefono, quindi telefoniamo, ottimisti, ed infatti il gentilissimo proprietario, arriva dopo 5 minuti e ci mette a disposizione una stanza.
Murphy! Tiè!
Siamo praticamente padroni dell'hotel fino all'indomani quando apriranno.
Per cena troviamo una pizzeria d'asporto e, con i nostri bei cartoni in mano, ci accomodiamo sui tavolini esterni dell'Hotel, con la certezza di essere “spiati” da dietro le imposte delle case circostanti.


2° GIORNO – km 90
L'indomani, lunedì 13, dopo una lauta colazione, riprendiamo con calma il nostro pedalare.
Ci aspetta una giornata torrida.....
Giunti a Stellata di Bondeno, dove c'è una bella rocca medioevale (Rocca Possente),
scendiamo nel piccolo borgo direttamente dal rialzato argine ciclabile per una breve sosta all'unico mini-market dove facciamo rifornimento di liquidi, dato che di fontane nemmeno l'ombra.
Ombra? Sole a picco, a manetta!
Che vi credevate?

4-
4- Loc. Stellata di Bondeno

5-
5- Questa scritta ci ha fatto sorridere, ma il dramma vissuto da queste parti è ancora un vivo ricordo

Ripreso il ciclo-viaggio, arriviamo a Bondeno, classico paesone padano.
Qui, senza scendere in paese, attraversiamo il fiume Panaro e poi, saltata la deviazione che porta a Ferrara, arriviamo a Ro, dove contiamo di cercare asilo per la notte.
L'unica struttura dove veniamo indirizzati, è un agriturismo appena fuori il paese.
“Altro non c'è”- ci dicono.
Non poteva certo mancare il cartello:- “Siamo aperti il venerdi, sabato e domenica”-
e oggi è lunedì....
Non esiste null'altro!

-“Dovete andare di là, a Polesella. Lì ci sono due alberghi”- ci dice altra gente.
Cioè dalla Romagna ci mandano in Veneto!
Sono già le 18 e quindi senza esitare imbocchiamo il lungo ponte sul Po e, arrivati a Polesella, chiediamo informazioni.
-“Dovete uscire dal paese in direzione Rovigo e, dopo 1,5 km di S.P. (trafficatissima), trovate l'albergo”.-
E' un Motel.
L'accoglienza è molto cordiale e la struttura è confortevole.
Dopo 90 km di “cottura alla brace” ce lo siamo proprio guadagnato.
Il ristorante però è chiuso.
“Turno di riposo”.....ancora quel fottuto Murphy!

L'alternativa si trova a 200 m sulla Strada Provinciale.
Ristorante “Profondo Sud” o qualcosa del genere.
Passeggiatina a bordo strada, con le macchine che sfrecciano a pochi decimetri, e finalmente ci gustiamo una lauta cena a base di pesce.
Ci voleva proprio!


3° GIORNO – km 92
Ricca colazione (solo noi anche questa volta) e poi di nuovo in viaggio che si deve ritornare sull'altra sponda.
Altra giornata torrida! 40° gradi o giù di lì....
A Mesola, dove ci fermiamo per una sosta nelle ore più calde, dopo aver pranzato con qualche frutto, ci sollazziamo nella piazza del paese....
Zampilli d'acqua fresca escono dal pavimento lastricato della piazza, sembrava un miraggio!
Un'oasi nel deserto padano!

6-
6- Qua abbiamo dato un po' di spettacolo....

Ripreso il viaggio, decidiamo di tirar dritto fino al mare, dato che ormai siamo vicini, e arriviamo al misero Lido di Volano.
Sosta abbeveratrice in un bar sulla spiaggia e poi ci dirigiamo a sud.
L'idea iniziale era quella di arrivare direttamente a Comacchio ma, lì-per-lì decidiamo di fermarci a
Porto Garibaldi, a mio avviso il più carino dei Lidi.
Troviamo un B&B con cancello chiuso e l'immancabile biglietto con numero di telefono.
Mentre chiamo mi sovviene la faccia sarcastica di Murphy, ma una voce gentile scaccia quest'immagine.
-“Arrivo subito!”- dice la signora.
Era in spiaggia....
Nell'era dei cellulari ci si può permettere anche questo: un semplice post-it e via.

