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sergio63 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Sab Nov 10, 2012 15:44    Oggetto:
 
fabbrissimo ha scritto:
hai ancora voglia di essere garantista con certa gente ??

siamo al top nel mondo x i reati da corruzione

e nn c'è altra spiegazione x qst schifezze

dai cassso


con certa gente...non sono amici miei ma li conosco di persona e il direttore del parco mi par proprio una persona onesta... Wink

poi la nostra postatrice di FB....nion la conosco ma se mi dice in pieno parco ben sapendo che se spostano il bacino di 20 metri (ma proprio venti) sono fuori...mi perde punti anzi è il modo giusto di perdere autorevolezza in certi discorsi...e l'autorevolezza non serve sui forum o fra amici... Wink
per chi non conosce campiglio montagnoli è un bel posto ma il centro di campiglio è a mezzo Km...
poi si può discutere di sto bacino... Wink



da ultimo corruzione ce ne tanta ma che in questa regione si sia al top nel mondo se permetti ho qualche dubbio...
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renrav Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Nov 28, 2012 20:41    Oggetto:
 
altro pensiero di un amico riguardo impianti in generale

"... quel tipo di turismo non è più sostenibile e quindi la parola crescita è da dimenticare. Lo "status quo" è stato mantenuto finora grazie ai contributi pubblici ed alla distruzione di un territorio che è di tutti ! I contributi pubblici spariranno molto presto o, comunque, non potranno più essere determinanti e di territorio non ce n'è più da distruggere. E non dimenticare che, a fronte della massa di sciatori (che diminuiranno), c'è anche tanta gente (tra cui il sottoscritto) che non mette più piede nelle valli devastate dagli impianti..."
_________________
non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di sorgere
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renrav Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Dic 13, 2012 20:36    Oggetto:
 
LucaGPS ha scritto:
Fossero tutti questi i Problemi.....

L'Innevamento Artificiale non sarà Ecologico...
... ma ormai fa parte del Mondo della Pista....
... certe Piste non sarebbero percorribili senza Cannoni...
.. che facciamo fermate il Mondo Voglio Scendere...

Mah... per Quanto Riguarda il Parco.. è una battaglia Persa... Campiglio c'era prima del Parco.... Wink

Poi bisognerebbe vedere se inquina di Più un Cannone... o un Atomizzatore....
Wink

Very Happy Very Happy Very Happy

certezze non ce ne sono...

non posso che dati ancora ragione, l'altra sera l'argomentazione è stata trattata...

qui l'articolo sul Trentino di ieri

"TRENTO. La polemica esplode a mezzanotte inoltrata, sugli schermi di Rai Uno. Martedì sera, “Porta a Porta”: dove l’argomento è “La guerra delle diete: vegetariani contro carnivori”, puntata registrata già qualche settimana fa. A sostenere le ragioni di vegetariani, vegani e quant’altro, seduto a fianco di Carmen Russo, c’è tra gli altri il pediatra Leonardo Pinelli, vicepresidente della Società scientifica nutrizione vegetariana. Che a un certo punto butta lì la bomba: c’è una zona, in Italia, in cui si producono mele utilizzano fino a 36 diversi trattamenti a base di pesticidi, peraltro in piena regola considerati uno per uno. Ma in quella stessa zona si registrerebbero aumenti delle leucemie infantili. La discussione si anima, lo stesso Bruno Vespa s’indigna e chiede a Pinelli di assumersi la responsabilità delle sue affermazioni, dicendo apertamente di quale zona si tratti. È un segreto di Pulcinella, ma Pinelli si tira indietro («non posso dirlo, neppure sotto tortura»), benché incalzato dal presidente nazionale di Coldiretti Sergio Morini. E alla fine è proprio quest’ultimo, ma per smentire il pediatra, a pronunciare la parola tabù: “Trentino”. Vespa strabuzza gli occhi e si dice incredulo («e che è, la mela di Biancaneve?»), sottolineando come il Trentino sia tra le aree amministrate in Italia. «Non è pensabile che la Provincia non faccia nulla e che i carabinieri stiano lì a girarsi i pollici», sbotta. E Pinelli, in tutta risposta: «E allora perché la gente si ammala?». E ancora: «È come l’Ilva». Accusa troppo grossa per restare senza replica: nonostante l’ora tarda, l’hanno infatti sentita in centinaia di migliaia di persone. Ieri, per dire, i dati dell’audience del martedì sera indicavano in 1 milione e 425 mila gli spettatori di “Porta a porta”, che con uno share del 15,12% è stato il programma più visto di quella fascia oraria. E così, pur passando rapidamente ad altro (obesità, hamburger e patatine), Vespa promette al pubblico di ritornare sulla questione nel corso della puntata.

