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Valanghe....Occhio!
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Denali Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 14:59
Messaggi: 2456

MessaggioInviato: Lun Dic 14, 2009 20:47    Oggetto:
 
Gino ha scritto:
...questa componente di rischio rende tutto più vero, affascinante ed intrigante...
Beh, io sarò un fifone, ma non amo il rischio e quello del pericolo valanghe è l'aspetto meno gradevole dello scialpinismo (subito dopo le "levatacce" Laughing) ... sebbene legga i bollettini e faccia le mie valutazioni, lo sento sempre come un pericolo prevalentemente oggettivo, almeno allo stato attuale delle conoscenze.
Se dovessi muovermi con la sicurezza di non incapparvi, farei forse il 10% dell'attività
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Gino Rispondi citando



Registrato: 20/02/07 00:29
Messaggi: 1823
Luogo di residenza: Gino

MessaggioInviato: Mar Dic 15, 2009 10:33    Oggetto:
 
...la valanga??

Come uno squalo bianco per un serfista... Shocked

Un tifone per un velista... Shocked

L'embolo per un sub in apnea... Shocked


Un marciapiedi non visto per mia nonna... Evil or Very Mad Evil or Very Mad


Esperienza e capacità valutative, avere l'occhio fino e anche l'informazione dell'ultima ora possibilmente attendibile....

...e poi, quel leggero camminare sulle nuvole che rapisce tutti quanti e a tutti dà sensazioni forti come la stessa paura di rimanerci sotto!! Twisted Evil


Il cerchio si chiude sempre... Wink Wink






Ma queste sono solo considerazioni fortemente personali, sia chiaro!! Mr. Green



Ciao Gino! Very Happy
_________________
Và in Mona!!!!
Very Happy
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menz Rispondi citando



Registrato: 01/03/06 12:46
Messaggi: 2665
Luogo di residenza: Brescia - Pavia

MessaggioInviato: Mar Dic 15, 2009 13:29    Oggetto:
 
Denali ha scritto:
Gino ha scritto:
...questa componente di rischio rende tutto più vero, affascinante ed intrigante...
Beh, io sarò un fifone, ma non amo il rischio e quello del pericolo valanghe è l'aspetto meno gradevole dello scialpinismo (subito dopo le "levatacce" Laughing) ... sebbene legga i bollettini e faccia le mie valutazioni, lo sento sempre come un pericolo prevalentemente oggettivo, almeno allo stato attuale delle conoscenze.
Se dovessi muovermi con la sicurezza di non incapparvi, farei forse il 10% dell'attività


Dario, non direi che sei un fifone se il 90% delle gite lo fai pur non avendo la sicurezza di non incapparvi.
Sarà che mi accontento di gite molto più modeste. Soprattutto molto ripetitive tra loro di anno in anno. Boschi, valli e pendii di cui conosco "la storia" da dieci e più stagioni. Voglio stare lontano dal pericolo di valanghe, lo dico spero senza peccare di presunzione, e ci sto lontano nella stragrande maggioranza dei casi. Diciamo che mi sento molto, ma molto, più in pericolo quando esco in bici per andare al lavoro o per allenarmi. Lì si che il pericolo lo percepisco in agguato e, spesso, imprevedibile.
Rispetto i gusti di Gino, tutti noi abbiamo provato più di una volta la sensazione che dà la scarica di adrenalina scendendo un periodo molto ripido, molto esposto o di cui non siamo completamente sicuri. Ma per quanto mi riguarda, vuoi per il tempo, vuoi per i lutti che hanno colpito amici, vuoi per il pensiero di chi si lascia, mi sono reso conto di una cosa ovvia: "la pelle è una ed una sola" e mi diverto molto andando semplicemente a prendere il sole con la schiena appoggiata a qualche malga.
Con questo non rinuncio a pedalare, ad andare in montagna ed ogni tanto a fare qualche uscita più impegnativa... a vivere insomma.. ma se dovessi uscire ogni volta sentendo come una forte componente dell'uscita il rischio valanghe avrei già cambiato sport.
Ciao
_________________
Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide
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Denali Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 14:59
Messaggi: 2456

