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Spagna Pirenei 17.-25.03.2018
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Reportage fotografici

Ruthi Rispondi citando



Registrato: 02/03/12 10:57
Messaggi: 1645
Luogo di residenza: Terlano BZ

MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2018 13:38    Oggetto: Spagna Pirenei 17.-25.03.2018
 
Spagna / Pirenei 17. – 25.03.2018
Zona Benasque - Parco naturale Posets/Maladeta
Ultima gita in val d'Aran


Altro viaggio col “Gruppo Marchiori” – membri collaudati dal viaggio dell’anno scorso in Bulgaria e si sono aggiunti altri 2: Wanda e Marco.

1.
1. Tutto il gruppo in cima al Tuc de Horno / Val d’Aran – l’unica cima di questo viaggio
Da sx: Antonio, Ermanno, Ruth, Stefania, Marco, Wanda, Martina, Silvano, Luisa TO e Luisa-VE

Come sempre, Maman Luise ci ha pensato a tutto:

Ha studiato i voli trovando la soluzione più economica, ha messo giù un programma di viaggio e montagna perfetto, prenotato Hotels, Rifugi (col aiuto di Marco), macchina a noleggio, ha dato incarico ai due pensionati del gruppo – Ermanno ed Antonio – di partire con tutta l’attrezzatura del gruppo un giorno in anticipo con la macchina per farci risparmiare sui costi di volo e non dover noleggiare una seconda macchina….

2.

2.Valore del carico stimato: ca. 20.000€ Shocked Shocked

Tutto perfettissimo!!! Grande, grandissima Luisa!!!!!

Ma c’è un piccolo dettaglio che neanche Maman Luise riesce a domare e ordinare: il meteo!!! Confused

Già prima di partire sapevamo che ci aspetta una settimana all’insegna di una forte bassa pressione che porta grande gelo, neve, condizioni estreme proprio in Spagna. Ma quando il volo è prenotato bisogna partire, cercare di ricavare il meglio dai giorni di ferie, non farsi scoraggiare e rimanere positivi.

3.

3.Foto “Symbol”: consultazione cartine, leggere ed interpretare previsioni meteo sui vari siti tutti +/- non affidabili, cercare relazioni in rete per gite alternative – lo chiameremo “Briefing/Einsatzbesprechung” – e googlare, googlare, googlare….

Sabato 17 marzo arrivati dopo 3 ore di viaggio da Barcelona a Liri con nevischio e nuvole ero piùttosto demoralizzata:

4.

4.dettaglio da una delle tombe reali al Monastero Regio di Santa Maria a Poblet, monastero cistercensio


Le previsioni che avevo trovato parlavano di brutto tempo fino a martedì, forse domani domenica qualche oretta con un po’ di sole al mattino ma poi… brutto. Sad Sad

Se veramente sarà così dobbiamo cambiare tutti i nostri programmi!!!

Discutiamo sul da fare, ipotizziamo varie soluzioni ma dobbiamo imparare di andare avanti passo dopo passo.
Invece che pensare a mercoledì ci fissiamo sul domani e dopodomani decidendo di sfruttare possibilmente la breve finestra di bel tempo la mattina per fare una cima e poi salire al rifugio Renclusa.
Poi vedremo come sarà lunedì.
Detto – fatto.

Domenica 18 Marzo:

Verso Pico de la Maladeta 3308 m

Altra foto “Symbol” qui per spiegare un’altra tipologia di situazione Laughing

5.

La nostra Luisa TO e anche Martina sono brave a “ ’taccare botton” con tutti e chiedere a chiunque informazioni di tutti i tipi – qui Luisa a Tarragona a ciaccierare coi poliziotti.

