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LucaGPS |
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Registrato: 18/12/06 01:01 Messaggi: 6437 Luogo di residenza: Arco
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Inviato: Gio Gen 22, 2009 21:56 Oggetto: Vietata la Salita più dura d'Italia |
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Oggi sul Giornale l'Adige c'era la seguente notizia:
Scanuppia vietato alle bici
Si tratta della Salita più difficile d'Italia e conosciuta anche in Europa.
E' una strada con fondo cementato con pendenze anche del 30%.
Ultimamente è stata fatta conoscere con vari articoli da riviste e Forum vari e di conseguenza è aumentato il numero dei passaggi.
Perciò gli abitanti delle seconde case in cima alla strada, hanno fatto pressione per evitare il continuo via vai.
Detto fatto!!
Con un'Ordinanza è stato Vietato il Transito alle bici. Naturalmente MTB anche se si dice che qualcuno è salito addirittura in BDC.
Purtroppo anche in questo caso si è preferito Vietare, piuttosto che trovare una forma di convivenza.
Questo fenomeno del Vietare si sta sviluppando notevolmente in ogni attività Out Door, si vedano i vari divieti del Fuori Pista e l'interdizione per Pericolo Valanghe in determinate Zone.
Insomma, sarà sempre più difficile muoversi liberamente nel territorio.
Alla fine diventeremo tutti dei Sovversivi, che di notte andremo a percorrere gli Itinerari Proibiti.
Ecco il Link del ex-salita:
http://www.salite.ch/scanuppia.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-tu5qy5eepmypbp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661
_________________ C’era un tizio racconta l’autista, che saliva con lo zaino, sci e scarponi, sorriso dolce sul viso bianco di crema solare..non l’ho più visto, forse si è stancato ed è andato altrove. Stancato? Guardo verso le montagne che scintillano più del solito. |
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menz |
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Registrato: 01/03/06 12:46 Messaggi: 2665 Luogo di residenza: Brescia - Pavia
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Inviato: Gio Gen 22, 2009 22:54 Oggetto: |
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giusto.... W la libertà...
però, da ciclista, dato che non conosco il posto ne la storia ti chiedo una cosa: chi saliva su questa salita, da dove scendeva? Sempre di lì?
Perché a parte il discutibile divertimento/soddisfazione che uno può trarre nel salire e scendere una strada al 30% c'è il discorso sicurezza in discesa... o scendi a piedi o rischi ad ogni curva di trovarti sul cofano di una jeep che sale anch'essa a tutta (proprio a causa delle pendenze)... Non è che che chi ha la casa su si è stufato di rischiare un incidente?
Certo si poteva cercare la convivenza... magari un'altra strada c'è per la discesa... ma ricordo che sul Ghisallo hanno messo le SBARRE in mezzo a salite con ben più storia proprio per questa ragione, perché c'erano molti ciclisti che dopo aver compiuto "l'impresa" riscendevano dalla stessa (pur avendo alternative), con rischi anche per gli altri ciclisti che ancora salivano... e ripeto, lo dico con tristezza, da appassionato di BDC quale sono...
Quindi W la libertà, ma a patto di sapere dove finisce la propria e inizia quella degli altri... molte, MOLTISSIME, regole sono assurde, altre ci paiono solo tali...
Poi se mi sono sbagliato e le mie supposizioni sono sbagliate... scusate se ho preso un abbaglio.
Ciao _________________ Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide |
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LucaGPS |
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Registrato: 18/12/06 01:01 Messaggi: 6437 Luogo di residenza: Arco
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Inviato: Gio Gen 22, 2009 23:20 Oggetto: |
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menz ha scritto: | però, da ciclista, dato che non conosco il posto ne la storia ti chiedo una cosa: chi saliva su questa salita, da dove scendeva? Sempre di lì? |
Diciamo che hai colto nel segno.
Bisogna effettivamente risalire all'inizio della Storia.
Probabilmente quando è cominciato il Movimento della MTB, quella salita non la conosceva nessuno. I pochi residenti estivi ci salivano tranquillamente.
Poi un giorno è comparso l'Itinerario su una Guida di MTB.
La prima che io ricordo di aver visto. Fatta dai Fratelli Margoni, amicissimi di Valentino.
Data di edizione giugno 1989.
Il percorso partendo da Mattarello seguiva la ciclabile dell'Adige e si arrivava alla base della salita. Dopo l'impresa personale, chi spingendo, chi pedalando si raggiungeva un Alpeggio e poi con alcuni tratti a spinta si attraversava il versante Ovest della Vigolana. Infine si scendeva a Vigolo Vattaro e si tornava all'inizio.
Da qui si capisce che era un giro per chi non disdegnava di spingere a volte la MTB.