7-
7-“B&B Ensileva Beach”

Accoglienza e sistemazione super! Ci passeremo due notti.
Siamo a 7 km da Comacchio quindi, anche come “base operativa”, non potevamo essere più fortunati.
Un'ottima cena a base di pesce in un ristorante sulla spiaggia, suggella la conclusione della prima parte del viaggio.


4° GIORNO – km 30 – Visita a Comacchio e classico giro delle Valli
Ci aspetta una giornata di tutto relax, quindi facciamo tutto con calma.
Prima di colazione (dalle 8.30 in poi), andiamo a passeggiare su una spiaggia semi-deserta e, in un punto in cui l'acqua era limpida, c'è scappato anche un bagnetto rinfrescante.
Tornati al “Campo-Base”, facciamo colazione nel portico, all'aperto, con la piacevole compagnia della proprietaria, chiacchierando “del-più-e-del-meno”.
Lei, mia moglie, “del-più” ed io, ovviamente, “del-meno”.

Si sta talmente bene che non vien proprio voglia di andarsene, però alla fine si va.
Bici leggere, senza bagagli, che sembra di volare.
Il percorso, una volta usciti da Porto Garibaldi, è tutto ciclabile.
Comacchio è a 7 km, una passeggiata, quasi non ci accorgiamo nemmeno!

La mèta del nostro Ciclo-Viaggio, Comacchio appunto, la chiamano la “piccola Venezia”, a mio giudizio con un eccesso di fantasia.
Bello l'accesso pedonale Trepponti, emblema della Città, ma poi sono “quattro-canali-in-croce” con qualche ponticello caratteristico ed una esagerata Cattedrale, che stona in un centro storico così piccolo.
Ed è pure brutta....

Circa 23.000 abitanti, turisti sicuramente meno, vi si passeggia comunque volentieri proprio perchè è piccola, non caotica.

8-
8- Trepponti, emblema di Comacchio

In attesa dell'ora di pranzo gironzoliamo un po', scegliendo le parti in ombra delle vie che fa un caldo-che-ti-stronca.
Ristorantini ed Osterie sembrano fare a gara ad ammiccare ai forestieri e, siccome il nostro ciclo-vagabondaggio non esclude affatto il “piacere della tavola”, ne scegliamo uno, ad intuito, e ci va alla grande!
Super zuppa di pesce come da tempo non mi capitava.....
Non ho più i baffi da molti anni, ma qua era proprio da leccarseli!

9-
9- Il ristorantino dove abbiamo mangiato

Riprese le bici, decidiamo di fare il Giro delle Valli di Comacchio.
Un classico percorso naturalistico che presenta anche un tratto sterrato, stretto ma agevole anche per le nostre ruote da bici da corsa.

10-
10- Giro delle Valli di Comacchio. Il tratto sterrato

11-
11- Cacchio che bell'autoscatto a Comacchio!

Alla fine del tratto sterrato si arriva al Lido degli Estensi.
Da qui, per evitare una trafficatissima Via Romea, ci portiamo sul Canale che separa il Lido degli Estensi da Porto Garibaldi, saliamo sul traghettino che fa la spola tra le due sponde del Porto Canale e in 30 secondi siamo dall'altra parte.
Rientrati nella nostra accogliente “tana”, ci prepariamo per quella che sarà l'ultima sera del nostro breve soggiorno in riva al mare.
Niente di particolare, ma a noi piace anche così:
passeggiata da “morosi” sul Lungomare e poi una pizza sulla spiaggia.

Dopo il succulento pranzo a Comacchio non era il caso di abbuffarci ancora.

L'indomani riprenderemo il nostro viaggio, che non sarà a ritroso sullo stesso itinerario, ma seguiremo altre strade, stabilendo dove fermarci di volta in volta, improvvisando.
Le previsioni dicono che affronteremo altre giornate torride, ma ormai siamo in ballo e balliamo.



5° GIORNO – km 60
Il nostro breve soggiorno al mare si conclude con un'abbondante colazione nel fresco portico del B&B Ensileva Beach.

