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francesco.rigon |
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Registrato: 17/01/10 21:11 Messaggi: 114 Luogo di residenza: Treviso
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Inviato: Ven Mar 12, 2010 10:48 Oggetto: |
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francesco.rigon ha scritto: | Peró non prenderò come regola, perchè se per qualche motivo (causato o no dal nostro passaggio) si frattura la superfice e la pendenza è sufficente (oltre i 30 gradi) vien giú tutto, soprattutto quest'anno che come hai evidenziato tu ci sono innumerevoli strati deboli(cioè strati in cui il lastrone puó scorrere)
in sintesi non ho dato una risposta univoca alla tua questione, ma perchè temo non ci sia! L'importante è come sempre la valutazione fatta sul posto basata sull'esperienza e sulle indicazioni che ci ha fornito il bollettino ( sono indicazioni e non leggi, perchè uno strumento per aiutarci a decidere) |
come vedi Franco avevo già detto quanto da te giustamente puntualizzato.
Certo che con il manto di quest'anno non possiamo illuderci che non permarranno alcuni degli strati deboli anche a stagione inoltrata, per cui sarà da stare sempre all'occhio ad ascolatre la neve e osservare sempre criticamente la situazione!
Piú volte, forse troppe quest'anno sono tornato indietro perchè non ho trovato le condizioni che aspettavo, o ho mi è sembrato che l'itierario non fosse sicuro in quella contingente situazione, quindi non sono fra quelli che vanno fino in fondo sempre e comunque! |
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xranz |
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Registrato: 28/03/05 23:02 Messaggi: 389 Luogo di residenza: Vittorio Veneto (TV)
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Inviato: Ven Mar 12, 2010 13:01 Oggetto: |
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FrancoF ha scritto: |
Non credo che uno spessore consolidato di 30 cm su fondo non coeso possa fare, come dire, da ponte e rendere il pendio sicuro.
Del resto anche i ponti poggiano su dei pilastri.
Se vai sollecitare questi appoggi (rocce affioranti, alberi, altri strati di neve coesa) puo' darsi che cedano e tutto il tuo bel pendio parte e va... |
Io, da quel che leggo, credo invece di si almeno in teoria, nel senso che se in superficie c'è uno strato molto ben consolidato questo fa da ponte (per es uno strato spesso 30 cm che risponda al grado 4 di un test di durezza manuale, ovvero non ci entra un dito guantato ma una matita si).
Purtroppo in pratica un po' difficile da valutare.
Vedi anche:
http://www.slf.ch/lawineninfo/schneeinfo/sds/erlaeuterungen_FR
Purtroppo non abbiamo un servizio valanghe di tipo svizzero che ci mostra i profili penetrometrici per zona (anzi, non ce li mostra affatto):
http://www.slf.ch/lawineninfo/schneeinfo/sds/index_FR
e purtroppo se ha lavorato il vento non si può sapere bene dove lo strato portante è diventato così sottile da non portare più, così se per caso passi sopra un hotspot rischi di tirare giù tutto, anche se magari 2 metri + in là lo strato è spesso e stabile.
Vedi anche un'italico e noto articolo (che in realtà non trovo sul web, ma dorebbe esserci e anche dovrebbe esserci nel sito aineva, intanto posto una versione + brutarella):
http://www.soccorritoripeda.it/Nivologia.htm _________________ AUGH! |
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francesco.rigon |
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Registrato: 17/01/10 21:11 Messaggi: 114 Luogo di residenza: Treviso
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Inviato: Ven Mar 12, 2010 19:10 Oggetto: |
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xranz ha scritto: | FrancoF ha scritto: |
Non credo che uno spessore consolidato di 30 cm su fondo non coeso possa fare, come dire, da ponte e rendere il pendio sicuro.
Del resto anche i ponti poggiano su dei pilastri.
Se vai sollecitare questi appoggi (rocce affioranti, alberi, altri strati di neve coesa) puo' darsi che cedano e tutto il tuo bel pendio parte e va... |
Io, da quel che leggo, credo invece di si almeno in teoria, nel senso che se in superficie c'è uno strato molto ben consolidato questo fa da ponte (per es uno strato spesso 30 cm che risponda al grado 4 di un test di durezza manuale, ovvero non ci entra un dito guantato ma una matita si).
Purtroppo in pratica un po' difficile da valutare.
Vedi anche:
http://www.slf.ch/lawineninfo/schneeinfo/sds/erlaeuterungen_FR
Purtroppo non abbiamo un servizio valanghe di tipo svizzero che ci mostra i profili penetrometrici per zona (anzi, non ce li mostra affatto):
http://www.slf.ch/lawineninfo/schneeinfo/sds/index_FR
e purtroppo se ha lavorato il vento non si può sapere bene dove lo strato portante è diventato così sottile da non portare più, così se per caso passi sopra un hotspot rischi di tirare giù tutto, anche se magari 2 metri + in là lo strato è spesso e stabile.
Vedi anche un'italico e noto articolo (che in realtà non trovo sul web, ma dorebbe esserci e anche dovrebbe esserci nel sito aineva, intanto posto una versione + brutarella):
http://www.soccorritoripeda.it/Nivologia.htm |
Grazie Francesco, non avevo mai visto il bolettino svizzero, è una figata, loro sono avanti anni luce! E amche la didascalia è fatta benissimo, potremmo chiedere se lo fanno anche sulle nostre montagne?
Ps: l'articolo anche se un po' sintetico è un ottimo ripasso e facile da leggere! Aspetto l'altro se lo trovi! |
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xranz |
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Registrato: 28/03/05 23:02 Messaggi: 389 Luogo di residenza: Vittorio Veneto (TV)
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Inviato: Ven Mar 12, 2010 22:57 Oggetto: |
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L'altro articolo è uguale, cambia solo la grafica. Non trovo il link, però ce l'ho in pdf sul pc, eventualmente mandami in pm la mail che te lo giro, tra una decina di giorni perchè domani parto per ferie in pusteria.
Ciao e buone sciate!
p.s. notizie recenti (non so quanto attendibili) mi dicono che i 50 cm in alpago sono una bufala. Tu sai qualcosa di + preciso? _________________ AUGH! |
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