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Climbing Mount Everest: Noble Adventure or Selfish Pursuit?
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 14:41    Oggetto:
 
per non parlare di chi oltre a non essere in grado, pretende e paga perchè miliardario di portarsi dietro computer, parabole satellitari, cuochi personali, ecc. Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??
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http://scianarchik.blogspot.com/

http://vimeo.com/87710861

Di colpo tutta la mia facoltà di pensare si spegne.
Che sensazione piacevole! Ho forse dormito?
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Z Rispondi citando



Registrato: 27/03/06 18:32
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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 14:54    Oggetto:
 
casmau ha scritto:
Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??

no. quanta?
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SimonRussi Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 14:58    Oggetto:
 
casmau ha scritto:
per non parlare di chi oltre a non essere in grado, pretende e paga perchè miliardario di portarsi dietro computer, parabole satellitari, cuochi personali, ecc. Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??


Si sta facendo un bel cocktail di discorsi...
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"Cosa sa di alpinismo chi sa solo di alpinismo?" C. L. R. James
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
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Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 14:58    Oggetto:
 
Z ha scritto:
casmau ha scritto:
Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??

no. quanta?


li sto contando..................... un'attimo di pazienza................

se vuole sapere quanti morti donna, prema 1

per i moti uomini prema 2

se vuole sapere quanti per quota................ prema 3 Laughing
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Z Rispondi citando



Registrato: 27/03/06 18:32
Messaggi: 859

MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 15:10    Oggetto:
 
casmau ha scritto:
Z ha scritto:
casmau ha scritto:
Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??

no. quanta?


li sto contando..................... un'attimo di pazienza................

se vuole sapere quanti morti donna, prema 1

per i moti uomini prema 2

se vuole sapere quanti per quota................ prema 3 Laughing

no, mi interessa quanti morti per budget, grazie
si parlava di soldi, no?
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Capitano Rispondi citando



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Luogo di residenza: Pergine (Trento)

MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 15:11    Oggetto:
 
Z ha scritto:
casmau ha scritto:
Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??

no. quanta?


Thousands of climbers have attempted to reach the summit of 8,850-meter (29,000-foot) Mount Everest since the 1920s. In order to examine the circumstances surrounding all deaths on Everest expeditions, the research team – which included investigators from three British hospitals and the University of Toronto – reviewed available expedition records including the Himalayan Database, a compilation of information from all expeditions to 300 major peaks in the world's highest range. Of a total of reported 212 deaths on Everest from 1921 to 2006, 192 occurred above Base Camp, the last encampment before technical (roped) climbing begins.

Firth and three physician co-authors – all experienced Himalayan mountaineers with expertise in managing high-altitude illness – reviewed records for all deaths and classified them according to available information. More detailed analysis was conducted on deaths occurring above 8,000 meters during the past 25 years. Deaths were categorized as traumatic, from falls or external hazards such as avalanches; nontraumatic, from high-altitude illness, hypothermia or other medical causes; or as disappearances. Expedition participants were classified as either 'climbers,' individuals from outside the Himalayan region, or 'sherpas' – high-altitude porters, most of them ethnic Sherpas or Tibetans, hired to transport equipment and otherwise assist the climbers.

The overall mortality rate for Everest mountaineers during the entire 86-year period was 1.3 percent; the rate among climbers was 1.6 percent and the rate among sherpas was 1.1 percent. During the past 25 years, a period during which a greater percentage of moutaineers climbed above 8,000 meters, the death rate for non-Himalayan climbers descending via the longer Tibetan northeast ridge was 3.4 percent, while on the shorter Nepal route it was 2.5 percent. Factors most associated with the risk of death were excessive fatigue, a tendency to fall behind other climbers and arriving at the summit later in the day. Many of those who died developed symptoms such as confusion, a loss of physical coordination and unconsciousness, which suggest high-altitude cerebral edema, a swelling of the brain that results from leakage of cerebral blood vessels. Symptoms of high-altitude pulmonary edema, which is involved in most high-altitude-related deaths, were suprisingly rare.

