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Denali |
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Registrato: 06/04/05 14:59 Messaggi: 2456
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Inviato: Gio Apr 08, 2010 12:21 Oggetto: |
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Certo, la puntata era sul coraggio e rivolta a un largo pubblico...
Solo mi sarebbe piaciuto un approfondimento sul rapporto tra coraggio e razionalità, tra costi e benefici.
A Chernobyl (altro tema della puntata) c'è stato coraggio ed eroismo puro (ammesso ne fossero consapevoli!) e nessuna alternativa ... sul Sella forse s'è rischiato troppo ... ovviamente facile dirlo col senno del poi, ma può (deve!?) essere istruttivo per il futuro |
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jj6 |
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Registrato: 19/03/07 14:09 Messaggi: 2402 Luogo di residenza: New Delhi - India
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Inviato: Gio Apr 08, 2010 18:04 Oggetto: |
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Albe ha scritto: |
in effetti ieri ero a cena quando ho iniziato a seguire la trasmissione, ed anch'io mi son trovato a discutere con una ragazza che ha esordito dicendo: questi sprovveduti che scatenano slavine ed obbligano altri a soccorrerli........
non ci ho visto piu'' da li una discussione che e' terminata appunto nel momento finale dell'intervista al soccorritore sopravissuto....e con le sue parole l'ha messa a tacere....dopodiche' ho deciso di postare appunto questo documento.
un saluto |
non ho visto la puntata, ne' entro in merito...
ma........
chi era quella "ragazza" con cui "ti sei trovato a discutere"?????
mmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhhhhh..... _________________ E allora... MOLLALI !!!!!! CARLO |
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gianko |
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Registrato: 11/04/06 18:56 Messaggi: 4154 Luogo di residenza: Quebec City
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Inviato: Gio Apr 08, 2010 18:09 Oggetto: |
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jj6 ha scritto: |
non ho visto la puntata, ne' entro in merito...
ma........
chi era quella "ragazza" con cui "ti sei trovato a discutere"?????
mmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhhhhh..... | ariecchetelo tie' neanche le ucraine te riescono a cambia' Ciao Grande! _________________ Gianko
____________________________
il tempo che passa "piega" solo i pigri.... |
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l'ultima strega |
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Registrato: 14/05/09 20:17 Messaggi: 2406 Luogo di residenza: in tutto il mondo
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Inviato: Gio Apr 08, 2010 19:33 Oggetto: |
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Denali ha scritto: | La trasmissione non m'è piaciuta molto, piuttosto retorica e superficiale. Elogio dell'eroismo e poca analisi seria dell'accaduto.
Facile ma insufficiente la colpevolizzazione dei 2 ghiacciatori... sono d'accordo che troppi considerano il 118 un tool di montagna che può sostituire attrezzatura, esperienza, preparazione, allenamento ... ma nel caso particolare i 2 non è che alla prima difficoltà abbiano implorato il soccorso fregandosene dei rischi altrui ... probabilmete hanno sbagliato valutazioni ma hanno pagato il massimo. Se fossero stati consapevoli del rischio avrebbero rinunciato per se stessi ben prima che per responsabilità verso gli altri.
Sono per la libertà di incoscienza, da deplorare ma non vietare ... e invece per il "divieto" di eroismo organizzato: il soccorso deve avere come priorità assoluta riportare a casa sani i propri uomini. Quindi se un soccorso finisce male si devono analizzare gli eventuali errori e non limitarsi a dire che ... bastava non ci fosse l'esigenza dell'intervento; lapalissiano!
Quindi il soccorso deve intervenire con ampi margini di sicurezza, altrimenti rinvia a tempi migliori! Se mi caccio nei guai per monti, bravo o mona che sia, se posso mi tiro fuori da solo altrimenti aspetto e spero ... So che non è facile, la pressione sul soccorso è alta ... ma non si va in montagna anche per sentirsi un po' fuori dal mondo di plastica superorganizzato e dalle soluzioni facili, no? Altrimenti in Marmolada ci salirei in funivia! E allora devo essere consapevole che non c'è sempre il verricello pronto a riportarmi a casa. Se non piace, si fa un altro gioco o si abbassa il tiro ... non si "pianurizza" la montagna! |
Io non credo di aver visto lo stesso filmato, perchè il link mi dava video non disponibile. Ho ascoltatoinvece quello in due parti fatto da uno del soccorso sopravvissuto, e se devo essere sincera, Dario, io non ci ritrovo quello che osservi. Sono d'accordo che chi va in montagna deve mettere in conto che una buona dose di imprevedibilità fa aumentare il rischio, però è anche vero che affrontare una gita, a qualunque livello sia, richiede anche la valutazione delle proprie capacità e di coloro che vi partecipano. Se poi si è costretti a rivolgersi al Soccorso, questo deve essere fatto quando la situazione, o subito prima, sta diventando critica per uscirne fuori senza pericolo. Anch'io sono d'accordo che prima di tutto va garantita la sicurezza di chi ti soccorre, e dal filmato che ho visto non si avvertiva il seppur minimo sentore che stavano andando incontro a rischi. Però ripeto non ho visto l'intero servizio, per cui non so che tipo di discesa hanno affrontato, e con che rischi.