MessaggioInviato: Mar Dic 15, 2009 16:25    Oggetto:
 
menz ha scritto:
... il 90% delle gite lo fai pur non avendo la sicurezza ... ma se dovessi uscire ogni volta sentendo come una forte componente dell'uscita il rischio valanghe avrei già cambiato sport...
Come sempre è questione di misura. Potrei dirti che quando salgo in macchina o in bici o attraverso la strada non ho certezze ... insomma nelle mie attività considero soglie "accettabili" di rischio, basate magari sulle frequenze, statisticamente chi si muove come me ed ha capacità simili ha "pochi" incidenti.
Quello che voglio dire è che per quanto uno si reputi bravo non può considerarsi immune da incidenti, e lo stesso vale per la neve. Poi certo si può rinunciare a guidare, alla bici, al mare, fare solo 1 gita su 10, e usare lo stesso approccio per tutto ciò che nella vita possa comportare rischi ... ma scusa l'ovvieta non si rinuncia a vivere per paura di morire ... ognuno trova il propiro equilibrio in base alle esperienze e attitudini. E ti assicuro che io all'adrenalina sono allergico, quando l'ho provata non m'è piaciuta per niente!
Non farei mai una gita in cui sento forte il pericolo valanghe, ma viceversa raramente lo considero ZERO, sono consapevole che una parte di rischio seppur bassa rimane, così come in auto o in bici, e quello che esprimevo sopra è solo che questa consapevolezza non la considero piacevole o non ne subisco il fascino, ma è un lato negativo che accetto come le levatacce o le vesciche! Un'analogia è il classico sasso in testa, ineliminabile ma non rinunci a all'arrampicata, magari ti proteggi col casco e poi ... accetti il rischio, e se ci penso non lo trovo gradevole.
Rispetto chi ama il rischio o chi lo rifugge in toto, quello su cui ho dubbi è se veramente le valutazioni del rischio valanghe siano così precise come alcuni reputano.
Potrei dirlo in modo più brutale che forse mi attirerà critiche, cioè chi fa del "normale" scialpinismo e si considera sicuro al 100% è un illuso. E purtoppo la cronaca conferma che persone che consideravamo esperte hanno avuto incidenti ... ma poi lo rimuoviamo dicendo che hanno fatto errori che noi non faremmo mai, e siamo al sicuro ... non è così!
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menz Rispondi citando



Registrato: 01/03/06 12:46
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Luogo di residenza: Brescia - Pavia

MessaggioInviato: Mar Dic 15, 2009 18:13    Oggetto:
 
Denali ha scritto:

Potrei dirlo in modo più brutale che forse mi attirerà critiche, cioè chi fa del "normale" scialpinismo e si considera sicuro al 100% è un illuso. E purtoppo la cronaca conferma che persone che consideravamo esperte hanno avuto incidenti ... ma poi lo rimuoviamo dicendo che hanno fatto errori che noi non faremmo mai, e siamo al sicuro ... non è così!


Grazie Dario perché con i tuoi interventi mi hai dato l'occasione di dire un po' alla volta alcune cose che avevo in animo...

