Cima S. Maria di Flavona (08-01-12)

Inviato: Mar Gen 10, 2012 19:03 Oggetto: Cima S. Maria di Flavona (08-01-12)

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1. Sulla stradina appena fuori Spormaggiore
2. La forestale ben innevata che si inoltra nella valle
3. Giochi di chiaccio
4. Inizio della val dei Cavai
5. A metà del vallone
6. Onde nevose
7. Alle spalle la parte già salita
8. Verso la sella del Montoz
9. Alla Sella, lavorata dal vento
10. All’uscita del canalino ripido
11. Tratto dopo il canalino
12. In vista della cima…Ultimi 150m.
13. La “compagna” di viaggio
14. Uno sguardo verso il vallone risalito
15. Vista opposta verso la Val di Non
16. Tratto finale poco prima della cima
17. Vista verso la parte Nord della catena del Brenta
18. Cima S. Maria di Flavona

Domenica mattina ore 07:00 – Piazza di Spormaggiore (Val di Non)

Spengo l’auto e resto qualche minuto a riposare al calduccio, dopo il viaggio. Guardo dal finestrino verso l’alto. E’ ancora buio…anche se si intravede l’alba…e forse anche un po’ il cielo velato. Ma non doveva esserci cielo limpido nelle prime ore?...mah…Aspetto…altri 5 minuti dai. E se magari il tempo sta già cambiando? Se parto per questa lunga scialpinistica e poi sul più bello mi trovo in mezzo alle nebbie?…Boh. Quasi quasi vado sù ad Andalo e risalgo un paio di volte la pista come domenica scorsa, tanto con le condizioni che ci sono in giro almeno mi alleno…Mah…E’ sempre critico sto momento, da soli…al buio…E’ facile cedere al desiderio di qualcosa di più comodo e facile. Osservo ancora il cielo. Si, è un po’ velato. E se poi migliora?...Ma va in mona Bebebeu, se sei venuto fin qua per vedere com’era la situazione in Val dei Cavai, parti e movate!!!....

Così verso le 7 e mezza mi incammino sci in spalla sulla lunga forestale che porta prima a Loc. Le Seghe e poi in salita a Selvapiana. Dopo i primi 2 km si calzano subito gli sci. La strada già a 500m. di quota è ben innevata e si procede spediti. La giornata prende luce e colori e verso l’alto si vede già il sole limpido colpire le cime. Ottimo…Avanti così. E’ la mia terza uscita in questa stagione…e speriamo bene! E poi devo anche smaltire tutte le cene abominevoli fatte nei 3 giorni giù a Roma….Da pauraaaa.
La salita procede tranquilla e solitaria nel bel bosco innevato, e lascia intravedere alle spalle la lunga strada già percorsa. Dopo circa 10km, la forestale diventa sentiero, e qui si sale decisamente più ripidi. C’è un solco scavato nella tanta neve; almeno 3-4 persone sono passate a piedi, con le ciaspe, e anche uno con gli sci. Magari c’è già la traccia fino a cima S. Maria!....Si, la traccia è fresca. Di ieri direi, o al massimo di 2 giorni. Che strano: da una parte vorrei che ci fosse la traccia, ed il pensiero mi tranquillizzerebbe perché saprei che qualcuno ha già fatto la cima, e quindi non dovrebbero esserci problemi oggi a salirla. L’altra parte di me stesso vorrebbe invece che tutto fosse intatto…sconosciuto…e affrontarlo lì al momento. In fin dei conti queste sono le salite che più mi piacciono. Da soli, in un continuo e silenzioso dialogo con la montagna fatto di rispetto e di massima attenzione per quello che sto facendo….
La neve aumenta sempre di più, ed il bosco è veramente intonso. Arrivo quasi all’imbocco della Val dei Cavai. Un paio di sms alle persone che sanno dove mi trovo e poi via di nuovo.

