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eZy |
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Registrato: 19/04/05 12:43 Messaggi: 1313 Luogo di residenza: Padova
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Inviato: Mar Giu 26, 2007 13:49 Oggetto: Libera nos ... |
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"... Sì, se leggo bene i segnali sto per arrivare, è quasi in vista l'approdo. Non è stato un viaggio per mare, ma piuttosto come seguire a ritroso l'andamento di un fiume, meandri, acque pigre, silenziose tra due fasce di folta vegetazione, un ingorgo di rami, sterpaglie, rovi. In certi momenti mi è parso di risalire, una specie di Gange, come a Benares, in una luce livida (alba); sulla sponda di qua, a sinistra, roghi sparuti, fumi... e lontano lontano sull'altra sponda, appena visibile oltre la sterminata calotta di fiume, il paese evanescente dove aleggiano (nebbioline) i fantasmi scorporati delle cose e delle persone che hanno lasciato questa vita, forse anche di quelle che non sono mai nate...
Bah, ci sarà qualcuno ad aspettarmi? Gente che si rallegri del mio ritorno, belle e sagge donne, amici...
Qualcuno a cui possano interessare, forse, piacere, le cose che ho raccolte per strada, portate a casa e ostinatamente ripulite?"
che giorno triste: Luigi Meneghello è morto ... |
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enrico r. |
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Registrato: 06/04/05 15:03 Messaggi: 2619 Luogo di residenza: Padova
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Inviato: Mar Giu 26, 2007 14:23 Oggetto: Re: Libera nos ... |
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.:eZy:. ha scritto: |
Bah, ci sarà qualcuno ad aspettarmi? Gente che si rallegri del mio ritorno, belle e sagge donne, amici...
Qualcuno a cui possano interessare, forse, piacere, le cose che ho raccolte per strada, portate a casa e ostinatamente ripulite?"[/i]
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Ci sarà, ci sarà..... vai tranquillo Luigi.
Hanno già lasciato detto in portineria: 'Ocio che oncò riva 'naltro inglese come nialtri'. _________________ enrico r. |
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gianlu |
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Registrato: 21/04/05 17:43 Messaggi: 1105 Luogo di residenza: Carmi
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Inviato: Mar Giu 26, 2007 14:39 Oggetto: |
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Io me lo ricordo per "Piccoli Maestri"....
E' lui, vero ??
........
CIAO! _________________ “Senza regole tutto è permesso, tutto è possibile, ma tutto non ha Valore perché non è rapportabile a niente. Senza regole non si è nessuno” (W.Bonatti) |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Mar Giu 26, 2007 17:17 Oggetto: |
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qualche anno fa, ad azioni inclementi, assistei a malo alla lettura di alcuni brani libera nos a malo fatta da marco paolini.
bellissimo
fra l'altro, l'ultimo regalo che ho fatto è un suo libro ... _________________ |
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eZy |
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Registrato: 19/04/05 12:43 Messaggi: 1313 Luogo di residenza: Padova
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Inviato: Lun Lug 02, 2007 15:19 Oggetto: Luigi Meneghello è stato |
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26 giugno 2007
Si comincia con un gran vento stamattina che spazza la pianura e mitiga il caldo. Poi una telefonata. Luigi Meneghello è stato.
Ci ha regalato la nostra lingua, sembra un gioco di parole, ma per me è stato così. Senza i suoi libri non avrei mai immaginato di poter parlare come oggi faccio a teatro, sarei rimasto un attore, avrei recitato delle parti senza mai provare a inventare. E’ la musica del dialetto che mi ha dato lo spunto, sono le parole-cose c he mi hanno guidato.
Oggi vorrei tenere per me la commozione per un amico che muore, ma sarei egoista.
Morendo una lingua non muore solo un modo di chiamare le cose, muoiono le cose. Così scriveva nel suo libro più famoso, ma senza persone che raccolgono con pazienza e divertimento povere parole e raccontano (bene) piccole cose, la lingua, il dialetto da solo non basta e non salva.
