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CesareCT |
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Registrato: 28/04/06 09:42 Messaggi: 685 Luogo di residenza: Pordenone
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 0:52 Oggetto: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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Riporto direttamente dal Gazzettino di oggi il racconto di un episodio vissuto, molto interessante che mi è piaciuto molto soprattutto perchè fa notare l'importanza che dovremo dare all'ascolto delle nostre sensazioni (la vocina interiore) e dei segnali che l'ambiente circostante ci offre (il respiro della neve):
Mauro Corona: «Io, il miracolato della valanga»
di Maurizio Bait
«Sono un miracolato della valanga, fra i pochi che hanno avuto la fortuna sfacciata di poterla raccontare. E poi l'ho anche scritto, è un capitolo diNel legno e nella pietra».
È lunedì, giorno di "recupero riposo", per Mauro Corona. Lo scrittore-alpinista-scultore che ormai sfiora il milione e mezzo di libri venduti solo con Mondadori, sta rintanato nella casa di Erto con annessoantro creativo dopo le affollate libagioni della domenica con amici, estimatori, avventori della vita. Di fronte a tutti questi morti nella neve, racconta come labestia bianca l'abbia risparmiato.
Quando è successo?
«Quindici anni fa. Era il giorno di Santa Lucia. Stavo attraversando con gli sci la pala a sud della Cima Centenere, nel gruppo del Duranno. Ho visto un pendio invitante e non ho voluto ascoltare quella vocina che mi diceva dentro di non andare».
Hai tagliato il pendio?
«Sì, l'ho tagliato. All'improvviso quel rumore, impressionante, sopra di me. Un muro immane che mi veniva contro e che non potevo evitare. Mi ha trascinato per duecento metri, rotolandomi dentro e fuori. In quegli attimi ho creduto fosse la fine e mi è parso di vedere, laggiù verso forcella Lodina, la sagoma di un uomo. Mi pareva vicino, ma erano chilometri. Alla fine è accaduto l'incredibile».
Sei riuscito a venirne fuori da solo?
«Ha fatto tutto lei, la valanga. Mi ha letteralmente sputato su un bordo. Ho sentito un colpo secco dal basso e mi sono trovato con cinque costole rotte, due da una parte e tre dall'altra. Ma ero vivo. Quell'uomo lontano era il mio parente Osvaldo Gallo, di Vajont. Per la prima volta in vita mia ho gridato invocando aiuto. Sulle prime mi sono trascinato da solo, poi lui mi ha raggiunto e mi ha accompagnato giù. Gli sci erano finiti quasi a Cimolais! Li hanno trovati dopo il disgelo».
Una fortuna straordinaria, sopravvissuto per caso...
«Si vede che la valanga dev'essersi detta: "Questo Corona chi crede di essere? Che presuntuoso, non lo voglio". Un anno dopo, il 23 dicembre, ha invece voluto un caro amico, Tita Danella, morto precisamente in quel punto».
Però queste disgrazie sono troppe. È sempre colpa dell'imprudenza?
«Accadono anche le disgrazie non evitabili, sempre. Ma sono una minoranza. Prima di febbraio, quando la neve fresca ancora non ha fatto corpo unico con gli strati inferiori, molto più freddi, bisogna stare a casa. Ecco tutto. E poi si può morire di valanga anche senza tagliare la neve».
Cioè?
«Basta un rumore, non dico di motoslitta. È sufficiente lo starnuto di un gufo. Da ragazzo andavo a caccia di forcelli, con ilvecchio, nella "Vallazza" in Lodina. Mio padre un giorno guardò il pendio e mi disse: "Sta' a vedere". Cacciò un grido, un solo: subito partì la lingua del gigante».
Ma molti sono entusiasti, sicuri di sé.
«Per forza, perché "non può toccare a me". Invece tocca, eccome. Ancora oggi, quando vado a sciare in pista con i figli, spesso mi volto: ho paura di quel rumore. È come il terremoto, quando lo sentic'è già. Ai corsi t'indottrinano di tutta la tecnica, sono bravissimi. Ma nessuno può insegnare ad ascoltare il respiro della neve, devi impararlo da solo. E ti salva la vita». _________________ Sulla neve farinosa si fluttua,
sulla neve trasformata si gioca a biliardo,
sulla crosta......si prende atto! |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 8:45 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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CesareCT ha scritto: | Riporto direttamente dal Gazzettino di oggi il racconto di un episodio vissuto, molto interessante che mi è piaciuto molto soprattutto perchè fa notare l'importanza che dovremo dare all'ascolto delle nostre sensazioni (la vocina interiore) e dei segnali che l'ambiente circostante ci offre (il respiro della neve):... |
certo però che se uno ha il fiatone fa fatica a sentire il respiro della neve
bahhh, sono perplesso, forse perché dopo aver letto moltissimi libri di corona sono un po' prevenuto nei suoi confronti.