Anche oggi ce la prendiamo comoda, che in fin dei conti siamo in vacanza.
La contropartita è che partiamo con un sole che già picchia pesantemente.
Ci dirigiamo verso Comacchio e da qui, senza fermarci, pedaliamo verso Ostellato su strada provinciale, poco trafficata e pure con qualche tratto in ombra.
L'idea è di fermarci prima di Ferrara, quindi all'incirca 50-60 km, fatti con calma e possibilmente con sosta lunga nelle ore più infuocate.
La giornata è torrida, davanti a me tutto ondeggia per il caldo e mentalmente invoco un temporale che non arriverà mai e penso all'acqua dei nostri torrenti, ai laghi di montagna, alla bellezza della neve che mi ci rotolerei dentro....
Rapito da questi insani pensieri, pedalo come un automa e Lei mi segue fedelmente, anche quando sbaglio strada, che a volte succede, purtroppo.
Ci fermiamo un paio d'ore in un giardino pubblico di non so quale paese, ovviamente senza l'ombra di una fontanella, ma almeno c'è quella degli alberi.
Il sole deve averci cotti a tal punto da risultare molto appetitosi per zanzare, mosche, moschini, formiche e quant'altro, che cominciano a divorarci letteralmente.
Sembrano intenzionati a banchettare per ore ed ore, ma noi non ci stiamo e quindi, salutata tale accozzaglia d'ingordi, riprendiamo il nostro Ciclo-Viaggio.

Arrivati a Voghiera, decidiamo che potrebbe essere il nostro Punto-Tappa, perciò cominciamo a guardarci intorno ed a chiedere informazioni
Una gentile signora c'indirizza verso la località Gualdo “dove c'è un B&B nuovo proprio in piazza”.
E' una piccola frazione di Voghiera e c'immaginiamo che la piazza sia in centro, magari davanti alla chiesa.
Quindi ci rechiamo colà, ma di piazze davanti alla chiesa nemmeno l'ombra (tanto per rimanere in tema) anzi, constatiamo che nel paese una piazza non esiste proprio....
Esiste però un parcheggio sul quale si affaccia, appunto, il “B&B il Guado”.
Anche qui, sul cancello, c'è appiccicato il solito biglietto con numero di telefono.
Unica differenza, rispetto a Porto Garibaldi, è che la signora non è in spiaggia (per fortuna, vista la distanza...) ma nella sua azienda agricola.
Molto cortese e simpatica, Patrizia, così si presenta, arriva in pochi minuti e subito ci fa sentire bene, come a casa nostra.

Nonostante il dilungarsi delle chiacchiere al femminile, nel salotto della casa, abbiamo tempo a sufficienza per fare le cose con calma e per decidere dove andare a mangiare che in paese, oltre alla chiesa e quattro case, sembra esserci solo il Bar Sport.
Da queste parti si chiamano tutti così!
Il bello è che gli avventori sembrano tutto meno che sportivi....

L'unico ristorante del paese è fuori dal paese, ovviamente.
500 metri di passeggiata, che non sarebbe nulla se non fosse che si deve camminare a bordo strada, senza illuminazione, e la strada è praticamente uno svincolo di accesso all'autostrada.
Col senno di poi era meglio andarci in bici.....
Il posto è poco incoraggiante, l'edificio visto da fuori pure ma, appena varcata la soglia al primo piano, cambia tutto.
Come passare da una stanza buia ad una illuminata ed addobbata a festa.

Siamo stati benissimo!
Veramente una cena coi fiocchi, con luce fioca, atmosfera intima, da “morosi”.
I giovani gestori del Ristorante “De Gustibus” ci sanno fare per davvero!

La passeggiata post-cena, per digerire, sono i 500 m a ritroso, al buio, con fanalino lampeggiante in una mano e la mano trepidante di Lei nell'altra.
Le macchine sfrecciano ad alta velocità, nel buio della campagna, squarciato dagli abbaglianti e dal mio fanalino che al confronto sembra un'indifesa lucciola che vaga nell'oscurità.

I 500 metri più lunghi del nostro Viaggio!


6° GIORNO – km 70
Aria condizionata e silenzio, favoriscono un lungo sonno rilassante.
La mattina del sesto giorno, ci alziamo che fuori è tutto nebbia.
-“Bene!”- penso, illudendomi e immaginandomi una pedalata senza sole.
Ci pensa però la nostra padrona di casa a riportarmi alla realtà.
-“Quando la mattina c'è questa nebbia, di solito ne esce una giornata asfissiante”-
Aveva ragione purtroppo! Sarà la giornata più calda di tutto il viaggio!
Facciamo un'abbondante colazione in giardino, sotto il gazebo, e poi ci apprestiamo ad affrontare il “nemico” che, passando per Ferrara, raggiungerà la bellezza di 43°!
Più di una buona grappa.....