Erano loro due – Luisa TO e Martina – a chiedere ai tre spagnoli sul dove erano stati, cosa facevano, dove stavano andando, insomma li hanno chiesto un po’ la storia della loro vita Laughing Laughing e così ….:

incontriamo 3 spagnoli che ci consigliano - considerando orario e il previsto peggioramento del meteo - di andare verso il pico de la maladeta. li seguiamo facendo la salita prima verso il pico alba poi in dir. S/SE su per un vallone bellissimo verso la cresta, uno di loro - josè - batte traccia per tutta la salita - e che traccia bella - nonostante lo stia facendo con 40/50 cm di fresca nessuno dei 12 che lo seguono riesce a raggiungerlo.

6.7. 8. 9.

6. Josè l’irraggiungibile – giovane ragazzo spagnolo con una forza incredibile!!
7. Pico de la Maladeta col canalino da salire probabilmente a piedi per accedere alla cresta (facile) che porta in vetta
8. noi proseguiamo ancora fino a 3100 m spostandoci verso est sotto la cima maladeta per scendere direttemente verso il rifugio passando vicino al portillon superior. scelta azzeccata perchè mentre ci prepariamo per la discesa arrivano le nuvole e la visibilità peggiora rapidamente. perciò all'inizio la discesa è un po' compromessa ma man mano che ci abbassiamo migliora e ci godiamo il polverone.
9.I pendii che portano al Portillon inferior e superior – qui siamo scesi nel polverone…. (foto fatta in salita)

10.

10.Rifugio Renclusa 2140 m

La vita in rifugio spagnolo è piùttosto spartana Sad – freddo dapperttutto, nessuna stanza per asciugare scarponi e magliette, ci sono 2 stufe in tutto il rifugio: una nella sala pranzo (con scarso effetto riscaldante – abbiamo mangiato col piumino, qualcuno anche col berettino) e uno nel corridoio delle stanze; con cartelli che dicono di non appendere indumenti in prossimità della stufa….

L’unico comfort è stato di avere la doccia con acqua calda in stanza; tutto il resto – mangiare e colazione compreso – scarso, molto scarso – (mezza pensione soci CAI/AVS 32 Euro).

Per lunedì si prevede qualche schiarita in mattinata e peggioramento rapido con neve e vento forte.

Decidiamo di cambiare i programmi, domani lunedì a scendere a valle, dormire a Benasque e martedì – che dovrebbe essere il giorno peggiore – trasferirci a Torla e salire col brutto tempo al rifugio Goriz per avere poi mercoledì con tempo migliore e poter fare una gita partendo dal rifugio Goriz – eventualmente giovedì che dovrebbe essere la giornata migliore la salita al monte Perdido.

Per la gita di domani lunedì ci consultiamo e troviamo

Plan A: se è proprio brutto, brutto saliamo soltanto al collado del monte Paderno e scendiamo per il vallone omonimo
Plan B: se è un po’ meglio possiamo salire in cima al Tuc de Paderno e scendere per il vallone omonimo
Plan C: se è proprio bello, bello – con vento accettabile possiamo salire al Pico de Alba e scendere per il vallone dei “Tedeschi” (lo chiamiamo così dalla relazione che abbiamo trovato in rete)

Lunedì 19.03.2018

verso il Pico de Alba 3108 m

oggi ci alziamo col cielo sereno…. puntiamo al pico d'alba - fin dove il meteo ce lo consentirà e discesa per il vallone di paderna. saliamo verso il collado di paderno

11.

11.fin qui la salita era identica a quella di ieri; andando dritto ieri siamo saliti verso la Maladeta – oggi invece gireremo a destra verso il collado di Paderno

12.

12.…e ci avviciniamo al vallone della salita alla cima ma a quota 2700 m - in vista del pico d'alba - col vento forte, le bandiere di neve alzate in cresta e nuvolaio in arrivo decidiamo di scendere. percorriamo il vallone a dx della tuca blanca de paderna (una parete rocciosa impressionante) fino a quota 2400 m ca. qui siamo al riparo del vento, c'è il sole e la neve è stata talmente bella che ''rifocamos'' (ripelliamo) e ci rifaciamo i pendii splendidi col polverone. proseguiamo in direzione NO e raggiungiamo la pista da fondo in prossimità del hospital, a 400 m dal nostro parcheggio, che raggiungiamo sci a piedi a bordo della strada. a benasque (1100 m) il pomeriggio bufera di neve. anche oggi neve, ambiente e panorami stupendi - visto le previsioni di meteo veramente un grande regalo - anche senza aver raggiunto nessuna cima siamo tutti felici e più che contenti.