Hai ragione: spesso si dice "la valanga non sa quanto sei esperto" e troppe volte si dice "hanno fatto degli errori che io non farei".
La prima è certamente una considerazione vera, quanto alla seconda preferisco pensare "hanno fatto degli errori che nella stessa situazione avrei fatto anch'io". L'unico modo che conosco per non sbagliare è non giocare, anche a costo di girarmi nel letto o di ripetere per la decima volta in una stagione la stessa uscita.
Non so se riesco a spiegarmi... probabilmente come dicevi tu dipende dalla "misura" di ciascuno questo equilibrio... e da cosa si intenda per "normale" scialpinismo.
Quando vedo troppe persone che si avventano giù dai pendii ululando (per manifestare agli altri il proprio godimento, credo) alla ricerca della neve vergine senza pensare a cosa hanno sopra, sotto,intorno, quando sempre più vengono proposti come "normale scialpinismo" itinerari arditi per pendenza, esposizione, condizioni neve, etc.. trovo molto difficile parlare di ARVA, pale, tempi di soccorso.
Beninteso, non sono contro i sistemi di riduzione del rischio ne sminuisco il valore di avere squadre di soccorso pronte, ma vorrei che ci fosse tanta ma tanta cura anche nell'aspetto che riguarda la pianificazione di una gita, la scelta di un itinerario o di un versante.
Più di una volta ho rinunciato a scendere diretto da una cima, preferendo un più sicuro spallone mentre tanti si lanciavano dalla linea di massima pendenza. Non mancandomi le capacità tecniche ne deduco che difetto in coraggio.
Pazienza, intanto posso dire che le 2 slavine in cui sono stato in qualche misura interessato sono due eventi da me provocati in maniera consapevole e quindi COLPA mia (della serie passo di lì, ma anche se parte qualcosa non coinvolge me ne nessun altro... solo che la prima un po' mi prese con se abbastanza da farmi stringere le chiappe).
Questo ed altro mi porta a pensare, forse sarò uno stolto, la maggior parte delle slavine è molto più prevedibile di un sasso che ti cade in testa e se dentro di te c'è un campanellino questo è da ascoltare.
Però, per ascoltare questo campanellino, non devo essere sepolto da troppi segnali di pericolo o dalla fregola "di fare" che talvolta ci prende quando siamo nel grandioso ambiente delle nostre montagne d'inverno.
Perché si può essere prudenti sempre, ma se si è sfortunati, il primo eccesso di fiducia può essere anche l'ultimo.
Cordialmente
_________________
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Davide
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Denali Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 14:59
Messaggi: 2456

MessaggioInviato: Mar Dic 15, 2009 20:11    Oggetto:
 
Anche per me è un'interessante confronto su un tema in cui spesso fatico a ritrovarmi su quanto si dice. E pazienza se a contribuire siamo in pochi.
E sottopongo un aspetto che ha un po' a che fare sul mio modo di vedere il problema ...
gente che fa scialpinismo è tanta, ma proprio tanta che si muove ogni weekend ... butto lì dei numeri ... su OtT ci sono oltre 1000 iscritti, del gruppo con cui giro di solito sarà il 10% che sono registrati in OtT, ognuno di noi fa decine di gite all'anno ... sono conti della serva ma ipotizzo che ogni stagione ci siano nel triveneto centinaia di migliaia di gg/persona di scialpinismo. Incidenti fatali qualche unità ... incidenza, sparo, 10 su milione. Ripeto, non ho dati e sto estrapolando in maniera rozza, ben vengano dati più affidabili se qualcuno li ha.

Quindi se mai nella mia vita arriverò a 1000 gite (altri 20 anni a questo ritmo) avrei un rischio dell 1%, che certamente non è poco ma non è neanche un suicidio. Questo se sono nella media dei comportamenti, cioè ne più bravo ne' più incosciente.

In 20 anni ci saranno sulle strade circa 100.000 morti, su mettiamo 50.000.000 di automobilisti, incidenza 0,2%, molto meno ma paragonabile. Per non parlare della probabilità di infarto o cancro.

Quanto sopra non vuole essere una resa alla fatalità, è noioso ma ribadisco x l'ennesima volta che bisogna porre attenzione a bollettini e fare valutazioni prima e durante la gita e saper rinunciare (mi capita spesso) ... intendo solo dire che io il problema lo vivo anche così, con la consapevolezza che c'è un rischio di fondo ineliminabile, certo un po' riducibile con la prevenzione ... e anche con l'autosoccorso ... ma che accetto perchè lo ritengo entro margini "ragionevoli". Chessò, non farei invece il base jumper o lo speleo sub perchè ho la sensazione (anche qui non ho dati) che in quell'attività il rischio sia maggiore, nonostante l'alto livello di preparazione di chi lo fa.
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fabbrissimo Rispondi citando



