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7merak7 |
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Registrato: 03/02/11 23:01 Messaggi: 238 Luogo di residenza: Vicenza
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Inviato: Gio Feb 21, 2013 13:07 Oggetto: |
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Capitano ha scritto: | Che brownser usi? L'unico con cui abbiamo avuto problemi é explorer 8. |
ok, ma alla fine ce l'ho fatta eh! |
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enrico r. |
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Registrato: 06/04/05 15:03 Messaggi: 2619 Luogo di residenza: Padova
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Inviato: Ven Mar 01, 2013 10:46 Oggetto: |
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Un ultimo sforzo, coraggio... quasi ci siamo. Di sicuro tra i vostri amici c'è qualcuno che non è stato avvisato. Oppure che è stato avvisato, ma si è dimenticato di compilare. Fate un ultimo giro di richiamo, da bravi.
Se il questionario non fosse anonimo, ahimé, tra tutti i compilatori ne verrebbe sorteggiato uno a caso che in premio riceverebbe il primo report inserito in OtT, stampato su preziosa carta pergamena, autografato dal Capitano.
Essendo anonimo, vi toccherà solo sorbirvi la spiegazione del perché se uno non conosce la capitale del Cile è esposto a forte rischio di incidente da valanga. _________________ enrico r. |
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Ettore |
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Registrato: 16/03/07 18:38 Messaggi: 42 Luogo di residenza: Bologna
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Inviato: Sab Mar 09, 2013 0:10 Oggetto: Re: Progetto Avalanche |
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fatto e invitato qualche amico.
Interessante la parte finale: alcune domande per me "strane" ma non sono un esperto psicologo o analista... _________________ il tempo in montagna è sempre bello |
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Capitano |
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Registrato: 26/03/05 10:27 Messaggi: 1085 Luogo di residenza: Pergine (Trento)
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l'ultima strega |
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Registrato: 14/05/09 20:17 Messaggi: 2406 Luogo di residenza: in tutto il mondo
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 11:48 Oggetto: Re: Presentazione risultati |
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Grazie Cap, articolo assolutamente interessante (e inquietante ), ben venga anche un dibattito _________________ Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini ) |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 13:38 Oggetto: Re: Presentazione risultati |
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l'ultima strega ha scritto: |
Grazie Cap, articolo assolutamente interessante (e inquietante ), ben venga anche un dibattito |
perché inquietante _________________ |
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Denali |
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Registrato: 06/04/05 14:59 Messaggi: 2456
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 14:38 Oggetto: |
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agh su altro topic ha scritto: | PERCHE' AUMENTANO GLI INCIDENTI DA VALANGA?... | Perchè c'è più gente che va in montagna!
Fissato ciò, su cui penso ci siano pochi dubbi, dall'articolo capisco che sebbene come incidenza le cose stiano già migliorando, si può lavorare sul fronte della consapevolezza, ancora troppo bassa.
Come fare ad alzarla? Io credo che importante sia percepire il rischio come qualcosa di concreto e vicino, non una possibilità teorica che ... "tanto a me non capita perchè sto attento".
E su questo possiamo contribuire tutti cambianto l'atteggiamento a volte un po' "reticente" (per paura di critiche) e invece evidenziare più spesso questo lato nero del nostro amato "sport" ... quindi parlare degli incidenti più o meno sfiorati, di valanghe trovate nelle nostre gite, ecc, magari documentando con foto o video ...
A tutti noi piace mostrare il lato entusiasmante, la gita, la cima, il canale, la farina ... e spesso ne deriva un "ah bello, lo voglio fare anch'io" ...
