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VERMOI 2929 m - ZERMINIGER 3109 m 07.11.15

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo

renrav Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Nov 25, 2015 21:56    Oggetto: VERMOI 2929 m - ZERMINIGER 3109 m 07.11.15
 
Vermoi 2929 m – Zerminiger 3109 m
7 novembre 2015
attraversata in cresta, a visitare i masi estremi di San Martino di Laces – val Venosta







L’idea nasce dopo aver letto il libro “Gli eredi della solitudine” di Aldo Gorfer, foto di Flavio Faganello. Lo scrittore descrive i suoi viaggi nei primi anni ’70 (1971 – 1972) verso i masi più estremi e isolati dell’Alto Adige.Tra questi ci sono i racconti della visita al Egg Hof e Vorra Hof di San Martino che mi hanno affascinato.
Quando siamo partiti da San Martino era ancora buio e non siamo riusciti a localizzarli, ecco i masi fotografati dallo scrivente durante l’attraversamento in cresta verso la Zerminiger dopo aver raggiunto la Vermoi




Così raccontava Aldo Gorfer nel febbraio del 1972:
“L'Egg, come il Vorra, al di là dello scoscendimento del Voragreibn, è un maso composito. Meglio un casale, un Gehöft. Vi abitavano tre famiglie. Poi una ha chiuso bottega e se n'è andata.
[...] il corridoio è d'uso comune. Selciato, s'interna tra i muri neri di fuliggine impregnato da un acuto odore di malga e il vento lo prende d'infilata. [...] Ogni famiglia vi ha la stube, la cucina e gli altri locali di servizio.
I cardini ferrati e inchiodati (Türenbänder) sugli usci sono neri e consunti dai secoli al pari del legno. Sulle piccole finestre (Kammerfenster) non ci sono vetri. Sono chiudibili con un'assicella (Schiebfenster) che si muove tra due guide lignee.
[...] dista da San Martino in Monte, 1736 m, una buona ora di cattivo sentiero che scorre ai margini della selva di Bileben, sul versante sudovest dell'Alpe di Colorano. E' abitato da due famiglie, l'una composta da otto persone, l'altra da sette. La proprietà fondiaria di entrambe si stende su circa sei ettari roccia compresa. Il maso è sprovvisto di luce elettrica e di teleferica [...] è posto in equilibrio su una lama di roccia tanto esile da temere che slitti nel precipizio da un momento all'altro, muri a secco, miseria e umanità compresa. C'è, semmai, da chiedersi come questa gente possa resistere ad abitare lassù, in un mondo aereo che ad ogni tempesta si fa isola tra spaventosi canaloni percorsi dalle frane e dalle valanghe.
[...] Dice Josef, meccanico, bigliettaio, sovrintendente della funivia e oste, che la funivia ha tagliato dalle gambe degli uomini dei masi tre ore di cammino.
[...] Il sentiero non è male fino all'Oberhausermühle, al di là del vallone della Kaiserthal. [...]
L'Oberhausermühle, oltre che rimessa e molino, è anche punto di convegno per i funerali che da qui si muovono per il precipitoso Niederhauserweg che picchia giù a Laces.
[...] tra l'Egg e la stazione a monte, il sentiero, in tempi normali, è da un'ora, un'ora e mezza se si è carichi. Da lì a qui ogni cosa deve essere portata a spalla: dal sale per il bestiame ai materiali di costruzione.
«Se fossi capace di trovare moglie{lui dice, in schietto venostano, Pfot, ragazza}, rimarrei nel maso. Mi piace lavorare con il bestiame. Però,vedi, se faccio la scelta di restare all'Egg molto difficilmente troverei moglie e da solo non potrei far niente».
[...] Hanno molte capre e molte pecore e poche mucche. Le capre e le pecore possono pascolare anche d'inverno, su per le rupi dove il sole scioglie la neve e mette allo scoperto l'erba. Le mucche, invece, abbisognano di molto fieno che non c'è. Comperano la farina e fanno il pane in casa, nel grande forno della cucina. In autunno affumicano la carne di pecora (Gselchtes), verso Natale quella di maiale (Speck). Gselchtes, Speck e pane: devono viverci per tutto l'anno".