Martedì 20 marzo:

Ci spostiamo a Torla con meteo neanche così brutto, vento si, nuvole ma non pessimo come dicevano le previsioni. Ma in alta quota è previsto ventazzo a 80 km/h e temperature di -22° che con effetto windchill saranno come -35° Shocked Shocked

Al centro visitatori del parco chiediamo info per la salita al rifugio Goriz ma la signorina ce lo sconsiglia, c’è allerta meteo per il vento, il vallone da percorrere è a forte rischio valanghe. Chiamiamo al rifugio, che il giorno prima non ci aveva detto niente della problematica quando avevamo chiesto informazioni per la salita.
Oggi invece anche lui sconsiglia di salire, ne oggi ne domani.
Il bollettino valanghe da un 4….
Ma la neve che vediamo non è tanta, ci sembra fattibile la salita ma…
Che fare?

Altro „Briefing“, un po‘ di discussioni, rischiamo?
Il vallone/canyon è lunghissimo e dopo c’è da salire un pendio ripido che non sappiamo quanto carico è?
Che facciamo?
Cambiamo ancora tutto?
Vince la ragione e la sicurezza e rinunciamo.

Mentre noi discutiamo Wanda si reca da un dottore con forte mal di schiena; dopo un’accurata visita le fa un’iniezione di cortisone – il tutto pagando € 2,40! Shocked

Scattano i lavori logistici: disdire il rifugio, disdire l’Hotel prenotato a Torla, trovare una nuova sistemazione per stanotte, decidere cosa facciamo nei prossimi giorni – mamma mia, aiutooooo!

Qui entra in gioco Martina – il nostro „multitalento/la viaggiatrice nel mondo“.
Lei parla spagnolo, inglese e riesce a gestire le cose in maniera straordinaria e si risolve tutto. Smile Smile

Prima di partire andiamo a vedere l’imbocco del vallone che porta al rifugio Goriz, la strada è chiusa per pericolo valanghe e mentro ci fermiamo per una sosta notiamo che dall’alto i canali scaricano valanghe – se c’era un ultimo dubbio adesso capiamo che abbiamo fatto bene a rinunciare!

13.

13.Torla – con dietro la montagna piena di canali che scaricano neve….

Il posto sembra essere stupendo e qualcuno già sta pensando di tornare – magari d’estate e anche con la bici.

Torniamo a Benasque al nostro Hotel dove già abbiamo dormito la notte scorsa.
Durante il viaggio, col sole che scalda – ma siamo fuori dalle montagne (li è diverso e tutto coperto) – ci fermiamo a fare una passeggiata lungo un torrente.


La sera al’Hotel altro „Briefing“ – cosa facciamo domani?
Saliamo di nuovo al rifugio Renclusa?
Giovedì dovrebbe essere bello e qualcuno vorrebbe fare il Pico d’Aneto (3.404 m) – la cima più alta dei Pirenei.
Dal rifugio danno 4-5 ore di salita, l’itinerario è eterno – dislivello discreto 1200 m. Ma la sistemazione al rifugio non era proprio il massimo, qualcuno propone di partire dal fondovalle e farlo in giornata; questo significa però fare un gitone di 12 ore e 1700 m dislivello (come sappiamo da una relazione di amici veneti) – rimane comunque l’incognita del vento in alta quota che viene dato sempre forte – oieoieoie – viene mal di testa a pensare a tutte le eventualità.

Intanto decidiamo di alzarci domattina, provare a partire per una gita, che sia il Pic Sacroux oppure se il meteo è pessimo salire per il boschetto del vallone Paderno – vogliamo muoverci. Detto – fatto!


