Alla ricerca degli antichi pascoli - Altopiano di Asiago

Registrato: 16/04/09 16:33 Messaggi: 575 Luogo di residenza: Cogollo del Cengio

Parte cosi la classica scialpinistica, si decide l'itinerario il giorno precedente, lo si cambia durante il tragitto in auto, lo si revisiona alla pausa caffé e alla fine si fa tutta un'altra cosa. Questo è quello che succede quando si va a sciare sulle montagne di casa, in altopiano di Asiago.

Ci stiamo preparando, maurifri è gia sulle spine, farfuglia qualcosa che riguarda antichi pascoli e antichi confini, dopotutto lui si che è di casa. Partiamo a ridosso delle malghe che precedono il passo Vezzena, Mauri e sicuro sul tragitto, "di qua si taglia e si arriva prima,l'ho fatto di corsa tutta l'estate".

Costeggiamo il bosco per un breve tratto, lungo il pascolo e ci addentriamo nel bosco in direzione Spitz Vezzena.

La giornata è radiosa il pericolo valanghe marcato, per questo itinerario è l'ideale.
L'intendo e di raggiungere lo Spitz di Vezzena, discendere verso la Malga Marcai, risalire in diagonale il bosco fino a Cima Mandriolo e scendere lungo la Val Sparavieri, fino all'antica Osteria al Termino (confine fra trentino e veneto) dove ci attende la seconda auto.

Nel bosco è un continuo zigzagare, personalmente non conosco bene il posto, ma a riguardo sono un pò perplesso. "Ecco la radura ormai ci siamo" e quando sbuchiamo dal bosco convinti di essere sotto la croce dello Spiz, con immensa sorpresa scopriamo di essere a Malga Marcai.

Neanche a dirlo, parte un’animata discussione, su come si possa sbagliar versante o non sapersi orientare,"no ma io volevo fare una variante per gli antichi pascoli".
Non importa alla fine abbiamo solo allungato un pò il percorso, perciò ripartiamo in direzione della cima dello Spitz Vezzena, ma la discussione si prolungherà fino a tavola a fine gita.

Giungiamo alla cima che ci regala un meraviglioso panorama sulla valle sottostante ornata dalle splendide cime del Lagorai.

La strada è ancora lunga, pelli nello zaino e comincia la prima discesa, scendiamo fino quasi a rincontrare la malga, la voglia di sciare è troppa ma non possiamo perdere troppo dislivello per cui rimontiamo le pelli e ricominciamo la salita in un lungo traverso che ci porterà a Cima Mandriolo,

per lo Spitz di Leve e l’imbocco di Bocca di Forno.

La vista e meravigliosa, il sole ormai batte sopra di noi, non mancano gli inconveniente con pelli e zoccoli che ci accompagneranno sino alla cima. Il Tragitto è lungo disseminato di cime che si assomigliano tutte, pensi di essere arrivato e scopri che dall’altro lato sorge un cima uguale. La fatica si fa sentire al punto che qualcuno si lamenta per non essere andato con i telemark e si improvvisa..

Ma la fatica paga e cima mandriolo e davanti a noi.

Giusto il tempo per ripiegare le pelli e parte la vera discesa su pendio aperto, rimane solo un piccolo pendio da superere, la sotto in fondo alla busa, e poi bosco e qualche pascolo nell’intorno di Malga Mandriolo, che si richiude nella strada forestale che ci accompagna all’antica Osteria Termine.

Ormai i giochi son finiti, non rimane altro che ripiegare all’Osteria Ghertele, per il Piano B, dove si fa il punto della giornata e con minuziosa analisi e si prepara la prossima gita.

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"Solo gli spiriti dell'aria sanno che cosa incontrerò dietro le montagne...ma io vado avanti" - (K. Diemberger)

Registrato: 18/12/06 01:01 Messaggi: 6437 Luogo di residenza: Arco

Inviato: Ven Mar 05, 2010 15:02 Oggetto:

Domanda telegrafica.
C'è neve in fondo alla Val d'Assa, al bivio per Galmarara?
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Laga ìa con chel libre di mostàz!!