e ancora del Vorra Hof:
"Il sentiero va su e giù che è una pena. Infine picchia nel desolato vallone del Voragreibn dove tutto sembra appiccicato alle pareti rocciose e altissime, perfino i contorti larici e le coraggiose staccionate degli uomini. La grande morena è tagliata di netto dall'incisione torrentizia. Sembra un muro che non finisce più e che il gelo dell'inverno ha pietrificato [...] poi, col disgelo, tutto si metterà in movimento.
Dopo l'acqua il sentiero corre pensile sulla verticale della muraglia. E' formato da un tavolato di paletti infissi nella morena. Sopra ci sono fronde di abete e poi uno strato di neve gelata. nemmeno un sentiero di rifugio d'alta montagna è tanto esposto. E' mai possibile che serva a un maso, il Vorra, quota 1.689 m abitato da tre famiglie?
un'ora e mezzo di distanza da San Martino in Monte, dalla tre alle quattro ore da Laces, è l'ultimo della montagna di Laces verso Silandro. Vorra è probabilmente una corruzione tedesca del romancio la fora. La carta militare austriaca a 75 mila, rilevata nel 1894, aggiornata nel 1916 e nel 1941, porta infatti il nome di Fora.
è un agglomerato di costruzioni in parte in legno e in parte in pietra, disposte in pittoresco disordine, sul versante meridionale del del Rosskopf, su di una lunga e stretta spalla di monte che, in rapporto all'estremismo in verticale dell'ambiente, viene chiamato "il piano di Vorra" La fascia colonizzata si stende, aerea, tra la selva di Lorend e quella, sottostante, di vorra. A mattino è delimitata dal vallone di Voragreibn, che la separa dall'Egg, a sera da quello del Faller Bach, verso il Lagar e i ruderi del Zuchbühel. Il sentiero, detto del Kirchweg, si svolge al limitare del bosco. E' accompagnato da staccionata e dagli antichi Waal, gli acquedotti irrigui ricavati nel legno. Come l'Egg, Vorra non è un maso unifamiliare (Einzel-hof), bensì un casale (Weiler), meglio un Gehöft. Scherzosamente, i locali lo appellano "Vorra-Stadt".[...] Qui abitano quattro persone, lì una, laggiù dieci. [...] la cucina è un buio antro ricavato nella roccia nera di fumo. Conserva la fuliggine di secoli. La piattaia, le mensole sono poggiate su ripiani scalpellati dai pionieri e le grandi coppelle accolgono pentole e le altre povere suppellettili. Dall'alto pendono lo Speck e il Gselchtes posti ad affumicare. [...] Tutto è buio, nero, impregnato di fumo. [...] Il dialetto venostano, quello degli Studenvintsch'ger, della gente povera, della "gente degli arbusti" come dicevano per differenziarli dai "ricchi", gli Edelvintsch'ger dell'Alta Venosta, si tendeva sonoro nella mini-Stube".



Al ritorno, con l’imbrunire per me è una meraviglia questa veduta del Vorra Hof al cospetto del Gioveretto




I due masi nel loro insieme




Il giro: partiamo da San Martino 1700 m alle 6:30, i contadini hanno già preparato il latte nella stazione a monte della funivia che scende (e sale) da San Martino verso Laces, saliamo lungo il sv 6 e forti della scuola del Jack (questa o quella?) raggiungiamo (sbagliando poiché abbiamo perso il sv 6) punta Vermoi (quinta foto). Stando quando si può in cresta, no sv, e abbassandoci a volte per la troppa neve nel versante nord, raggiungiamo la Zerminiger (quarta foto, ultima a sx). La discesa è un po' incasinata, no sv, intercettiamo il sv 14 che passando da ovest verso est per il Vorra e l'Egg, quando è ormai notte (17:00), ritorniamo a San Martino.
2300 m dsvl




Panorami superbi verso Senales e Ortles - Cevedale, nella terza foto in lontananza a sx l'Altissima di Tessa




Vedretta di Lasa gdn Cool




Arrivati al Schaferhütte 2720 m si scollina un po' attraversando il Niederjöchl e si entra nel grande anfiteatro sotto la Zerminiger




Schaferhütte 2720 m




Punta Martello, le Venezie e Zufall




Laggiù (dove c'è quel piccolo puntino verde nel prato) il villaggio di San Martino dove abbiamo l'auto