"High-altitude cerebral edema symptoms were common among those that died, but signs of pulmonary edema, or excessive fluid in the lungs, were unusual" Firth says. "We also were surprised at how few people died due to avalanches and ice falls in recent years – those usually happen at lower altitudes, and overwhelmingly people died during summit bids above 8,000 feet – and that during descents, the mortality rate for climbers was six time that of sherpas."
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Z Rispondi citando



Registrato: 27/03/06 18:32
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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 15:54    Oggetto:
 
ho letto, Capitano, ma quanti sono morti di Noble Adventure e quanti di Selfish Pursuit, questo è il dilemma....
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casmau Rispondi citando



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Luogo di residenza: Roma, Appennino

MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 15:56    Oggetto:
 
Z ha scritto:
casmau ha scritto:
Z ha scritto:
casmau ha scritto:
Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??

no. quanta?


li sto contando..................... un'attimo di pazienza................

se vuole sapere quanti morti donna, prema 1

per i moti uomini prema 2

se vuole sapere quanti per quota................ prema 3 Laughing

no, mi interessa quanti morti per budget, grazie
si parlava di soldi, no?


se non ricordo male sul K2 ci furono più di 10 morti in una sola occasione, tra cui anche forti alpinisti che cercarono di salvare più persone e ci lasciarono la pelle. Si salvò quella gentile signora con tutta l'attrezzatura da miliardaria. furono scritti vari libri con versioni diverse ecc. ma credo che se uno abbia il tempo e la voglia ne trovi di storie assurde su quelle montagne........ o no??

oppure tutto fila liscio??? non credi che ci siano contraddizioni?? non credi che il businnes sia entrato prepotente sulle pareti??
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casmau Rispondi citando



Registrato: 04/10/06 18:00
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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 15:59    Oggetto:
 
SimonRussi ha scritto:
casmau ha scritto:
per non parlare di chi oltre a non essere in grado, pretende e paga perchè miliardario di portarsi dietro computer, parabole satellitari, cuochi personali, ecc. Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??


Si sta facendo un bel cocktail di discorsi...


chi??? Rolling Eyes
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giovannibusato Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 16:29    Oggetto:
 
Z ha scritto:
ho letto, Capitano, ma quanti sono morti di Noble Adventure e quanti di Selfish Pursuit, questo è il dilemma....


già..
il che MI riporta tuttavia a distinguere i diversi approcci al monte,
che non sono di poco conto nell'idea complessiva di "montagna",
puntualizzando che il danaroso similalpinista delle "commerciali"
che in virtù di un ego smisurato (e pure del portafoglio)
paga cifre astronomiche per garantirsi la vetta
(e la pelle[visto che paga])
e poi, invece, non sapendo la MOntagna del suo rango,
la pelle (oltre ai quattrini) ce la lascia lassù,
mi risulta più coglione dell'alpinista comune che,
pur non essendo alla fine "meno morto" dell'altro,
mi è senz'altro più simpatico!
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giovanni
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Z Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 18:35    Oggetto:
 
tornando in topic, quindi sull'argomento pseudo-scientifico: ovviamente bisognerebbe leggere tutto lo studio e non solo il breve estratto linkato dal Cap, in ogni caso la questione mi sembra mal posta. A un certo punto si dice che è stato condotto uno studio sulle motivazioni dei componenti paganti di spedizioni "commerciali" all'Everest (ethnographic study of commercialized climbing expeditions on Everest, which focused on paying clients). Dice che erano già partiti aspettandosi di trovare altro rispetto al cameratismo (we were initially guided by the expectation of more of a communitarian spirit). E in effetti trovano competitività, individualismo, sete di affermazione e di potere oltre al previsto (competitive, individualistic, and status-seeking aspects of such activities).
Ora però mi piacerebbe sapere come hanno misurato competitività, individualismo e ambizione. E, ancora di più, mi piacerebbe vedere un analogo studio condotto tra i romantici partecipanti non-paganti (ma pagano anche loro, eh se pagano....) di spedizioni non-commerciali. Lo facessi io, partirei anch'io col mio bel pregiudizio e mi sa che troverei più o meno le stesse cose che Mr Tumbat e Mr Belk trovano tra i paganti.
Con le differenze ovvie (ma di cui nell'estratto non si fa alcuna menzione) dovute al fatto che mentre in una spedizione commerciale i componenti spesso NON si conoscono e non hanno rapporti di amicizia e di progettualità tra di loro, nelle spedizioni cosidette alpinistiche spesso tutti o parte dei componenti condividono amicizie, provenienza e esperienze pregresse (e ciò nonostante non di rado tornano che non si parlano più o peggio, a volte anche da una gita scialpinistica o da un we a scalare).
Sottovalutare quest'aspetto mi sembra da dilettanti: è stupirsi che sia più improbabile avere solidarietà, aiuto e conforto da un estraneo che da un amico.
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fluto Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 18:44    Oggetto:
 