Arrivato al bivio vedo che le tracce proseguono verso Malga Spora. La val dei Cavai è intatta…ma che tristezza di neve. Non l’avevo mai vista ridotta così; tutto spelacchiato, neve solo sul fondo, e le pareti e pendii che la avvolgono sono spesso prive di neve. Credevo che i venti del Nord avessero spazzato i versanti opposti buttando la gran parte della neve da sta parte…ma mi sono sbagliato.
Non so se andare avanti o proseguire verso Malga Spora…e al limite salire a P.so Clamer o il P.so della Gaiarda…Boh. Che fare? La val dei Cavai sembra un deserto di roccia e neve…e magari quelle placche di neve che si vedono sono anche pericolose…Bisognerebbe vedere.
Mi fermo a bere e mangiare un attimo. Mi riparo un po’ di più perché ogni tanto arriva qualche folata di vento divertente…e poi via, decido di proseguire verso la Sella del Montoz. Traccio sulla neve crostosa ed ad ogni passo sprofondo, ma almeno tornando troverò una scia scorrevole visto che la prima parte della valle è in leggera salita. Arrivo a metà vallone, e le condizioni sulle placche che avevo visto da lontano sono decisamente migliori di quello che pensavo. Crosta da vento dura portante e quindi veloce da salire. Non c’è pericolo, anche perché la neve è talmente poca, e ridotta ad una sottile lingua larga 7-8m nel fondo del vallone. Bene, ottimo…E così via verso alla Sella, con l’animo che si rallegra del fatto che forse c’è una possibilità di salire fino alla vetta.

Poco prima della sella, svolto a sinistra e comincio a salire il primo ripido pendio. Neve dura, ma ottima e sicura da salire, che velocemente mi porta al primo ripiano. Diagonale a sinistra a prendere il canalino che ho già risalito la scorsa stagione con Valentino e Loris. Arrivato all’imbocco del canale tolgo gli sci e salgo a piedi i primi 50m. più ripidi…La neve ha una leggera crosta, ma ad ogni passo si rompe e sprofondo fino al ginocchio. Piano piano faccio un po’ di scalini e lentamente proseguo. Lo so che qui ci vuole tempo, e nessuno può darmi il cambio…Ci vuole molta pazienza…2-3 passi faticosi e poi mi fermo a respirare…e così per circa una ventina di minuti…Boh, il tempo in questi casi sembra interminabile! Passo il tratto più ripido e rimetto gli sci e da qui si apre la vista sulla parte terminale del percorso. Si vede la cima…sembra vicina…ma so che ci sono ancora quasi 200 di dislivello…Avanti! Ora resta solo da tracciare la parte terminale seguendo le conformazioni migliori, in modo poi da seguire in discesa. Arrivo alla pala finale e la prima parte riesco a salirla sci ai piedi. Poi, quando comincia a diventare troppo dura e ventata, metto ancora una volta gli sci in spalla…Piccozza e ramponi sono pronti ad essere usati nel caso ne avessi bisogno, ma con calma riesco finalmente a sbucare sulla cresta finale…Ultimi metri e ci sono…E’ fatta!....Uaoh…guardo verso il basso da ogni parte, ed è una meraviglia…Se penso a stamattina, c’è davvero dell’incredibile…e mi sembra impossibile di essere ora lì sospeso quasi a toccare il cielo.
Un paio di raffiche fortissime mi risvegliano da questo strano torpore, tanto da farmi subito ricordare dove sono, e cosa devo ancora fare! Scatto qualche foto, e poi mi abbasso di qualche metro in una zona meno colpita dal vento. Velocemente mi preparo per la discesa, e sento che le mani avranno presto un po’ di geloni…ggrrrrr!!!

Comincio a scendere, e la neve dura ventata non è poi così male da sciare…Certo, sciata controllata e con varie diagonali, ma almeno procedo sicuro. Qualche corvetta ogni tanto…ed il dolore alle mani comincia. Non c’è tempo di pensarci. Smorfie di dolore, ma stringo i bastoncini e scendo il canaletto ripido fatto prima a piedi…Qualche derapata leggera per non sollecitare troppo il pendio, e qualche curva e sono giù all’ultimo pendio prima della Sella del Montoz. Apice del dolore alle mani in questo momento. Mi capita spesso ad inizio stagione… Porto le mani a pugni stretti al petto e continuo a scendere fino alla sella con divertente sciata. Qui la neve è decisamente bella.
Fhhuuu…ffhuuuu di scarico (ti ricordi Angelo? Ha ha ha) accompagnano spesso i tratti di sciata più intensi…Un attimo di riposo alla sella, visto che i geloni sono passati, ed ora giù su una specie di toboga che è la val dei Cavai. Parte alta veramente bella, dove si curva a piacere senza difficoltà. Il tratto mediano volendo uscire dalla neve ventata mi porta spesso su neve farinosa, ma si toccano sassi. Quindi discesa obbligata sulla lingua ventata…finendo poi la parte bassa del vallone sulla tranquilla traccia di salita.

Arrivo di nuovo all’imbocco della valle, prima del bosco…La parte più difficile è ormai alle spalle. Chiamo un attimo il mio amico di Flavon per dirgli che è tutto ok. Poi un semplice messaggio ad un paio di amici che raccoglie in sintesi questa bellissima intima avventura: “Cima S. Maria…Con la testa…con le gambe……col cuore”…….Cosa poteva essere altrimenti?......E' il primo momento da stamattina che mi rilasso, e mi lascio andare all'emozione. In fin dei conti si vive anche di questo....