le domande del giornalista poi sono di una trivialità desolante
mi pare il solito articolo di plastica di circostanza _________________ |
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CesareCT |
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Registrato: 28/04/06 09:42 Messaggi: 685 Luogo di residenza: Pordenone
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 12:47 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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fluto ha scritto: |
certo però che se uno ha il fiatone fa fatica a sentire il respiro della neve
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te gà rason
fluto ha scritto: |
mi pare il solito articolo di plastica di circostanza |
questo mi sa derivi dal fatto che questi argomenti noi qui dentro li abbiamo sentiti molte volte, per leggerlo bene infatti bisogna immaginare di non avere alcuna esperienza.. _________________ Sulla neve farinosa si fluttua,
sulla neve trasformata si gioca a biliardo,
sulla crosta......si prende atto! |
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Denali |
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Registrato: 06/04/05 14:59 Messaggi: 2456
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 14:26 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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Corona ha scritto: | ...Ho visto un pendio invitante e non ho voluto ascoltare quella vocina che mi diceva dentro di non andare... | Alla vocina privilegio la ragione... cioè anche se sento la prima decido con la seconda (che comunque sta all'erta anche quando la vocina tace). Poi càpita che l'istinto abbia il sopravvento specie in ambiti aleatori come le valanghe, ma non credo che ciò sia di per sè giusto ...
Sono sicuro nella mia carriera di essere tornato indietro su pendii invece sicuri solo perchè ... "non mi sfagiolava" ... come anche di aver attraversato a cuor leggero zone rischiose perchè ... vocine zitte e capacità di valutazione quel che è...
Se invece per vocine si intende il rumore che si sente sotto gli sci, le vibrazioni, l'aspetto, ... io la chiamerei esperienza, e sono cose razionalizzabili. I 3 incidenti da valanga a cui ho assisistito/coinvolto non sono stati delle sorprese, ma non erano vocine bensì elementi ben individuati e su cui stavamo ragionando (male, visto l'esito!) |
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paolo |
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Registrato: 28/03/05 21:16 Messaggi: 1975 Luogo di residenza: Bolzano
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 21:24 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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Mauro Corona ha scritto: | Prima di febbraio, quando la neve fresca ancora non ha fatto corpo unico con gli strati inferiori, molto più freddi, bisogna stare a casa. Ecco tutto. |
Ridicolo! Come se dal 1° febbraio la caduta di valanghe fosse esclusa.
Mauro Corona ha scritto: | «Basta un rumore, non dico di motoslitta. È sufficiente lo starnuto di un gufo. Mio padre un giorno guardò il pendio e mi disse: "Sta' a vedere". Cacciò un grido, un solo: subito partì la lingua del gigante». |
Stento a crederci ... _________________ paolo chiti |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 21:45 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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paolo ha scritto: | Mauro Corona ha scritto: | Prima di febbraio, quando la neve fresca ancora non ha fatto corpo unico con gli strati inferiori, molto più freddi, bisogna stare a casa. Ecco tutto. |
Ridicolo! Come se dal 1° febbraio la caduta di valanghe fosse esclusa.
Mauro Corona ha scritto: | «Basta un rumore, non dico di motoslitta. È sufficiente lo starnuto di un gufo. Mio padre un giorno guardò il pendio e mi disse: "Sta' a vedere". Cacciò un grido, un solo: subito partì la lingua del gigante». |
Stento a crederci ... |
eh paolo, non è stato l'urlo a far venir giù il pendio, ma l'aerosol alcoolico che ha vaporizzato la neve
trattasi in questo caso di "ombra" d'urto, non di onda d'urto _________________ |
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paolo |
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Registrato: 28/03/05 21:16 Messaggi: 1975 Luogo di residenza: Bolzano
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Inviato: Mer Gen 16, 2008 21:46 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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fluto ha scritto: | eh paolo, non è stato l'urlo a far venir giù il pendio, ma l'aerosol alcoolico che ha vaporizzato la neve |
Mi sa proprio di sì! _________________ paolo chiti |
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giovannibusato |
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Registrato: 09/03/06 16:03 Messaggi: 2160 Luogo di residenza: Paesello
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Inviato: Gio Gen 17, 2008 0:05 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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fluto ha scritto: | paolo ha scritto: | Mauro Corona ha scritto: | Prima di febbraio, quando la neve fresca ancora non ha fatto corpo unico con gli strati inferiori, molto più freddi, bisogna stare a casa. Ecco tutto. |
Ridicolo! Come se dal 1° febbraio la caduta di valanghe fosse esclusa.