12-
12- “B&B il Guado. I saluti prima di ripartire....

Pedaliamo per stradine di campagna, assolate, ma piacevoli a tratti.
Il Ciclo-Nomadismo, a differenza del Ciclismo amatoriale, quello da “acido-lattico” per intenderci, ti permette di gustare anche un campo di girasoli, o un cavallo che pascola beato o anche solo il rumore dei pedali....
che girano senza sosta, senza strafare, soprattutto i miei, abituati a ben altri ritmi.
Qua però siamo noi due, io e lei, finalmente a condividere una passione, un viaggio dove l'orologio e le medie orarie non trovano posto.

13-
13- Il mio Sole. Anche i Girasoli si sono drizzati, al suo passaggio.....

14-
14-Ferrara, fuori le Mura

Usciti da Ferrara, non senza qualche difficoltà nel trovare l'itinerario giusto, andiamo ad imboccare la Pista Ciclabile che corre lungo il Canale Burana, descritta come bellissimo tratto ciclabile, molto ombreggiato, che porta direttamente a Bondeno, dove ci ricongiungeremo con l'itinerario dell'andata e cioè la Ciclovia Destra Po.

Verso la fine, poco prima di Bondeno, troviamo una fontanella e, poco distante, una panchina all'ombra.
Sarà il nostro “rifugio” per 2-3-ore.

15-
15- Lungo il Canale Burana

A Bondeno, a differenza dell'andata, entriamo in paese con l'idea che, se c'ispira, possiamo anche cercare una sistemazione.
Girovaghiamo nel centro ma, decisamente, questo paesone padano non c'ispira e quindi ritorniamo sull'argine del Po.
In località Stellata di Bondeno, avevamo letto di un camping ecologico, molto particolare e quindi pensiamo che un bungalow, tanto per cambiare, potrebbe essere una buona soluzione per la notte.
Troppo semplice......

-”Siete capitati nel bel mezzo di un Festival di Musica Celtica e siamo esauriti da mesi”-
il gentile gestore, che non ha l'aria di essere esaurito da mesi, ci accoglie così.
E calca pure la mano!
-”Arrivano circa 40.000 persone da tutta Europa, difficile che possiate trovare una stanza libera nell'arco di parecchi chilometri”-

In posti dove già trovare una struttura turistica è un'impresa, sentirci dire questo è stato davvero “confortante”!
E mentre ci parlava, avevo come l'impressione che il suo viso assumesse le fattezze di un certo Murphy.....

Al bar del Campeggio ci dissetiamo e così, per una mezz'oretta, c'immergiamo nell'atmosfera celtica che aleggia tutt'intorno.
Ragazzi e ragazze che suonano e cantano, altri che ballano indossando il kilt e null'altro sotto, capelli lunghi, barbe da vikinghi, tatuaggi e piercing di ogni genere.
Insomma una divertente “fauna di nicchia”.

Riprendiamo quindi il nostro pedalare e, dall'alto della pista ciclabile, sulla sponda del Po, vediamo disseminate in ogni dove, decine e decine di tende.
Alla peggio, penso, scendiamo lì e ci stendiamo fra una tenda e l'altra.
Già mi vedevo, noi ultra-sessantenni, in mezzo alla bolgia di un Festival Celtico.

Dopo una decina di chilometri, nel Comune di Felonica (MN), un invitante cartello ci indica la presenza di un agriturismo.
E' perfino un Risto-bike!
Dopo cinque giorni di pedalate su percorsi ciclo-turistici, è il primo che troviamo che faccia esplicita menzione al Ciclo-turismo.
E sarà anche l'unico....
Vuoi che siano davvero pieni per il festival?
Proviamo a suonare al cancello chiuso, stavolta senza alcun biglietto appiccicato, quindi o ci aprono o siamo fritti.
Ci aprono!
Murphy è rimasto al Campeggio, perchè l'ultima stanza libera è proprio per noi!
Nonostante l'apprensione durata 10 km, ci è andata ancora una volta di lusso.
Stanza spartana, in una ex-stalla, ma molto confortevole.
A cena, all'aperto sotto una tettoia, siamo solo noi, perchè gli altri ospiti erano tutti al Festival.
Bello!
Cena fredda con il “Piatto del Ciclista”, così si chiama, un enorme tagliere pieno di prodotti dell'azienda agrituristica, molto apprezzati.
Non sono avanzate nemmeno due briciole....
La signora si è perfino scusata, perchè ha dovuto andare in paese a preparare stanze di loro proprietà per “l'orda di barbari” e, quindi, non è arrivata a preparare qualcosa di caldo.

