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Un simpatico tris (Tatra - Baldo - Bondone)
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Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo

Bebebeu Rispondi citando



Registrato: 08/04/07 15:22
Messaggi: 1071
Luogo di residenza: Castagnaro - VR

MessaggioInviato: Mar Ott 12, 2010 22:31    Oggetto: Un simpatico tris (Tatra - Baldo - Bondone)
 
Prendetevi una bella birretta, meglio 2…e poi leggete con calma che il racconto è lungo.

Un simpatico tris


Sabato 25 settembre 2010

Ore 19:30 - Piazzola sul Brenta (PD).
Ecco fatto, e con questa ho finito l’ultima consegna di lavoro di oggi. Ora si riparte e via a casa…Per le 21:00 dovrei esserci. Cavolo, è da stamattina alle 6 che sto andando avanti…ma finalmente ormai è finita!
Fuori c’è buio, e mentre torno c’è una splendida luna piena, che almeno mi tiene compagnia e lascia soprattutto ben sperare per il meteo del giorno seguente….Già, proprio domani mi aspetta il 3 giro a piedi in montagna, come ultimo atto di un’idea nata a ferragosto.
Infatti, se lo scorso inverno è stato per il sottoscritto molto avaro nella pratica dello scialpinismo con un’unica uscita a gennaio…non da meno è stata la prima parte dell’estate dedicata all’apertura di nuove via su roccia nel gruppo di Brenta, naufragate sotto imprevisti temporali e nebbioni.
Quindi, se si escludono un paio di giri in montagna con la family… con annessa festa del formaggio in malga, fino ai primi di agosto l’attività montana è stata decisamente scarsa.
Così, giusto per “sfogare” di divertimento sia la testa che le gambe, durante le ferie a metà agosto in Polonia è nato il mio primo lungo giro ad anello dei Monti Tatra.
Uno splendido concatenamento di 12 cime, che aveva come principale obiettivo la voglia di girare il più possibile, su e giù per cime sconosciute fino a quando sarei stato stanco e appagato…Peccato che come al solito, il meteo polacco la faccia da padrone, e nei 12 giorni di permanenza, l’unico giorno di tempo decisamente bello sia stato il penultimo.

1° Flash fotografico

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1. Panoramica sui Tatra dell’Ovest, dalla strada verso la frontiera con la Slovacchia
2. Sulla lunga strada forestale di 10 km della valle Koscieliska
3. Vista dalla 3° cima (Woloviec) seguita sulla cresta
4. Un po’ di nuvolao sulla cima
5. Sempre dalla stessa cima, inizia un lungo saliscendi tra i vari passi che separano le cime successive, con dislivelli sempre tra i 150-300m
6. Da Lopata (4° cima) vista sulla discesa di Woloviec
7. Dorsali e creste si susseguono
8. Poco sotto la 5° cima Starorobocianski (la cima più alta del versante Polacco) si vede in basso il successivo Passo, poi a destra Bystra la cima più alta dei Tatra dell’ovest (versante Slovacco) e successivamente Tomanowy Wierch, e sullo sfondo gli Alti Tatra
9. Dalla vetta di Bystra, panoramica sulla pianura slovacca.
10. Uno sguardo all’indietro, verso tutte le cime fatte al mattino
11. Il Passo che porta alla 10° cima (Kamienista). In basso i laghetti dove ho potuto recuperare un po’ d’acqua stagnante
12. Sempre uno sguardo che si perde sulle cime fatte finora
13. Sulla 12° ultima cima, vista verso gli Alti Tatra.
14. Il salto di 300m che con ripido sentiero porta al Passo e poi a valle.
15. Alla fine del giro, il meritato Zapiekanka: baguette calda, con crema di formaggio, soffritto di cipolla e funghi, il tutto spruzzato di ketchup!.....e birrona fresca…

Alcuni dati:
Cime percorse 12. - Lunghezza itinerario: 40km circa. – Dislivello: 2900m. – Tempo percorrenza: 11:30



