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dalla parte delle donne
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Magazine: tra cultura e informazione

la gardenese Rispondi citando



Registrato: 08/05/07 22:45
Messaggi: 602
Luogo di residenza: Castelfranco Veneto

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 10:40    Oggetto: dalla parte delle donne
 
"...Da quel momento in poi io ho continuato con queste nuove attività mentre mia moglie, per sua scelta, a parte qualche partita a tennis (non con me) e qualche gita sci-escursionistica con gli sci da fondo, si è dedicata ai figli...."
"... Io non mi sento di aver trascurato la famiglia nemmeno quando stavo via sia il sabato che la domenica..."
Esplorando il topic sulla bellezza e debolezza, poi quello sulla scelta tra montagna e sentimenti, mi sono bloccata un bel po': cosa dire e, soprattutto, cos'era quel senso di disagio che mi prendeva impedendomi il commento?Così, preferisco aprire di getto questa nuova pagina, e scusate le idee confuse.
Ho ri-scoperto i monti nel mezzo del cammin, e da allora sono passati altri anni. Lassù poche le donne, pochissime quelle costanti e appassionate (quelle cioè che non frequentano solo perchè il marito o il gruppo o, peggio, lo sport...). Ho parlato con diversi alpinisti, anche solo escursionisti, e sempre arrivavano frasi come queste del nostro OtTiano, assolutamente innocenti e sacrosante, perchè di certo condivise dalle loro compagne, però mi lasciavano un senso di tristezza, non so dire.
Sarà che ho avuto un padre alpinista che sempre, ogni week end, partiva, e tornava con una luce negli occhi che allora non capivo, mentre mia madre con noi figlie preferiva, così pare, restare a casa con tante faccende da sbrigare...così per 14 anni, fino a quel giorno, quando siamo partite noi per andare a vederlo a Cortina, nel piccolo obitorio del cimitero, dopo che il soccorso alpino lo aveva recuperato dalla parete della Fiames.
Oggi capisco l'attrazione provata da quest'uomo che non avrebbe potuto mediare la montagna con nessun altro affetto, troppo grande il fascino!
Ma io che sono donna? nemmeno io riesco a pensare di rinunciare al mio vivere la montagna con la prospettiva magari di una maternità che di certo darebbe gioie indescrivibili ma mi allontanerebbe da questa fonte di pienezza, di ricarica spirituale, di condivisione e di bellezza che per me non ha uguali. Mi chiedo: quante donne hanno accettato con rassegnazione o si sono convinte che non era più il tempo per loro? E perchè non ho MAI trovato in montagna donne che mi abbiano detto di doversi affrettare perchè a casa il compagno le aspettava con i bambini?
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espo Rispondi citando



Registrato: 03/01/06 10:28
Messaggi: 3087
Luogo di residenza: trieste

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 11:28    Oggetto: Re: dalla parte delle donne
 
la gardenese ha scritto:


Ma io che sono donna? nemmeno io riesco a pensare di rinunciare al mio vivere la montagna con la prospettiva magari di una maternità che di certo darebbe gioie indescrivibili ma mi allontanerebbe da questa fonte di pienezza, di ricarica spirituale, di condivisione e di bellezza che per me non ha uguali. Mi chiedo: quante donne hanno accettato con rassegnazione o si sono convinte che non era più il tempo per loro? E perchè non ho MAI trovato in montagna donne che mi abbiano detto di doversi affrettare perchè a casa il compagno le aspettava con i bambini?


ma perchè dovresti rinunciare? forse che donne alpiniste, madri alpiniste non esistono? forse che non vanno in montagna con costanza e dedizione e anche con ottimi risultati?

ce ne sono molte + di quante forse tu possa immaginare. la passione non conosce sesso ne ostacoli. sembra che esista solo un universo maschile perchè i maschi sono numericamente superiori. ma le montagne sono piene di donne che vanno. dalla semplice escursione alle salite + dure
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massimo

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menz Rispondi citando



Registrato: 01/03/06 12:46
Messaggi: 2665
Luogo di residenza: Brescia - Pavia

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 11:35    Oggetto:
 