Serve cultura, passione, coscienza del valore delle parole e delle cose; serve accorgersi del momento in cui finiscono, in cui si perdono. Per questo sono preziosi “Libera nos a Malo”, “Piccoli maestri” e il resto, perché uno ci trova qualcosa di suo anche se è cresciuto a Terni, a Barletta.
Il valore di Luigi Meneghello è sicuramente meno chiaro oggi nel Veneto che altrove; la sua storia è un’esperienza che attraversa l’Europa raccontando di un’Italia preziosa non solo per chi vuole ricordare ma anche per chi oggi vuole ricostruire legami, identità, cittadinanza prima dell’appartenenza a una parte.
Luigi Meneghello è stato un uomo del Nord Italia che ha usato la sua lingua per farsi capire, mai per escludere. E’ stato sempre un vicentino di paese, ma anche un partigiano d’Altipiano, un italiano all’estero s timato nella sua università e non solo. E’ stato negli ultimi (duri) anni il vedovo della Kate, donna eccezionale non solo perché sopravvissuta ai lager nazisti, ma per la sua discreta e autorevole condivisione del lavoro dello scrittore.
Abbiamo tutti, dalla scomparsa di lei, provato ad alleviare la sua solitudine, lui compreso, mantenendo fino all’ultimo una vita intensa ed aperta.
In questo momento sento che a loro, a tutti e due, dobbiamo dire grazie e addio, con la stessa leggerezza, senza retorica.
Prendete la vostra copia di un libro di Meneghello e poi firmate voi una dedica (A Gigi e a Kate) sulla pagina con il titolo.
Se invece non lo avete mai letto prima, fatevi scuotere dall’inevita bile clamore dei giornali in questi giorni, dai coccodrilli dei ricordi di quanti, più autorevoli di me o più vicini a lui, o semplici lettori, vorranno testimoniare. Fatevi scuotere e cominciate un suo libro, il più famoso, così arriverete all’irresistibile pagina di “Libera nos a Malo” in cui un brombòlo (insetto mitologico dell’alto vicentino) scala un monumento usando i nomi dei caduti incisi nel marmo non come citazioni ma come appigli alle sue zampette.
Questo credo di aver imparato da Luigi Meneghello: la memoria è un muscolo da allenare con pazienza; richiede esercizio e pratica come la cura del corpo, ma non ci sono palestre a pagamento per questo, non si può affidarsi a qualcuno, tocca farlo da soli, giorno per giorno, serve tempo, non si paga niente, è gratis e forse per questo og gi vale poco. Fatelo, è un giorno buono per cominciare l’allenamento, approfittate della promozione, dell’offerta speciale di questo funerale, per lui che è stato, per esser noi più viventi ancora di quel che finora eravamo.
Lo scirocco scuote i balconi, s’infila dentro casa e fa sbattere le porte, è raro un vento così da noi, è cosa da mare.
Il sole splende, è un bel giorno per salutarsi.
Caro Gigi, domani sera andrò in un posto sotto l’Altipiano a tirar con la fionda a una vecchia lampadina Edison sopravvissuta al post moderno. Spero di avere ancora una buona mira.
Marco Paolini
L'ultima modifica di eZy il Lun Lug 02, 2007 17:50, modificato 1 volta |
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giovannibusato |
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Registrato: 09/03/06 16:03 Messaggi: 2160 Luogo di residenza: Paesello
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Inviato: Lun Lug 02, 2007 17:46 Oggetto: |
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doveroso omaggio ad un grande vicentino,
l'alpinismo lo attirava
per quella affinità che c'è
nella reciproca ricerca di qualcosa..
sentimenti, emozioni, risposte..
ma soprattutto per quella curiosità
in comune.. curiosità che lui ha tenuto
viva fino all'ultimo, come ossigeno della mente! _________________ giovanni |
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