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Passare dagli attacchi step-in agli attacchini? No grazie!
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Attrezzatura e tecnica

paolo Rispondi citando



Registrato: 28/03/05 21:16
Messaggi: 1975
Luogo di residenza: Bolzano

MessaggioInviato: Gio Mag 18, 2006 23:47    Oggetto: Passare dagli attacchi step-in agli attacchini? No grazie!
 
Ciao a tutti,

con questa discussione dal titolo un po’ provocatorio volevo dare libero sfogo alla mia frustrazione.
Mi spiego meglio: da quando pratico lo scialpinismo ho sempre usato attacchi di tipo “tradizionale”, nel mio caso il Fritschi Diamir (versioni I e II). Ho sempre guardato con molto sospetto i cosiddetti attacchini, più che altro perché non mi hanno mai ispirato molta fiducia a livello di affidabilità e robustezza.

Alla fine però – più che altro perché attratto dal notevole risparmio di peso – mi sono convinto a fare il grande passo e così verso la fine di marzo di quest’anno ho rinnovato totalmente l’attrezzatura acquistando un paio di sci corredati del famoso attacchino.

Dopo una dozzina di gite credo di poter tranquillamente affermare di aver provato a sufficienza la nuova attrezzatura e devo purtroppo constatare che sono molto deluso dell’attacco in questione per i seguenti motivi:

1) Il minor peso al lato pratico non porta praticamente nessun vantaggio in termini di risparmio energetico: alla fine di gite molto lunghe sono stanco quasi quanto in precedenza con gli attacchi più pesanti. Confermo in toto quanto ipotizzato in una discussione precedente dal nostro stimato Capitano Prof. Paolo Tosi e che riporto qui di seguto:
Capitano ha scritto:
Per quanto riguarda il peso, il diamir pesa circa 1Kg + del dynafit, quindi circa 500 gr per gamba. Nello spalleggiamento degli sci, 1 kg si può sentire. Invece nella normale locomozione credo sia praticamente indifferente. All'Università di Trento stiamo facendo delle prove sul consumo energetico ed effettivamente pare che una zavorra limitata non cambi praticamente nulla.

Cito anche quanto scritto da Luciano sempre nella stessa discussione e sempre con riferimento al paragone tra attacchini e attacchi convenzionali:
Luciano ha scritto:
da prove da me effettuate più volte a parità di condizioni, sullo stesso percorso ho notato una differenza di circa 5 min/ora sui 1000 mt. possono essere pochi, possono essere tanti ad ognuno le proprie considerazioni.

Una differenza assolutamente ridicola secondo me: che importanza può avere un risparmio di 5 minuti per ogni ora di percorrenza? Potrei capire il caso di una gara ma nella pratica sci-turistica la cosa è irrilevante.

2) Nei tratti pianeggianti non è possibile la liberazione immediata del tallone come nel caso degli attacchi step-in. Se c’è molta neve fresca e non è possibile il passo pattinato, ovviamente si fa molta più fatica col tallone bloccato ed alla lunga è veramente una gran seccatura.

3) L’ “entrata” nell’attacco è molto più macchinosa che nel caso di un attacco step-in, specialmente in presenza di molta neve fresca. Bisogna perdere più tempo a pulire l’attacco e specialmente i fori presenti nella parte anteriore dello scarpone. Tutto questo senza contare la maggiore difficoltà di calzata su terreno molto ripido: talora occorre scavare un vero e proprio terrazzino nel pendio per non correre il rischio di fare spiacevoli errori, cosa non sempre necessaria con gli attacchi step-in.

4) Il passaggio da una posizione all’altra dell’alzatacco è molto meno immediato che nel caso degli attacchi step-in.

5) A livello psicologico rimane sempre una certa sensazione di inaffidabilità e fragilità, anche se poi al lato pratico non è così. Io in ogni caso mi sento molto più tranquillo con gli attacchi step-in come il Diamir.

Personalmente, alla luce di quanto esposto sopra, penso che con la prossima stagione 2006/07 tornerò ai miei cari vecchi fidati attacchi Fritschi e mi limiterò ad usare gli sci con gli attacchini nel finale di stagione quando l’attrezzatura è da spalleggiare per lunghi tratti; unico caso in cui - secondo me - il minor peso porta un reale vantaggio.

