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Arrampicata sulle placche della Croda del Becco

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo

Petek Rispondi citando



Registrato: 21/02/14 09:55
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MessaggioInviato: Mar Dic 15, 2015 18:40    Oggetto: Arrampicata sulle placche della Croda del Becco
 
Placche della Croda del Becco - Cortina d'Ampezzo (BL)
Il versante Sud della Croda del Beco è caratterizzato da delle placche interessanti, ci avevo arrampicato circa 20 anni fa, ci sono tornato in questo dicembre caratterizzato da una massiccia inversione termica.

Schizzo delle due vie salite.
Qualche altra informazione e qualche altra foto sul blog.
L'attacco è nei pressi del Rifugio Biella, per cui si può accedere da Cortina, Braies o Marebbe, richiede comunque di camminare un bel po'.
Le vie sono particolari, per quanto siano menzionate su molte guide, di fatto si sale liberamente; c'è qualche spit, ma trovarli è un'impresa. Fortuna vuole che ci sono un po' di clessidre (rare) ed un po' di crepe nei quali si riescono a piazzare dei buoni dadi, il massimo sarebbe avere friends di dimensioni generose (Mauro li aveva dimenticati, i miei sono ancora in prestito e non mi ero premurato di recuperarli).

Note:
- I sassi non cadono, bensì rotolano, pertanto è bene salire sempre in leggera diagonale per evitare di colpire chi è in sosta.
- Di sicuro qualcuno è già passato dove siamo passati noi, ma in parete non si trova nulla quindi è quasi come aprire una via nuova, perciò abbiamo assegnato un nome arbitrario, chi salirà dopo di noi ne assegnerà un altro.
- Roccia con moltissimo grip e caratterizzata da solchi carrai che permettono di aumentare la tenuta dei piedi.
- Ogni tanto la mancanza di segni di passaggio e la vastità della parete fa esclamare: "La vedo grigia!", ma si può confidare di trovare una clessidra nascosta o di imbattersi in una crepa permetta di dadare. Di sicuro le placche sono molto grigie.
- La distanza dalla macchina può far scoraggiare, però da maggio a ottobre (dipende dalle stagioni) si può approfittare dell'ospitalità del vicinissimo Rifugio Biella per bere, mangiare e dormire. Inoltre il gestore conosce bene le placche e può consigliare le migliori.

Placca grande - "Via Knorr"

III° - 8 tiri, circa 360 m di sviluppo, 255 m di dislivello.
1 - alla base della placca triangolare manca una falce di luna, si parte a destra dove c'è uno sbiadito bollo verde (non ne abbiamo trovati altri). Saliti dritti, usando una clessidra ed incastrando un dado, sosta dopo 45 m su una bella clessidra.
2 - su dritti, proteggendo con un paio di dadi, sosta sulla cengia diagonale dopo 55 m.
3 - su dritti, proteggendo con una clessidra ed paio di dadi, sosta su due dadi messi su una crepa verticale creata da un mini-diedro dopo 45 m.
4 - salita verso destra per aggirare uno strapiombo creato da un lastrone scivolato, non per la difficoltà, ma perché sembrava che a destra fosse più facilmente proteggibile; in corrispondenza dello strapiombetto è rimasto un dado incastrato (da cui il nome poco fantasioso della via), sosta dopo 50 m su uno spuntone (forse malsicuro) ed un dado a breve distanza da un crollo giallastro (sosta SCONSIGLIATA).
5 - salita verso sinistra, protetta con una sola clessidra (ma c'era qualche possibilità di mettere dadi), sosta su clessidra dopo 45 m. 5 m a sinistra della sosta usata c'era una clessidra con un cordone nero.
6 - salita prima dritta, poi a sinistra e fare una sosta su uno spit nei pressi di un comodo terrazzino erboso (circa 55 m).
7 - salita dritta (sperando di trovare un altro spit). Sosta su di uno spuntone dopo 45 m.
8 - Saliti dritti arrivando su una comoda cengia erbosa e poi si è affrontata la caratteristica fascia di rocce verticali e fessurate in modo poligonale (da sotto non si direbbe che siano così sane). Si esce sul sentiero, poi sosta su un palo che sostiene la catena della parte attrezzata; è il tiro più breve, di circa 25 m di arrampicata + 5 per arrivare al palo.
Discesa: su sentiero.
Nota: dopo la cengia è forse meglio stare a sinistra del piccolo strapiombo oppure affrontarlo direttamente (cordini e dadi non bastano, meglio avere qualche friend ed eventualmente martello e chiodi).