Tornato in Italia, dopo 3 settimane di relax lavorativo, le gambe e la testa tornarono ad aver voglia di sgranchirsi.
In pochissimi giorni nacque l’idea, che cullavo da un paio d’anni, e cioè attraversare tutta la catena del Monte Baldo e del Monte Altissimo di Nago, ovvero quella lunga cresta che costeggia il lago di Garda. Pur essendo la montagna più vicina a dove abito…è quella che conosco meno. Mai girata d’estate, e frequentata raramente solo con gli sci, mi sono deciso di rendergli un mio particolare omaggio, scusandomi di questo ritardo, percorrendola dal suo inizio fino alla fine. Oltretutto, visto che tutta questa catena è sempre rimasta per me in secondo piano, passandogli alla base in auto nelle centinaia di volte che mi muovevo verso il Brenta…o altre zone alpine, sentivo la curiosità di vedere cosa c’era là in alto.
Il secondo giro fu quindi una bellissima avventura iniziata alle 5 del mattino in piazza a Caprino Veronese, risalendo dalla base il monte Baldo e tutte le sue cime, continuando per il monte Altissimo e terminando a Torbole alla sera poco dopo le 17. Un giro entusiasmante, finito poi in compagnia del nostro caro Luca GPS, e dell’amico Christian che gentilmente venirono a recuperarmi una volta finito il giro. Nosiola-party verso sera e pizzetta in compagnia, dopodichè rientrammo a Caprino per riprendere la mia auto, e via a casa!



2° Flash fotografico

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1. Vista al primo mattino sul lago di Garda. Le colline della zona di Garda, e più in fondo si riconosce la stretta lingua di terra di Sirmione
2. Vacca che alba!...wakka wakka eh eh…
3. Da bocchetta Naole, la panoramica cresta che porta alla cima di Costabella nei pressi del rifugio Chierego
4. Rifugio Chierego
5. Tra la nebbia della prima cima, alcuni “residenti”
6. Squarci sul lago, tra nuvole e roccia
7. La cresta nel suo versante verso la Val d’Adige, è quasi sempre rimasta immersa nella nebbia. Per fortuna che il versante del lago era decisamente assolato.
8. Il Brenta emerge dalle nuvole
9. Finita la cresta del Baldo, inizia la stradina che porta a Bocchetta Navene e poi al monte Stivo, un po’ immerso nelle nuvole sullo sfondo della foto.
10. Nei pressi di Bocchetta Navene. La pala del monte Altissimo
11. El lago…
12. Un tuffo di 2000m dalla cima del monte Altissimo sulle acque del Garda
13. Scendendo verso Torbole e Riva del garda.

Alcuni dati:
Lunghezza itinerario: 42km – Dislivello: 2900m. – Tempo percorrenza: 12 ore


Ma torniamo ad oggi sabato 25 settembre. Verso le 23 riesco finalmente ad andare a dormire, decisamente stanco ed un po’ raffreddato. Non voglio neanche pensare a quello che devo fare domani, e cerco subito di dormire.
Ore 04:20 di domenica. Mi alzo, prendo lo zainetto e via in auto verso Rovereto sud.
Lungo la strada comincio a pensare a come gestire bene la giornata; il tracciato del percorso, la tempistica, punti d’appoggio…e la fatica. Speriamo bene, perché non sto molto bene e sento dei leggeri brividi, tipo quando si è un po’ influenzati. Forse è solo stanchezza…mah…

Poco prima delle 6 parcheggiata l’auto in una vietta a Nago, parto per risalire la lunga dorsale che porta al Monte Stivo. C’è ancora buio, ed alla luce della frontale cerco subito il sentiero, per niente evidente, ed infatti sbaglio seguendo una ripida mulattiera. Vabbè, almeno sale ripida e nella direzione che sembra giusta. La vista sulle luci dei paesi sulla costa del Garda sono fantastiche a quest’ora, e scatto qualche foto. Dopo un’oretta al fresco camminando velocemente arrivo ad un primo bivio. Un attimo di esitazione sulle indicazioni. Purtroppo nella prima parte del percorso non ho cartina topografica…e devo andare a naso…Prendo a destra e sbaglio di nuovo, ma me ne accorgo subito. Ritorno sui miei passi, e via sinistra, dove finalmente dopo una ventina di minuti trovo il famoso sentiero 637 che sale al passo di S. Barbara. Via di corsa mentre albeggia nella fitta boscaglia. Un sms mi distoglie un attimo dai pensieri. E’ Valentino, con il quale ci auguriamo una buona giornata, visto che anche lui sarà in zona lago con la bici.