Caldo? E chi lo voleva?

Una pace rilassante e poi, dopo cena, due passi in giro per l'azienda dove, i proprietari Germana e Sauro, hanno allestito un interessante “Museo delle Erbe Vive”.
“Il Giardino dei Semplici”, così viene anche detto, è frutto della ricerca e della passione che hanno per le erbe officinali ed aromatiche.

Così, sotto un cielo stellato, passeggiamo in bella solitudine fra piante aromatiche, curative, cosmetiche e magiche, finchè vien l'ora di coricarsi.


7° GIORNO – km 68
Un bagno in piscina ed un'ottima colazione all'aperto, sono il piacevole preludio di un'altra giornata soffocante.
Sarà l'ultima...
Salutati i gentilissimi proprietari, ritorniamo nel forno della Ciclovia che ci aspetta lì, a 100 metri.

16-
16- Agritur Corte Nigella

Oggi arriveremo direttamente a Mantova e quindi non abbiamo nemmeno il problema di cercare, ad una cert'ora, una stanza per la sistemazione notturna.
Il prossimo letto, infatti, sarà il nostro di casa dove, dopo ogni viaggio, si torna sempre volentieri.
Siamo nuovamente sul tragitto dove ombra e acqua sono autentiche utopie.
Il caldo si fa sentire senza tregua, ma la consapevolezza dell'ultima tappa, infonde ulteriori energie a mia moglie, visibilmente provata.
Sette giornate consecutive in bici, per una neofita del pedale, non sono proprio una bazzeccola.
Se poi si considera il caldo africano, direi che per lei è stata una vera e propria impresa.

Arrivati a Revere, decidiamo per un'altra variazione nella segreta speranza di trovare un percorso un po' più ombreggiato.
Non attraversiamo quindi il Grande Fiume, per andare ad Ostiglia e proseguire verso Mantova in sinistra orografica, sul percorso dell'andata, ma proseguiamo verso San Benedetto Po.

Naturalmente non cambia nulla.
Sole, sole e sole!

17-
17- Si riprende la Ciclovia

Il caldo è opprimente e quindi la nostra sosta-pranzo sarà piuttosto lunga, comprensiva di pennichella.
A metà pomeriggio riprendiamo il viaggio.
La pista ciclabile, in questo ultimo tratto, presenta lunghi segmenti sterrati, piuttosto ghiaiosi, che rallentano molto la nostra andatura ma, soprattutto, mettono a dura prova la resistenza di mia moglie, poco abituata a questo tipo di terreno.
Arriviamo a Mantova verso le 20 del settimo giorno, dopo 475 km di Ciclo-Nomadismo.
Nulla di straordinario dal punto di vista “prestazionale”, ma a noi questo importa poco, ovviamente.
Importa molto, invece, aver progettato e condiviso questo Ciclo-Viaggio con la piacevole consapevolezza che ne seguiranno altri. Arrow Arrow

18-
18- Mantova. Sul ponte ciclabile che porta al parcheggio. Fine del ciclo-viaggio....
_________________
"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
Top
Profilo Invia messaggio privato

Ruthi Rispondi citando



Registrato: 02/03/12 10:57
Messaggi: 1645
Luogo di residenza: Terlano BZ

MessaggioInviato: Gio Nov 05, 2015 13:31    Oggetto:
 
Che bella storia, Valentino!
Ancora devo finire di leggermela tutta con calma...
Complimenti alla "Neo-ciclista" - e vi auguro ancora tantissimi bei viaggi insieme!!! Very Happy (qui ci vorebbe un smiley con i cuoricini...)
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage

Leo Rispondi citando



Registrato: 27/01/07 17:31
Messaggi: 5210
Luogo di residenza: Zoldo

MessaggioInviato: Gio Nov 05, 2015 13:54    Oggetto:
 
Ti te si fora vecio Very Happy Very Happy Very Happy

E santa donna W Alfia!!!
_________________
"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail

fabbrissimo Rispondi citando



Registrato: 16/04/05 14:55
Messaggi: 1418
Luogo di residenza: bolzano

MessaggioInviato: Gio Nov 05, 2015 22:00    Oggetto:
 
Razz Razz Razz

La foto di repertorio iniziale e' da poster Exclamation

//////

complimentoni, hai fatto un lavoro di racconto perfetto,,,,, dovro' prender ferie x leggermelo tt.