Mauro e Ale sul 1° tiro

Mauro e Ale sul 3° tiro, ben visibile la cengia diagonale.

Placca Triangolare - "A sx con uno zig zag"

III° - 4 tiri, circa 195 m di sviluppo, 120 m di dislivello.
1 - alla base della placca triangolare manca una falce di luna, si parte a sinistra. Saliti dritti, usando una clessidra ed incastrando un dado, sosta dopo 50 m su 3 dadi, poco sotto lo scalino del lastrone mancante (vedere foto successiva).
2 - su dritti, proteggendo con un paio di dadi, sosta su clessidra dopo 50 m (un paio di metri più in basso e 6-8 m a dx c'è uno spit).
3 - a destra a rinviare uno spit sulla verticale di quello menzionato precedentemente, poi salita in diagonale a sx per non arrivare sulla cengia diagonale. Usato un paio di dadi ed una clessidra, sosta su spuntone dopo 60 m.
4 - salita verso destra per tornare sotto la cuspide del triangolo. Trovato un chiodo artigianale rosso. Sosta dopo 35 m sulla cima della placca triangolare su spit marcato da un bollo verde sbiadito (parente di quello alla base della via precedente? mah), presenti anche clessidre con cordoni.
Discesa: seguito la cengia diagonale.
Note:
- La roccia e la via rendono questa via molto più divertente di quella precedente.
- Avremmo voluto continuare, ma la durata della giornata non permetteva di più.
- Era meglio non andare a rinviare lo spit e rimanere vicini allo spigolo sinistro.
- La placca triangolare l'avevo già salita 20 anni fa, ma chissà dov'ero passato.
- Alla stessa altezza del chiodo rosso c'era uno spit sulla placca sottostante, ed un altro poco sopra.

Io sul primo tiro, senza mani!

Io e Mauro sul primo tiro, sullo sfondo la Piccola Croda Rossa.


Mauro all'inizio del 2° tiro, supera lo scalino
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ste Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Dic 15, 2015 19:26    Oggetto:
 
sei una sorpresa continua Exclamation Surprised Very Happy
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Leo Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Dic 15, 2015 20:05    Oggetto:
 
Le avevo adocchiate in settembre...fatto bene a salirle prima che scivolino a valle come han già iniziato.. Very Happy Very Happy Very Happy
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"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
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Petek Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Dic 16, 2015 11:23    Oggetto:
 
ste ha scritto:
sei una sorpresa continua Exclamation Surprised Very Happy


Per la quantità di fotografie storte? Shocked

In genere preferisco mettere relazioni di cose un po' insolite, la comune alla cima della Croda del Becco la si trova descritta in molti posti, mentre le vie sulle placche sono misconosciute.
Per non parlare della direttissima al versante N al Monte Tetta (a dx in questa foto)! Sono ben pochi gli arditi che osano salirci, se dovesse arrivare la neve potrei andare a farci una scialpinistica, cosicché dovrai aggiornare il libro:lol:.
Leo ha scritto:
Le avevo adocchiate in settembre...fatto bene a salirle prima che scivolino a valle come han già iniziato..

Le placche grigie sono sane e pulite, sulle gialle non mi ci sono mai avventurato. Maggiore è il tempo che la placca è stata esposta alla pioggia e più profondi sono i solchi dei campi carreggiati e ci sono clessidre! Altrimenti si deve confidare in qualche crepa "dadabile" Wink
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mauro Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Dic 16, 2015 11:50    Oggetto:
 
Leo ha scritto:
Le avevo adocchiate in settembre...fatto bene a salirle prima che scivolino a valle come han già iniziato..


Con Ste, Vitto et al passammo nel 2008 sotto quelle placche, poco dopo il crollo di quella fetta gialla a destra...


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ste Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Dic 16, 2015 16:20    Oggetto:
 
vero, era appena scesa Exclamation
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Angelo Bon Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 17, 2015 15:15    Oggetto:
 
Molto interessante, e che razza di "rigole".
Ricordo di aver letto qualche relazione sul Buscaini, ma non le ho mai prese in considerazione.
Grazie!
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Petek Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 17, 2015 17:35    Oggetto:
 
Fino a domenica scorsa la strada era aperta fino a Ra Stua, si riesce ad eliminare un tratto particolarmente noioso di accesso (non solo per salire sul "cu de ra badesa", ma anche per molte altre camminate in zona).
Se non fa neve la strada rimane aperta, magari sotto le feste verrà chiusa per evitare che turisti "lei non sa chi sono io" si incastrino con il SUV.
Consiglio di telefonare alla malga per sapere se la strada è aperta.
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