Poni una questione difficile Gardenese, come la pose hai tempi Skilav in montagna e sentimenti... poi quel topic si svaccò prima che potessi dire qualcosa di sensato.
La tua esperienza personale rafforza alcune mie personali convinzioni, circa la scelta necessaria da operare tra gli affetti della famiglia e la pratica costante della montagna.
Tornando invece al tema che proponi nel topic, la presenza femminile in montagna e il tipo di donne che si incontrano, posso solo dire che qualcosa lentamente sta cambiando. Ho visto gruppi di ragazze e signore muoversi in autonomia, su sentieri e anche sugli sci... in orobia non è così strano come non è strano trovare ragazze che fanno snowboard come i loro coetanei o falesia, ecc...

E' una questione di tempi. Siamo onesti, la condizione di pari dignità della donna nella società non è una conquista antica, anzi in una alcuni settori ed in alcune aree territoriali non è stata nemmeno raggiunta.
Solo dopo che ci sarà una pari posizione economica, sociale, ecc.. potremo sperare in una seria frequentazione rosa delle montagne sempre che come si diceva nel topic aperto da TMK fra le giovani generazioni ci sia ancora la voglia e la possibilità di scoprire la montagna.
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Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
Messaggi: 8395
Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 14:00    Oggetto: Re: dalla parte delle donne
 
[quote="la gardenese
Ma io che sono donna? nemmeno io riesco a pensare di rinunciare al mio vivere la montagna con la prospettiva magari di una maternità che di certo darebbe gioie indescrivibili ma mi allontanerebbe da questa fonte di pienezza, di ricarica spirituale, di condivisione e di bellezza che per me non ha uguali. Mi chiedo: quante donne hanno accettato con rassegnazione o si sono convinte che non era più il tempo per loro? E perchè non ho MAI trovato in montagna donne che mi abbiano detto di doversi affrettare perchè a casa il compagno le aspettava con i bambini?[/quote]

Non rinunciare! almeno fin quando una passione più travolgente ti spinge in altre esperienze.
ciao
Maurizio
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SimonRussi Rispondi citando



Registrato: 08/11/06 09:33
Messaggi: 4519
Luogo di residenza: Laives (BZ)

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 14:50    Oggetto:
 
Beh, mi verrebbe facile, come a tanti, risponderti che non dovresti rinunciare. Che è possibile continuare a seguire le proprie passioni anche dopo aver "messo su famiglia". Come esempio, ti posso citare i miei suoceri, che hanno avuto una figlia, e se la sono portata in montagna forse ancor prima che imparasse a camminare (gli zaini porta-bimbo esistono apposta).
Ma per me è facile dirlo, non abbiamo figli. La mia morosa mi segue spesso in montagna, quindi spesso non ho neanche il dubbio se restare a casa o meno.

Magari ne riparliamo fra un paio di anni...
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Nicola Rispondi citando



Registrato: 13/10/06 10:13
Messaggi: 3120
Luogo di residenza: Schio

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 15:05    Oggetto: Re: dalla parte delle donne
 
la gardenese ha scritto:
E perchè non ho MAI trovato in montagna donne che mi abbiano detto di doversi affrettare perchè a casa il compagno le aspettava con i bambini?


Conosco una coppia di scialpinisti con due bambini piccoli, non potendoli ne portare dietro ne lasciare a nessuno si alternano nelle uscite... se si vuole, si può.
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Il monte è parabola della vita. Il monte innevato è parabola del paradiso.
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ste Rispondi citando



Registrato: 07/04/05 16:05
Messaggi: 6285
Luogo di residenza: Portus Naonis

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 16:11    Oggetto:
 