La replica arriva un quarto d’ora dopo: il tempo di contattare il presidente della Provincia Lorenzo Dellai e spiegargli la situazione. Ed ecco le parole del governatore andate in onda a “Porta a porta”: «Non so quali siano gli obiettivi di chi dice questo e perché lo faccia. Siamo molto orgogliosi delle nostre mele e del nostro ambiente: questa è una denuncia totalmente falsa. Siccome però non è la prima volta che la sentiamo, proprio negli ultimi anni abbiamo intensificato gli strumenti di monitoraggio e controllo dei prodotti e le nostre mele risultano avere indicatori che sono infinitamente sotto ogni ragionevole limite. E non mi riferisco al limiti di legge». Ancora, e soprattutto: «Abbiamo svolto controlli sul nostro ambiente, sia rurale sia abitato, due ricerche negli ultimi tre anni, e non è risultato assolutamente nulla, anche incrociando tutti i dati storici con i fenomeni legati alle malattie delle persone che vivono e abitano nel nostro territorio. Tutto questo è totalmente falso. Tuttavia non ci accontentiamo: siamo un po’ asburgici, quindi non solo rispettiamo le regole, ma vogliamo migliorarle. E quindi devo dire che sta crescendo in Trentino l’area dei produttori che usano metodi biologici. Non solo: con il nostro Istituto agrario di ricerca siamo stati i primi nel mondo a realizzare la mappatura genetica del melo e stiamo usando queste nuove conoscenze per puntare a obiettivi ancora più ambiziosi. So che quando si parla di salute delle persone bisogna essere molto rigorosi, dunque non mi limito a dire che non è vero, ma smentisco categoricamente queste affermazioni, fino a prova del contrario. E vorrei che tutti quanti, soprattutto chi svolge professioni giustamente ritenute importanti dalla comunità, usassimo un po’ più di cautela ed equilibrio quando parliamo di un territorio come il nostro, che da sempre si impegna sul tema della salute e della qualità».

In studio Vespa torna a sorridere compiaciuto. E per Pinelli la situazione si fa imbarazzante: si limiterà così a dire che sì, quei 36 pesticidi sono tutti a norma, ma che ad essere dannoso potrebbe essere il loro «apporto multiplo». E inviterà Coldiretti a stimolare l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ad approfondire il problema. Quasi una mezza marcia indietro."

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sergio63 Rispondi citando



Registrato: 28/12/07 01:34
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Luogo di residenza: Bleggio (TN)

MessaggioInviato: Gio Dic 13, 2012 23:21    Oggetto:
 
renrav ha scritto:
LucaGPS ha scritto:
Fossero tutti questi i Problemi.....

L'Innevamento Artificiale non sarà Ecologico...
... ma ormai fa parte del Mondo della Pista....
... certe Piste non sarebbero percorribili senza Cannoni...
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Mah... per Quanto Riguarda il Parco.. è una battaglia Persa... Campiglio c'era prima del Parco.... Wink

Poi bisognerebbe vedere se inquina di Più un Cannone... o un Atomizzatore....
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certezze non ce ne sono...

non posso che dati ancora ragione, l'altra sera l'argomentazione è stata trattata...