Arrivo a S. Barbara e finalmente si vede la prima meta: il monte Stivo. Grazie ad alcuni spezzoni di cartografia dettagliata mandatami via mail da Luca GPS (e qua partono le prime 2 bottiglie di vino) con tutte le indicazioni da seguire, trovo facilmente la di-retta via allo Stivo.
Salendo la pala terminale, mi accorgo che il passo non è quello delle 2 avventure precedenti. C’è un fastidiosissimo vento freddo che sale dal lago, e soprattutto non riesco a salire sciolto come vorrei…Mi sento affaticato, probabilmente assonnato…e se già sto così qui all’inizio, figuriamoci più tardi. Se poi penso a dove devo andare per trovarmi alla fine con Luca……beh forse stavolta aveva ragione lui che l’avevo sparata grossa….
Ma in effetti tutto questo giro è nato per scherzo…O forse era proprio l’avventura perfetta che cercavo, per provare tutta quella serie di emozioni che solo determinate circostanze creano.

Comunque pochi minuti dopo le 9 sono in vetta allo Stivo. Panorama fantastico sul lago, sulla val d’Adige e la valle del Sarca.

1° Pausa fotografica
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1. Poco sopra l’abitato di Nago
2. Passo di S. Barbara. 1000m più in alto la pala del Monte Stivo
3. Una bella sbiancata sulla Presanella
4. Il “fiordo” del Garda
5. Nei pressi della cima, vista sulla dorsale salita, e di fronte il monte Altissimo di Nago
6. Rif. Marchetti allo Stivo. Sullo sfondo il gruppo del Carè Alto e della Presanella



….Riparto subito, ed il mio sguardo si posa sulla lunga dorsale che porta fino alle 3 cime del Bondone. Prossima meta: il Cornetto.
La cresta si rivela un percorso decisamente “nervoso”. Un continuo saliscendi che spezza più volte il ritmo. Speravo fosse più lineare (un po’ come sul Baldo) consentendomi di riposare e recuperare un po’ di forze.
Per fortuna c’è ora un bel sole senza vento, la giornata si sta scaldando e la vista ora sulla val d’adige, ora sulla valle del Sarca danno una particolare bellezza all’itinerario. Quante volte sono passato laggiù…Quante vie d’arrampicata su quelle pareti. Sembra quasi che guardare da quassù, sia un piccolo riassunto delle avventure alpinistiche degli ultimi 15 anni…Un punto di vista decisamente diverso. Una carezza dall’alto sui ricordi…

Alle 11:30 arrivo alla dorsale finale che porta al monte Cornetto. Mi raggiunge un personaggio che sale velocemente, ed ci scambiamo alcuni impressioni e commenti sulla zona. Per me la prima volta…Lui centinaia…visto che cura anche la manutenzione del sentiero. I discorsi spaziano su vari temi legati alla zona…ma dopo 5 minuti al suo passo devo lasciar perdere e ci salutiamo. Buona giornata , se continuo così scoppio in un minuto!

Proseguendo, la dorsale che porta in vetta s’impenna e la fatica si fa decisamente sentire. Meglio fermarsi un po’ per mangiare e bere qualcosa, così poi riuscirò ad arrivare in vetta tranquillamente. Mi siedo, bevo un po’ di thè e mangio qualcosa guardando per un attimo tutto il percorso ancora da fare….Troppo lontano penso…Chissà…E poi c’è questa stanchezza che mi accompagna sempre più. Prendo una mela, e m’incammino di nuovo a piccoli passi verso la cima….

Dopo mezzogiorno mi trovo ad un centinaio di metri dalla cima del Cornetto. Incrocio di nuovo il personaggio incontrato circa un’oretta prima, che sta già scendendo. Su in vetta c’è strapieno di gente. Nel giro di pochi minuti crollo fisicamente….Sento l’assoluto bisogno di riposare e mi sdraio per terra, mentre un bel sole mi scalda le ossa. Chiudo gli occhi, rilassandomi un po’….tanto so che ormai il giro è quasi compromesso. L’orario che mi avevo dato come tabella di marcia, sta sfuggendo…ma soprattutto non sono in grado di sostenere l’impegno di oggi. Se stessi bene come un paio di settimane fa sul Baldo sarebbe diverso…forse.
Mi addormento…pochi minuti…
Sono di nuovo sveglio…Dai, alzati mi dico!...Macchè…si sta di un bene qui per terra…..Dai alzati!!!
Riparto con calma verso la cima. Guardo verso nord-ovest la cima della Paganella…No, non è possibile…Sembra in un altro mondo…….E chi ci arriva mai? Anzi, come ho potuto pensare, anche solo per scherzo una cosa del genere….e poi magari correre giù ad Andalo dove mi aspetta Luca….Ha ha ha…che gran mona che sono!