Spero che queste considerazioni possano tornare utili a tutti quelli che stanno valutando l’ipotesi di passare agli attacchini. Credetemi, non ne vale la pena.
Bene, bene, a questo punto sento già levarsi un coro di proteste ... cosa volte che vi dica ... massacratemi pure! Very Happy

Saluti
Paolo
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 8:04    Oggetto:
 
aaah...sono d'accordo Paolo! su tutto!
e aggiungerei anche l'inquinamento "corsaiolo" che l'attacchino comporta essendo nato principalmente per le gare ma adottato via via anche scialpinisti classici con la conseguenza dell'aumento della velocità nelle escursioni, annullando quindi l'eventuale beneficio dovuto alla leggerezza dell'attacco.
Ma il danno non si ferma qui: l'abbinamento leggerezza/velocità comporta la comparsa delle tutine "tipo zelig", un ravanamento continuo tra sputi, bave alla bocca e "sgnarocchi" penduli;
inoltre la minor permanenza in montagna va a scapito dei benefici pensieri che una sosta prolungata procura;
insomma un disastro! (propongo dopo slowfood la nascita di slowski)
e ora mi affianco al muro delle esecuzioni con Paolo al grido:
morte all'attacchino!!!
_________________
giovanni
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Enrico B. Rispondi citando



Registrato: 26/03/05 11:35
Messaggi: 212
Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 8:54    Oggetto: Re: Passare dagli attacchi step-in agli attacchini? No grazi
 
Ho sempre usato völk in legno, silvretta 404 e salomon 80's a calzata centrale + vibram incollata... quello di più pesante si poteva trovare.
Ho avuto un'unica eperienza con i primi attacchini, sci leggeri e scarponi dynafit.
Premetto che non so sciare, pesavo sugli 85 kg e che l'esperienza avuta con il materiale leggero era la prima, dal negozio alla neve.
Con un amico andiamo al travignolo, e in salita, in effetti, credevo di avere le scarpe da trekking ai piedi... una bella sensazione di libertà.
Purtroppo in discesa al minimo errore si apriva l'attacco, quindi ho dovuto bloccarli come in posizione di salita, vanificando l'effetto della molla di sgancio... lo sci (mi sembra un rossignol altiplume) era troppo reattivo e nella neve dura rimbalzava alla grande, lo scarpone troppo morbido non permetteva un controllo sufficiente delle tavole.
Non mi sono divertito quindi, e ho venduto il tutto quanto prima, tornando al vecchio materiale che in discesa non teme confronti, anche se sicuramente mi farà consumare più calorie...

Conclusioni (personali):
Materiale leggero se
Il nostro peso è inferiore ai 75 kg
si possiede una ottima tecnica di discesa
si evitano discese molto tecniche
si evitano superfici nevose critiche
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eZy Rispondi citando



Registrato: 19/04/05 12:43
Messaggi: 1313
Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 9:10    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:
....
Ma il danno non si ferma qui: l'abbinamento leggerezza/velocità comporta la comparsa delle tutine "tipo zelig", un ravanamento continuo tra sputi, bave alla bocca e "sgnarocchi" penduli;
inoltre la minor permanenza in montagna va a scapito dei benefici pensieri che una sosta prolungata procura;
insomma un disastro! (propongo dopo slowfood la nascita di slowski)
...

guarda Idea che siano tutine 'cabaret', fuseaux rosa anni 80 o fustagnazzi da vecio scarparo, lo sai bene che per me fan 'tuto uno' e poi non sono d'accordo sulle crociate ....
...ma 'sto passaggio te lo concedo anzi mi piace proprio perche è sano e ben scritto ed è quasi 'convincente' Cool

Wink
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menz Rispondi citando



Registrato: 01/03/06 12:46
Messaggi: 2665
Luogo di residenza: Brescia - Pavia

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 9:13    Oggetto:
 
Ciao Paolo,

Non è valido citare le parole di Luciano solo quando dice una cosa a sostegno delle proprie posizioni Laughing ... basta risalire di poche righe e si legge sopra tanto da mutare completamente il senso di quell'intervento:

Luciano ha scritto:
I pregi del Dynafit sono evidenti e incontestabili: minor peso e, forse sopratutto, posizione arretrata del punto di snodo che si traduce in un minor innalzamento del piede ad ogni passo... non solo il peso ma anche la comodità e la precisione dello scarpone Dynafit, in arrampicata fa la differenza. ...
I difetti già da altri citati sono veri ma a mio parere trascurabili: fermarsi, sganciare il puntale, girare la talloniera x la salita, riagganciare e ripartire porterà via, con un minimo di pratica, non più di un minuto. Per quanto riguarda il mancato sgancio in salita è sufficente tenere il puntale in posizione di discesa nei pochi posti dove le condizioni risultino critiche (se tutta la salita è critica forse è meglio andare da un'altra parte, in considerazione anche del fatto che nella più pericolosa discesa non si hanno poi tutte queste avvertenze).