grazie Paola per aver ripreso un tema che avevo cercato di approfondire, ma che poi è svaporato nel normale stopicamento dei topic (seri e non)
Mi dispiace invece per tuo padre e tutte le sofferenze che la sua passione vi aveva causato.
Purtroppo le grandi passioni comportano una inevitabile dose di egoismo, altrimenti non sarebbe tali, ma dei semplici passatempi. Pensa a quanto hanno trascurato la famiglia i grandi alpinisti, o i grandi esploratori. Per loro fortuna a casa c'erano sempre delle donne disposte ad assumersi totalmente il peso della famiglia, e credo che il più delle volte lo abbiano fatto un po' per amore un po' per l'educazione (che ha sempre attribuito alle donne i doveri principali, mentre i guerrieri andavano a conquistare il mondo...)
Anche a me piacerebbe vedere dei ruoli invertiti: l'alpinista in montagna e il marito a casa con i figli. Se ci sono sono casi rari.
Il tema, complesso, tocca la cultura della nostra società, e l'atteggiamento delle donne improntato al sacrificio e alla rinuncia a cui sono state "addestrate".
Chi è intervenuto su questo argomento nel forum ha detto di non aver problemi con la patner, io ci credo, ma qualcosa - come a te - non mi torna. Confused
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Akire Rispondi citando



Registrato: 18/05/07 10:32
Messaggi: 71

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 16:29    Oggetto: Re: dalla parte delle donne
 
la gardenese ha scritto:
"
Ma io che sono donna? nemmeno io riesco a pensare di rinunciare al mio vivere la montagna con la prospettiva magari di una maternità che di certo darebbe gioie indescrivibili ma mi allontanerebbe da questa fonte di pienezza, di ricarica spirituale, di condivisione e di bellezza che per me non ha uguali. Mi chiedo: quante donne hanno accettato con rassegnazione o si sono convinte che non era più il tempo per loro? E perchè non ho MAI trovato in montagna donne che mi abbiano detto di doversi affrettare perchè a casa il compagno le aspettava con i bambini?


Penso che i tuoi dubbi siano assolutamente legittimi. Credo che le cose vadano vissute sempre nel momento in cui si presentano. Oggi per te la passione per la montagna, lo sci vanno al di sopra di ogni altra forma di "ricarica spirituale"... Domani magari questa passione lascerà spazio ad altre, perchè no, anche ad un figlio e ti assorbirà così tanto che il resto verrà dopo e la tua "ricarica spirituale" riuscirai a trovarla anche in altre piccole cose che ora non tieni in considerazione. Rispetto all'ultima domanda che poni, penso che si tratti di una delle tante convenzioni sociali a cui ci siamo adeguati e abituati, è più facile che i papa' possano prendersi del tempo per loro e per le loro passioni che non le mamme..che lavorano al lavoro e a casa.. Sad Sad
Ma, al di la' dell'opinione comune, io credo che uomo e donna abbiamo gli stessi diritti e le stesse potenzialità e che ogni coppia debba trovare il proprio equilibrio secondo le proprie regole e attitudini. Certo se si possono condividere assieme le passioni è la cosa più appagante che possa accadere ad una coppia se, così non è...accade quello di cui abbiamo già parlato nel topic inserito da Skylav con la necessità di mediare alla passione per qualcosa di importante e l'amore di una persona..
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Cerca ardentemente di scoprire a cosa sei chiamato, e poi cerca di essere quello e basta.
Ma qualunque cosa tu sia, cerca di dare e essere sempre il meglio che puoi.
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Akire Rispondi citando



Registrato: 18/05/07 10:32
Messaggi: 71

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 16:35    Oggetto:
 
skilav ha scritto:

Chi è intervenuto su questo argomento nel forum ha detto di non aver problemi con la patner, io ci credo, ma qualcosa - come a te - non mi torna. Confused


Concordo pienamente, a parole le difficoltà sembrano sempre superabili e il compromesso sembra dietro l'angolo...ma la vita di tutti i giorni, il lavoro, i bambini...mah..per me non è così facile Sad Sad
_________________
Cerca ardentemente di scoprire a cosa sei chiamato, e poi cerca di essere quello e basta.
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
Messaggi: 8395
Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 16:57    Oggetto:
 
skilav ha scritto:
Il tema, complesso, tocca la cultura della nostra società, e l'atteggiamento delle donne improntato al sacrificio e alla rinuncia a cui sono state "addestrate".
Chi è intervenuto su questo argomento nel forum ha detto di non aver problemi con la patner, io ci credo, ma qualcosa - come a te - non mi torna. Confused


