ETNA: ecco le foto

Inviato: Ven Mar 09, 2007 17:57 Oggetto:

Grande report glacio-vulcanologo Grizzly!!!!

Razz

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Sulla neve farinosa si fluttua,
sulla neve trasformata si gioca a biliardo,
sulla crosta......si prende atto!

Inviato: Ven Mar 09, 2007 18:23 Oggetto:

Grazie per le foto Very Happy

andare sul Etna è uno dei tanti sogni che ho.

Inviato: Ven Mar 09, 2007 18:31 Oggetto:

Grandi Foto.
Ma come fai a farle vedere senza cliccarle
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Ziglio

Inviato: Ven Mar 09, 2007 19:01 Oggetto:

Inviato: Ven Mar 09, 2007 19:30 Oggetto:

Davvero belle foto Valentino, grazie per aver condiviso.
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paolo chiti

Inviato: Ven Mar 09, 2007 21:28 Oggetto: Re: ETNA: ecco le foto

Bellissime, complimenti!!!!

Inviato: Ven Mar 09, 2007 23:07 Oggetto:

Nuotando nel mare di (belle) parole di intraisass guardate cosa ho scovato (firmato giovannibusato):

martedì, 04 luglio 2006
La Montagna delle coccinelle
Sulla cima del vulcano una guida spiega a due ciechi che pazientemente si è condotto quassù lungo sentieri di sabbia nera, che l’Etna nasce dal mare per crescere poi vulcano e fare, attorno a sé, terra ferma (e bruciata).
Ma il mare sembra distante, si intravede appena all’orizzonte tra nuvole di vapore e polveri eppure se ne percepisce la presenza, a coprire le grandi pendici di questa montagna che, sommerse, scendono fin chissà dove.
Vista così chissà a che quota sono..(senza ossigeno!) sulla montagna perfetta.
I non vedenti ascoltano avidi mentre i bastoni bianchi sondano nervosi il bordo netto del cratere che precipita nel giallo odoroso dello zolfo e nel rosso ruggine del ferro.
Un ambiente infernale che si comprende anche ad occhi chiusi “annusando l’immagine” (e auto-mandandomi aff’c.. a nome degli amici non vendenti).
Eppure salendo la montagna sono proprio gli odori a fissarsi nella memoria, molto più delle forme mille volte viste in mille altri luoghi asettici delle nostre Alpi.
Solo qui il forte odore dell’oleandro e della ginestra si mescola con il mandorlo, con il fresco limone; in quota il profumo di resina dei pini lascia il posto all’odore della lava, un gusto di carbone che il vento, sempre presente, ti spinge in bocca e nel naso, fino agli zolfi rancidi della vetta.
Cammino con loro un po’ discosto ascoltando a sbafo le spiegazioni della guida, provo anche a chiudere gli occhi per immedesimarmi in quella che diventa una ridicola parodia del cieco e mi ri-mando aff’cu… a nome, stavolta, di tutti i ciechi: darei ogni cosa per vedere…
Apro gli occhi ammirato da queste persone, dalla loro forza, dalla loro essenzialità; ami la montagna perché ci sali a mani nude e ne scendi a mani vuote ma oggi, vedendo la loro felicità, mi sento in dovere di lasciare qui anche queste immagini e di portarmi l’essenziale; le sensazioni, i pensieri..
Scendo di corsa per immensi ghiaioni tra qualche improbabile chiazza di neve che ancora si attarda protetta dalla polvere fin sulla vedretta che domina il rif. Sapienza.
Enormi gipponi, in una cornice sahariana, si incrociano trasportando turisti e alzando nuvole di cenere che il vento disperde verso nord, dove la montagna si libera dalle funivie e dagli impianti e da prova della sua grandezza e severità.
L’enorme distesa di polvere è punteggiata di pietre di varie dimensioni sputate qui ad ogni esplosione del vulcano; la scena è talmente evidente che sembra sia appena successo e si ha la netta percezione del pericolo.
Correndo via, immaginando la scena, incespico in un sasso che si rovescia lasciando intravedere dei puntini rossi.. coccinelle.. sono coccinelle e ogni sasso ne protegge decine!
Gli amici ciechi, le coccinelle, io..ognuno aggrappato alla propria vita come ad una zattera senza rotta.
Improvvisamente questo luogo non sembra più tanto inospitale, a ben guardare qualche altro insetto gironzola barcollando sui ciottoli di lava, più in basso, dove le colate entrano nel bosco anche tracce di volpe sulla sabbia come sulla neve e poi ci siamo noi, i miei amici ciechi ed io, a trascorre una giornata di ferie diversa dal solito mare, che come una fitta nebbia non lascia scorgere i ripidi fianchi di questa stupenda montagna.
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Sulla neve farinosa si fluttua,
sulla neve trasformata si gioca a biliardo,
sulla crosta......si prende atto!

Inviato: Dom Mar 11, 2007 18:54 Oggetto:

grande grizzly... Laughing

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massimo

Velebit ciol Velebit dà

Inviato: Dom Mar 11, 2007 20:22 Oggetto:

belle!!!!!!! bravo, grazie delle immagini mi hanno mostrato un paesaggio leggermente diverso da come l'ho vissuto io ma sempre straordinario...da rivedere! Wink

Inviato: Lun Mar 12, 2007 1:44 Oggetto:

Super complimenti anche da parte mia. Very Happy

mi hai fatto ritornare in mente vecchi progetti .... chissà che l'anno prossimo ...
P.S. Complimentoni anche al poeta Giovannibusato: un mito.
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Luciano

Inviato: Lun Mar 12, 2007 10:52 Oggetto:

...sensa parole.... complimenti!
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Il monte è parabola della vita. Il monte innevato è parabola del paradiso.