Forse lo stesso meccanismo va attivato anche in negativo ... cioè vedendo che la valanga non è poi così remota magari ne esce un "beh, meglio una gita con meno ansia" ... ma purtroppo gli input positivi sono molti e vicini (amici, il forum, FB) ... quelli negativi sono pochi e lontani. |
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l'ultima strega |
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Registrato: 14/05/09 20:17 Messaggi: 2406 Luogo di residenza: in tutto il mondo
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 14:46 Oggetto: Re: Presentazione risultati |
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fluto ha scritto: | l'ultima strega ha scritto: |
Grazie Cap, articolo assolutamente interessante (e inquietante ), ben venga anche un dibattito |
perché inquietante |
Perchè è più facile prevenire agendo sui mezzi tecnici o altri fattori di rischio oggettivi, individuabili e quindi plausibilmente più gestibili con corsi, bollettini, dimostrazioni, piuttosto che riuscire a permeare la mente di un "esperto" o comunque familiarizzante dell'ambiente innevato, e fargli rinunciare perchè le condizioni sono oggettivamente pericolose.
mi è successo due volte, e solo con la stessa persona che forse "percepiva" lo stesso rischio che sentivo io:
una prima volta quando ci si è aperto il terreno sotto i piedi, e abbiamo penato non poco per tornare indietro senza far cadere nulla (anche se sotto non c'era nessuno); situazione al limite del bosco in una bella giornata di sole e di gruppo;
la seconda, sulla direttissima al monte amaro (la famosa Rava della Giumenta Bianca), ad un certo momento, insieme, ci siamo guardati negli occhi, e senza dirci nulla abbiamo spellato e siamo discesi su un pendio di spalla a fianco.
Mai rammaricata di aver dovuto abbandonare......
Ma in tanti altri casi mi sono ritrovata a risalire o scendere con l'ansia che non tutto quadrava, e alla macchina ci sono arrivata con in mente il pensiero "meno male che sono qui".
Anche qui si parlava di fattori euristici, credo che oggi occorra essere più consapevoli delle nostre sicurezze e dargli il dovuto peso nelle decisioni di situazioni "rischiose". _________________ Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini ) |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 16:08 Oggetto: Re: Presentazione risultati |
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l'ultima strega ha scritto: | fluto ha scritto: | l'ultima strega ha scritto: |
Grazie Cap, articolo assolutamente interessante (e inquietante ), ben venga anche un dibattito |
perché inquietante |
Perchè è più facile prevenire agendo sui mezzi tecnici o altri fattori di rischio oggettivi, individuabili e quindi plausibilmente più gestibili con corsi, bollettini, dimostrazioni, piuttosto che riuscire a permeare la mente di un "esperto" o comunque familiarizzante dell'ambiente innevato, e fargli rinunciare perchè le condizioni sono oggettivamente pericolose.
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beh, per fortuna che è così, altrimenti sai che palloso 'sto scialpinismo ...
comunque rimango dubbioso sul fatto che le condizioni della montagna invernale siano, allo stato attuale, oggettivizzabili in senso utile per chi la frequenta (escluso al più il bollettino valanghe)
mahhh ... certo che anche l'app che mi dice se posso andare o no _________________ |
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jj6 |
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Registrato: 19/03/07 14:09 Messaggi: 2403 Luogo di residenza: New Delhi - India
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 16:36 Oggetto: |
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"Questa ricerca costituisce dunque un’importante base scientifica per future azioni di formazione sulla prevenzione del rischio valanghivo e campagne specifiche allo scopo di aumentare la consapevolezza e la capacità di autovalutazione e scelta da parte di operatori e appassionati della montagna, rendendoli più consapevoli del fatto che gli errori cognitivi giocano un ruolo rilevante nelle loro decisioni".
ok, (forse anticipo e semplifico troppo..) ma supposto che è sempre necessario porre un postulato scientifico da cui partire per sviluppare ulteriori azioni di prevenzione, e visto che, come pare i 2 problemi principali siano appunto l' "overconfidence" e il "risk taking", cosa si può fare di più di quello che già si fa (corsi e ricorsi tecnici, niveometeorologici e di soccorso ecc..), si va tutti dallo psicologo???.. _________________ E allora... MOLLALI !!!!!! CARLO |
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sergio63 |
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Registrato: 28/12/07 01:34 Messaggi: 1351 Luogo di residenza: Bleggio (TN)
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 16:54 Oggetto: |
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vediamo i dati...ma dal sunto di agh mi sembra emergano cose che già si potevano intuire...