qui l'articolo sul Trentino di ieri

"TRENTO. La polemica esplode a mezzanotte inoltrata, sugli schermi di Rai Uno. Martedì sera, “Porta a Porta”: dove l’argomento è “La guerra delle diete: vegetariani contro carnivori”, puntata registrata già qualche settimana fa. A sostenere le ragioni di vegetariani, vegani e quant’altro, seduto a fianco di Carmen Russo, c’è tra gli altri il pediatra Leonardo Pinelli, vicepresidente della Società scientifica nutrizione vegetariana. Che a un certo punto butta lì la bomba: c’è una zona, in Italia, in cui si producono mele utilizzano fino a 36 diversi trattamenti a base di pesticidi, peraltro in piena regola considerati uno per uno. Ma in quella stessa zona si registrerebbero aumenti delle leucemie infantili. La discussione si anima, lo stesso Bruno Vespa s’indigna e chiede a Pinelli di assumersi la responsabilità delle sue affermazioni, dicendo apertamente di quale zona si tratti. È un segreto di Pulcinella, ma Pinelli si tira indietro («non posso dirlo, neppure sotto tortura»), benché incalzato dal presidente nazionale di Coldiretti Sergio Morini. E alla fine è proprio quest’ultimo, ma per smentire il pediatra, a pronunciare la parola tabù: “Trentino”. Vespa strabuzza gli occhi e si dice incredulo («e che è, la mela di Biancaneve?»), sottolineando come il Trentino sia tra le aree amministrate in Italia. «Non è pensabile che la Provincia non faccia nulla e che i carabinieri stiano lì a girarsi i pollici», sbotta. E Pinelli, in tutta risposta: «E allora perché la gente si ammala?». E ancora: «È come l’Ilva». Accusa troppo grossa per restare senza replica: nonostante l’ora tarda, l’hanno infatti sentita in centinaia di migliaia di persone. Ieri, per dire, i dati dell’audience del martedì sera indicavano in 1 milione e 425 mila gli spettatori di “Porta a porta”, che con uno share del 15,12% è stato il programma più visto di quella fascia oraria. E così, pur passando rapidamente ad altro (obesità, hamburger e patatine), Vespa promette al pubblico di ritornare sulla questione nel corso della puntata.

La replica arriva un quarto d’ora dopo: il tempo di contattare il presidente della Provincia Lorenzo Dellai e spiegargli la situazione. Ed ecco le parole del governatore andate in onda a “Porta a porta”: «Non so quali siano gli obiettivi di chi dice questo e perché lo faccia. Siamo molto orgogliosi delle nostre mele e del nostro ambiente: questa è una denuncia totalmente falsa. Siccome però non è la prima volta che la sentiamo, proprio negli ultimi anni abbiamo intensificato gli strumenti di monitoraggio e controllo dei prodotti e le nostre mele risultano avere indicatori che sono infinitamente sotto ogni ragionevole limite. E non mi riferisco al limiti di legge». Ancora, e soprattutto: «Abbiamo svolto controlli sul nostro ambiente, sia rurale sia abitato, due ricerche negli ultimi tre anni, e non è risultato assolutamente nulla, anche incrociando tutti i dati storici con i fenomeni legati alle malattie delle persone che vivono e abitano nel nostro territorio. Tutto questo è totalmente falso. Tuttavia non ci accontentiamo: siamo un po’ asburgici, quindi non solo rispettiamo le regole, ma vogliamo migliorarle. E quindi devo dire che sta crescendo in Trentino l’area dei produttori che usano metodi biologici. Non solo: con il nostro Istituto agrario di ricerca siamo stati i primi nel mondo a realizzare la mappatura genetica del melo e stiamo usando queste nuove conoscenze per puntare a obiettivi ancora più ambiziosi. So che quando si parla di salute delle persone bisogna essere molto rigorosi, dunque non mi limito a dire che non è vero, ma smentisco categoricamente queste affermazioni, fino a prova del contrario. E vorrei che tutti quanti, soprattutto chi svolge professioni giustamente ritenute importanti dalla comunità, usassimo un po’ più di cautela ed equilibrio quando parliamo di un territorio come il nostro, che da sempre si impegna sul tema della salute e della qualità».

