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bookie lang |
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Registrato: 07/11/08 00:16 Messaggi: 443 Luogo di residenza: Rovereto
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Inviato: Gio Feb 10, 2011 21:51 Oggetto: |
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Citazione: | eventualmente faremo rizollare |
in val di S. Nicolò la rizollatura non sembra aver funzionato molto.
Sul Coston non esiste proprio _________________ Paolo |
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massimo |
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Registrato: 11/04/07 14:21 Messaggi: 194 Luogo di residenza: padova
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Inviato: Lun Feb 21, 2011 18:15 Oggetto: |
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Sette nuovi impianti di risalita ed un totale di 16 piste di discesa: è il progetto presentato dal comune di San Vito di Cadore di collegamento sciistico fra le aree del Monte Civetta e la valle del Boite attraverso la zona del Pelmo. Gli ambientalisti lanciano la mobilitazione. «E’ un progetto - scrive Luigi Casanova, portavoce di Mountain Wilderness - che qualora realizzato violerà il fascino ed i segreti di Mondeval, dei Fiorentini e della montagna di San Vito. L’insieme delle strutture passerebbe nelle pertinenze dell’area archeologica di Mondeval e nel cuore dei pascoli che reggono le vette affascinanti delle Rocchette e del Monte Pelmo».
Domenica 13 marzo a Passo Staulanza, Mountain Wilderness ha organizzato il primo grande raduno alpinistico e ambientalista di profilo nazionale contro il collegamento sciistico San Vito di Cadore - Selva di Cadore. «Da oggi in poi - scrive Casanova - partiranno una serie di inziative che porteranno il tema all'attenzione dei media nazionali e internazionali, fino all'Unesco».
La prossima settimana saranno rese pubbliche le osservazioni tecniche, ambientali ed economiche di Mountain Wilderness Italia contro il collegamento sciistico.
Mountain Wilderness invita tutte le persone dotate di sensibilità e attenzione verso i tesori raccolti in queste montagne ad una grande azione di opposizione. E’ importante che gli alpinisti, gli escursionisti, i naturalisti, abitanti delle montagne e delle città si ritrovino in questo primo appuntamento pubblico di opposizione. |
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albertagort |
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Registrato: 27/01/08 20:52 Messaggi: 357 Luogo di residenza: Noach, conca agordina
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@le |
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Registrato: 29/03/05 15:51 Messaggi: 3584 Luogo di residenza: padova
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Inviato: Lun Feb 21, 2011 23:28 Oggetto: |
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massimo ha scritto: | Sette nuovi impianti di risalita ed un totale di 16 piste di discesa: è il progetto presentato dal comune di San Vito di Cadore di collegamento sciistico fra le aree del Monte Civetta e la valle del Boite attraverso la zona del Pelmo. Gli ambientalisti lanciano la mobilitazione. «E’ un progetto - scrive Luigi Casanova, portavoce di Mountain Wilderness - che qualora realizzato violerà il fascino ed i segreti di Mondeval, dei Fiorentini e della montagna di San Vito. L’insieme delle strutture passerebbe nelle pertinenze dell’area archeologica di Mondeval e nel cuore dei pascoli che reggono le vette affascinanti delle Rocchette e del Monte Pelmo».
Domenica 13 marzo a Passo Staulanza, Mountain Wilderness ha organizzato il primo grande raduno alpinistico e ambientalista di profilo nazionale contro il collegamento sciistico San Vito di Cadore - Selva di Cadore. «Da oggi in poi - scrive Casanova - partiranno una serie di inziative che porteranno il tema all'attenzione dei media nazionali e internazionali, fino all'Unesco».
La prossima settimana saranno rese pubbliche le osservazioni tecniche, ambientali ed economiche di Mountain Wilderness Italia contro il collegamento sciistico.
Mountain Wilderness invita tutte le persone dotate di sensibilità e attenzione verso i tesori raccolti in queste montagne ad una grande azione di opposizione. E’ importante che gli alpinisti, gli escursionisti, i naturalisti, abitanti delle montagne e delle città si ritrovino in questo primo appuntamento pubblico di opposizione. |
Farò di tutto per esserci.