Riguardo i due scalatori, nel mio filmato sono stati considerati sufficientemente esperti per una giornata del genere, e il soccorso è stato allertato da una terza persona, dopo che il contatto con i due è risultato invano per tutto il giorno. Quindi, chi colpevolizza cosa?
Un'altra considerazione che mi viene in mente è che le condizioni lassù da voi siano differenti che in Appennino, anche se gli incidenti e le fatalità possono essere le medesime. Io personalmente mi sono ritrovata con i ragazzi del soccorso due volte: la prima alla mia prima uscita in Gran Sasso, dove per diverse lungaggini abbiamo fatto notte e una nostra amica ha pensato che fossimo in difficoltà (all'epoca non esistevano telefonini). Il tutto si è risolto con una sfacchinata-camminata per loro e per noi (ammetto che mi sono vergognata come non mai, e da quell'esperienza ho sempre cercato di valutare gran parte delle componenti difficili delle mie gite); l'altra è stata sempre in gran Sasso, quando una pietra ha colpito una nostra compagna, quindi un vero e proprio incidente invalidante per lei. Anche se con ritardo, il soccorso c'è stato. Probabilmente in caso di valanga non so quanto poi sarebbe stato efficace per il ritrovamento degli infortunati. Per questo dico che forse le situazioni di Soccorso sono differenti: non che non siano esperti o solerti, è che sono differenti le condizioni ambientali a tutti i livelli. Non esistono funivie o mezzi rapidi per raggiungere anche le zone più frequentemente battute da chi va in montagna, per cui il soccorso rischia di essere vano, seppure solerte.
Tutto questo racconto per dire che la prima sicurezza per il Soccorso è la nostra, se poi la montagna si costella di persone che comunque vanno, anche se non ci sono le condizioni, e allora dobbiamo ricominciare a diffondere la originaria cultura dell’alpinismo, che non è proprio quella delle funivie e dei fuoripista. D’altro canto ho aborrito un commento di mia sorella su un certo “patentino” rilasciato non si sa bene a chi, per frequentare la montagna. Fino a prova contraria, le nostre libertà personali tali devono rimanere, entro i limiti del rispetto di chi ci circonda, e andare dove voglio negli ambienti che più mi piacciono la considero una libertà individuale garantita dalla nostra Costituzione.
Forse non sono riuscita a spiegarmi molto, però è quello che penso. _________________ Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini ) |
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robferri |
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Registrato: 31/03/05 17:52 Messaggi: 1739 Luogo di residenza: Reggio Emilia
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Inviato: Gio Apr 08, 2010 23:29 Oggetto: |
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l'ultima strega ha scritto: | grazie Albe,
ho appena finito di litigare con l'intera famiglia sull'argomento, e questo mi sarà d'aiuto se non altro per fargli aprire gli occhi (ho delle sorelle veramente tenaci!!!).... |
Ma l'hai visto il filmato
Mi sa che è meglio che lasci perdere, perchè ha fatto un po' paura anche a me, immagino l'effetto su chi pensa che far fuoripista/scialpinismo sia da pazzi.
Del 5°, l'unico dei travolti che si salva dicono: "Sergio passa più di un'ora immobilizzato sotto la neve" .
Mmmmmmm.....
Per Albe: grazie della segnalazione. Hanno dato una bella immagine del soccorso alpino. Complimenti.
La considerazione che mi viene da fare nel sentire le toccanti parole di colleghi e sopravvissuti è: grande stima per questi soccorritori.