Riparto per il bosco che nella prima parte è decisamente bello da scendere su una gran quantità di neve farinosa. Qualcosa si tocca ogni tanto, ma sciocchezze. Poi gli ultimi 150m prima di arrivare alla forestale tolgo gli sci per non grattare troppo. I restanti km sulla stradina sono una lunga e rilassante discesa su neve battuta dalle auto di qualche forestale…
Arrivo al parcheggio delle Seghe, e mi rimetto sci in spalla pronto a risalire gli ultimi 2km che mi porteranno in piazza a Spormaggiore...E' finita...Un viaggio fantastico

Molti si chiederanno se ho fatto una bella sciata…Se ne valeva la pena…..se potevo andare altrove…se…..se….
Cosa volete che vi dica…E’ stata un’avventura mentalmente impegnativa. Poi su una salita del genere uno lo sa in partenza che andrà a trovarsi di fronte situazioni a volte complicate, oltre che fisicamente impegnative…e dove un minimo errore può costare caro. Ma amo vivere queste giornate, e solo vivendole le si può capire. Non si possono spiegare….e forse neanche raccontare.

Un abbraccio a tutti

PS per Gianko: Uè, dopo questa parentesi serio/alpinistica, nun te preoccupà per il mio stato mentale! Ha ha ha…..Son sempre quello che du giorni prima stava a Roma a magnà a Coratella e fagioli con le cotiche!!!.....Pure quello che scendeva in mutande dall’Hoabonti con l’Orso a petto nudo….E pure quello che sé dormito 2 ore, pur di andare in vetta alla Paganella per vedere il primo giorno dell’anno...un’alba meravigliosa….

Ciaoooo
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Maurizio Gambarin

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Grande avventura Presidente! Un mito! Very Happy

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le cose semplici sono le più belle

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Giro lunghetto he? Laughing

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visita il sito che ti fà vedere la montagna:www.misteradamello.it

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Grande!! Lo so che sei sempre lo stesso Laughing

ma co' tutto quello che tte sei magnato come minimo te la dovevi fa' 2 volte di seguito!! Laughing

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Gianko

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il tempo che passa "piega" solo i pigri....

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mmmmmm...vedo che stamo tutti a lavora' a quest'ora Laughing

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Gianko

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Grazie Bebebeu tu ci fai sognare...in quest'inverno non inverno Exclamation

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"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)

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bel giro ma perchè da spormaggiore e non dalla chiesetta di cavedago?...tutta quella foresatale... Sad

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Bravo socio! Laughing

ci vuole una gran determinaizone per fare questo itinerario in solitaria...però il richiamo della S.Maria era troppo forte.. quando ci si mette in testa una cosa bisogna almeno provare Wink

E cmq è sempre meglio di farti 2-3 Paganelle.... Cool

Complimenti per la bella sgaloppata Bebebeu !!!!
La Santa Maria non tradisce mai!!! Wink

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Io conosco le regole, sono le regole che non conoscono me ("Alexander Supertramp")

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Sempre una gran gita, in solitaria poi si aggiungono difficoltà di carattere psicologico.

Certo che il confronto con l'innevamento dell'anno scorso è impietoso

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Non ci sei mai arrivato veramente, se non ci sei andato a piedi.

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Uellaaaa ciao ragazzi.....e grazie a tutti! Very Happy

So che il racconto era un pò lunghetto da leggere, ma m'è venuto così...E del resto anche l'avventura stessa lo era. Wink

Son partito da Spormaggiore perchè, pur avendo fatto un paio di volte la salita dalla chiesetta di Cavedago in passato (anche la scorsa stagione con Loris e Vale), l'ho sempre trovata con i suoi saliscendi più ostica. E' vero che da Spor è un pò più lunga, ma almeno sia in salita che in discesa è più lineare e non devi ripellare....anzi te la scii tutta. Poi, generalmente lascio la macchina in piazza, perchè spesso al mattino ci sono placche di ghiaccio sui primi 2 km che portano alle Seghe (dove si partirebbe più avanti in stagione, evitando di risalire a Spor). Very Happy

PS: poi dai...me piase portar un pò gli sci in spalla Laughing

. Danno un pò più di senso di "rispetto" per quelle 2 assi che mi portano spesso in giro sulle nevi, vivendo grandi emozioni! Wink

Ciaooooo
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Maurizio Gambarin