Mauro Corona ha scritto: | «Basta un rumore, non dico di motoslitta. È sufficiente lo starnuto di un gufo. Mio padre un giorno guardò il pendio e mi disse: "Sta' a vedere". Cacciò un grido, un solo: subito partì la lingua del gigante». |
Stento a crederci ... |
eh paolo, non è stato l'urlo a far venir giù il pendio, ma l'aerosol alcoolico che ha vaporizzato la neve
trattasi in questo caso di "ombra" d'urto, non di onda d'urto |
orpo hai ragione..
mi sa che dobbiamo stare attenti ai piani B
in zone pericolose... _________________ giovanni |
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casmau |
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Registrato: 04/10/06 18:00 Messaggi: 8395 Luogo di residenza: Roma, Appennino
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Inviato: Gio Gen 17, 2008 11:32 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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giovannibusato ha scritto: | fluto ha scritto: | paolo ha scritto: | Mauro Corona ha scritto: | Prima di febbraio, quando la neve fresca ancora non ha fatto corpo unico con gli strati inferiori, molto più freddi, bisogna stare a casa. Ecco tutto. |
Ridicolo! Come se dal 1° febbraio la caduta di valanghe fosse esclusa.
Mauro Corona ha scritto: | «Basta un rumore, non dico di motoslitta. È sufficiente lo starnuto di un gufo. Mio padre un giorno guardò il pendio e mi disse: "Sta' a vedere". Cacciò un grido, un solo: subito partì la lingua del gigante». |
Stento a crederci ... |
eh paolo, non è stato l'urlo a far venir giù il pendio, ma l'aerosol alcoolico che ha vaporizzato la neve
trattasi in questo caso di "ombra" d'urto, non di onda d'urto |
orpo hai ragione..
mi sa che dobbiamo stare attenti ai piani B
in zone pericolose... |
e alle porzioni di fagioli del Vichingo |
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ASTERIX |
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Registrato: 26/03/07 17:46 Messaggi: 667 Luogo di residenza: PADOVA
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Inviato: Ven Gen 18, 2008 23:42 Oggetto: |
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sembra anche a me un articolo di plastica ...ma con tutto il rispetto piu' di un bellunese mi racconta che il Corona mica se li scrive lui i libri ..mahhhh _________________ CHE NON MANCHINO MAI FIGHE E VITTORIE
DANIELE |
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fabbrissimo |
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Registrato: 16/04/05 14:55 Messaggi: 1418 Luogo di residenza: bolzano
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Inviato: Mar Gen 22, 2008 1:56 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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MIRACOLATO ha scritto: | ........ Ai corsi t'indottrinano di tutta la tecnica, sono bravissimi. Ma nessuno può insegnare ad ascoltare il respiro della neve, devi impararlo da solo. E ti salva la vita] |
aldila dei monomeri -pregiudizi -vinili-plastiche- e coronate varie
a me qst frase piace
c'è poesia e polemica al tempo stesso
-,,, |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Mar Gen 22, 2008 9:22 Oggetto: Re: [Storie-interviste] Corona e la valanga |
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fabbrissimo ha scritto: | MIRACOLATO ha scritto: | ........ Ai corsi t'indottrinano di tutta la tecnica, sono bravissimi. Ma nessuno può insegnare ad ascoltare il respiro della neve, devi impararlo da solo. E ti salva la vita] |
aldila dei monomeri -pregiudizi -vinili-plastiche- e coronate varie
a me qst frase piace
c'è poesia e polemica al tempo stesso
-,,, |
anche a me la frase piace, ma detta da qualcun altro mi sarebbe sembrata più genuina ...
condivido anch'io il fatto che la/le tecnica/che sono un accidente dell'alpinismo. l'essenziale è altro, purtroppo spesso la prospettiva viene ribaltata e anche nei suddetti corsi, ahimè _________________ |
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