In ogni caso Paolo:

minor peso vuol dire minor dispendio ma soprattutto minor mal di piedi e questo è un dettaglio che non viene preso nelle preso in conto in tante prove ma che in una gita vera si fa sentire. Minor peso è importante anche quando porti gli sci in spalla, e questo avviene sia in gite di fine stagione che in gite condotte in ambienti particolarmente severi

Sull'entrata dell'attacchi hai ragione, non è intuitivo.. ma ti assicuro che con un po' di esercizio (mezza stagione non basta ancora) li metti ovunque.

Come solidità l'attacchino mi da grande sicurezza.. sarà che uso lo stesso attacco da 6 anni e non ho mai avuto il minimo problema, mente ho visto rompersi diamir, silvretta, tyrolia ecc... ecc...

Viceversa hai piena ragione sul problema del passare da posizione di discesa a quella di salita (irrita molto anche me) e in generale nei pianetti, dove il peso del corpo si porta in punta.
L'accoppiata attacchino+scarpone dynafit è in definitiva un binomio da SALITA, indubbiamente, e più la salita e ripida più fa la differenza.

Infine in discesa più che l'attacco conta la qualità dello sci e anche qui bisogna scendere a compromessi tra salita e discesa e ognuno può trovare il suo equilibrio

Poi giustamente tu dici che "ti da una sensazione di minor sicurezza"... ma appunto di sensazione si tratta come anche sul fatto se si risparmia fatica o no... indubbiamente è difficile cambiare un'attrezzatura che hai usato per tanto tempo ad una diversa... certi automatismi vanno persi e non è banale ricrearli...

X giovannibusato:
Io uso gli attacchini perché altrimenti mi servirebbero due giorni per vedere luoghi che riesco invece a coprire in una sola uscita... scusate se ho questo desiderio di conoscere, ma l'orologio corre e il mondo è grande. E' questo il beneficio dell'attacco, non tornare a casa più riposato, almeno per me.
Quanto a sputi, bave e simili... un maleducato resta un maleducato sia sugli attacchini che sui diamir...
... infine a proposito dei benefici pensieri della sosta prolungata: con l'attacchino vado più in alto, dove la massa non arriva e là resto fin quando il sole non tramonta (e al diavolo la discesa Smile )

Ovviamente, come avrete notato, ho sempre detto io, io, io... sono punti9 di vista molto personali e che quindi non voglio imporre a nessuno... credo insomma che a fronte dei vantaggi di una soluzione o dell'altra sia soprattutto questione di come uno si abitui o voglia abituarsi.

Ciao Davide

p.s. mi son dilungato un po'... già che ci sono saluto tutti che tra due ore parto per la Corsica in bici Smile
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Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 9:54    Oggetto:
 
dove sei Paolo... sei forse già morto sotto il fuoco del plotone??
sono in gionocchio colpito e le forze cominciano a mancarmi..
nell'agonia ho un flash: ezy mi supera con uno sci con l'attacchino e l'altro con un diamir..una tutina Tafazzi e una camicia di lana cotta doppio loden,,berretto norvegese con campanelli..(tanto è tutt'uno)..
sogno Menz nel girone dei dannati dello skialp, condannato a salire all'infinito senza mai scendere....mentre una fievole voce in lontananza: "hai voluto l'attacchino...."
..ecco è la fine..
morte all'attacchino; w la gnocca ( che non guasta mai!)
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giovanni
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menz Rispondi citando



Registrato: 01/03/06 12:46
Messaggi: 2665
Luogo di residenza: Brescia - Pavia

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 10:01    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:

sogno Menz nel girone dei dannati dello skialp, condannato a salire all'infinito senza mai scendere....mentre una fievole voce in lontananza: "hai voluto l'attacchino...."
..ecco è la fine..
morte all'attacchino; w la gnocca ( che non guasta mai!)