Grazie Massimo! _________________ La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!
Samivel |
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massimo |
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Registrato: 11/04/07 14:21 Messaggi: 194 Luogo di residenza: padova
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Inviato: Mer Feb 23, 2011 10:47 Oggetto: |
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@le ha scritto: | massimo ha scritto: | Sette nuovi impianti di risalita ed un totale di 16 piste di discesa: è il progetto presentato dal comune di San Vito di Cadore di collegamento sciistico fra le aree del Monte Civetta e la valle del Boite attraverso la zona del Pelmo. Gli ambientalisti lanciano la mobilitazione. «E’ un progetto - scrive Luigi Casanova, portavoce di Mountain Wilderness - che qualora realizzato violerà il fascino ed i segreti di Mondeval, dei Fiorentini e della montagna di San Vito. L’insieme delle strutture passerebbe nelle pertinenze dell’area archeologica di Mondeval e nel cuore dei pascoli che reggono le vette affascinanti delle Rocchette e del Monte Pelmo».
Domenica 13 marzo a Passo Staulanza, Mountain Wilderness ha organizzato il primo grande raduno alpinistico e ambientalista di profilo nazionale contro il collegamento sciistico San Vito di Cadore - Selva di Cadore. «Da oggi in poi - scrive Casanova - partiranno una serie di inziative che porteranno il tema all'attenzione dei media nazionali e internazionali, fino all'Unesco».
La prossima settimana saranno rese pubbliche le osservazioni tecniche, ambientali ed economiche di Mountain Wilderness Italia contro il collegamento sciistico.
Mountain Wilderness invita tutte le persone dotate di sensibilità e attenzione verso i tesori raccolti in queste montagne ad una grande azione di opposizione. E’ importante che gli alpinisti, gli escursionisti, i naturalisti, abitanti delle montagne e delle città si ritrovino in questo primo appuntamento pubblico di opposizione. |
Farò di tutto per esserci.
Grazie Massimo! |
sarebbe bello essere in tanti quel giorno!
una bella occasione per portare amici parenti e bambini al rifugio fiume!
che sia il caso di un ... RADUNO?
raduno, chi ha parlato di raduno??? |
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Albe |
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Registrato: 23/01/08 19:27 Messaggi: 140 Luogo di residenza: Pian-Colle Santa Lucia/ Padova
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Inviato: Ven Feb 25, 2011 18:29 Oggetto: |
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E' una pazzia di alcuni imprenditori disperati che non sanno come far quadrare i conti. Negli ultimi anni si son salvati grazie al fatto che ci sono stati inverni con abbondanti nevicate e non hanno dovuto spendere per l'innevamento artificiale altrimenti avrebbero chiuso i bilanci ancora piu' in rosso di quelli che hanno chiuso e forse qualche societa' non avvrebbe nemmeno avuto la forza di aprire in stagione.
Una buona parte delle persone che vivono in valle fiorentina e' a favore e gia' stanno pensando quanto potrebbero crescere di valore le loro case o i loro fienili se tutto questo andra' in porto...
Mi rendo conto sempre di piu' che il nostro modo di vedere le cose e' diverso perche' li non ci viviamo e non ne conosciamo tutte le problematiche pero' e' vero che la gente del luogo considera le montagne come se fossero di loro proprieta'. I giovani pensano solo a divertirsi e chi resta ovviamente si occupa di sci alpino o diventa maestro o lavora nelle societa' nelle quali gran parte dei soci sono gli stessi abitanti. Insomma in val fiorentina sono alla frutta ovvero se non ci fosse la societa degli impanti di Selva di cadore la vallata si svuoterebbe completamente senza nessuna possibilita' visto che altri insediamenti industriali o commerciali non esistono.
Purtroppo questa e' la soluzione peggiore...altro si potrebbe fare con gli impianti attuali e altro si potrebbe fare per incentivare un certo tipo di turismo che non necessariamente deve essere quello legato al mondo dello sci.Questo si che porterebbe qualche beneficio di lunga durata mentre questo collegamento non ha nessun grande valore sciistico e secondo me non portera' un gran numero di turisti in piu' di quelli che gia' vengono.