In studio Vespa torna a sorridere compiaciuto. E per Pinelli la situazione si fa imbarazzante: si limiterà così a dire che sì, quei 36 pesticidi sono tutti a norma, ma che ad essere dannoso potrebbe essere il loro «apporto multiplo». E inviterà Coldiretti a stimolare l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ad approfondire il problema. Quasi una mezza marcia indietro."


a se i problemi (seri) li trattano così... Rolling Eyes

parlo del signor Pinelli... Confused
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renrav Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Dic 18, 2012 22:04    Oggetto:
 
Di questi giorni una risposta all'articolo precedente qui postato (si parla di mele e non di neve artificiale, ma per me il concetto di fondo è lo stesso), qui l'estratto dell'articolo su "L'Adige"

"Le mele trentine sinonimo di salute»

18 Dicembre 2012

Nuova puntata del polverone scatenatosi dopo la denuncia sull'uso eccessivo di pesticidi in Trentino, fatta in tv da Leonardo Pinelli (pediatra e docente universitario a Verona) durante «Porta a porta», una settimana fa. Ieri a intervenire è stata la Federazione della cooperazione, con una conferenza ospitata dalla sala stampa della Provincia.
L'incontro con i giornalisti, presenti gli assessori Ugo Rossi (Salute) e Tiziano Mellarini (Agricoltura), è stata un'occasione per insistere sulla «salubrità» del modello ortifrutticolo trentino (concetto già espresso dal presidente Lorenzo Dellai, intevenuto al telefono durante il programma tv), un settore che nell'ambito del sistema cooperativo conta 7.200 soci e 1.400 dipendenti, con un fatturato di oltre 400 milioni, come si legge nella nota stampa diffusa ieri.
Il presidente della Cooperazione, Diego Schelfi , esprimendo «fastidio» per la vicenda, ha richiamato anche i valori della responsabilità sociale, per testimoniare l'attenzione alla salute: «Prima dei controlli veniamo noi, con la nostra storia e i nostri legami che attraversano le generazioni».
A proposito di controlli, al tavolo dei relatori è stato riservato un ruolo di primo piano al direttore dell'Azienda sanitaria provinciale, Luciano Flor , che ha riassunto l'esito dell'indagine svolta in valle di Non su possibili correlazioni tra pesticidi e malattie, già presentata pubblicamente nei mesi scorsi. Si tratta di uno studio che ha preso in considerazione gli indicatori sanitari nel periodo 2001-2009 in due aree della valle, una in cui è massicciamente coltivata la mela, l'altra dove questa attività è marginale. «L'esame comparativo delle due realtà e il confronto con i dati dell'intero territorio provinciale - ha detto Flor - non hanno fatto emergere situazioni critiche. Abbiamo valutato i dati di una lunga serie di patologie, dai tumori all'asma, così come gli episodi di intossicazione acuta: non c'è nulla che ci preoccupi e ci spinga a intervenire: siamo proprio a zero. Il quadro della salute nella valle risulta normale».
Lo stesso Flor, sollecitato da una domanda dell'Adige, ha escluso che siano allarmanti le indagini commissionate dal Comitato noneso per il diritto alla salute, dalle quali emerge, fra l'altro, un presenza significativa di alcuni pesticidi nell'ambiente e anche nelle urine degli abitanti: «Si tratta - ha spiegato - di dati specifici sui residui, ma non si possono mettere in relazione con l'insorgere di patologie».
A proposito di pesticidi, Alessandro Dalpiaz e Ennio Magnani , rispettivamente direttore e presidente dell'associazione di produttori ortofrutticoli Apot, hanno fornito alcune informazioni sui «severi disciplinari di produzione» (che vedono la regia della fondazione Mach) e sul «sistema dei controlli a garanzia della salute dei cittadini e dell'ambiente naturale, con oltre 10 mila campioni di mele esaminate dal 2003 al 2012 e una percentuale di difformità dalle attese inferiore allo 0,4%». Un quadro, dunque, considerato eccellente, nel quale le criticità riguardano al massimo qualche «comportamento individuale» da correggere.
Ma di là dalle discussioni contingenti, nel futuro della frutticoltura trentina ci sarà, per esempio, una progressiva conversione al metodo biologico? A questa domanda, Luca Granata , direttore generale di Melinda, ieri seduto fra il pubblico, ha risposto difendendo il modello attuale, «che si colloca all'avanguardia mondiale anche per impronta ecologica e tutela della salute dei consumatori: l'agricoltura biologica, per esempio, presenta il problema dei residui di rame e zolfo ma non è tenuta a controlli finali sui frutti»."