Laughing Laughing Laughing Laughing Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil Twisted Evil

Con o senza catene hai piedi Question
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Davide
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espo Rispondi citando



Registrato: 03/01/06 10:28
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Luogo di residenza: trieste

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 10:51    Oggetto: Re: Passare dagli attacchi step-in agli attacchini? No grazi
 
Paolo Chiti ha scritto:
Ciao a tutti,

Bene, bene, a questo punto sento già levarsi un coro di proteste ... cosa volte che vi dica ... massacratemi pure! Very Happy

Saluti
Paolo


ciaoooooooo

io concordo con te + o meno su tutto. uso l'attacchino da + di 12 anni. con degli sci leggeri che ho appena cambiato con altri + leggeri. ma tendenzialmente solo con neve primaverile e dove ci sta da spalleggiare. se no uso i diamir che sono di una comodità eccezzionale.

per quanto riguarda la sicurezza invece devo spezzare una lancia a favore dei dynafit. mai un problema. uno sgancio inatteso una rottura o altro. i diamir serie 1 invece li ho rotti e non sono stato l'unico Crying or Very sad

credo che il materiale debba essere usato cum grano salis. cioè adattandolo all'uso che se ne fa. è ovvio che non si possono avere 5 paia di sci, ma è altrattanto ovvio che materiale diverso da diverse prestazioni.

e poi il peso non sono solo sci e scarponi ma anche lo zaino e ciò che ci metti dentro. velocità e / o sicurezza? Very Happy Very Happy

magari in un altro topic Wink
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massimo

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espo Rispondi citando



Registrato: 03/01/06 10:28
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Luogo di residenza: trieste

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 10:52    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:


morte all'attacchino; w la gnocca ( che non guasta mai!)


w la gnocca??? si può dire ancora Laughing Laughing
ero rimasto a w la grazia Rolling Eyes Rolling Eyes
_________________
massimo

Velebit ciol Velebit dà
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espo Rispondi citando



Registrato: 03/01/06 10:28
Messaggi: 3087
Luogo di residenza: trieste

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 10:58    Oggetto:
 
menz ha scritto:

Io uso gli attacchini perché altrimenti mi servirebbero due giorni per vedere luoghi che riesco invece a coprire in una sola uscita... scusate se ho questo desiderio di conoscere, ma l'orologio corre e il mondo è grande. E' questo il beneficio dell'attacco, non tornare a casa più riposato, almeno per me.



davide non posso credere che 500 grammi in + ti impediscano di fare le gite che fai........

in giulie che i ramponi li posrti dietro SEMPRE che faresti? Cool solo free riders Twisted Evil Twisted Evil


che poi ti vada bene l'attacchino è una cosa assolutamente lecita.

l'altra settimana quando ero in nabois con heimat e il suo amico garista loro correvano come pazzi ma poichè ci si toglieva gli sci ogni 5 minuti io recuperavo alla grande nei pit stop Wink ......

quello che conta è il motore molto + dell'attrezzatura se non fai gare

Wink
kalliste ............... beato te
_________________
massimo

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giulitn Rispondi citando



Registrato: 12/04/05 19:24
Messaggi: 178
Luogo di residenza: Vigolo Vattaro

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 11:14    Oggetto:
 
Mi sembrano discussioni trite e tritrite, ma giusto perché è venerdì ed aleggia nell'aria quel cazzeggio tipico del lavoaratore dipendente:
1) il risparmio di peso di 500 gr non porta sensibili benefici? a parte che oltre all'attacco devi contare lo scarpone (i Dynafit sono cmq più leggeri e normalmente la gente li sotituisce per le loro prestazioni in discesa inferiori o per la calzata troppo larga rispetto per esempio ai Garmont) allora consiglierei a tutti di provare a fare una maratona con mezzo chilo per piede e vedere come cambiano i tempi al chilometro; se poi alla fatica di andare avanti aggiungiamo il fatto che con lo scialpinismo bisogna andare in salita la fatica aumenta..

2) difficoltà di calzata? ma è chiaro che se tutti infilano la punta per prima, invece che, come da manuale Dynafit, appoggiare il tallone e poi abbassare la punta è più difficile

3) alzatacco? ci metto due secondi per gamba, lo si fa anche in gara, basta utilizzare il bastoncino per alzare abbassare l'alzatacco; concordo che secondo me potevano anche prevedere un sistema a molla che con un pulsante di sblocco sulla superficie fa scattare il sistema

4) punto di snodo? difficile direi trovare un sistema più confortevole del Dynafit; sui piani si scivola, non si alza inutilmente il piede

5) rotture? chiaramente non esistono statistiche, quindi ognuno avrà un amico (mio cuggino, mio cuggino..) che ha rotto qualche pezzo dell'altro attacco; io ho gli stessi da 8 anni e non ho mai avuto problemi
6) stabilità/confort in discesa? Io non sono un campione, ma credo sia molto più legato allo sci ed alla rigidità dello scarpone (qui il Dynafit non eccelle certo); in un sistema con variabili così diverse (neve dura o molla, sci sciancrato o meno, rigido o meno, scarpone rigido o meno) credo ceh il sistema di attacco, essendo fisso non comporti grosse differenze; l'unica cosa è la maggiore altezza del Diamir o del Silvretta Pure da terra

Ognuno faccia ciò che vuole il mondo è bello perché vario; certo è che non si può fermare il progresso; altretttanto certo è che una volta le Nord le facevano scalinando con picozze da un chilo ed adesso nessuno di noi si sognerebbe di farlo.