Mercoledì 21 marzo:

Dopo la colazione partiamo pronti per fare una gita, meteo a Benasque: vento forte, nuvolaio.
Saliamo e peggiora, dobbiamo montare le catene sul furgone che ha solo gomme estive.
Chi esce dalla macchina deve vedersela col ventaccio, nevischio, raffiche forti e siamo a quota 1400 m neanche in fondovalle a 1700 m…

14.

14.Bufera, ventazzo, neve - brrrrrrrrrr

Montiamo le catene, dopo pochi metri una si rompe…
No, così non ha nessun senso – cosa andiamo a fare con questa bufera????

Torniamo al Hotel e decidiamo di fuggire – fuori dalle montagne verso la pianura dove il meteo sembra essere migliore.

Andiamo al monastero di Santa Maria de Obarra per fare una passeggiata.
Ci sarebbe anche una ferrata da fare e così Ermanno torna al parcheggio per prendere lo zaino dal furgone.
Arriva chiedendoci: „Chi ha la seconda chiave del furgone?“

Seconda chiave?
Seconda chiave?????

Nessuno ce l’ha, abbiamo ricevuto soltanto una chiave. Shocked

Oieoieoieoie – il furgone è chiuso con la chiave dentro….

Ci sono due proposte per risolvere il problema:
rompere il vetro – noooooo, aprire con un ferro – che però non abbiamo.

Chiamiamo l’agenzia a Barcelona chiedendo di mandarci assistenza – costo 300 €. Rolling Eyes Rolling Eyes

Pazienza, non è la fine del mondo.
Mentre in tre aspettiamo per 2 ore l’arrivo dell’assistenza gli altri si fanno la passeggiata.

Arriva Ignazio, un simpatico ragazzo spagnolo che dopo molti tentativi – stava quasi per arrendersi – riesce ad aprire la porta del passeggiero con l’aiuto di un ferro lungo. Che sollievo!

15.

15.Grazie Ignazio!

La sera altro Briefing in Hotel:

COSA FACCIAMO DOMANIIIIIIIII????????

Tutto abbiamo voglia di fare qualcosa con gli sci, ma cosa, dove, come?
Con previsioni del meteo ancora incerte, abbiamo visto che non sono proprio affidabili e si deve comunque andare „a vista“ e decidere in base a quello che si trova.
Marco corre in edicola e compra cartine e una guida.
Alla fine decidiamo di entrare nella valle Eriste per salire al rifugio Angel Orus, il vallone di salita è rivolto a Est e dovrebbe essere protetto dal vento. Poi vediamo, danno sempre pericolo 4 sopra i 2100 m.

Detto – fatto!

Giovedì 22 marzo:

Tucon redondo 2642 m e forcella de tuca de sillerets 2700 m

Attenzione: l’esposizione di salita alla cima è NORDOVEST e la cresta ce l’avevamo alla nostra sx

Uffa – leggo e rileggo sempre più volte il report prima di confermarlo, ma purtroppo succede che mi sfuggono degli errori Twisted Evil e me ne accorgo soltanto dopo che rileggo la relazione pubblicata – senza possibilità di correggere. Scusate!!!!

dopo 2 giorni di fermo forzato per condizioni meteo estreme, rif. goriz non raggiungibile per pericolo valanghe oggi la voglia di muoversi era tanta. saliamo la val eriste arrivando col furgone fino a 1400 m, l' altra macchina riesce a salire quasi fino al parcheggio de verano a quota 1600 m.

Anche oggi dobbiamo montare le catene al furgone per delle lastre di ghiaccio sulla stradina ripida.
Una delle due è già rotta, ma tiene.
Andando avanti si rompe anche la seconda e ci fermiamo a quota 1400 e partiamo da li.
Scopriamo che ci hanno dato catene non adatte a furgone, troppo deboli Rolling Eyes

lunga salita per sentierino stretto e ripido con parecchi togli e metti per guadi - in salita fattibile con le pelli ma in discesa impossibile da sciare perciò dai 1700 m in giù per ca 2 km a piedi fino al furgone

16.