Oramai le mete della massa sono ben altre e non e' certo con una seggiovia che collega Pescul a San Vito che attireranno queste masse di turisti...semplicemente allungheranno di qualche anno la loro lenta agonia.
Oltre a deturpare in modo irrimediabile un posto stupendo che io ben conosco.
speriamo bene ma al passo staulanza ci saro' anche io. _________________ "Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione" |
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ste |
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Registrato: 07/04/05 16:05 Messaggi: 6285 Luogo di residenza: Portus Naonis
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Inviato: Ven Mar 04, 2011 17:04 Oggetto: |
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a proposito di nuovi impianti:
Non emergono circostanze di colpa grave o, peggio, di dolo nell’andamento passivo di Promotur, che gestisce gli impianti sciistici del Friuli Venezia Giulia.
Viaggiano verso l’archiviazione gli atti dell’indagine avviata dalla Procura della Corte dei conti, in quanto i bilanci in rosso non sono ascrivibili a imperizia o cattiva volontà d chi ha amministrato la società, ma piuttosto - come chiarisce il procuratore capo Maurizio Zappatori - all’evidente squilibrio fra i costi per mantenere in efficienza gli impianti di risalita da una parte e la scarsità di utenza dall’altra.
stano, eh _________________ .
> Far from the Madding Crowd
.
♡ So many mountains, so little time...
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bookie lang |
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Registrato: 07/11/08 00:16 Messaggi: 443 Luogo di residenza: Rovereto
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albertagort |
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Registrato: 27/01/08 20:52 Messaggi: 357 Luogo di residenza: Noach, conca agordina
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Leo |
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Registrato: 27/01/07 17:31 Messaggi: 5210 Luogo di residenza: Zoldo
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Inviato: Dom Mag 22, 2011 20:35 Oggetto: |
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albertagort ha scritto: | le regole:
122 contrari e 117 a favore
questa l'odierna notizia.
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Se è vera sarebbe magnifico.... _________________ "..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.) |
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enrico r. |
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Registrato: 06/04/05 15:03 Messaggi: 2619 Luogo di residenza: Padova
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Inviato: Dom Mag 22, 2011 21:04 Oggetto: |
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Pieno di radical-chic anche lì. _________________ enrico r. |
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menz |
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Registrato: 01/03/06 12:46 Messaggi: 2665 Luogo di residenza: Brescia - Pavia
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Inviato: Dom Mag 22, 2011 21:04 Oggetto: |
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Leo ha scritto: | albertagort ha scritto: | le regole:
122 contrari e 117 a favore
questa l'odierna notizia.
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Se è vera sarebbe magnifico.... |
Ogni tanto... certo che se fossero parlamentari ci vorrebbe poco a trovare 3 "responsabili" speriamo di no... _________________ Quando sei stanco, la strada del ritorno è in salita e il vento sempre contrario
Davide |
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@le |
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Registrato: 29/03/05 15:51 Messaggi: 3584 Luogo di residenza: padova
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Inviato: Lun Mag 23, 2011 11:10 Oggetto: |
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albertagort ha scritto: | le regole:
122 contrari e 117 a favore
questa l'odierna notizia.
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sul serio? quindi quali scenari si prospettano? _________________ La debolezza ha paura di grandi spazi, la stupidità ha paura del silenzio. Aprite gli occhi e le orecchie, chiudete le radioline, niente rumore, niente grida niente clacson. Ascoltate la musica delle montagne!!
Samivel |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Lun Mag 23, 2011 11:52 Oggetto: |
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@le ha scritto: | albertagort ha scritto: | le regole:
122 contrari e 117 a favore
questa l'odierna notizia.
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sul serio? quindi quali scenari si prospettano? |
ballottaggio _________________ |
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albertagort |
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Registrato: 27/01/08 20:52 Messaggi: 357 Luogo di residenza: Noach, conca agordina
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Inviato: Lun Mag 23, 2011 19:47 Oggetto: |
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fluto ha scritto: | @le ha scritto: | albertagort ha scritto: | le regole:
122 contrari e 117 a favore
questa l'odierna notizia.