Ciao e buon fine settimana.
_________________
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A free world.
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eZy Rispondi citando



Registrato: 19/04/05 12:43
Messaggi: 1313
Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 11:51    Oggetto:
 
giovannibusato ha scritto:
nell'agonia ho un flash: ezy mi supera...

impossibile Exclamation
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Capitano Rispondi citando



Registrato: 26/03/05 10:27
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Luogo di residenza: Pergine (Trento)

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 11:51    Oggetto:
 
Paolo riprende una discussione (diamir, dynafit, silvretta) che avevo lanciato qualche tempo fa nella sezione del forum "tutto quello che".
Il dibattito che ne è seguito riporta una serie di considerazioni personali molto interessanti. Tuttavia i giudizi soggettivi sono condizionati da vari fattori e quindi spesso poco precisi. Per questo, forse anche per deformazione professionale Twisted Evil , preferisco "lasciar parlare gli strumenti". Come avevo anticipato abbiamo condotto una campagna di misure sul consumo energetico nello ski-alp. L'analisi dei dati è in corso e quindi pazientate... Sad
L'unico risultato che posso anticipare è un po' la scoperta dell'acqua calda: zavorre limitate (qualche kilo) in persone medio-pesanti (diciamo sopra i 70 Kg nudi) sembrano dare effetti trascurabili. Quindi guadagnare 1 kilo sugli attacchi può dare un leggerissimo vantaggio solo a individui leggeri (<60 kg). D'altra parte appare sensato pensare che in un individuo che attrezzato pesa 80-85 kg, 1 kg in più o in meno non faccia poi la differenza.
Ovviamente resta da vedere cosa succeda ad alte velocità (situazioni agonistiche) intorno alla soglia aerobica. Ma questo non riguarda gli sci-alpinisti di questo sito (spero!) Laughing
capitano
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@le Rispondi citando



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Messaggi: 3584
Luogo di residenza: padova

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 12:44    Oggetto:
 
ciao a tutti
anche io dopo anni di diamir sono passato all'attacchino, molto scettico all'inizio mi sono invece subito ricreduto e non sto a ripetere tutte le osservazioni giuste fin qui fatte dai fautori di tale soluzione.
Io non focalizzerei cmq l'attenzione sulla leggerezza in quanto è vero che non cambia poi moltissimo in termini di fatica effettiva ma è vero invece che rispetto al diamir riesci a fare un passo molto diverso proprio per lo snodo del puntale che ti permette una falcata più lunga e agile e io mi trovo molto meglio. Poi anche nei passi di svolta è molto più agile dove non occorre assolutamente dare nessun calcetto per svoltare come invece a volte ero costretto coi diamir e questo l'ho trovato si un gran fattore di fatica in meno, una svolta molto più veloce e agile penso che ti faccia risparmiere parecchie energie soprattutto nei canali ripidini dove sei costretto a svoltare molto spesso.
Anche a livello di sicurezza non c'è nessun problema anzi.
In discesa bloccano meglio dei diamir e nel modello "free ride" di quest'anno c'è un rialzo che in discesa secondo me da qualche beneficio.
ciao
_________________
La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!

Samivel
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heimat Rispondi citando



Registrato: 04/04/05 11:03
Messaggi: 211
Luogo di residenza: padova

MessaggioInviato: Ven Mag 19, 2006 17:38    Oggetto:
 
espo ha scritto:

l'altra settimana quando ero in nabois con heimat e il suo amico garista loro correvano come pazzi ma poichè ci si toglieva gli sci ogni 5 minuti io recuperavo alla grande nei pit stop Wink ......


alla fine di una giornata tremenda ecco che trovo espo al cazzeggio...
Smile
e che mi accusa di essere amico di garisti
Evil or Very Mad Evil or Very Mad

lo dico davanti a tutti: non correvo come un pazzo!
Wink Wink
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tomaso
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