16.Uno dei tanti cava-metti da fare sia in salita che anche in discesa – avvicinamento al rifugio lungo e a tratti tortuoso…

chiediamo consiglio al gentilissimo rifugista del rif. Angel Orus cosa possiamo fare visto il pericolo valanghe grado 4 sopra 2100 me ci indica la cima tucon redondo - facile dice lui - indicandoci la direzione.

17.

17.Vista dal rifugio verso il Tucon Redondo

saliamo seguendo le sue indicazioni in direzione sudovest ma a un bivio invece che salire una rampa ripida ghiacciata ci sembra piu logico portarci a destra seguendo il vallone.

18.

18.dalla sella bisognava salire nettamente verso sinsitra per accedere alla spalla. Anche riguardando le foto non abbiamo capito bene come e dove, certo è che abbiamo sbagliato qualcosa… Confused

19.20.

19. arriviamo così sotto una cresta rocciosa (alla nostra sx) e da waypoint gps la cima dovrebbe essere lassù. individuiamo un canalino che sembra fattibile salire con ramponi e piccozza e in tre ci proviamo, ma all'uscita ci troviamo su una cresta affilata con passaggi di II su roccia con dei salti sotto e non ci fidiamo ad affrontare gli ultimi pochi metri che ci separano dalla cima e torniamo al deposito sci.
20. altri 2 invece sono saliti alla forcella de tuca de sillerets per un canale ripido poco piu a O del nostro deposito sci. Silvano sci a piedi, Martina facendo l’ultimo pezzo più ripido senza sci.

discesa sulla via di salita con ravanamento nel bosco e nelle piane con canalini di ruscello da passare meglio senza sci. visto l'impegnativa salita e ancora di piu discesa dal rifugio al parcheggio converebbe rimanere a dormire almeno per una o meglio due notti. oggi finalmente sole e vento solo sopra i 2000 m - sopportabile, raffiche fortissime per fortuna poche. neve varia di tutti i tipi ma quasi sempre ben sciabile. ambiente selvaggio e maestoso; dal rifugio ci sono tante possibilità di fare belle gite

Perciò – niente cima neanche oggi…. Confused Sad

Venerdì 23 marzo:

Ci spostiamo in val d’Aran.
Consultando cartine e cercando in rete abbiamo individuato una gita adatta alle nostre esigenze:
Tuc deth Port di Viehla – partenza poco dopo l’uscita del Tunnel a 6 km prima di Viehla dove pernotteremo.

Tuc de Horno 2390 m

Il lettore attento noterà che la cima fatta è un’altra invece…

Come spesso successo abbiamo cambiato itinerario strada facendo – è stato un po’ “sintomatico” per queste gite in Spagna – ma in fondo è anche un pochino divertente partire per una destinazione e finire in un altro posto invece – c’est la vie Laughing

21. 22.23.

21.+22 si sale adesso seguendo il sentiero sempre in direzione sud passando per la cabana pontet 1600 m e il ponticello poco dopo che si attraversa. si monta sulla dorsale a dx Ovest, risalendola si nota il valloncello che sale a destra Sudovest piu ripido e che porta al pianoro Coma de Montanero 2064 m che si attraversa in direzione Ovest fino a una evidente forcella 2314 m…..in discesa dalla forcella abbiamo aggirato il pianoro stando il piu alti possibile per scendere un bel vallone che ci ha riportato sulla traccia di salita nei pressi della dorsale fatta in salita (linea rossa in foto 20)

In verde la nostra traccia di salita, traccia già battuta che abbiamo seguito pensando di essere sull’itinerario verso il Tuc deth Port di Viehla.
Solamente arrivando al pianoro ci siamo accorti di essere nel vallone precedente.
La linea viola segna la salita al vallone del Port de Viehla – sarebbe stata da tracciare.
Ma per noi andava bene anche la traccia trovata pronta, considerando l’arrivo delle nuvole con peggioramento della visibilità, il pericolo valanghe ancora alto (il giorno prima 2 morti in zona…Shocked )

23.Tuc de Horno – finalmente una cimaaaaaaaaaa!!!!

