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CICLO-VIAGGIO DA MARE A MARE E RITORNO

 
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Valentino_52 Rispondi citando



Registrato: 21/02/06 09:49
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MessaggioInviato: Gio Mar 26, 2020 15:47    Oggetto: CICLO-VIAGGIO DA MARE A MARE E RITORNO
 
Molto in ritardo, ma il CoronaVirus permette di recuperare Wink


COLLANA: “I CICLO-RACCONTI DELLA TERZA ETA' “

CICLO-VIAGGIO DA MARE A MARE E RITORNO
(ADRIATICO-TIRRENO-ADRIATICO)

Da Porto Potenza Picena a S.Severa e ritorno

19 agosto-2 settembre 2019
Dati del cicloviaggio:
- circa 900 km pedalati
- circa 10000 m di dislivello complessivi
- troppo impegnativo tenere conto delle medie tappa per tappa....intendo le Birre, ovviamente Mr. Green

LE TAPPE

19/8- Arriviamo in macchina a Porto Potenza Picena
1) 20/8- Porto Potenza Picena–Montecanepino-S.Claudio-Tolentino-Caccamo km 70 D+ 850
2) 21/8- Caccamo –Valico di Colfiorito- Foligno - Spello km 72 D+ 700
3) 22/8- Spello – Assisi – S.Arcangelo (Lago Trasimeno) km 75 D+ 700
4) 23/8- S.Arcangelo-Castiglione s. Lago-Città della Pieve km 50 D+ 550
5) 24/8- Città della Pieve-Bolsena km 65 D+ 850
6) 25/8- Bolsena-Civita di Bagnoregio-Lago di Vico km 75 D+ 1200
7) 26/8- Lago di Vico – S.Severa (Mar Tirreno) km 65 D+ 450
8 ) 27/8- Giornata di mare km 0 D+ 0
9) 28/8- S.Severa-Lago di Bracciano-Civita Castellana km 80 D+ 800
10) 29/8- Civita Castellana-Rieti km 73 D+ 1110
11) 30/8- Rieti-Terminillo-Albaneto km 60 D+ 1700
12) 31/8- Albaneto-Amatrice-Acquasanta Terme km 90 D+ 830
13) 01/9- Acquasanta Terme – Ascoli – Porto d'Ascoli km 60 D+ 150
14) 02/9- Porto d'Ascoli-Porto Potenza Picena km 60 D+ 0

PREMESSA
Dopo l'esperienza del 2016, link ( http://forum.thetop.it/viewtopic.php?t=10841 ) ha cominciato a frullarmi nella testa l'idea di rifare la ciclo-traversata “da mare a mare”,
un po' più a sud, questa volta comprendendo anche il ritorno, ovviamente con percorsi diversi.
Quest'anno, quindi, in occasione del nostro anniversario di matrimonio (41°), ho sottoposto a mia moglie il canovaccio di programma,
che prevedeva alcuni punti fermi quali Assisi, lago Trasimeno, Lago di Bolsena e Civita di Bagnoregio, ovviamente Mar Tirreno,
Lago di Bracciano, Rieti, Terminillo, Amatrice, Ascoli Piceno, Porto d'Ascoli,
poi strade e stradine varie le avremmo studiate sul posto.
So che ci saranno salite molto faticose ma, dopo che lei pedala “assistita”,
non ho più nessun freno mentale a proporle percorsi di un certo impegno.
Come nostra consuetudine, non prenotiamo niente e siamo quindi partiti in macchina, fiduciosi che una sistemazione per la prima notte l'avremmo trovata.
E così è stato.
Giunti a Porto Potenza Picena, paese di mare “nientedichè”, dove l'unico albergo che conosciamo è pieno,
girovaghiamo un po' finchè, in collina sopra il paese, troviamo una stanza all'Agritur Hotel L'Antico Uliveto,
non proprio economico, ma per festeggiare un Anniversario ci può stare.
Gentilissimi, ci consentono anche di lasciare l'auto nel loro parcheggio per tutta la durata del nostro ciclo-tour, che non è poco!
Con una cena super, a base di pesce, perfetta per la nostra ricorrenza, chiudiamo la giornata.