Io ho incitato a non mollare, ma questo non significa nè che sia facile, nè che non possa portare problemi. In tal senso posso riportare la mia esperienza personale, che come scritto in'altro topic, parlando di affetti e montagne, ha visto addirittura un periodo di separazione dalla mia compagna. Anche in un momento così difficile (stiamo insieme da 25 anni), sapevamo entrambi che la ns. situazione non si sarebbe risolta nè con la mia rinuncia, o ridimensionamento dello spazio montagna, nè con un suo addomesticamento. non si può rinunciare alla libertà di nessuno, occorre conoscersi bene, e capire come e quanto si possa partecipare a quelle cose quotidiane, che spesso riguardano più la sfera femminile. In poche parole, la mia compagna ama la casa, se la modella come più gli piace, cura il suo corpo molto più di me, adora camminare per le vie di Roma, questo è il suo spazio, la montagna è il mio.
Maurizio
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Denali Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 14:59
Messaggi: 2456

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 17:22    Oggetto: Re: dalla parte delle donne
 
Akire ha scritto:
...io credo che uomo e donna abbiamo gli stessi diritti e le stesse potenzialità e che ogni coppia debba trovare il proprio equilibrio secondo le proprie regole e attitudini. Certo se si possono condividere assieme le passioni è la cosa più appagante che possa accadere ad una coppia se, così non è...accade quello di cui abbiamo già parlato nel topic inserito da Skylav con la necessità di mediare alla passione per qualcosa di importante e l'amore di una persona..
Sono molto d'accordo, ben detto.
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Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 17:37    Oggetto: Re: dalla parte delle donne
 
la gardenese ha scritto:
"...Da quel momento in poi io ho continuato con queste nuove attività mentre mia moglie, per sua scelta, a parte qualche partita a tennis (non con me) e qualche gita sci-escursionistica con gli sci da fondo, si è dedicata ai figli...."
"... Io non mi sento di aver trascurato la famiglia nemmeno quando stavo via sia il sabato che la domenica..."

........ E perchè non ho MAI trovato in montagna donne che mi abbiano detto di doversi affrettare perchè a casa il compagno le aspettava con i bambini?


Hai ripreso il Topic con le mie parole Embarassed Embarassed Embarassed . In effetti estrapolato così e visto da te che sei donna ed in più amante e frequentatrice della montagna può esserci qualcosa che non ti torna.
Ti assicuro però che mia moglie non ha mai rinunciato a niente perchè costretta da me, semplicemente lei non prova le stesse mie passioni (scialpinismo e bicicletta) ma questo non vuol dire che non facciamo niente assieme.
A lei piace molto passeggiare per strade di campagna e per boschi e molto spesso lo facciamo assieme. Lei passa molte ore in biblioteca oppure a casa a leggere poi la domenica oppure il sabato pomeriggio, essendo molto religiosa, va sempre a messa. Questi sono i suoi spazi, mentre io ho i miei. Poi non è detto che devi per forza trovare donne in montagna con il marito a casa che le aspetta (comunque ci sono), ma le puoi trovare in mille altri posti. Io sono stato spesso da solo con i miei figli ma non ho mai fatto nessuna fretta a mia moglie.
Forse ho fatto un discorso un po' sconclusionato perchè ho scritto di getto, ma ho avuto l'impressione di passare per un egoista dispotico che "moglie a casa ed io faccio quello che voglio". Ti assicuro che non è affatto così.
A casa mia ognuno è libero di fare quello che vuole, ovviamente con il massimo rispetto reciproco e con quello che comporta una vita di coppia.
Da 29 anni è così e credo che non sia poca cosa Wink Wink Wink
Ovviamente non ho la presunzione di avere la ricetta che vada bene per tutti: va bene solo per me e mia moglie Exclamation
Con simpatia. Valentino
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"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
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espo Rispondi citando



Registrato: 03/01/06 10:28
Messaggi: 3087
Luogo di residenza: trieste

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 18:19    Oggetto: Re: dalla parte delle donne
 
Denali ha scritto:
Akire ha scritto:
...io credo che uomo e donna abbiamo gli stessi diritti e le stesse potenzialità e che ogni coppia debba trovare il proprio equilibrio secondo le proprie regole e attitudini. Certo se si possono condividere assieme le passioni è la cosa più appagante che possa accadere ad una coppia se, così non è...accade quello di cui abbiamo già parlato nel topic inserito da Skylav con la necessità di mediare alla passione per qualcosa di importante e l'amore di una persona..
Sono molto d'accordo, ben detto.