rispetto a trent'anni fa la gente è aumentata in maniera esponenziale...anche di più...si muore di meno perché trovare uno con un artva è leggermente più facile che con un cordino da valanga...
che chi fa alpinismo a certi livelli sia overconfidence mi sembra molto probabile...altrimenti la maggior parte delle grandi salite (ma anche delle esplorazioni oceaniche, polari ecc.) non le avrebbero fatte...
l'importante è saperlo...
detto questo ben venga una maggior conoscenza...
una aspetto che non vedo particolarmente trattato sono le dinamiche di gruppo e di emulazione...sia durante la stessa escursione che rispetto ad escursioni fatte da altri...ho fatto casualmente una gita con un gruppo di amici anche di questo forum molto bravi tecnicamente...è stato istruttivo e personalmente ho fatto fatica ha rispettare i limiti che mi sono imposto...mi è servita una telefonata casuale della mia bambina più piccola... |
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Capitano |
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Registrato: 26/03/05 10:27 Messaggi: 1085 Luogo di residenza: Pergine (Trento)
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 17:03 Oggetto: |
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sergio63 ha scritto: |
che chi fa alpinismo a certi livelli sia overconfidence mi sembra molto probabile...altrimenti la maggior parte delle grandi salite (ma anche delle esplorazioni oceaniche, polari ecc.) non le avrebbero fatte...
l'importante è saperlo...
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Sergio, quello che dici vale per il Risk Taking (ovvero la propensione a mettere in atto comportamenti rischiosi). Overconfidence é altro: la convinzione di sapere più di quanto effettivamente si sappia. |
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fluto |
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Registrato: 19/04/05 14:00 Messaggi: 4133 Luogo di residenza: piccole dolomiti, pasubio
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 17:22 Oggetto: |
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jj6 ha scritto: | ... cosa si può fare di più di quello che già si fa (corsi e ricorsi tecnici, niveometeorologici e di soccorso ecc..), si va tutti dallo psicologo???.. |
basta socrate _________________ |
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sergio63 |
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Registrato: 28/12/07 01:34 Messaggi: 1351 Luogo di residenza: Bleggio (TN)
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 17:24 Oggetto: |
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Capitano ha scritto: | sergio63 ha scritto: |
che chi fa alpinismo a certi livelli sia overconfidence mi sembra molto probabile...altrimenti la maggior parte delle grandi salite (ma anche delle esplorazioni oceaniche, polari ecc.) non le avrebbero fatte...
l'importante è saperlo...
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Sergio, quello che dici vale per il Risk Taking (ovvero la propensione a mettere in atto comportamenti rischiosi). Overconfidence é altro: la convinzione di sapere più di quanto effettivamente si sappia. |
hai ragione...ma c'è anche tanta overconfidence...
personalmente dopo che son diventato "ragazzo padre" mi sono imposto di non forzare situazioni dove mi sento insicuro...in assoluto non vuol dir nulla...ma quello posso fare...peraltro per la massa che non fa alpinismo siamo tutti comunque risk taking...o no?
l'gnoranza...beh spero di non esagerare...ovviamente mi sforzo di "studiare"... |
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bookie lang |
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Registrato: 07/11/08 00:16 Messaggi: 443 Luogo di residenza: Rovereto
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Inviato: Mer Gen 15, 2014 21:54 Oggetto: |
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Capitano ha scritto: | sergio63 ha scritto: |
che chi fa alpinismo a certi livelli sia overconfidence mi sembra molto probabile...altrimenti la maggior parte delle grandi salite (ma anche delle esplorazioni oceaniche, polari ecc.) non le avrebbero fatte...
l'importante è saperlo...
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Sergio, quello che dici vale per il Risk Taking (ovvero la propensione a mettere in atto comportamenti rischiosi). Overconfidence é altro: la convinzione di sapere più di quanto effettivamente si sappia. |
grazie Cap, da meditare _________________ Paolo |
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