L' Ippopotamo

Registrato: 09/03/06 16:03 Messaggi: 2160 Luogo di residenza: Paesello

“tutti quelli che conosco l’hanno visto.. tutti, tranne me!!”
Esordisce Tino mentre il furgone sbuffa nuvole di gasolio sui ciclisti.
Beh, aggiungo, a dire il vero non l’ho mai visto neppure io, e pensare che qualche volta ci sono pure andato apposta.!
Nell’angolo del furgone, accovacciata come una piccola volpe, Chiara ritorna per un attimo da pensieri lontani:

“ippopotamo? Ma dove stiamo andando.. allo zoo??”
Alla guida Tino sorride, manovra il volante del furgone come fosse il “suo bilico” al lavoro e sfodera una inaspettata competenza sugli eventi della 1° GM.; “l’ippopotamo” è, in realtà, il famoso Cannone 149G trascinato dagli italiani sulla Cresta Croce, che prosegue dalle Lobbie, dopo la conca del rifugio Caduti dell’Adamello, verso il Monte Fumo,
e sparava (si infervora) sulle postazioni austriache del Carrè Alto!!
che mica se ne sono fatti ancora una ragione..
insomma, siamo diretti là!
Stanotte dormiremo ai piani del Bedole in fondo alla Val di Genova e domani andremo alla ricerca del pregiato mammifero!
Ore 11.30 al Bedole, temperatura bassa, cielo velato. Tino posteggia il furgone, piazza le brande e, il tempo di tirar fuori il saccopelo e già dorme! E il bimbo non è da meno –tale padre…
Chiara ed io montiamo la tenda nel bosco, nascondiamo per bene il cestino della merenda perché qui gli orsi sono di casa e.. non vorrei che Bubu…
A pensarci bene, sapere che l’orso frequenta la zona fa uno strano effetto dentro una tendina..

Nottata simil “porchetta” slovena, cioè passata a rigirarmi sulle stuoie che sono anni che devo comperarmi un materassino !
Ma più che lo scheletro sbriciolato e le sciabolate dei fari delle macchine che arrivano alle 4, mi svegliano i denti di Chiara che sbattono dal freddo!!
Ma Chiara!! E io che ho avuto persino caldo..
se parlavi ci si poteva..come dire.. termoregolare…!!!!!!
Comunque ora siamo fuori, stellata siderale, smontiamo la tenda zuppa di brina, breve colazione e già si parte che è ancora buio.. nei prati scuri mucchi sparsi di mucche sdraiate che dormono ancora, in alto i primi chiarori di un sole che, da qualche parte, sta sorgendo.

Dopo un breve tratto di strada il sentiero si inerpica ripido tra i larici che presto lasciano il posto a fitti cespugli di ontani; più che un sentiero sembra un colatoio per l’acqua ma in breve ci porta sul solito caratteristico pianoro glaciale con tanto di torrentello, ponticello e baitello di caccia.

Il cacciatore lo troveremo in quota più tardi con i suoi cani scalatori a fare l’appello dei camosci..
“Huber !!” –
“preeeeeesente” bela lontano il caprone…
A destra le Lobbie si ergono maestose,

alle spalle Presanella e Vermiglio..

di fronte una enorme parete lavorata dal ghiacciaio che fino a quarant’anni arrivava alla baita del cacciatore e che ora si è arroccato sulla vedretta dalla quale scarica lungo la parete una miriade di splendide cascate.

Terminati gli ultimi cespugli una tormentata morena ci conduce all’attacco della ferrata Matarot

che tra enormi placche montonate sale verso la base della Lobbia Alta.

ecco i cani del cacciatore, sono saliti per la ferrata superando passaggetti mica da ridere..

A mano a mano che si sale compaiono sullo sfondo, come su un palcoscenico dove continuamente si aprono quinte successive, dapprima il Crozzon di Folgorida, poi quello di Lares, quindi il maestose Corno di Cavento.

Solo in prossimità del Rifugio Caduti dell’Adamello compare ancora più lontana, l’affilata cresta nord (dei “Folletti”) del Carrè Alto.

Alla sosta panoramica sopra al laghetto glaciale scatta la solita polemica sulla lettura della carta.. è di qua; no, è più in là..

sembra un safari più che un’escursione, e sto ippopotamo che continua a muoversi..
Chiara se la gode ridacchiando, guarda lontano, avanti.

Alla fine decidiamo per un percorso che rimane sul ghiacciaio finchè il nostro clamoroso sesto senso non ci dica che è il momento di saltare in cresta dove apparirà improvvisamente il cannone celato!!
Figuriamoci, sogghigna Tino.. sesto senso.. persi!!
Così aggirata Cima Croce

saliamo per nevai e sfasciumi.. intanto Tino , ritto su un blocco di granito col binocolo che sembra il Generale Diaz individua una catena che sale per un diedro nella parte più bassa della cresta. E’ sicuramente là !!
Superato il diedro

spuntiamo sulla cresta, al Passo del Dosson; ovviamente del cannone neanche l’ombra ma il panorama sull’Adamello e sul lontano Bernina è mozzafiato.