Guardarsi attorno è uno spettacolo che non ha prezzo, nella prima foto il percorso fatto in cresta verso la Vermoi, nella quarta foto il Sonnenberg sopra Silandro da dove siamo partiti la primavera scorsa per fare il Malander, nella quinta foto il monte Cavallo 2891 m che è l'antecima della Zerminiger




Dopo aver percorso la breve cresta si è in cima alla Zerminiger, ci sono canalini interessanti che scendono verso la conca del Malander Cool , nella quinta foto vista verso le Saldura




Berg Heil Razz




Si vede molto bene il ripido pendio finale del Malander che abbiamo fatto in salita con gli sci la primavera scorsa




Il ritorno, esclusa la parte alta, è stato molto duro e rognoso che non ho voglia di descrivere, consiglio il ritorno per la stessa poiché non ci sono sv lungo il tratto che abbiamo fatto noi, l'unica emozione la vista di una mandria di cervi maschi a 2500 m Razz










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L'ultima modifica di renrav il Gio Nov 26, 2015 20:11, modificato 1 volta
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Ruthi Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Nov 26, 2015 8:47    Oggetto:
 
Ciao Luca, ciao Francy Very Happy
belle foto, bel racconto, bellissimi posti! Very Happy

Nella foto grande dovrebbe essere la "Schäferhütte" a quota 2720 m (almeno sulla mia cartina digitale Kompass viene chiamata così) - perché la "Tappeiner Schafhütte" dovrebbe trovarsi a quota 2270 m, quasi direttamente a Sud della cima Zerminiger.

allego una cartina che ho trovato in rete:
http://www.camping-badlerhof.it/wanderkarte/
(cliccando su "Latsch/Laces")

Schäferhütte o Schafhütte - robe da pecore comunque Rolling Eyes Laughing Wink
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Leo Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Nov 26, 2015 10:22    Oggetto:
 
Molto interessante!

Beh..a giudicare dalla prima miniatura che hai postato è cambiato molto dal '72, vedo una stalla supermoderna....di sicuro anche il Bauer ora riesce a trovar moglie!!

Per il resto ti dirò che preferisco i sassi bianchi a quella desolazione, che torna però interessante col bianco!! Wink Wink

Grazie della pazienza!!
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"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
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fabbrissimo Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Nov 26, 2015 19:44    Oggetto:
 
Laughing
Bello,
Metti tt da parte, che tra un po' ne potrai scrivere un libro Exclamation
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renrav Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Nov 26, 2015 20:11    Oggetto:
 
Ruthi ha scritto:
Ciao Luca, ciao Francy Very Happy
belle foto, bel racconto, bellissimi posti! Very Happy

Nella foto grande dovrebbe essere la "Schäferhütte" a quota 2720 m (almeno sulla mia cartina digitale Kompass viene chiamata così) - perché la "Tappeiner Schafhütte" dovrebbe trovarsi a quota 2270 m, quasi direttamente a Sud della cima Zerminiger.

allego una cartina che ho trovato in rete:
http://www.camping-badlerhof.it/wanderkarte/
(cliccando su "Latsch/Laces")

Schäferhütte o Schafhütte - robe da pecore comunque Rolling Eyes Laughing Wink


Grazie.

Interessante il sito che hai linkato Wink

Ho corretto, centro foto si vede il Tappeiner Schafhütte 2272 m, che abbiamo visitato durante il ritorno, si vede tutto il costone con i larici che abbiamo percorso (tratto molto rognoso, no sv) fino a incrociare il sv 14


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renrav Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Nov 26, 2015 20:33    Oggetto:
 
Leo ha scritto:
Molto interessante!

Beh..a giudicare dalla prima miniatura che hai postato è cambiato molto dal '72, vedo una stalla supermoderna....di sicuro anche il Bauer ora riesce a trovar moglie!!

Per il resto ti dirò che preferisco i sassi bianchi a quella desolazione, che torna però interessante col bianco!! Wink Wink

Grazie della pazienza!!



Sicuramente le condizioni sono cambiate come dimostra il libro

"Sudtirolo Il cammino degli eredi" Francesco Bocchetti e Gianni Zotta

racconta il viaggio nel 2007 attraverso gli stessi masi del '70. A mio avviso lo spirito di quei contadini è rimasto identico a quello dei loro predecessori




fabbrissimo ha scritto:
Laughing
Bello,
Metti tt da parte, che tra un po' ne potrai scrivere un libro Exclamation


Laughing Laughing
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