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Luogo di residenza: bolzano

MessaggioInviato: Mer Dic 16, 2009 17:18    Oggetto:
 
ho cercato sempre di avere un rapporto + responsabile possibile con il rischio valanga, nel senso: se mai fossi incappato in un evento del genere avrei subito responsabilizzato me stesso, dicendomi che c'è stato cmq da qlc parte un mio errore, cercando quindi di nn tirare in ballo la sfiga o altre giustificazioni.

L'evento valanga è il risultato di nst decisioni sbagliate che possono cominciare già dal tavolino di casa o da allegra telefonata in cui prendiamo appuntam., poi il giorno della gita le possibilità x sbagliare aumentano sempre +.

Il nemico numero 1 è un deleterio misto tra superficialità e ignoranza cui si aggiunge l' istinto alpinistico: nn siamo contenti finchè nn siamo in cima. Nello skialp poi l'euforia magica della discesa, quella specie di ebbrezza davanti ai lenzuoli bianchi immacolati pronti x essere discesi, complica inesorabilm. tt la questione.

una storia inventata:
è una qls giornata *d'inverno*, x es. siamo in 2 e scendiamo allegram giu x una bella linea ancora intonsa (ripidina...... ma tanto c'è grado2 Twisted Evil Twisted Evil Rolling Eyes .......) con quel bel polverone da urlo ......... siamo ancora in alto, il bosco è laggiu che ci aspetta x slalomare in farina ancora migliore. tt è andato alla grande!! arriviamo alla macchina e viene voglia di aprire bottiglia x festeggiare una splendida giornata.

in realtà nn è proprio cosi.... nn c'è tanto da festeggiare........ altrim. xke le valanghe sono e saranno sempre un enigma ?!?!? Rolling Eyes Rolling Eyes Evil or Very Mad Evil or Very Mad

allora il film riparte: tt uguale, ma siamo in 3 qst volta.......c'è + peso su quel bianco lenzuolo immacolato: prime 20 curve splendide!! poi il patatrac...!! vien giu tutto...... 10 secondi ed è finita....

ecco,..... qst sono le storie che succedono in inverno, quando le nevi nn sono trasformate e, fuori del bosco fitto, il pericolo è sempre attivo.

senza aspettare necessariam la primavera, un buon livello di sicurezza in ambiente ripido lo ritrovo (fuori del bosco) esclusivam. con nevi assestate (grado 2), lungo linee classiche frequentate già da inizio inverno con parecchie tracce di discesa recenti ben visibili.

qst cmq nn mi da la garanzia 99% delle nevi primaverili trasformate.

-,,,
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@le Rispondi citando



Registrato: 29/03/05 15:51
Messaggi: 3584
Luogo di residenza: padova

MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2009 0:22    Oggetto:
 
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=85488&sez=NORDEST

valanga di oggi 26-12-09 in Marmolada. Per puro caso (leggasi fortuna) e fatalità non ne è venuta fuori una tragedia. Due ragazzi sono arrivati sul canalino che porta in pista su di un accumulo spaventoso e tagliando il pendio hanno staccato la valanga che è scesa abbondantemente in pista in un punto dove sempre si fermano persone a rifiatare. Vi assicuro che non era per niente banale, il punto di innesco (accumulo) sarà stato alto due metri e sul resto del fronte si è staccata e scivolata sulle rocce sottostanti bagnate dalla percolazione dei giorni scorsi e successivamente ghiacciate. Lastroni di neve polverosa coesa, di grossa dimensione.


La situazione in giro non è per niente rosea, in quota la neve nuova ventata poggia su strati freddi di cristalli angolari che probabilmente si trasformeranno solo in tarda primavera e fungeranno per tutto l'inverno da trappole mortali. C'è da stare davvero molto attenti e volare basso.

ciao
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La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!