Ma resta il fatto che dell’ippopotamo neanche l’ombra, così decidiamo che la cartina è sicuramente sbagliata e verrà buttata una volta a valle!!
Dopo un breve consiglio di guerra (visto il posto) iniziamo a salire un ripido nevaio in direzione del Monte Fumo

ma il repentino aumento della pendenza unito alla mancanza di tracce per un luogo tra i più frequentati del gruppo ci fa pensare di aver (ovviamente) sbagliato strada..
E allora tra innominabili turpiloqui ritorniamo al Passo e ci dirigiamo dalla parte opposta dove una evidente “autostrada” di tracce sta lì come a dirci: “ vi prendiamo per manina??”
Così, alla fine , dopo un tratto di sfasciumi che ci riporta in cresta, eccoci finalmente al cospetto dell’”ippopotamo”.

Se lo vedi al museo ti vengono in mente le vicende di trincea, la sua potenza devastante, immagini il rumore della cannonata che sovrasta il frastuono della battaglia.
Quando ti compare improvvisamente tra questi silenzi, su una improbabile cresta fuori dal mondo, l’unico pensiero è: follia! La follia di questa guerra (di tutte le guerre).
E così mentre commuove pensare a tutti quei poveri disgraziati che ci hanno lasciato la pelle quassù mi viene da gridare un rabbioso CIU-CE-ME-LO !! a tutti i cultori della guerra, dell’amor patrio e dei sacri confini, financo tutti quei fessi delle piccole patrie e dei piccoli campanili,,.. nella padania come tra i meli del sud tirol.
Quassù tutto questo assume la sua vera e giusta dimensione.. quella del ridicolo !
Via , via.. aria! Che le soste raffreddano i muscoli.. e allora ritorniamo al passo e poi per catena sui nevai sui quali ora che il sole è alto, corrono allegre rigole di acqua di fusione.
La zona intanto si popola di alpinisti diretti al rifugio, per molti domani sarà Adamello o Cresta Croce o magari Lares o Cavento.. invece noi scendiamo lungamente sotto il sole ormai cocente, anche sulla ferrata i magri rigagnoli del gelido mattino sono ora ben rinforzati e le cascate rimbombano potenti nella valle.
La morena ci accoglie come una stube ben riscaldata.. nei pianori più sotto, alla baita del cacciatore, ragazzini che corrono e mamme in costume sono il segnale che ormai siamo alla base.
E finalmente eccoci al furgone per goderci l’ultimo, doloroso gesto che prelude il puro piacere: togliere gli scarponi! Strani mugolii di piacere attraversano il posteggio, signore di mezza età ci guardano di sottecchi ricordando improvvisamente gemiti d’altri tempi..
L’altra faccia del piacere, una volta liberati i piedi, sono le birre gelate, il pane e salame..
che ovviamente non mancano mai.
E così eccoci ancora in furgone tra discussioni e storie varie e piacevoli sonnellini .. tanto abbiamo il “bocia” che guida al rientro; Chiara è tornata volpe nel suo angolo; tino sorride, fuori dal finestrino scorrono visi che sembrano familiari che spariscono avvolti.. in una nube di gasolio!
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giovanni

Registrato: 01/03/06 12:46 Messaggi: 2665 Luogo di residenza: Brescia - Pavia

Bravo Giovanni... adesso c'e' da tornarci a primavera con gli sci, quando del cannone esce solo la canna
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Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide

Registrato: 04/10/06 18:00 Messaggi: 8395 Luogo di residenza: Roma, Appennino

bel cannone vi siete fatti!!!!!! Laughing

tanto è vero che vi siete persi....................... per ritrovarvi Wink

Ben tornato alla narrazione Maestro Giovanni Wink

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http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
No sto facendo una gita con gli sci
H. Buhl

Registrato: 21/02/06 09:49 Messaggi: 7323 Luogo di residenza: TRENTO

Grande Giovanni! Erano giorni che aspettavo il tuo report.
Istruttivo e divertente ma......poveri ciclisti
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"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)

Registrato: 29/12/07 20:55 Messaggi: 2868 Luogo di residenza: Pescara

Grande racconto e magnifico stile, come al solito Cool

Quella della termoregolazione è un'ottima idea Very Happy

Pensa se ti dovesse capitare di termoregolarti con il Vikingo Laughing

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« Noi troveremo una strada. Oppure ne apriremo una nuova. »

Registrato: 04/10/06 18:00 Messaggi: 8395 Luogo di residenza: Roma, Appennino

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