Inviato: Ven Mar 05, 2010 15:14 Oggetto:

Inviato: Ven Mar 05, 2010 20:46 Oggetto:

bella la panoramica sull'alta Valsugana e i laghi...
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non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di sorgere

Inviato: Ven Mar 05, 2010 22:22 Oggetto:

Che belle e che bianche le "mie" montagne! Very Happy

Certo che i locals che sbagliano la cima.... Laughing

Ma voi siete sicuramente più abituati a cose più ripide.... Cool

Bel report! Smile

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le cose semplici sono le più belle

Inviato: Ven Mar 05, 2010 22:25 Oggetto:

Inviato: Sab Mar 06, 2010 21:17 Oggetto:

L'intento era di raggiungere lo Spitz... raggiunto con successo!
E poi non c'era scritto che si doveva salire per la cresta Ovest.
In verità volevo assaggiare il piacere di attraversare il Bosco Varagna e la Val dei Sassi sotto la bianca polvere, e il Marcai testimone di innumerevoli attacchi nel '15, Wink

, ripercorrendo anche le tracce del 262°ValBrenta prima della sua dislocazione tattica in quel di Cima d'Asta-Cauriol dove fu poi decimato nel settembre '16.
A Robert, e poi c'era lo Spitz che sovrastava i pini, chi volevi che si perdesse... e poi farti un pò vagare per fitti boschi ti può far solo ben , così rinfreschi l'orientamento Razz

Bah, manco lamenti e alla prossima studia il tracciato! (e porta bussola e strumenti di sopravvivenza nel caso ci perdessimo ) ,ciao. Very Happy

Registrato: 21/02/06 09:49 Messaggi: 7323 Luogo di residenza: TRENTO

Inviato: Dom Mar 07, 2010 20:15 Oggetto:

infatti....da dx in lontananza forse Maddalene e poi Brenta a sx....
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Inviato: Dom Mar 07, 2010 22:46 Oggetto:

Bocca di forno, oggi dalla valsugana si vedeva un fantastico vallone di Barco, perfettamente innevato e pronto ad essere smandrato.... Shocked

Registrato: 16/04/09 16:33 Messaggi: 575 Luogo di residenza: Cogollo del Cengio

Registrato: 10/02/08 13:12 Messaggi: 589 Luogo di residenza: Marano (VI)

Bel report Roberto.
I boschi sotto lo Spiz di Vezzena e il Mandriolo sono sempre affascinanti.
Sarà stato 20 anni fa, anch'io "mi sono perso" negli stessi luoghi.
Ero insieme con dei veci scialpinisti. Ricordo con piacere lo stupore e la passione con cui si sono messi a spiegarmi le tracce delle lepri e degli altri animali che popolavano il bosco Smile

a proposito, quella zona lì è riserva naturalistica:
in teoria non si potrebbe neanche uscire dal sentiero che, ad esempio dal Termine, sale su alle malghe.

Inviato: Lun Mar 08, 2010 11:53 Oggetto:

Un aneddoto giunto sino ai giorni nostri spiega che alcuni
Lievegani trassero del terriccio dal proprio paese e dopo essere
saliti in Vezzena, lo misero nelle sgalmare, giurando qua e là ai
commissari incaricati alla verifica dei confini, di trovarsi sempre
sulla terra di Levico. Questo fatto dimostra che i Lievegani non
fossero propriamente in buona fede e da timorosi cristiani
abbiano usato questo stratagemma per non suscitare l’ira divina. Laughing

quelli sì che conoscevano bene i posti...

Inviato: Lun Mar 08, 2010 11:56 Oggetto:

evviva le sgalmare,,, abbasso le tuttine Cool