Anch'io l'avevo fatto, ma ricordo che non avevo spinto, ma mi ero fermato e ripartito per ben sette volte. Avevo anche pensato di riperlo per tentare il "NETTO" come si dice in gergo, ma poi non se n'è fatto più nulla.
Poi passavano gli anni e la MTB ha avuto sempre più praticanti e sono nati vari problemi di convivenza con gli escursionisti.
Si è arrivati al Divieto di Transito sui sentieri, per ora solo In Trentino.
Poi ultimamente se ne è parlato un po' di più e la frequentazione è esplosa.
Ma visto che comunque il percorso ad anello implica il passaggio su sentieri formalmente Vietati, probabilmente molti ritornano dalla stessa parte.
Addirittura quelli che tentano in BDC devo comunque ritornare indietro.
Credo a piedi, perchè con le ruote cosi strette scoppierebbero per il calore dei freni.
Insomma ora sono solo bei ricordi.
_________________ C’era un tizio racconta l’autista, che saliva con lo zaino, sci e scarponi, sorriso dolce sul viso bianco di crema solare..non l’ho più visto, forse si è stancato ed è andato altrove. Stancato? Guardo verso le montagne che scintillano più del solito. |
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menz |
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Registrato: 01/03/06 12:46 Messaggi: 2665 Luogo di residenza: Brescia - Pavia
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Inviato: Gio Gen 22, 2009 23:27 Oggetto: |
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Capito... diciamo che mi incazzerei di più se mi chiedessero di pagare il ticket per salire allo Stelvio (e non ci siamo troppo lontani) _________________ Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide |
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Valentino_52 |
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Registrato: 21/02/06 09:49 Messaggi: 7323 Luogo di residenza: TRENTO
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Inviato: Ven Gen 23, 2009 1:35 Oggetto: |
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LucaGPS ha scritto: |
....................................
Bisogna effettivamente risalire all'inizio della Storia.
Probabilmente quando è cominciato il Movimento della MTB, quella salita non la conosceva nessuno. I pochi residenti estivi ci salivano tranquillamente.
Poi un giorno è comparso l'Itinerario su una Guida di MTB.
La prima che io ricordo di aver visto. Fatta dai Fratelli Margoni, amicissimi di Valentino. |
Anni gloriosi per la Mtb quelli!
La salita è durissima!! C'era anche la possibilità di accorciare il giro
scendendo dal sentiero dell'Imperatore fino ad Acquaviva, ovviamente portando in spalla la mtb per alcuni tratti.
LucaGPS ha scritto: | .....................
Poi passavano gli anni e la MTB ha avuto sempre più praticanti e sono nati vari problemi di convivenza con gli escursionisti.
Si è arrivati al Divieto di Transito sui sentieri, per ora solo In Trentino. |
Devo dire che questi divieti sono nati soprattutto per il comportamento irrispettoso di molti biker.
Ogni tanto devo richiamare anch'io qualcuno del mio gruppo a comportamenti più consoni all'ambiente.
LucaGPS ha scritto: |
Addirittura quelli che tentano in BDC devo comunque ritornare indietro.
Credo a piedi, perchè con le ruote cosi strette scoppierebbero per il calore dei freni.
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Si vede che sei un "ciclista-novellino"
Dubito che qualcuno riesca a scendere a piedi da lì con gli scarpini da ciclista ai piedi.
Il mio parere è che non ha molto senso salire lassù con la bici da corsa,
dato che la strada finisce. Ci sono in giro salite molto più gratificanti per questa specialità _________________ "Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010) |
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agh |
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Registrato: 27/01/09 16:09 Messaggi: 1029 Luogo di residenza: Piné
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Inviato: Dom Feb 01, 2009 21:17 Oggetto: Re: Vietata la Salita più dura d'Italia |
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LucaGPS ha scritto: | Oggi sul Giornale l'Adige c'era la seguente notizia:
Scanuppia vietato alle bici
Si tratta della Salita più difficile d'Italia e conosciuta anche in Europa.
E' una strada con fondo cementato con pendenze anche del 30%.
Ultimamente è stata fatta conoscere con vari articoli da riviste e Forum vari e di conseguenza è aumentato il numero dei passaggi.
Perciò gli abitanti delle seconde case in cima alla strada, hanno fatto pressione per evitare il continuo via vai. |
non sono un biker ma, avendo fatto la salita a piedi (è durissima anche a pedagna!) trovo che, turisticamente parlando, la chiusura sia un atto molto miope. Ma come, abbiamo una salita unica al mondo che richiama frotte di bikers da tutta europa (col solo passaparola) e la chiudiamo?
Perché non la si valorizza invece di chiuderla? Bah... _________________ Escursionismo in Trentino
www.girovagandoinmontagna.it
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