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piccoli passi :-)

 
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MessaggioInviato: Ven Dic 30, 2011 17:25    Oggetto: piccoli passi :-)
 
dal Gazzettino:

Anni di scontri finiscono ad un tavolo comune con accordo tra due storici nemici: Mountain Wilderness e la società Marmolada. Un accordo che mette al bando anche la pratica dell’eliski.
Martedì, a Malga Ciapèla (Rocca Pietore) l'associazione Mountain Wilderness Italia rappresentata dal portavoce Luigi Casanova e la Società Marmolada Srl rappresentata dal legale rappresentante Mario Vascellari hanno condiviso l'avvio in tempi brevi di una serie di confronti a tutto campo che avranno come scopo la presentazione di linee guida per lo sviluppo qualitativo, la difesa e la valorizzazione dell'intero gruppo della Marmolada.
Le linee guida troveranno cornice ideale nei riferimenti specifici dettati dalla Convenzione delle Alpi e dall'Unesco, Dolomiti monumento naturale dell'umanità.
I risultati del percorso innovativo fra un'impresa e una associazione ambientalista provenienti da un ventennio di aspro conflitto sarà portato all'attenzione di tutte le parti protagoniste dello sviluppo del territorio (imprenditoriali e sociali) e delle Autorità politiche, sia locali che di livello regionale e provinciale.
Con questo accordo le due realtà intendono fare del gruppo della Marmolada un laboratorio di idee e proposte concrete capace di divenire laboratorio pilota all'interno dell'arco alpino.
«Va da sè - spiega una nota congiunta - che, da subito, il programma non sia compatibile con la pratica dell'eliski e che sulla Marmolada tale pratica non sarà più praticata. Si è certi che questo laboratorio sarà capace di produrre nuove prospettive nel lavoro e nel turismo, nella viabilità della zona e nella coltivazione del patrimonio territoriale non solo perché l'investimento proposto coprirà settori fino ad oggi sottovalutati ma anche e specialmente perché riuscirà a legare in modo più deciso le popolazioni locali al loro territorio e alla loro specifica identità».

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MessaggioInviato: Mar Gen 17, 2012 22:34    Oggetto:
 
dal corriere della sera:

Il Cai contro le motoslitte. Il club alpino italiano, che conta oltre 91mila iscritti, lancia un appello per fermare quello che reputa un pericoloso abuso, in grado di danneggiare gravemente le montagne italiane: «Le motoslitte nascono per i grandi spazi del nord - si legge in un comunicato -. Usate per divertirsi in ambiti limitati come le nostre Alpi, ne stravolgono l'equilibrio».
L'INIZIATIVA - Il Cai parte dall'assunto che «l'assenza di leggi» specifiche ha incoraggiato la diffusione dei centauri delle nevi, che in breve hanno affollato le piste alpine, creando continui disagi e frequenti incidenti. Oltre «all'inquinamento atmosferico ed acustico». I ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti, interpellati negli anni passati, non hanno provveduto in modo definitiva. «In questa vacatio legis non resta che affidarsi alle ordinanze locali e ad eventuali leggi regionali (vedi Regione Piemonte)», aggiunge il Cai.

LA PROPOSTA LOMBARDA - La proposta di legge regionale presentata nell'assemblea lombarda dai consiglieri Parolini e Quadrini è stata quindi accolta con favore dal Cai. Che ha comunque evidenziato alcune criticità: «Impressiona l'assenza di qualunque accenno della tutela dell'ambiente montano, ed anzi, essendo prevista la circolazione anche sui "territori agro-silvo-pastorali innevati" i cingolati sarebbero liberi di muoversi in tutto il territorio montano». Insomma, il problema resterebbe inalterato. Soprattutto perché la normativa sulle autorizzazioni e sul ripristino dei luoghi si presta a strumentalizzazioni. «Il Cai - si legge ancora nel comunicato - ritiene che il rilascio dell'autorizzazione alla circolazione delle motoslitte debba invece essere appannaggio esclusivo dei Comuni. L'autorizzazione rilasciata all'utente non deve essere vaga ma va sancito l'obbligo di esposizione in modo visibile, e se a scopo ludico deve avere durata giornaliera ed il rilascio deve inoltre essere a titolo oneroso per tutti».

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