24.

24. Per festeggiare pure Luisa – astemia severa – beve un sorso di Zibibo di Pantelleria Laughing Shocked Rolling Eyes

Ci fermiamo al parcheggio per un piccolo spuntino e la polizia ci chiude la strada per il passaggio di una gara ciclistica, gara che si conclude proprio a Viehla. Faceva impressione vedere i ciclisti passare in braghette e manche corte, a velocità sui 70 km/h – e noi col piumino e guanti – brrrrrrrrrr.

Sabato 24 marzo:

Il programma prevede una gita nei d’intorni di Viehla sempre in val d’Aran ma la mattina ci svegliamo con una fitta nevicata; scartiamo l’idea di fare una gita e ci trasformiamo in turisti.
Visita del Monastero Regio di Santa Maria de Poblet e trasferimento a Tarragona sul mare.

Domenica 25 marzo:
Visita della città e trasferimento al aereoporto di Barcelona, mentre i nostri 2 pensionati si avviano via terra per rientrare in patria.


Alcuni informazioni logistiche:
Volo Venezia/Barcelona con la Vueling – costo A/R senza bagaglio di stiva 170,00 € - per 8 persone abbiamo preso in comune 3 bagagli di stiva – costo totale 120 €.
Sci/materiale tecnico l’hanno portato Ermanno ed Antonio.
Noleggio macchina/furgone VW compreso assicurazione e benzina per l’intero periodo € 867,00
Pernottamenti nei Hotel con colazione sui 30 €/notte/persona.

Abbiamo fatto i calcoli, tutto il viaggio compreso mangiare e bere (consumazione media – niente ubriacate… Laughing ) ca. € 750,00

Direi che nonostante le circostanze non prorio ottimali siamo riusciti a sfruttare al meglio questa trasferta, giornate intense, qualche discussione, tante risate, belle montagne "nuove", un super “Team-Work” dove ognuno ha contribuito con le proprie capacità – 10 persone uniti dalla nostra “Maman Luise”

Di cime ne abbiamo fatte soltanto UNA.
Ma preferisco così anzichè le 5 cime dell'anno scorso in Bulgaria: tutte fatte con il nebbione, senza vedere niente.
Quest'anno invece abbiamo fatto 4 gite col sole (o quasi sole) di cui 2 sciate in mezzo metro di polvere, una sciata con neve buona e l'altra in ambiente bellissimo con neve varia - sono contenta!

Mille grazie a tutti e spero in un altro viaggio anche nell’anno prossimo!!!!

Altre foto qui:
https://photos.app.goo.gl/oq87f3kWyUcPiB1C3


L'ultima modifica di Ruthi il Gio Mar 29, 2018 16:34, modificato 1 volta
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ste Rispondi citando



Registrato: 07/04/05 16:05
Messaggi: 6285
Luogo di residenza: Portus Naonis

MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2018 14:33    Oggetto:
 
apperò Exclamation Surprised che report Smile
grazie per la condivisione e la simpatia Wink
_________________
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> Far from the Madding Crowd
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♡ So many mountains, so little time...
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luisa-ve Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 10:52
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Luogo di residenza: mestre

MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2018 17:53    Oggetto: Pirenei
 