Rimetto il link più diretto (inizia dal minuto 35):
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-493ce80e-8ed3-445c-b85c-9c540e6e40d5.html?64335704
L'ultima modifica di robferri il Ven Apr 09, 2010 0:11, modificato 3 volte |
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robferri |
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Registrato: 31/03/05 17:52 Messaggi: 1739 Luogo di residenza: Reggio Emilia
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Inviato: Gio Apr 08, 2010 23:44 Oggetto: |
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Leo ha scritto: |
Non ce l'ho con la funivia, ma con questo sistema intimidatorio di gestione o di presunta gestione dell'andare in montagna.....se c'è pericolo tre lo è anche per le guide....anzi accompagnando un cliente che si presume che come tale non sia esperto la vita in pericolo è proprio quella della guida.....chi arriva primo al cancelletto per me deve salire prima....sia esso il Papa o un bagnino......
E poi non farmi parlare delle guide che ne ho viste di tutti i colori........ |
Con tutte quelle persone che l'ultima cosa che hanno fatto è prendere proprio quella funivia per scendere verso la morte, parlerei un po' più sottovoce...
Poi magari sono le stesse guide che ti vengono a salvare se sei nella merda....poi magari sono le stesse guide che muoiono per venirti a salvare.
Per noi è una bellissima passione, per loro è (anche) una maniera per vivere. Se gestiscono la funivia del Pordoi in maniera un po' parziale, glielo potremmo anche lasciar fare senza ostilità, no? Soprattutto noi che usiamo quasi sempre solo le pelli e non siamo impianto-dipendenti come i freerider. |
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Albe |
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Registrato: 23/01/08 19:27 Messaggi: 140 Luogo di residenza: Pian-Colle Santa Lucia/ Padova
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Inviato: Ven Apr 09, 2010 3:31 Oggetto: |
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robferri ha scritto: | l'ultima strega ha scritto: | grazie Albe,
ho appena finito di litigare con l'intera famiglia sull'argomento, e questo mi sarà d'aiuto se non altro per fargli aprire gli occhi (ho delle sorelle veramente tenaci!!!).... |
Ma l'hai visto il filmato
Mi sa che è meglio che lasci perdere, perchè ha fatto un po' paura anche a me, immagino l'effetto su chi pensa che far fuoripista/scialpinismo sia da pazzi.
Del 5°, l'unico dei travolti che si salva dicono: "Sergio passa più di un'ora immobilizzato sotto la neve" .
Mmmmmmm.....
Per Albe: grazie della segnalazione. Hanno dato una bella immagine del soccorso alpino. Complimenti.
La considerazione che mi viene da fare nel sentire le toccanti parole di colleghi e sopravvissuti è: grande stima per questi soccorritori.
Rimetto il link più diretto (inizia dal minuto 35):
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-493ce80e-8ed3-445c-b85c-9c540e6e40d5.html?64335704 |
la trasmissione ha come argomento il coraggio. I soccorritori sopravissuti parlano con il cuore e nnn ho sentito nessun accenno ad atti eroici ne tantomeno si da' addosso ai due alpinisti. Mi sembra veramente encomiabile il fatto che uno di loro dopo aver tirato fuori 4 dei suoi compagni ed amici morti oggi abbia ripreso a fare soccorso in montagna. Credo che lo spirito con il quale chi si preoccupi di soccorrere persone in pericolo sia lo stesso di qualsiasi persona che vedendo uqualcuno in difficolta' anche per la strada si fermi x soccorrerlo magari rischiando, a differenza delle persone che invece tirano dritto nella completa indifferenza.
Mi chiedo quanti di noi difronte una situazione tragica dove magari alcuni nostri compagni si trovino in una situazione di pericolo di vita si lancerebbero con coraggio x cercare di salvarli rischiando o chi invece trovi il tempo di ragionare ed aspettare che nn ci sia nessun rishio x se stessi prima di muovere un dito.....
Mi trovo molto in sintonia con le parole della " strega" e con Sara. _________________ "Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione" |
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menz |
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Registrato: 01/03/06 12:46 Messaggi: 2665 Luogo di residenza: Brescia - Pavia
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Inviato: Ven Apr 09, 2010 11:44 Oggetto: |
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Sara ha scritto: | Denali ha scritto: | menz ha scritto: | ...voce narrante quando parla "dell'arval, un apparecchio in grado di emettere segnali radio e visivi"... | Vero, me l'ero scordata sta chicca che avevo notato anch'io ... probabilemte il visivo si riferisce al led che lampeggia |
più probabile si riferisca agli omini che compaiono, per esempio, sull'S1. |
Quella di Dario era una battuta, immagino anche la tua lo sia.Altrimenti ti suggerisco di riascoltare il passaggio.