2° Pausa fotografica
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1. Val d’Adige scendendo la cresta del monte Stivo
2. Monte Cornetto in primo piano e zona del Bondone. In lontananza le pareti della Paganella.
3. Bella panoramica sulla Valle del Sarca con le 2 imponenti pareti rocciose del monte Brento (sinistra) e del Casale (destra)
4. La dorsale che porta in vetta al Cornetto. Vista sulla lunga cresta appena percorsa.
5. Le pareti del Doss d’Abramo precipitano in val d’Adige
6. Vista sul “Giardino di Valentino”. Panoramica dalla cima del Cornetto sulla piana delle Viote. A destra el Palon, A sinistra in fondo la Paganella



Finalmente arrivo in vetta al Cornetto. Un po’ di foto panoramiche…ed il bel altopiano delle Viote dove devo scendere tra poco. Mi siedo ancora ascoltando un po’ i discorsi della gente che mi circonda….La prima compagnia da stamattina. Bevo un altro po’ di thè, un altro snack al cioccolato, e lentamente mi incammino. Sono le 13 quando mando un sms a Luca dicendogli che non riuscirò a finire il giro. Non sto bene, e ci vediamo di sicuro giù a Vigolo Baselga…
Così scendo tutta la dorsale senza caricare molto l’andatura, giusto per salvarmi bene le ginocchia e le gambe per il rientro.
Arrivo alle 14 alle Viote, e mi sento con Luca…che mi incita a riposare e poi continuare. Ma è tardi Luca! A quest’ora speravo di essere giù verso Terlago…Se anche scendessi mi servirebbe di sicuro un’ora e mezza…Ma soprattutto, chi se li fa altri 1500m. di salita per andare al P.so S. Antonio sulla Paganella, per poi scendere ad Andalo?...Farei un colpo di sicuro…e non ne vale la pena. Stavolta è andata così. Pazienza…..Lascio Luca, forse più rattristato di me…

Entro nel locale della Capannina alle Viote. Tutti stanno mangiando e guardando il Gran Premio…Quasi quasi resto qua…….Nel frattempo passa circa una mezz’oretta. Ordino un caffè, un panino…e 2 lattine di coca-cola……Magari mi vien voglia di continuare…Mi conosco bene, e so che a volte la testa gioca degli strani scherzi. Mi spiace soprattutto aver coinvolto Luca in questa avventura. Tutto il sopralluogo che si è fatto per aiutarmi nell’itinerario migliore, organizzando anche una bella cena in compagnia ad Andalo….e poi riportarmi a Nago riprendere l’auto…..Mamma mia…che faccio….continuo?...ci provo?...ma se un’ora fa stavo da cani….


Bevuto il caffè, esco e mi incammino. Infilo la mano nel sacchetto dove penso trovare il mio bel panino con speck e formaggio…Ha ha ha…ce ne sono ben 3, un po’ piccoli…ma sempre 3!
Il gestore deve avermi visto in faccia come sono ridotto…

Ne divoro 2 nel giro di pochi minuti ed inizio a scendere un po’ di corsa per la strada forestale.
Va un po’ meglio, e la strada ha una pendenza ideale per correre….E via…sempre più forte.
Ma poi perché corro? Tanto se anche arrivo giù in fretta, sarebbe già troppo tardi. E poi ci sarebbe sempre la salita…..mah…Intanto vai!!!....Lascia che le gambe e la testa si sfoghino.
E poi questo tratto lo devo fare al meglio. Il buon Luca se l’è fatto in bici e studiato ogni scorciatoia, mandandomi via mail la mappatura dell’itinerario più breve e le foto nei punti cruciali. Mi sento in dovere di ringraziarlo (a parte altre 2 bottiglie di Recioto di Soave che si aggiungono alla lista) percorrendo al meglio questo pezzo. Arrivo all’abitato di S. Anna…Riconosco il prato visto in foto dove devo attraversare ed entrare nel fitto bosco. Non c’è sentiero qui…e non devo sbagliare, ma tenere un’immaginaria diagonale, incrociare un piccolo torrente fino ad arrivare ad una traccia di forestale. In pochi minuti trovo il giusto itinerario, e poi via giù di nuovo
Arrivo alle case di Vigolo Baselga ed è come una liberazione: 50 minuti dalle Viote per scendere.
Sto bene fisicamente…ed il morale è salito alle stelle…..Chissà, forse ci posso provare…Magari arriverò tardi…molto tardi….ma forse ci riesco.