Aggiungo 2 piccoli aneddoti al report di Ruth riguardo le nostre avventure o disavventure spagnole.....
1) grazie al mal di schiena di Vanda ( era completamente bloccata! ma comunque avrebbe volentieri fatto a meno di fare da cavia...) abbiamo avuto la dimostrazione che la tessera sanitaria (Tessera europea di assicurazione malattia) almeno per le visite, ricette e acquisto farmaci funziona nei paesi europei convenzionati, è stato pagato infatti solo un piccolo ticket per i farmaci.
Lo dico perchè spesso le varie agenzie viaggi o le stesse compagnie aeree "spingono" perchè ci si faccia un'assicurazione sanitaria integrativa....
2) Luisa-TO poco prima di imbarcarsi, già davanti al gate, si è accorta di aver perso biglietto di imbarco e documento d'identità. Panico collettivo! Vedevamo già Luisa bloccata in aeroporto per un anno come Tom Hanks in The Terminal. Cercato disperatamente nei bagni, sotto i sedili, nei negozi, negli spazi aperti, ovviamente nelle borse, giacche, etc poi tramite 2 Uffici Informazioni sono stati trovati: erano stati consegnati da una signora. Ovviamente il commento dell'impiegata per Luisa è stato: Lei è davvero una ragazza fortunata! Eh si qualche volta ci vuole davvero fortuna!
_________________
sole/neve
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Leo Rispondi citando



Registrato: 27/01/07 17:31
Messaggi: 5210
Luogo di residenza: Zoldo

MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2018 20:49    Oggetto:
 
Ecco un'altra superstite del Forum!! Very Happy Very Happy

Grazie del tempo che hai dedicato!

Tuto bello fuorchè il meteo, peccato!! Crying or Very sad Laughing
_________________
"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
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renrav Rispondi citando



Registrato: 23/01/09 23:28
Messaggi: 2821
Luogo di residenza: TN

MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2018 21:57    Oggetto:
 
Come tutti sanno sono alcol free, di vino capisco niente, ma vi posso garantire che questa è la cosa più indecente che si possa vedere (a meno che non sia lampone). Confused Confused Confused Confused Confused Rolling Eyes Very Happy


_________________
non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di sorgere
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gamba Rispondi citando



Registrato: 18/06/09 13:45
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Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2018 22:23    Oggetto:
 
sangria on the road Cool
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l'ultima strega Rispondi citando



Registrato: 14/05/09 20:17
Messaggi: 2406
Luogo di residenza: in tutto il mondo

MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 9:13    Oggetto:
 
gamba ha scritto:
sangria on the road Cool



Sangria for ever!!! Very Happy Very Happy Very Happy


Bellissimo Ruth!! siete grandi Razz Io dei Pirenei ho tanti bei ricordi.. Wink
_________________
Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini )
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simo73 Rispondi citando



Registrato: 28/11/10 12:41
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Luogo di residenza: imola

MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 9:42    Oggetto:
 
Bella li ruth!!!
Grande racconto e bei posti...
Un piacere leggerti Wink
_________________
..."Coloro che sanno contemplare le bellezze della natura vi troveranno sorgenti di forza che li nutriranno per tutta la vita"...
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Annibale Rispondi citando



Registrato: 29/12/07 20:55
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Luogo di residenza: Pescara

MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 10:27    Oggetto: Re: Spagna Pirenei 17.-25.03.2018
 
Ruthi ha scritto:
7.
7. Pico de la Maladeta col canalino da salire probabilmente a piedi per accedere alla cresta (facile) che porta in vetta

10.

10.Rifugio Renclusa 2140 m

La vita in rifugio spagnolo è piùttosto spartana Sad – freddo dapperttutto, nessuna stanza per asciugare scarponi e magliette, ci sono 2 stufe in tutto il rifugio: una nella sala pranzo (con scarso effetto riscaldante – abbiamo mangiato col piumino, qualcuno anche col berettino) e uno nel corridoio delle stanze; con cartelli che dicono di non appendere indumenti in prossimità della stufa….

L’unico comfort è stato di avere la doccia con acqua calda in stanza; tutto il resto – mangiare e colazione compreso – scarso, molto scarso – (mezza pensione soci CAI/AVS 32 Euro).



Buongiorno ho letto la prima metà del Report e mi permetto di fare qualche considerazione,dal momento che penso di conoscere molto bene la Spagna e le montagne spagnole.

1) il canale per accedere alla cresta dorsale superiore della Maladeta (la Rimaya) è sui 55-60°,non è banale, e spesso,a seconda delle condizioni, viene percorso assicurati.

