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Ruthi |
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Registrato: 02/03/12 10:57 Messaggi: 1647 Luogo di residenza: Terlano BZ
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Inviato: Mar Lug 10, 2018 8:19 Oggetto: Giro Sciliar Sassolungo MTB - 07.-08.07.2018 |
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Giro Sciliar Sassolungo MTB - 07.-08.07.2018
Der Schlern / lo Sciliar (2564 m) con la sua forma particolare da sempre mi è piaciuto tantissimo; lo vedo andando verso Bolzano oppure Appiano.
Ma ci sono salita la prima volta soltanto quasi vent'anni fa - il 18.10.1999: le bimbe erano „sistemate“ in una gita autunnale con la scuola e così mi ero concesso anch’io una piccola „gita autunnale“ infrasettimanale.
Mi ricordo come oggi la giornata, cielo azzuro senza neanche una nuvola, come solo in autunno accade, visibilità illimitata a 360° in cima – è stato meraviglioso quella volta - "Ein herrlicher Tag!" .
Nel frattempo ci sono salita molte altre volte.
Credo di aver percorso tutte le vie di accesso „normali“ e anche una di quelle „segrete/da Insider“: il Tschurtschentalerweg sulla parete Sud, una via selvaggia con tratti esposti di arrampicata (II/III) in alto.
È sempre una sensazione magica percorrere questo altipiano lunare – e sembra che non sia l’unica a percepire quest’atmosfera speciale: sono state trovate segni di culto antico sull’altipiano.
(Peter Haupt: Bronzezeitlicher Brandopferplatz und römisches Heiligtum: neue archäologische Untersuchungen auf dem Schlern. In: Der Schlern, 83, 2009, S. 4–21)
In questi mesi che vado quasi esclusivamente in bici in montagna avevo pensato di rifare il giro del Sassolungo – giro che ho già fatto più volte e che conosco bene – ma mi era venuta la voglia di combinarlo con la salita allo Sciliar – con pernottamento al rifugio ovviamente perchè parliamo sempre di un dislivello sopra 2400 m e mi piace godere le ore in montagna concedendomi tante pause sia per fare foto sia per ammirare l’ambiente attorno.
Poi dormire al rifugio Bolzano/Schlernhütte vuol dire poter salire in cima al Monte Petz (2564 m) dopo cena e ammirare il tramonto col „Enrosadira“ del Catinaccio e le altre cime dolomitiche – uno spettacolo unico!
Avevo letto alcuni report nei forum di bici, sapevo che „lo Sciliar in bici“ non sarebbe stato semplice, ne la salita ne la discesa ma per me/noi non è un problema portare la bici a mano per un po' oppure spalleggiare (se limitato a brevi tratti) e così questo finesettimana scorso ci siamo buttati in questa avventura!
E che avventura bella, bella, bellissima – DER PLAN IST AUFGEGANGEN – anche grazie al bel tempo stabile e tutto l’insieme delle circostanze.
Il percorso:
Sabato 07.07.2018: St. Cristina/Gardena – Monte Pana – Zallinger – Passo Duron/Mahlknechtjoch – Rifugio Tires/Tierser Alpl – Schlern con pernottamento in rifugio.
Domenica 08.07.2018:
Discesa per il Touristensteig Nr. 1 all’Alpe di Siusi – Saltner Hütte – Rifugio Molignon/Mahlknechthütte – Passo Duron – Val Duron – Campitello di Fassa – Funivia al Col Rodella – Città dei Sassi – Monte Pana – St. Cristina/Gardena
Totale ca 60 km con 2400 m dislivello
La salita dal rifuigo Tires fino a raggiungere l’altipiano dello Sciliar abbiamo fatto quasi tutto a piedi, alcuni tratti spaleggiando la bici – il sentiero è stretto, a volte esposto e si incontrano escursionisti e bisogna lasciare la precedenza sempre a loro.