Chiamo Luca, e gli dico dove sono…e che ho deciso di continuare: ci vediamo ad Andalo!
Dalla sua voce sento che è felicissimo ed incredulo della mia decisione…”Dai che stiamo raccogliendo le brise per il risotto di stasera. Ti aspettiamo vai tranquillo”…..mi dice. “A costo di arrivare anche a mezzanotte, e strisciando per terra, ma ci arriverò!” gli rispondo. E via di nuovo, per gli stretti vicoli di Vigolo Baselga.
Mi fermo un attimo alla fontanella, ci infilo la testa sotto e prendo un po’ d’acqua nella bottiglia del thè. Nelle orecchie sento un forte ronzio, come mi stesse passando dentro un aereo…Che sia lo sbalzo di pressione?...O l’aria che mi sono preso scendendo?...Boh….ormai la testa è concentrata sulla strada da farsi, e la speranza di non commettere errori….e di non avere crisi improvvise come al mattino.

Arrivo a Terlago dopo una lunga strada in leggera salita. Ho un fastidioso dolore al ginocchio destro che mi fa un po’ zoppicare, e non sento più l’unghia di un dito del piede sinistro…Mi sa che è partita! (Ipotesi confermata qualche giorno dopo).
Mangio un’altra mela, e arrivo al capitello alla fine del paese, dove inizia la ripida mulattiera che sale a Monte Terlago. Mi siedo sul muretto e riposo per 5 minuti bevendo un po’ prima dell’inizio dell’ultima ripida salita. Una botta di 1500m….Il problema è che ne ho già sulle gambe quasi 3000m da stamattina, e non so come reagirò, visto che è la prima volta che faccio così tanta strada. A parte le 2 uscite precedenti (Monti Tatra e cresta del Baldo) non ho fatto altro. Allenarmi non mi piace…e quindi aspetto più che altro l’ispirazione “mentale” e la voglia di crearmi un’avventura. In fin dei conti, è come la si vive che conta…e quella di oggi è davvero incredibile.

Poco dopo le 16 inizio a salire. Penso che mi serviranno circa 4 ore…visto che sicuramente risentirò la stanchezza di stamattina in alto.
Arrivo a Monte Terlago, e dopo aver cercato un po’ l’ultima parte del sentiero (non molto evidente) che porta al Passo di S. Antonio mi avvio verso l’alto.
Decido di mangiarmi l’ultimo panino “magico” con speck e formaggio…prima di avere una crisi. La cosa si rivela veramente difficile, visto che una forte nausea mi prende ad ogni boccone….Ci metto forse mezz’ora a farlo fuori. Ormai lo stomaco mi avrà mandato in mona penso…

3° pausa fotografica
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1. Da località le Viote: Cima verde, Doss d’Abramo e Cornetto
2. Dall’abitato di S. Anna, vista sulla Paganella
3. Vigolo Baselga, nei pressi della Chiesa. A seguire la strada porta a Terlago
4. Monte Terlago. La vietta che poi si trasforma in sentiero che porta al Passo di S. Antonio nelle vicinanze della Paganella


Una delle bellezze di questi giri, è che salendo e scendendo ogni cima nei loro punti più bassi, si può ammirare, e riconoscere un po’ la quota dalla loro vegetazione che continua a cambiare…ed anche i rumori di tutti i volatili e animali che la popolano…Le uniche cose che mi tengono un po’ compagnia, a parte ogni tanto qualche sms di Luca che mi incita nel mio viaggio…e mi informa sui preparativi del risotto con le brise, e la bottiglia che mi aspetta per il brindisi…Grande Luca!!!

