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Leo |
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Registrato: 27/01/07 17:31 Messaggi: 5211 Luogo di residenza: Zoldo
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Inviato: Mar Gen 17, 2012 23:48 Oggetto: |
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SimonRussi ha scritto: |
è ovvio che stia scherzando... ma tutto a destra spunta il Pelmo? |
Stai migliorando.
Comunque il Pelmo spunta sempre....perchè è isolato. Si vedeva benissimo anche dalla Val Casies, uno dei pochi. _________________ "..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.) |
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Ruthi |
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Registrato: 02/03/12 10:57 Messaggi: 1647 Luogo di residenza: Terlano BZ
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Inviato: Lun Mar 30, 2020 17:04 Oggetto: Jochbodenkopf Piz Rusenna dal lago di Resia 22.02.2020 |
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Dopo la gita bellissima con super-polvere del Piz Lad con Antonio e l’amico “Sergente Ermanno” ci eravamo fermati a dormire a Burgusio al Hotel “Zum Mohren” per fare un’altra gita sabato.
Dove andare…?
Una buona domanda – amici andavano in Engadina sempre a cercare polvere, ma quella era una gita impegnativa di 1700 m dislivello e pendenze verso la fine attorno ai 38/40°.
No, non avevo proprio nessuna voglia di fare una gita di questo genere, con tensione, fare ancora KM in macchina.
Qui avevamo trovato ottime condizioni, perchè spostarci più di tanto?
Dovevano raggiungerci gli amici Max e Milena, che sapevo non avevano fatto gite qui attorno al lago di Resia.
L’intenzione era di fare qualcosa di nuovo e con esposizione simile al Piz Lad.
La prima cime cha viene in mente è il Dosso di fuori/Äußerer Nockenkopf .
Ma ci sono già stata 2 volte…
Mmmmmh ma non c’è quest’altra cima vicino che non ho mai fatto????
Ecco dove andremo:
Jochbodenkopf o Piz Rusenna 2802 m – 22.02.2020
1.
Foto panoramica scattata lungo il lago di Resia al ritorno.
La nostra traccia di salita più a destra (verde chiaro): ci siamo lasciati trascinare un po’ troppo a seguire il vallone e anche qualchè traccia vecchia trovandoci poi a dover salire per pendenza sostenuta per raggiungere i pendii meno ripidi.
Sarebbe meglio/più sicuro deviare già più in basso (in prossimità della prima baita vicino al bosco che si vede sul prato a sinistra dopo aver lasciato la forestale nella curva a gomito; non si vede nella foto ma può essere in indicazione utile per chi vuole salire) per entrare subito nel bosco. (verde scuro)
In arancione la discesa.
Max aveva valutato anche di fare la discesa diretta dalla cima, ma alla fine – siccome nessuno del gruppo voleva seguirlo perchè eravamo un po’ preoccupati per la pendenza – abbiamo fatto la deviazione più sotto tornando prima per un pezzo per la via di salita.
sembra meno frequentata questa cima che la più nota vicina nockenkopf - forse perchè vista da sotto rimane un po' in secondo piano.
Dalla foto si capisce forse anche perchè questa cima è un po’ meno gettonata: vista da sotto sembra essere soltanto una collina “secondaria”.
invece gran bel itinerario con panorama a 360°. BELLA
2.3.4.5.
2. qui siamo già entrati nel valloncello costeggiando il Keilbach.
La traccia nostra a destra (verde chiaro), quella più consigliabile devia prima a sinsistra.
Mi sembra che addirittura la casetta si trova ancora più in basso, perciò meglio deviare molto prima a sinistra!
3. si devia a sx per montare sulla dorsale boscosa a nord del valtelangtal arrivando nella spianata loc. grube.
Al limite del bosco si tiene la sinistra del pendio/dorsale puntando a delle roccie che si aggirano a sinistra (purtroppo non ho fatto la foto...) per rientrare di nuovo verso destra sulla dorsale che porta alla spianata Grube con croce (foto)
da qui contrariamente alle poche relazioni trovate in rete che dicono di proseguire a dx verso il piz nair/grubenjoch siamo saliti da sx per la dorsale sud arrivando in cresta che girando a dx N porta comodamente in cima.
4. In cima tutti insieme col nostro maestro di Yoga Max ad insegnarci varie posizioni con nomi che non vi dico….
5. discesa in polvere
Che dire: un’altra giornata stupenda, una salita al sole, panorami mozzafiato, compagnia TOP, cima nuova con itinerario bello, interessante e vario, neve polverosa per tutta la discesa anche se il cambio crosta/polvere in alcuni tratti è vicinissimo, ma qui basta “leggere” la neve e spostarsi di quei pochi metri neccessari per tornare nella polvere.
Nonostante il gran caldo di queste giornate la polvere si era mantenuta perfino in basso: le ultime serpentine le abbiamo pennellate vicino alla pista slittino di rientro a quote attorno i 1600 m, al bordo dove c’era ombra/non arriva il sole!
E credo anche per gli amici Max e Milena fare tutti questi km in giornata (da Trento e Rovereto ) era uno sforzo ripagato ampiamente.
GRAZIE A TUTTI e spero di rivedervi molto presto!!!!
Altre foto qui:
https://photos.app.goo.gl/X2bf4DnaRZW4SjmK7 |
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