Samivel
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Capitano Rispondi citando



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Messaggi: 1084
Luogo di residenza: Pergine (Trento)

MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2009 0:37    Oggetto:
 
Purtroppo invece da altre parti è andata male. Oggi un ragazzino tedesco è morto in fuori pista a Solda, 4 soccorritori sono morti in zona Val Lasties travolti da una valanga mentre cercavano 2 dispersi, che a loro volta non sono ancora stati trovati. Una tragedia immensa.
Pericolo 4, state a casa!
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fabbrissimo Rispondi citando



Registrato: 16/04/05 14:55
Messaggi: 1418
Luogo di residenza: bolzano

MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2009 1:55    Oggetto:
 
Sad Sad Sad

me ne vado a letto con un pianto rabbioso

che vita buttata quel 12enne .........

e quanto onore x quei 4 del soccorso, morti alle 8 di sera nel buio pesto........

-,,,
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gianko Rispondi citando



Registrato: 11/04/06 18:56
Messaggi: 4154
Luogo di residenza: Quebec City

MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2009 9:38    Oggetto:
 
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/dettaglio/tragedia-sul-pordoi-quattro-soccorritori-trentini-morti-sotto-una-valanga/1814073
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Gianko

____________________________

il tempo che passa "piega" solo i pigri....
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xranz Rispondi citando



Registrato: 28/03/05 23:02
Messaggi: 389
Luogo di residenza: Vittorio Veneto (TV)

MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2009 9:48    Oggetto:
 
http://moena.blogolandia.it/2009/12/27/nove-persone-travolte-da-due-valanghe-in-valle-di-fassa/
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Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2009 10:22    Oggetto:
 
fabbrissimo ha scritto:
.........

e quanto onore x quei 4 del soccorso, morti alle 8 di sera nel buio pesto........

-,,,


Quattro eroi! Un sacrificio enorme, inaccettabile, per due sciagurati. Crying or Very sad Crying or Very sad Crying or Very sad
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"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
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FrancoF Rispondi citando



Registrato: 10/02/08 13:12
Messaggi: 589
Luogo di residenza: Marano (VI)

MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2009 11:18    Oggetto:
 
@le ha scritto:

La situazione in giro non è per niente rosea, in quota la neve nuova ventata poggia su strati freddi di cristalli angolari che probabilmente si trasformeranno solo in tarda primavera e fungeranno per tutto l'inverno da trappole mortali. C'è da stare davvero molto attenti e volare basso.


Ti riferisci al freddo della settimana scorsa e al fatto che il grosso delle nevicate è avvenuto inizialmente a quote molto basse perchè sopra era troppo freddo?
Sarà che sulle prealpi vicentine la pioggia ha lavato via tutto Crying or Very sad ma non riesco a leggere la situazione in altre zone (Lagorai ad esempio)
Dai report mi pare di vedere neve trasformata e ghiacciata.
Non è questo il risultato di tanta pioggia anche a quote alte con successiva gelata?
Se cosi' fosse mi verrebbe, in condizioni simili, da ritenere il manto nevoso RELATIVAMENTE consolidato.
Sicuramente non è la condizione della Val di Fassa Sad Sad
Ritengo interessante registrare per quanto possibile, magari in questo topic, le evoluzioni del manto nevoso nel corso della stagione:
quando vai a marzo in un luogo senza conoscere la "storia" di dicembre, difficilmente l'osservazione del momento puo' darti info di cosa c'è sotto!
E non si possono fare stratigrafie ovunque!
_________________
Franco
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enrico r. Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 15:03
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Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Dom Dic 27, 2009 12:31    Oggetto:
 
Valentino_52 ha scritto:
fabbrissimo ha scritto:
.........

e quanto onore x quei 4 del soccorso, morti alle 8 di sera nel buio pesto........

-,,,


Quattro eroi! Un sacrificio enorme, inaccettabile, per due sciagurati. Crying or Very sad Crying or Very sad Crying or Very sad

Quanta tristezza.
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enrico r.
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