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sul serio? quindi quali scenari si prospettano? |
ballottaggio |
che peccato, che occasione persa
SAN VITO. Le Regole di San Vito dicono "no" al collegamento sciistico tra San Vito e il Civetta. Non un plebiscito ma una contrarietà da parte della maggioranza dei presenti. Il no è arrivato dalla Regola Generale con 122 voti contrari, 117 favorevoli, otto astenuti. Prima dell'assemblea generale, si era riunita l'assemblea della Regola di Resinego, Vallesella e Serdes. Dei 220 aventi diritto erano presenti in 136 e in 34 rappresentati per delega. In 99 hanno detto "sì" alla disponibilità dei terreni da concedere per proseguire con l'iter che voleva collegare sciisticamente la Valle del Boite alla Val Fiorentina. In 74 hanno detto "no", 8 si sono astenuti. La maggioranza era quindi favorevole, ma non si è raggiunto il quorum necessario. Lo statuto regoliero prevede che una mozione passi se votano i ¾ dei presenti. Sarebbe quindi passata se avessero detto "sì" in 136. Di seguito si è riunita la Regola Generale che comprende 302 regolieri, sia quelli di Chiapuzza e Costa che quelli di Resinego, Vallesella e Serdes.Nella Regola Generale ha invece prevalso la contrarietà. I regolieri presenti erano 194 e 51 per delega. In 117 hanno votato "sì", in 122 invece hanno detto "no"; 8 si sono astenuti. Divisi anche i presidenti delle Regole. Corrado Belli Codan, presidente della Regola Generale, ha votato "no", come il presidente della regola di Chiapuzza e Costa Marco Pordon de Masariè, mentre il presidente della Regola di Resinego, Vallesella e Serdes, Gianluigi De Sandre ha detto "sì". Prima del voto si è dato spazio al dibattito. Renato Belli ha chiesto chiarimenti sul voto. La richiesta della cessione dei terreni da parte dell'Amministrazione comunale era infatti stata presentata come una richiesta preventiva e i regolieri volevano capire come sarebbe proseguito l'iter, se cioè avrebbero avuto modo di bloccare la cosa in seguito. Il presidente Belli Codan ha spiegato che «nel dubbio la Regola si era affidata ad un legale». Se le Regole avessero concesso al disponibilità dei terreni ci sarebbe poi dovuto essere un altro passaggio in assemblea per il cambio di destinazione da agro-silvo-pastorale a sciistico, e poi almeno
un altro passaggio per valutare l'iter inerente i punti ristoro. Si sarebbe poi dovuto trovare l'accordo per le aree compensativi e per la gestione delle opere inerenti lo sfruttamento di forme rinnovabili di energia. Insomma l'iter era lungo, come ha sottolineato il sindaco Andrea Fiori nel suo intervento, il voto dell'assemblea era un primo passo che i regolieri non hanno voluto fare. Per nome, ad uno ad uno, i regolieri sono stati chiamati a votare e i "no" nella Regola Generale hanno prevalso. A niente è servito l'invito del sindaco a percorrere la strada. «Questo studio di fattibilità», aveva detto prima della votazione, «è una lunga e ripida scalinata. Questo è solo il primo scalino, è un peccato chiudersi la strada». Invece la strada se la sono voluta chiudere, come già avevano fatto i regolieri di Chiapuzza e Costa che i primi di aprile, in maniera plebiscitaria, avevano detto "no". Il tema economico, la sostenibilità dell'impianto, l'impatto ambientale, l'incertezza sui terreni compensativi sono i temi che hanno fatto propendere i regolieri per il "no". I favorevoli invece vedevano un futuro, soprattutto lavorativo per i giovani, un rilancio per il paese, per il settore turistico, una via concreta per impedire il declino del paese. _________________ webcam Agordo
http://agordometeo.dyndns.org/cgi/ieng
dati meteo
http://albertagort.altervista.org/datinoach/provastazione.htm |
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