sono d'accordo pure io. la mia esperienza di vita ha molti esempi di coppie alpinistiche e diverse di queste pure sposate con prole. in cui si sono trovati equilibri senza che nessuno dei 2 rinunciasse. o meglio rinunciando tutti e 2. dipende dall'interesse e dalla passione, ma l'attiivtà è rimasta bella cospicua
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bostik Rispondi citando



Registrato: 17/01/07 18:06
Messaggi: 135
Luogo di residenza: Bologna/Trentino

MessaggioInviato: Mer Mag 30, 2007 18:36    Oggetto:
 
Akire ha scritto:
skilav ha scritto:

Chi è intervenuto su questo argomento nel forum ha detto di non aver problemi con la patner, io ci credo, ma qualcosa - come a te - non mi torna. Confused


Concordo pienamente, a parole le difficoltà sembrano sempre superabili e il compromesso sembra dietro l'angolo...ma la vita di tutti i giorni, il lavoro, i bambini...mah..per me non è così facile Sad Sad



Questo è l’argomento degli argomenti.

Io posso portare la mia esperienza che credo sia valida anche se soggettiva. E, oltretutto, al maschile.

Ho delle passioni forti, tipo scialpinismo, viaggi (anche lunghi), trekking (anche all’estero). Ho un lavoro e una serie di relazioni affettive che mi consentono di praticare queste mie passioni spesso. Spessissimo. E lo faccio.

Mi sono chiesto: è compatibile questo con il mettere al mondo dei figli?
Mi sono risposto di NO e non li ho fatti (a dire il vero sarò ancora per un po’ nell’età riproduttiva, ma non è questo il punto).

Per questa mia scelta me ne sono sentite di tutti i colori: dell’egoista all’edonista, solo per citare quelle che cominciano con la “e”.
Inoltre gli amici che avevo intorno concepivano e producevano per cui si creavano quelle situazioni del tipo “andiamo in posto dove si arrivi con la macchina”, oppure “facciamo una gita ma poi a casa di corsa”, oppure “due giorni è impossibile, piuttosto partiamo alle due di notte”.

Ovviamente gli amici migliori sono rimasti tali, con o senza figli. Anzi, adesso, superata (di poco) la quarantina, gli amici cominciano ad avere figli adolescenti che se ne stanno da soli e la vita sembra riprendere.

Questo è il problema posto dalla Paola, visto dal lato maschile. Un lato maschile edonista/egoista secondo alcuni. Secondo me invece solo realista e consapevole.

Ripeto: questa è mia esperienza soggettiva e sono sicuro che esistono fuori e dentro questo forum coppie felicissime con prole, che fanno quello che vogliono o che, magari, rinunciano a qualcosa in favore dei figli senza che questo comporti nessun tipo di sofferenza
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Bostik (Nicola), formerly known as Nicglue
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la gardenese Rispondi citando



Registrato: 08/05/07 22:45
Messaggi: 602
Luogo di residenza: Castelfranco Veneto

MessaggioInviato: Gio Mag 31, 2007 18:00    Oggetto: Re: dalla parte delle donne
 
grizzly ha scritto:

Forse ho fatto un discorso un po' sconclusionato perchè ho scritto di getto, ma ho avuto l'impressione di passare per un egoista dispotico che "moglie a casa ed io faccio quello che voglio". Ti assicuro che non è affatto così.

No, no,sono sicura che avete trovato un ottimo equilibrio, e non mi permetterei nemmeno di pensare il contrario; semplicemente, visto che provo lo stesso disagio di Nicglue e per di più al femminile (tacciata di ego-edo -ecc ecc.) e considerata la mia non più verdissima età mi ero chiesta se ero proprio così tanto "sbagliata" a non accettare nemmeno per amore di un compagno l'idea di un, come dire, ridimensionamento del mio stile di vita. Preciso che nemmeno lui mi forzerebbe a nulla, oltretutto ama i monti quanto me...ma sai com'è, il tempo non è infinito...
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