Sara ha scritto: |
io non mi sento di tacciare di superficialità il pezzo perchè la puntata non era dedicata al Servizio Soccorso Alpino tout court nè alla tragedia specifica. è una testimonianza del tema scelto, il coraggio. potevano intervistare davvero qualche bagnino, invece gli autori hanno scelto di rendere omaggio ai soccorritori morti in montagna e senza dare troppo giù ai 2 scialpinisti per i quali è scattato il soccorso. |
Per la precisione i due per cui e' scattato l'intervento erano ghiacciatori, quindi credo abbiano utlizzato ciaspole per l'avvicinamento. Questo solo per evitare ulteriori fraintendimenti.
Se il tema era quello del coraggio non posso dire che sono stati superficiali, visto che evidentemente il fine della trasmissione era di suscitare emozioni e ci sono riusciti.
La testimonianza dei soccorritori e' stata pacata, ma era inserita in un contesto dove appunto poteva essere tranquillamente sostituita con quella di un bagnino, di un operatore medico, di un pompiere...
Tutte cose nobili, intendiamoci, ma a me, mentre commento questo filmato su un forum di scialp, sarebbe piaciuto, visto che hanno fatto la trasmissione (se no ribadisco, potevano anche farne a meno), avere qualche info in piu' sulla dinamica dell'incidente e sui meccanismi decisionali che stanno dietro ad un intervento di soccorso. Magari qualche primo piano in meno e qualche ripresa dall'alto in piu', orari, quote, perche' partire al crepuscolo nonostante la "curva della morte" (espressione usata nel filmato) lasciasse poche speranze, perche' non salire dal basso, etcc..
Io che non sono tecnico queste cose non le so.
Viceversa ho apprezzato il commento quando dice "che in italia e' vietato il volo notturno per gli elicotteri civili". Questa, ad esempio, sarebbe una cosa da cambiare.
Saluti _________________ Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide |
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sergio63 |
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Registrato: 28/12/07 01:34 Messaggi: 1351 Luogo di residenza: Bleggio (TN)
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Inviato: Ven Apr 09, 2010 12:02 Oggetto: |
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menz ha scritto: |
...
Viceversa ho apprezzato il commento quando dice "che in italia e' vietato il volo notturno per gli elicotteri civili". Questa, ad esempio, sarebbe una cosa da cambiare.
Saluti |
quì da noi l'elicottero del 118 (civile) di notte vola sulle tratte di collegamento fra ospedali...penso sia un problema di modi e attrezzature... |
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menz |
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Registrato: 01/03/06 12:46 Messaggi: 2665 Luogo di residenza: Brescia - Pavia
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Inviato: Ven Apr 09, 2010 13:27 Oggetto: |
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sergio63 ha scritto: | menz ha scritto: |
...
Viceversa ho apprezzato il commento quando dice "che in italia e' vietato il volo notturno per gli elicotteri civili". Questa, ad esempio, sarebbe una cosa da cambiare.
Saluti |
quì da noi l'elicottero del 118 (civile) di notte vola sulle tratte di collegamento fra ospedali...penso sia un problema di modi e attrezzature... |
Si, precisamente... credo, ma chiedo conferma se qualcuno lo sa piu' precisamente, che sia consentito il volo piazzola-piazzola (come dicevi tu, ospedale-ospedale), ma non il soccorso su zone non atrezzate (case, strade, boschi, vallate) in quanto non e' previsto l'uso di visori notturni. _________________ Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide |
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SimonRussi |
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Registrato: 08/11/06 09:33 Messaggi: 4519 Luogo di residenza: Laives (BZ)
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Inviato: Ven Apr 09, 2010 13:46 Oggetto: |
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menz ha scritto: |
Si, precisamente... credo, ma chiedo conferma se qualcuno lo sa piu' precisamente, che sia consentito il volo piazzola-piazzola (come dicevi tu, ospedale-ospedale), ma non il soccorso su zone non atrezzate (case, strade, boschi, vallate) in quanto non e' previsto l'uso di visori notturni. |
ovviamente a questo punto è troppo ovvio dire che si spendono miliardi di $ per poter volare (per uccidere) con ogni condizione atmosferica e di luminosità mentre addirittura si vieta il volo notturno per salvare vite... _________________ СИМОН РУССИ
"Cosa sa di alpinismo chi sa solo di alpinismo?" C. L. R. James |
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Leo |
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Registrato: 27/01/07 17:31 Messaggi: 5210 Luogo di residenza: Zoldo
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Inviato: Ven Apr 09, 2010 20:56 Oggetto: |
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robferri ha scritto: | Per noi è una bellissima passione, per loro è (anche) una maniera per vivere. ,Se gestiscono la funivia del Pordoi in maniera un po' parziale glielo potremmo anche lasciar fare senza ostilità, no? Soprattutto noi che usiamo quasi sempre solo le pelli e non siamo impianto-dipendenti come i freerider. |
Non sono d'accordo...se è vero come ha detto Ste che fanno salire prima le guide coi clienti e ti fanno arttendere un'ora o più prima di salire.....allora che lo scrivano e lo dicano chiaramente: "la funivia non è un servizio pubblico, ma riservata ai comodi di chi vogliamo noi, e non importa se lei viene dall'emilia ed è arrivato qui alle otto per primo, devo far salire la guida col cliente" (che magari si ferma sulla terrazza a prendere il sole...)