Il sentiero non molla mai la sua pendenza, e mi stupisco che ancora non risento la crisi di stamattina. Anzi sto benissimo, come fosse un altro giorno…e tutto quello che è successo qualche ora fa è solo un lontano ricordo, come lo sono ora le montagne percorse durante la giornata…sempre più lontane….Sembrano perdersi nella foschia…ma forse è solo la mia vista che in questo momento si appanna dall’emozione e per un po’ mi lascio perdere dentro di essa. In fine dei conti è quello che cercavo in questa avventura. Mi rilasso un po’…e per la prima volta da stamattina, sento che ormai ce la posso fare, e tutto sta andando per il meglio. Non ci posso credere…

Ormai mancano 200m al passo, e c’è ancora luce, segno che sono in anticipo sulla tempistica che mi ero immaginato, e questo dà ancora più morale. Per un paio di minuti accelero l’andatura, quasi per mettere ancora alla prova questo momento magico. Poco dopo mi sento il cuore che batte come un pugno più colpi sulla nuca, e mi rimbomba nel cervello….Che strana sensazione mai provata prima. Naturalmente rallento…prima di restarci secco!

La vegetazione si dirada, lasciando spazio ai mughi e le rocce. Ad ogni tornante del sentiero il volto rimbalza tra il profondo vallone risalito, le 3 cime del Bondone…e la ricerca del Passo. Poco prima delle 19 arrivo alle tabelle segnaletiche del Passo S. Antonio…E’ fatta!.......Mamma mia che roba…
Per un attimo penso:….se avessi ancora un’ora di luce potrei arrivare fino in vetta alla Paganella…Forse…..Ma forse l’ultima cima di oggi è questa che sto calpestando, anzi la cima è tutto questo viaggio suggestivo di immagini, colori, suoni ed emozioni.

Ultima pausa fotografica
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1. Salendo verso il Passo di S. Antonio: vista sulla zona del Bondone, con le caratteristiche 3 cime. Più staccate a destra rispettivamente: cima Alta, Monte Stivo, e monte Altissimo.
2. A pochi metri dal Passo, ancora una vista su quasi tutto il percorso fatto.


Chiamo a casa, e d avverto mia moglie che è tutto ok, ma che arriverò molto tardi. Bevo l’ultimo thè, uno snack al cioccolato e mi rimetto la giacca per scendere. Di fronte a me il gruppo di Brenta coperto nelle sue cime da consistenti nuvoloni grigio-neri. Riparto per la discesa sulle piste del comprensorio Fai-Paganella-Andalo, molto ripide per le mie gambe ora. Quanti ricordi su questi posti; le mie prime avventure sciistiche le ho fatte proprio qui 15 anni fa.
Chiamo Luca, e lo avverto che sto scendendo e che può mettere su il risotto a casa dei sui amici di Andalo. Mi dice che se voglio mi può venire incontro un po’ con l’auto in una stazione in basso della funivia dove arriva la strada forestale….Per un attimo mi viene da rinunciare, ma poi mi dico: ormai è quasi buio, e per il giro che volevo fare mi è già andata anche troppo bene. Meglio guadagnare tempo, sedersi a tavola un po’ in compagnia e rientrare a casa tranquilli, visto che devo anche guidare più tardi.

E così dopo una mezz’oretta nel bosco, alla luce della pila frontale trovo Luca ed il suo amico…
Aaahhh…finalmente ci si ritrova! Una bella stretta di mano, e la gioia di aver concluso una giornata meravigliosa. In fin dei conti l’idea iniziale di visitare a modo mio, tutte quelle montagne che per anni mi hanno accompagnato al Gruppo di Brenta, ma che vedevo solo dall’auto…è stato portato a termine. E’ stato davvero suggestivo camminare, correre e soffrire a volte, osservare ed emozionarsi in questo lungo tragitto, fatto anche di molti ricordi.

E così, una volta arrivati ad Andalo, ci tuffiamo in un’ottima bottiglia di Rotari metodo classico, e sollevando i calici brindiamo all’avventura e all’amicizia. E poi via, con l’eccezionale risotto con le brise……Ci voleva proprio!!!
Tornati a Nago, verso le 10 saluto Luca e family, ringraziandoli ancora una volta di tutto l’aiuto (soprattutto morale) avuto in questa giornata…..E altre 2 bottiglie di Recioto partono!...ha ha ha...