6 forte, sempre avanti Exclamation
_________________
Top
Profilo Invia messaggio privato

Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Ven Nov 06, 2015 0:45    Oggetto:
 
Ruthi ha scritto:
.....e vi auguro ancora tantissimi bei viaggi insieme!!!.....



Grazie Ruth, già fatti altri dopo questo Very Happy
_________________
"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
Top
Profilo Invia messaggio privato

Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Ven Nov 06, 2015 0:49    Oggetto:
 
Leo ha scritto:
Ti te si fora vecio Very Happy Very Happy Very Happy

E santa donna W Alfia!!!


La santa donna ringrazia 😊
_________________
"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
Top
Profilo Invia messaggio privato

LucaGPS Rispondi citando



Registrato: 18/12/06 01:01
Messaggi: 6437
Luogo di residenza: Arco

MessaggioInviato: Ven Nov 06, 2015 11:11    Oggetto:
 
Bel Racconto e Bel Viaggio
Valentino_52 ha scritto:
.... già fatti altri dopo questo Very Happy


Arrow allora avanti col prossimo Report Arrow

E complimenti per Alfia! Una Nuova Promessa del CicloTurismo!
_________________
C’era un tizio racconta l’autista, che saliva con lo zaino, sci e scarponi, sorriso dolce sul viso bianco di crema solare..non l’ho più visto, forse si è stancato ed è andato altrove. Stancato? Guardo verso le montagne che scintillano più del solito.
Top
Profilo Invia messaggio privato

sergio63 Rispondi citando



Registrato: 28/12/07 01:34
Messaggi: 1351
Luogo di residenza: Bleggio (TN)

MessaggioInviato: Ven Nov 06, 2015 11:27    Oggetto:
 
Very Happy

bel, bel...

bravi

(bravo per il bel report...letto in un fiato al posto della pausa caffè...per solidarietà sostituito da un bel bicchiere di acqua fresca... Laughing )
Top
Profilo Invia messaggio privato

red Rispondi citando



Registrato: 11/01/07 17:38
Messaggi: 280
Luogo di residenza: civezzano (TN)

MessaggioInviato: Sab Nov 07, 2015 12:00    Oggetto:
 
bello, bello, bello, e.... grazie
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail

Petek Rispondi citando



Registrato: 21/02/14 09:55
Messaggi: 795
Luogo di residenza: Provincia di BL

MessaggioInviato: Dom Nov 08, 2015 19:59    Oggetto:
 
Complimenti per il giro sfidando il caldo.
Nella mia settimana cicloturitica il sole era un miraggio, l'unica notte in cui non è piovuto eravamo accampati nella valle più piovosa d'Italia. La nuvoletta di Fantozzi sa essere ironica...
_________________
---
La pendenza è la madre di tutti i vizi

il mio blog
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage

Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Lun Nov 09, 2015 15:20    Oggetto:
 
Petek ha scritto:
Complimenti per il giro sfidando il caldo.
Nella mia settimana cicloturitica il sole era un miraggio, l'unica notte in cui non è piovuto eravamo accampati nella valle più piovosa d'Italia. La nuvoletta di Fantozzi sa essere ironica...


Grazie Petek!
La nuvoletta di Fantozzi noi l'abbiamo solo sognata Wink
_________________
"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
Top
Profilo Invia messaggio privato

casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
Messaggi: 8395
Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Lun Nov 09, 2015 16:41    Oggetto:
 
Grande Alfia!! Very Happy
_________________
http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
No sto facendo una gita con gli sci
H. Buhl
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail HomePage

Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Lun Nov 09, 2015 21:59    Oggetto:
 
casmau ha scritto:
Grande Alfia!! Very Happy


E io? Laughing Razz

Ciao vecchiaccio!
Spero tutto ok....
_________________
"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
Top
Profilo Invia messaggio privato
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo
Pagina 1 di 1

Choose Display Order
Mostra prima i messaggi di:   
User Permissions
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi

 
Vai a: