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Brenta - Campanil Basso (basso??!)

 
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Montagna oltre lo scialpinismo

giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Mar Ott 09, 2012 23:27    Oggetto: Brenta - Campanil Basso (basso??!)
 
Pensa a scriverle tutte!
Le storie di montagna sono legate l’una all’altra; inizi con una e riaffiorano tutte!
Le mie, spesso, iniziano col muso del furgone che svolta in fondo al viale, Tino che ride..
Sarà perché non sappiamo MAI, precisamente dove andiamo e…
anche stavolta carichiamo le cose e via;
pochi metri, e siamo sotto casa del Vikingo a scampanellare;
non viene con noi stavolta che deve andar via con la morosa.. (dice lui)
“oi oi”, commenta Tino, “l’inizio della fine”!
Gli rubiamo così due corde gemelle; belle, fini, leggere e lunghe, mica come quelle ammucchiate in fondo al bagagliaio che sembrano due gatti selvatici.
Scopro che abbiamo pure la fotocopia della relazione della via.. da non credere!!
E non occorrono neanche gli occhiali, che sono rimasti a casa, tanto c’è Luca.
Però non l’hanno ancora letta.. aaaa.. bon!! , calma, un passo alla volta!
A Vallesinella arriviamo che sono le undici di sera, poche macchine e una tendina; posteggiamo e ci infiliamo nei sacchi; Tino al solito, si addormenta con la velocità dell’anestesia dal dentista..
Ore cinque sveglia, buio pesto; breve colazione e via, alcune frontali lampeggiano già nel bosco; forse cacciatori che vanno a sorprendere il cervo; salendo al buio illuminiamo inquietanti occhi luminescenti che ci guardano dal folto del bosco;
(sarà lo Gnomo della Bella Laita?)
Questa è la storia di una ottobrina salita al Campanil Basso per la via “normale”; ma più che altro un tributo a Otto Ampferer che salì la cima nell’agosto del 1899; erano anni di feltro e velluto; i primi chiodi, mentre i moschettoni erano di là da venire nell’alpinismo..
Sono cose vecchie, le solite cose che si dicono e si leggono da sempre ma, camminando, ora che le luci dell’alba svelano i contorni di queste splendide montagne, anche noi, pur naturalmente portati alla dissacrazione dei miti, allo spuntino facile e alla passione per la gnocca d’alta quota, non possiamo che provare stupore e ammirazione per questi personaggi ..

Intanto ci avviciniamo all’inizio della ferrata, lungo la quale arriveremo all’attacco della via, l’aria è fresca e non c’è nessuno in giro, solo un viso assonnato ha fatto capolino poco fa, da una tendina discosta del rifugio Brentei.
Da sotto, il Campanile, tutto sembra tranne che “Basso”, silenziosamente facciamo ammenda di questo nome riduttivo e ci abbandoniamo a propiziatori incensamenti.. che non si sa mai!

All’attacco invece ci accoglie un venticello freddo e fastidioso che non ci abbandonerà più anzi, là sopra mani e piedi avranno i loro bei problemi a riscaldarsi.. per fortuna le scarpette sono del numero giusto e ci sta un bel calzino, con buona pace dei cultori dello “stivaletto malese”…

Sotto ai nostri piedi (freddi) si stende un mare di nebbia ribollente e luminescente

Tiro di corda dopo tiro, ci inoltriamo su questo campanile per cengie, camini e placche che i primi salitori andarono a cercare nella parete per poter forzare la salita; chiamarla “normale” ha poco significato.. in mezzo a questi camini aggettanti c’è ben poco di “normale”, men che meno chi per la prima volta ci si è infilato…
conduce la cordata Luca, che da giovane scalatore della Comitiva A, porta a spasso le nostre vecchie ossa..

Noi in sosta si chiacchiera e ci si gode il panorama, anche se battiamo i denti dal freddo, ogni tanto un’occhiata al ragazzo che non perda la via e finisca sotto qualche tetto.. sapete, questi giovanotti sono forti ma ancora privi di fiuto..
così Tino controlla attentamente i movimenti del ragazzo..


Ciò nonostante, ai saggi consigli dei vecchi gridati nel vento (è proprio il caso), seguono insolenti risposte del tipo: “vuoi venire tu quassù ??”
… giovinastri insolenti…

Mentre salgono le nebbie noi arriviamo al famoso “albergo al sole”.. un pulpito comodo, panoramico e solatio; in effetti il sole finalmente c’è, ma il vento sposta le corde!!

Il sole di mezzogiorno è ancora forte e scalda piacevolmente ma dura poco perché un traverso da brivido sulla parete nord ci riporta in ombra per l’ultima sfilata di corda;
da dietro lo spigolo Tino ride: “a mamma quanta aria qua sotto.. aspetta aspetta e vedrai..”e Luca ride…

in effetti il cambio di prospettiva e da vertigine e quel vecchio chiodo arrugginito che si muove..
è da usare solo con la vecchia tecnica del “tirare spingendo”…..
lo so,lo so, vi piacerebbe sapere come eh????

comunque sono gli ultimi passaggi e finalmente siamo al sole sulla cima a suonare la campanella..

Guardo Tino che sembra allontanarsi per camminare sulla nebbia.. la giacca è la stessa di venticinque ani fa, lo hanno riconosciuto anche i sassi qua in cima, e l’ombra che il Campanile proietta sulla distesa di nebbia sembra flettersi in un inchino di saluto..

Il tempo di qualche foto, uno sguardo alle vette circostanti rosicchiando una merendina e siamo già in azione per la discesa, senza perdere concentrazione.. le corde doppie sono una manovra molto delicata..

Devo dire che quando metti fuori il sedere dal Campanile per la prima doppia, hai proprio la conferma che il nome:“Basso”, non gli si addice proprio!

La corda scorre nervosamente tra le mani per i primi metri, poi la tensione si scioglie, l’atrito è anche piacevole perché scalda finalmente le mani e, nonostante qualche doppia sia veramente esposta, ci si abitua al vuoto e si ha pure il tempo di sorridere quando si sente Tino, appeso nel vuoto giù in basso fuori dalla vista, snocciolare un blasfemo rosario a causa dei nodi che il vento crea intrecciando le corde..

Il tempo, quando arrampichi, scorre in maniera stupefacente;
sembra fermarsi, sembra seguire la lenta sequenza dei movimenti da un appiglio all’altro e far sosta assieme a noi; ma quando, conclusa la discesa, sei a recuperare gli zaini e a calzare gli scarponi, ti accorgi che è già pomeriggio inoltrato; improvvisamente tutto sembra scorrere piu’ velocemente o, semplicemente, riprendere il normale, fastidioso ritmo di quando si hanno i piedi per terra!
Nel frattempo la montagna si è popolata; alpinisti allegri e ciarlieri sulla ferrata delle Bocchette, turisti nei rifugi e altra gente che sale per pernottare..
Li incrociamo scendendo; sui loro volti la familiare espressione di aspettativa di poter rinnovare una magia, quella che per alcuni attimi, in un ambiente severo ed estremo, ti fa sentire veramente vivo e in armonia col creato; magia che sicuramente leggono vissuta tra le pieghe dei nostri sorrisi stanchi e soddisfatti, che non viene meno nemmeno nel più prosaico rito del togliersi gli scarponi; una sorta di amplesso alpino al quale segue, obbligatoriamente, un ricco spuntino..

Muso a valle, prendiamo il largo lentamente; difficile mollare gli ormeggi quando il cuore cederebbe volentieri alla risacca..
E allora Ciuc.... direbbe lo Gnomo!!alla prossima!
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giovanni
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Valentino_52 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 9:40    Oggetto: Re: Brenta - Campanil Basso (basso??!)
 
giovannibusato ha scritto:
.........

......comunque sono gli ultimi passaggi ..........


Sembri al bancone del bar che aspetti la cameriera....

e ti rivolgi ai soci, che stanno uscendo frettolosamente, con un "Calma ragazzi, bevo una birra e arrivo" Laughing


Le tue Storie sono imperdibili Wink
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Nicola Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 10:38    Oggetto: Re: Brenta - Campanil Basso (basso??!)
 
giovannibusato ha scritto:
Guardo Tino che sembra allontanarsi per camminare sulla nebbia.. la giacca è la stessa di venticinque ani fa,


Sarà mica una SAMAS in cotone?!? Laughing

Ci mettevamo quelle giacche in seconda liceo per andare a scuola, per sentirci alpinisti! Laughing

Io però avevo una Francital (due ne ho consumate), e poi una Bailo, che dovrei avere ancora da qualche parte Mr. Green
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Il monte è parabola della vita. Il monte innevato è parabola del paradiso.
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SimonRussi Rispondi citando



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Messaggi: 4519
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MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 13:40    Oggetto:
 
Ma il Luca da te citato è il figuro qui a sinistra?




salutamelo Very Happy

anche quello in mezzo, dai Laughing Laughing
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СИМОН РУССИ

"Cosa sa di alpinismo chi sa solo di alpinismo?" C. L. R. James
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enrico r. Rispondi citando



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Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 13:58    Oggetto: Re: Brenta - Campanil Basso (basso??!)
 
giovannibusato ha scritto:
Guardo Tino che sembra allontanarsi per camminare sulla nebbia.. la giacca è la stessa di venticinque ani fa,


Anche casco e scarpette, dal quel che si vede nella foto, mi pare abbiano affrontato un lungo viaggio nel tempo. Per non parlare dell'alpinista. Rolling Eyes
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enrico r.
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Luckyman Rispondi citando



Registrato: 16/04/09 16:33
Messaggi: 575
Luogo di residenza: Cogollo del Cengio

MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 14:12    Oggetto:
 
se non fosse per "quei due super griffatissimi" Laughing potrei anche pensare che hai rispolverato le foto da qualche vecchio cassetto.
Direi che il Tino necessita decisamente di un restyling Rolling Eyes, almeno il casco per natale.
Complimenti poi a Luca per assistenza "montana" integrata Mr. Green
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Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
Messaggi: 7323
Luogo di residenza: TRENTO

MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 15:13    Oggetto:
 
Luckyman ha scritto:
...............
Direi che il Tino necessita decisamente di un restyling .............


Il Tino non va toccato!
Comunque secondo me gradisce di più un riesling Mr. Green Laughing
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Leo Rispondi citando



Registrato: 27/01/07 17:31
Messaggi: 5210
Luogo di residenza: Zoldo

MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 20:06    Oggetto:
 
Eh, sì..lo chiaman basso perchè è lì in mezzo...

impagabile suonare quei tubi!! Brai!!
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"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
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sergio63 Rispondi citando



Registrato: 28/12/07 01:34
Messaggi: 1351
Luogo di residenza: Bleggio (TN)

MessaggioInviato: Mer Ott 10, 2012 20:24    Oggetto: Re: Brenta - Campanil Basso (basso??!)
 
enrico r. ha scritto:
giovannibusato ha scritto:
Guardo Tino che sembra allontanarsi per camminare sulla nebbia.. la giacca è la stessa di venticinque ani fa,


Anche casco e scarpette, dal quel che si vede nella foto, mi pare abbiano affrontato un lungo viaggio nel tempo. Per non parlare dell'alpinista. Rolling Eyes


perchè l'imbrago no? ...quel cassin lì è stato il mio primo imbrago... Very Happy
per il resto mi mancano solo le braghe...dopo quelle alla zuava son passato ad una salopette blu... Rolling Eyes

sempre bello il basso... Smile
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giovannibusato Rispondi citando



Registrato: 09/03/06 16:03
Messaggi: 2160
Luogo di residenza: Paesello

MessaggioInviato: Gio Ott 11, 2012 12:09    Oggetto:
 
SimonRussi ha scritto:
Ma il Luca da te citato è il figuro qui a sinistra?




salutamelo Very Happy

anche quello in mezzo, dai Laughing Laughing


è lui è lui...
spero abbiate ripreso a respirare (dopo la foto!!).. Twisted Evil Twisted Evil Very Happy Very Happy
Cool Twisted Evil
quello in mezzo invece lo "abbiamo perso"..
non c'è più apnea che tenga...!!! Twisted Evil Twisted Evil
_________________
giovanni
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Ivan8974 Rispondi citando



Registrato: 05/03/09 13:46
Messaggi: 1027
Luogo di residenza: Tione di Trento

MessaggioInviato: Gio Ott 11, 2012 12:37    Oggetto:
 
Come sempre bel racconto Giovanni!
Il "Basso" in ottobre ancor più di soddisfazione!
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renrav Rispondi citando



Registrato: 23/01/09 23:28
Messaggi: 2821
Luogo di residenza: TN

MessaggioInviato: Lun Ott 15, 2012 19:52    Oggetto: Re: Brenta - Campanil Basso (basso??!)
 
giovannibusato ha scritto:

questo sguardo del presidente mi piace un casino!!

belle le tue storie vecio Wink
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non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di sorgere
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