Un' altra cosa è l'emergenza...in caso di esigenza di soccorso ad esempio...
Questa storia delle guide che devono "vivere" con la montagna non mi va giù....che vivano, ma senza prevaricare il prossimo.........in troppi casi la "patacca" fa credere a chi la indossa di essere un padreterno che ti insegna anche a non pisciare controvento...... _________________ "..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.) |
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albertagort |
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Registrato: 27/01/08 20:52 Messaggi: 357 Luogo di residenza: Noach, conca agordina
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casmau |
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Registrato: 04/10/06 18:00 Messaggi: 8395 Luogo di residenza: Roma, Appennino
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Inviato: Ven Apr 09, 2010 22:03 Oggetto: |
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Leo ha scritto: | robferri ha scritto: | Per noi è una bellissima passione, per loro è (anche) una maniera per vivere. ,Se gestiscono la funivia del Pordoi in maniera un po' parziale glielo potremmo anche lasciar fare senza ostilità, no? Soprattutto noi che usiamo quasi sempre solo le pelli e non siamo impianto-dipendenti come i freerider. |
Non sono d'accordo...se è vero come ha detto Ste che fanno salire prima le guide coi clienti e ti fanno arttendere un'ora o più prima di salire.....allora che lo scrivano e lo dicano chiaramente: "la funivia non è un servizio pubblico, ma riservata ai comodi di chi vogliamo noi, e non importa se lei viene dall'emilia ed è arrivato qui alle otto per primo, devo far salire la guida col cliente" (che magari si ferma sulla terrazza a prendere il sole...)
Un' altra cosa è l'emergenza...in caso di esigenza di soccorso ad esempio...
Questa storia delle guide che devono "vivere" con la montagna non mi va giù....che vivano, ma senza prevaricare il prossimo.........in troppi casi la "patacca" fa credere a chi la indossa di essere un padreterno che ti insegna anche a non pisciare controvento...... |
che poi è una delle cose che abbiamo imparato subito, facendo le gare a chi pisciava più lontano. _________________ http://scianarchik.blogspot.com/
http://vimeo.com/87710861
Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
No sto facendo una gita con gli sci
H. Buhl |
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gianko |
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Registrato: 11/04/06 18:56 Messaggi: 4154 Luogo di residenza: Quebec City
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Inviato: Ven Apr 09, 2010 22:22 Oggetto: |
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casmau ha scritto: | Leo ha scritto: | robferri ha scritto: | Per noi è una bellissima passione, per loro è (anche) una maniera per vivere. ,Se gestiscono la funivia del Pordoi in maniera un po' parziale glielo potremmo anche lasciar fare senza ostilità, no? Soprattutto noi che usiamo quasi sempre solo le pelli e non siamo impianto-dipendenti come i freerider. |
Non sono d'accordo...se è vero come ha detto Ste che fanno salire prima le guide coi clienti e ti fanno arttendere un'ora o più prima di salire.....allora che lo scrivano e lo dicano chiaramente: "la funivia non è un servizio pubblico, ma riservata ai comodi di chi vogliamo noi, e non importa se lei viene dall'emilia ed è arrivato qui alle otto per primo, devo far salire la guida col cliente" (che magari si ferma sulla terrazza a prendere il sole...)
Un' altra cosa è l'emergenza...in caso di esigenza di soccorso ad esempio...
Questa storia delle guide che devono "vivere" con la montagna non mi va giù....che vivano, ma senza prevaricare il prossimo.........in troppi casi la "patacca" fa credere a chi la indossa di essere un padreterno che ti insegna anche a non pisciare controvento...... |
che poi è una delle cose che abbiamo imparato subito, facendo le gare a chi pisciava più lontano. | ...ma vincevi ogni tanto? _________________ Gianko
____________________________
il tempo che passa "piega" solo i pigri.... |
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