Verso mezzanotte arrivo a casa…ed il pensiero torna a quella famosa battuta che eravamo soliti dirci in compagnia, quando tornavamo a casa stremati dalle avventure sulle crode: “Oh, meno male che domani è lunedì e si va a lavorare….almeno mi riposo un po’”…….


Buonanotte.

Alcuni dati:
Lunghezza itinerario: 50 km - Dislivello 4200m. - Tempo percorrenza 14 ore.
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Maurizio Gambarin
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@le Rispondi citando



Registrato: 29/03/05 15:51
Messaggi: 3584
Luogo di residenza: padova

MessaggioInviato: Mar Ott 12, 2010 22:42    Oggetto:
 
non ho neanche il coraggio di leggere... Confused Shocked
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La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!

Samivel
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renrav Rispondi citando



Registrato: 23/01/09 23:28
Messaggi: 2822
Luogo di residenza: TN

MessaggioInviato: Mar Ott 12, 2010 22:51    Oggetto:
 
io nn ho preso le birrette... ho letto e visto foto...

sarà l'inverno + freddo e nevoso degli ultimi 1000 anni...

ben ritornato Maurizio... e grande!!

si si così x fare na sgambatina...
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non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di sorgere
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ape277 Rispondi citando



Registrato: 04/09/06 11:38
Messaggi: 526
Luogo di residenza: Marter Valsugana (TN)

MessaggioInviato: Mar Ott 12, 2010 23:10    Oggetto:
 
Stasera finalmente e' arrivato Internet anche alle ultime case di Marter...
Come primo esperimento, ho deciso di aprire OTT, e ho trovato questo racconto che riporta dritto ai tempi d'oro del forum! Exclamation

(Comunque, a proposito di tempi d'oro e di Bondone, per me quello pomeridiano-notturno con perdita dello sci e mille peripezie resta insuperato Wink )
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Laga ìa con chel libre di mostàz!!
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@le Rispondi citando



Registrato: 29/03/05 15:51
Messaggi: 3584
Luogo di residenza: padova

MessaggioInviato: Mar Ott 12, 2010 23:12    Oggetto:
 
bebbi caro ho letto tutto ... sei fuori come un balcone!!! Wink Laughing Laughing

io i complimenti non te li faccio ma se vuoi berti una bottiglia in compagnia ne avrei almeno un paio che stanno aspettando un'occasione speciale!!... vedi tu... Wink Laughing
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l'ultima strega Rispondi citando



Registrato: 14/05/09 20:17
Messaggi: 2406
Luogo di residenza: in tutto il mondo

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 0:02    Oggetto:
 
Io come @le aspetto di comprarmi non una ma tante birre, perchè mi sa che ne ho bisogno, per leggerlo tutto!!!

Ma sono contentissima che sei tornato Bebe.. Razz Razz e così domani me lo godrò centellinando parola per parola, promessa di strega Cool Very Happy

Buona notte, Grande Viaggiatore Wink
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Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini )
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yenkyy Rispondi citando



Registrato: 30/03/05 02:52
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Luogo di residenza: Bolzano

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 9:13    Oggetto:
 
cavolo... Shocked Shocked bentornato caro...

e che ritorno..ma ti preferisco in versione winter a dire il vero....Smile

Complimenti, i miei modesti 2500m dislivello del catinaccio http://forum.thetop.it/viewtopic.php?t=6062 in confronto...sono il giro della pausa pranzo Wink Wink Wink
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"L`importante e provare emozioni positive e divertirsi"
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Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
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Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 11:19    Oggetto:
 
@le ha scritto:
bebbi caro ho letto tutto ... sei fuori come un balcone!!! Wink Laughing Laughing
...................


Quoto @le! Wink
Il mio rammarico è non aver potuto farti compagnia, almeno per un pezzetto, il 26 settembre...