SimonRussi ha scritto:

...
pagare qualcuno per avere qualcosa che non riuscirei ad avere con le mie capacità è una cosa che faccio tutti i giorni più volte al giorno... sopratutto il pizzaiolo sotto casa
...


io no, io no, io nooo ... la pizza me la faccio da solo e viene pure bbbona Very Happy Very Happy Very Happy
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fluto Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 18:46    Oggetto:
 
Z ha scritto:
da molti anni ormai tutti quelli che vanno su un 8000 (o 7000 o 6000), nessuno escluso si avvalgono di strutture specializzate che offrono a pagamento servizi di vario tipo: portatori, portatori d'alta quota, fornitori di materiale, guide e accompagnatori, cuochi ecc
e allora come la mettiamo?


PUTTANIERIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
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casmau Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 18:47    Oggetto:
 
Z ha scritto:
tornando in topic, quindi sull'argomento pseudo-scientifico: ovviamente bisognerebbe leggere tutto lo studio e non solo il breve estratto linkato dal Cap, in ogni caso la questione mi sembra mal posta. A un certo punto si dice che è stato condotto uno studio sulle motivazioni dei componenti paganti di spedizioni "commerciali" all'Everest (ethnographic study of commercialized climbing expeditions on Everest, which focused on paying clients). Dice che erano già partiti aspettandosi di trovare altro rispetto al cameratismo (we were initially guided by the expectation of more of a communitarian spirit). E in effetti trovano competitività, individualismo, sete di affermazione e di potere oltre al previsto (competitive, individualistic, and status-seeking aspects of such activities).
Ora però mi piacerebbe sapere come hanno misurato competitività, individualismo e ambizione. E, ancora di più, mi piacerebbe vedere un analogo studio condotto tra i romantici partecipanti non-paganti (ma pagano anche loro, eh se pagano....) di spedizioni non-commerciali. Lo facessi io, partirei anch'io col mio bel pregiudizio e mi sa che troverei più o meno le stesse cose che Mr Tumbat e Mr Belk trovano tra i paganti.
Con le differenze ovvie (ma di cui nell'estratto non si fa alcuna menzione) dovute al fatto che mentre in una spedizione commerciale i componenti spesso NON si conoscono e non hanno rapporti di amicizia e di progettualità tra di loro, nelle spedizioni cosidette alpinistiche spesso tutti o parte dei componenti condividono amicizie, provenienza e esperienze pregresse (e ciò nonostante non di rado tornano che non si parlano più o peggio, a volte anche da una gita scialpinistica o da un we a scalare).
Sottovalutare quest'aspetto mi sembra da dilettanti: è stupirsi che sia più improbabile avere solidarietà, aiuto e conforto da un estraneo che da un amico.


in quel caso pagano permessi, e servizi logistici (in caso di grandi spedizioni), non certo l'esperto che li porta su........ giusto?
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fluto Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 23, 2010 18:49    Oggetto:
 
SimonRussi ha scritto:
casmau ha scritto:
per non parlare di chi oltre a non essere in grado, pretende e paga perchè miliardario di portarsi dietro computer, parabole satellitari, cuochi personali, ecc. Avete presente quanta gente ha perso la vita per questo circo mediatico??


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bsta metterci il grand marnier, visto che è natale Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes
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