Anche la discesa per il „Touristensteig“ l’abbiamo fatto in gran parte (almeno quella parte dove il sentiero diventa ripido/sassoso/roccioso) a piedi ma questo lo sapevamo già dall’inizio e non ci ha disturbato.
Il giro che siamo riusciti a percorrere in questi 2 giorni valeva senz’altro la (poca) fatica fatta e ci ha ripagati ampiamente.
Hanno organizzato addirittura un concerto Jazz al rifugio Comici in nostro onore… (scherzo)
Di solito non sono una grande amante di questo genere di musica ma sentire i suoni a volte bizzarri nel contesto delle montagne pallide - col massiccio del Sella dietro il gruppo, le nuvole che correvano in cielo, il vento che soffiava – tutto questo era veramente straordinario.
Non carico alte foto sul server OTT – ma le ho messe qui:
https://photos.app.goo.gl/EKciYwuCZoYnHQii9
Mia sorella mi da della „pazza“ perchè porto la bici in questi posti ….
Ma in fondo un po‘ di follia ci sta e il rapporto tra „bici a mano“ e „lasciamo scorrere le ruote“ in questo giro luuuuungo e di una bellezza straordinaria per me è assolutamente equilibrato.
Lo trovo bellissimo ed interessante „riscoprire“ lati nuovi delle montagne che già conosco, in bici si riesce a fare giri molto lunghi e c’è il vantaggio (un po‘ come nello scialpinismo) che in discesa non si fa fatica!!!
E di questi giri ce ne sono molti e ne ho già in mente qualcun’altro…... Arriviamo!!!!! |
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luisa-ve |
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Registrato: 21/02/06 10:52 Messaggi: 381 Luogo di residenza: mestre
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Inviato: Mar Lug 10, 2018 16:16 Oggetto: |
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Bel giro e belle foto come sempre. Solo una curiosità tecnica: come "bagagli" per 2 giorni avevate solo marsupio e uno strano "sacchetto" legato sul manubrio?
E le scarpe erano quelle normali da trekking senza aggancio rapido quindi?
Ciao a te e al giovane felice pensionato
Luisa _________________ sole/neve |
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l'ultima strega |
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Registrato: 14/05/09 20:17 Messaggi: 2406 Luogo di residenza: in tutto il mondo
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Inviato: Mar Lug 10, 2018 17:08 Oggetto: |
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Come vorrei essere lassù, se non altro solo per vedervi scendere!
Bel giro, e .... in gamba.... per la prossima! _________________ Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini ) |
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Ruthi |
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Registrato: 02/03/12 10:57 Messaggi: 1647 Luogo di residenza: Terlano BZ
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Inviato: Mar Lug 10, 2018 19:24 Oggetto: |
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luisa-ve ha scritto: | .... Solo una curiosità tecnica: come "bagagli" per 2 giorni avevate solo marsupio e uno strano "sacchetto" legato sul manubrio?
E le scarpe erano quelle normali da trekking senza aggancio rapido quindi?
Ciao a te e al giovane felice pensionato
Luisa |
A me piace viaggiare con la schiena libera; perciò marsupio sulle anche - bello capiente - per giri di un giorno ci sta tutto assieme al borsellino sul telaio (Decathlon 15 Euro); il marsupio l'ho ordinato in internet per ca. 25 Euro mentre quello di Antonio ORTLIEB (impermeabile) costa ca. 75 Euro
Quel strano sacchetto legato sul mio manubrio è uno zainetto "tascabile" morbido della Salewa (se non lo usi lo metti via e diventa una piccola pallina, puoi metterlo in spalla come un vero zaino - molto pratico) che va benissimo; l'ho legato semplicemente con due lacci sul manubrio e ha tenuto perfettamente.
Scarpe da trekking SI - siccome c'erano da fare tratti di sentiero su sassi/roccia ho fatto bene a mettere questi, col ferro sotto in quei pochi tratti stretti con roccia sotto i piedi e la bici in mano/sulla spalla non sarebbe stato bello a non sentirmi sicura ad ogni passo... |
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