Le traversate del Baldo e del Bondone-Stivo sono fisse che ho da anni....
e leggendoti mi è quasi sembrato di farle con te.... (molto più indietro però, visti i tuoi ritmi Wink )

Ciao Cavallo Pazzo e bentornato! Si sentiva la tua mancanza... Wink
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"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
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Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 11:30    Oggetto:
 
questo non è un tris!!!!!!! Shocked

è una scala reale!!!!! Laughing

Ben tornato sognatore!!!!! Wink
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http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
No sto facendo una gita con gli sci
H. Buhl
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LucaGPS Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 18:15    Oggetto: Re: Un simpatico tris (Tatra - Baldo - Bondone)
 
Bebebeu ha scritto:
il racconto è lungo.

Beh perché il Percorso è Corto? Rolling Eyes Rolling Eyes
Very Happy Very Happy Very Happy

Cool Cool
Mittico!
Bella Avventura, molto ben Descritta!

Un Complimento per avercela fatta. CLAP CLAP

E un Grazie per avermi consentito di farti da Tracciatore! Wink

Devo dire che non è stato facile trovare il collegamento tra il Bondone e la Paganella.
In fondo era la parte più noiosa e senza segnaletica.
Ma alla fine sei riuscito a fare tesoro del Road Book e degli Incitamenti per SMS! Wink

Ciao e alla Prossima.

Non vedo l'ora ti trovare una degna occasione per assaggiare le Preziose Bottiglie avute in Premio per la Consulenza Cartografica! Wink
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C’era un tizio racconta l’autista, che saliva con lo zaino, sci e scarponi, sorriso dolce sul viso bianco di crema solare..non l’ho più visto, forse si è stancato ed è andato altrove. Stancato? Guardo verso le montagne che scintillano più del solito.
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Valentino_52 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 18:19    Oggetto: Re: Un simpatico tris (Tatra - Baldo - Bondone)
 
LucaGPS ha scritto:
................
Devo dire che non è stato facile trovare il collegamento tra il Bondone e la Paganella.
In fondo era la parte più noiosa e senza segnaletica.
..................


Bastava chiedere.... Wink
io in zona ci ho bazzicato parecchio con la mtb Wink
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LucaGPS Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 18:21    Oggetto: Re: Un simpatico tris (Tatra - Baldo - Bondone)
 
Valentino_52 ha scritto:
LucaGPS ha scritto:
................
Devo dire che non è stato facile trovare il collegamento tra il Bondone e la Paganella.
In fondo era la parte più noiosa e senza segnaletica.
..................


Bastava chiedere.... Wink
io in zona ci ho bazzicato parecchio con la mtb Wink

Si e dopo mi toccava dividere le Bottiglie! Twisted Evil
Very Happy Very Happy
E poi è stato bello scoprirlo da solo! Wink
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C’era un tizio racconta l’autista, che saliva con lo zaino, sci e scarponi, sorriso dolce sul viso bianco di crema solare..non l’ho più visto, forse si è stancato ed è andato altrove. Stancato? Guardo verso le montagne che scintillano più del solito.
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ape277 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 22:51    Oggetto:
 
Valentino_52 ha scritto:

Le traversate del Baldo e del Bondone-Stivo sono fisse che ho da anni....

Ovviamente conoscerai gia' la letteratura in proposito, ivi compresa questa:
http://www.thetop.it/index.php?page=view_abs&n_abs=9429
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Laga ìa con chel libre di mostàz!!
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Valentino_52 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Ott 14, 2010 9:33    Oggetto:
 
ape277 ha scritto:
Valentino_52 ha scritto:

Le traversate del Baldo e del Bondone-Stivo sono fisse che ho da anni....

Ovviamente conoscerai gia' la letteratura in proposito, ivi compresa questa:
http://www.thetop.it/index.php?page=view_abs&n_abs=9429


Laughing Laughing Laughing Laughing
Conosco....e visto l'impresa anche in tv.
Preferisco però leggere di avventure tipo le tue o quelle di Bebebeu,
fatte sicuramente con altro spirito. Wink

Comunque in versione invernale sono traversate che non m'interessano.
Il mio rinviare negli anni è dovuto al fatto che ho sempre pensato di farle in compagnia e non è facile far coincidere tutto.
Vabbè, non è che ne faccia una malattia ma prima o poi.... Wink
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clark Rispondi citando



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MessaggioInviato: Sab Ott 16, 2010 22:21    Oggetto:
 
Grande mio Presidente dei Ravanatori. Cool Sarebbe bello rivedersi anche al Rincher. Wink
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le cose semplici sono le più belle
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