2) mi sorprende moltissimo la vostra valutazione dei Rifugi spagnoli.
Sono stato alla Renclusa,al Goriz,al Respomuso ed a vari altri Rifugi spagnoli.
Il trattamento è ottimale.La gestione è sempre del Club Alpino Spagnolo.
In virtù della Reciprocità vale sempre la Tessera del CAI per lo sconto (cosa che invece raramente succede in Italia).
Io ho sempre mangiato bene ed abbondante.
Quasi sempre ci sono stanze e non camerate.
Sono gentili e cordiali,soprattutto con gli Italiani .
_________________
« Noi troveremo una strada. Oppure ne apriremo una nuova. »
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Ruthi Rispondi citando



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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 17:11    Oggetto:
 
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L'ultima modifica di Ruthi il Ven Mar 30, 2018 17:25, modificato 1 volta
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Ruthi Rispondi citando



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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 17:21    Oggetto:
 
Ciao Annibale,
i posti ci sono piaciuti molto e con un meteo migliore una o l'altra cima sicuramente l'avremo "conquistata". Infatti nel nostro megabagagliaio avevamo di tutto: piccozza e ramponi sowieso, imbrago, moschettoni, cordini, 2 corde da 30 m, alcuni chiodi da ghiaccio. Non siamo arrivati impreparati. Sapevamo che arrivare in cima non sarebbe stato banale.
Per la Maladeta: visto le previsioni pessime non era nostra intenzione salire in cima. Per noi era già un grandissimo regalo poter muoverci con qualche raggio di sole e invece di trovare il temuto ghiaccio - eravamo tutti abbastanza preoccupati per non dire terrorizzati - trovare un bel polverone.
Per i rifugio spagnoli: possiamo parlare solo di uno - il rifugio Renclusa.
Sono d'accordo sulla gentilezza, anzi uno dei due gestori era mooolto gentile e carino mentre l'altro un po' meno....
Forse il mio giudizzio complessivo negativo è condizionato molto dal fatto che sono tanto freddolosa e trovarmi/ci un rifugio frrrreddo non ha aiutato molto. Come scritto, non c'era neanche una stanza per poter asciugare scarponi, magliette, calzini etc. e vicino alle uniche 2 stufe c'erano cartelli di "divieto" di appendere robe! E mangiare col piumino e berretto in testa con i piedi freddi non è proprio il massimo.
La cena era discreta ma la colazione con le fette biscottate confezionate nel celofan - no, non mi sembra una cosa da "laudare" - e lo dicevano anche gli altri del gruppo.
Personalmente faccio fatica a capire come un rifugio frequentato quasi esclusivamente da scialpinisti non predisponga un posto per asciugare la roba umida/bagnata. Ma se ti fermi più giorni in rifugio (poi noi col meteo anche scarso, altrimenti c'è la speranza di riuscire a fare asciugare le robe al sole...) come fai a gestire la cosa?
Tutto ciò non toglie niente alla meraviglia dei posti che abbiamo visto - da ritornare se capita l'occasione! Very Happy
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ste Rispondi citando



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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 17:22    Oggetto:
 
penso che la possibilità di asciugarsi, quindi un ambiente riscaldato, sia una priorità in un rifugio invernale Exclamation Rolling Eyes
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sergio63 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2018 22:56    Oggetto:
 
Bello Very Happy

Report atteso dal primo inserimento nel db Laughing
Grazie Wink
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fabbrissimo Rispondi citando



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MessaggioInviato: Sab Mar 31, 2018 0:36    Oggetto:
 
Laughing Laughing Laughing

Stupendo tutto, ma soprattutto la passione e la voglia di raccontare…
Che bel racconto!

Brava ruth e soci !


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Petek Rispondi citando



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MessaggioInviato: Sab Mar 31, 2018 10:49    Oggetto:
 
Bei posti!
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L'ultima modifica di Petek il Sab Mar 31, 2018 11:22, modificato 1 volta
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