Da tecnico agrario e produttore (di mele) non me la sentirei di fare simili uscite, è pacifico che siamo in piena campagna elettorale. Mai e poi mai sarei a riprendere le considerazioni dei politici, vanno valutate e se non condivise si va a non eleggere le persone responsabili, punto.
Una bella tirata di orecchie Twisted Evil la farei a mister "Collina" (pagato anche coi denari dello scrivente), non può difendere il modello attuale, non è sostenibile, e non ho voglia di star qui a elencare i punti deboli.
Queste criticità andrebbero affrontate con più trasparenza e serenità, anzichè essere più realisti del re.


sergio63 ha scritto:
a se i problemi (seri) li trattano così... Rolling Eyes

parlo del signor Pinelli... Confused

vedi Sergio, che conta sono questi numeri "7.200 soci e 1.400 dipendenti, con un fatturato di oltre 400 milioni" le ricadute ambientali (e di salute pubblica) vengono messe in coda come con la neve artificiale.

poi carissimo amico mio giudicariese, sposerei più volentieri un Pinelli con allarmismo sovrastimato (che parlando di salute pubblica non guasta mai) che un politico che afferma "è tutto in ordine, sono sereno e si risolverà"
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Capitano Rispondi citando



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MessaggioInviato: Ven Dic 21, 2012 11:03    Oggetto:
 
renrav ha scritto:
.............
poi carissimo amico mio giudicariese, sposerei più volentieri un Pinelli con allarmismo sovrastimato (che parlando di salute pubblica non guasta mai) che un politico che afferma "è tutto in ordine, sono sereno e si risolverà"


Caro Renrav permettimi di dissentire. "L'allarmismo sovrastimato" di cui parli è parte di una concezione antiscientifica che fa un sacco di danni (per esempio propagandando sciocchezze tipo "naturale fa bene, sintetico male"). Si potrebbe parlarne a lungo e troveremo l'occasione. Per ora mi limito a segnalare che le colture biologiche NON sono sottoposte a livelli più restrittivi di pesticidi rispetto a quelle tradizionali. Infatti la certificazione é sul metodo di produzione e non sul prodotto finale . I controlli a cui le aziende di agricoltura biologica sono periodicamente sottoposte accertano che la produzione non si avvalga, ad esempio, di sostanze non autorizzate. Questo però non implica che non si possano trovare nel prodotto finale.
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renrav Rispondi citando



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MessaggioInviato: Lun Gen 07, 2013 21:11    Oggetto:
 
Capitano ha scritto:
renrav ha scritto:
.............
poi carissimo amico mio giudicariese, sposerei più volentieri un Pinelli con allarmismo sovrastimato (che parlando di salute pubblica non guasta mai) che un politico che afferma "è tutto in ordine, sono sereno e si risolverà"


Caro Renrav permettimi di dissentire. "L'allarmismo sovrastimato" di cui parli è parte di una concezione antiscientifica che fa un sacco di danni (per esempio propagandando sciocchezze tipo "naturale fa bene, sintetico male"). Si potrebbe parlarne a lungo e troveremo l'occasione. Per ora mi limito a segnalare che le colture biologiche NON sono sottoposte a livelli più restrittivi di pesticidi rispetto a quelle tradizionali. Infatti la certificazione é sul metodo di produzione e non sul prodotto finale . I controlli a cui le aziende di agricoltura biologica sono periodicamente sottoposte accertano che la produzione non si avvalga, ad esempio, di sostanze non autorizzate. Questo però non implica che non si possano trovare nel prodotto finale.

Con tutto il rispetto Cap, può essere che hai ragione, ma pemettimi di dire che di fronte alla salute non si scherza, non sono ammessi dubbi.

Purtroppo i consumatori sono per niente attenti a ciò che ingeriscono, sono più che certo che se su ogni alimento fossero riportati i passaggi/metodi principali di produzione e lavorazione l'allarmismo sarebbe più che fondato.
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renrav Rispondi citando



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MessaggioInviato: Lun Gen 21, 2013 20:38    Oggetto:
 
Non è neve artificiale, non si parla di alimenti Bio o non, è pur sempre un argomento che urta la sensibilità ambientale

questi (gli autori in foto) vanno fermati

nei pressi del rif. Peller 19 gennaio 2013, a pochi metri dal confine con Parco Adamello Brenta




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sergio63 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Gen 22, 2013 16:43    Oggetto:
 
tra questi e i quod... Evil or Very Mad
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