CICLO-RACCONTO


ANDATA: Adriatico-Tirreno

1° giorno. Il martedì 20 agosto, in una giornata che si preannuncia caldissima, iniziamo la nostra ciclo-attraversata dell'Italia Centrale.
Questa prima tappa, che ci vede pedalare con continui su e giù per i colli maceratesi con pendenze spesso in doppia cifra,
la ricorderemo come la più impegnativa, non tanto per il dislivello che complessivamente non arriva nemmeno a 1000 metri,
ma per il gran caldo, 38-40 gradi che l'asfalto te li sputa in faccia aumentati di almeno 15,
e per la quasi totale mancanza di ombra e di fontane.
Una vera e propria sofferenza!
Terminiamo la tappa al lago di Caccamo, lago artificiale poco attraente, nell'omonimo paesino.

1-

1-Partenza da L'Antico Uliveto di Porto Potenza Picena

2° giorno. Questa giornata, pur ancora caldissima, è più sopportabile in quanto sul percorso troviamo più ombra e più fontane.
Giunti al Valico di Colfiorito (m. 827), ci gustiamo una lunghissima e piacevole discesa (circa 20 km) verso Foligno e da qui,
dopo pochi chilometri, arriviamo a Spello, bellissimo borgo sulla strada per Assisi, dove decidiamo di fermarci.
Punto tappa indovinatissimo, sia per l'accoglienza nel B&B “I Narcisi” che per l'ottima cena alla “Locanda del Postiglione”.

2- 3- 4-

2-Partenza da Caccamo
3-Valico di Colfiorito
4-A Spello (PG)-Oggi è il 21....Peccato, siamo in ritardo di 3 giorni


3° giorno.
Il terzo giorno, dopo una lunga sosta nell'affollatissima Assisi, dov'eravamo già stati 38 anni fa, ci prefiggiamo di arrivare al Lago Trasimeno.
Girovaghiamo per strade secondarie al fine di evitare tutto il caotico circondario di Perugia, città che già conosciamo,
e sul finire del pomeriggio, nonostante le scarsissime indicazioni, arriviamo finalmente al lago.
Qui, mentre decidiamo dove cercare alloggio, siamo sorpresi da un improvviso e violento temporale che
non ci dà nemmeno il tempo di coprire le nostre borse, oltre che noi stessi.
La località più vicina è S.Arcangelo dove c'è un'unica struttura, un Hotel-Camping con una sola stanza libera.
Sarà la nostra!
Tempo un quarto d'ora e sembrava un campo di battaglia, con panni stesi ovunque....

5- 6-

5- Assisi
6- Assisi

4° giorno. Dopo la digressione (andata e ritorno) per Castiglione del Lago, posto insulso e trasandato, ci dirigiamo verso sud.
Nel primo pomeriggio, un altro temporale in arrivo, ci costringe a cercare rifugio a Città della Pieve appena prima che cominci a piovere.
Questa bellissima cittadina, che ha dato i natali a Pietro Vannucci detto il Perugino, maestro di Raffaello,
è in festa per il Palio dei Terzieri con bandiere e sfilate in costume delle tre contrade che, fra le altre cose,
si sfidano con arco e frecce a centrare una sagoma di toro (anticamente erano tori veri).
Abbiamo qualche ora per passeggiare per vie e viuzze del borgo antico, strapieno di gente per l'occasione,
poi concludiamo la serata con un'ottima cena alla Taverna del Perugino senza pensare alle fosche previsioni meteo per il giorno seguente.

7- 8- 9-

7- Partenza da S.Arcangelo
8- Città della Pieve
9- Città della Pieve. Vicolo Baciadonne.
Qua dicono sia il vicolo più stretto d'Italia, ma in giro per lo Stivale ne ho trovati almeno una decina con questa nomea.


5° giorno. Le fosche previsioni sono purtroppo confermate perchè dobbiamo aspettare fin quasi le 11.00 per rimetterci in sella pur sotto una pioggerellina insignificante,
ma poi arriviamo con il sole a Bolsena dove, ancor prima di cercare una sistemazione,
mi tuffo nelle tranquille e limpide acque del lago, ancora vestito da ciclista.
Troviamo un'ottima stanza in riva al lago e la sera la passiamo in paese, che è in festa per qualcosa che non ricordo,
dove mangiamo e beviamo ottimamente, seduti su una panchina, in piazza,
accanto ad una bancarella che distribuisce carpaccio di coregone in 8 versioni ed altre delizie locali,
e ad un'altra di tal Birrificio Alta Quota del quale, durante la serata, sono diventato un assiduo cliente.
Ricordo vagamente il ritorno in albergo.

10- 11-

10-Incontri
11-Bolsena in festa

6° giorno. Dal centro del paese, per evitare il traffico, prendiamo una strada secondaria per Bagnoregio,
che inizia subito con 2 interminabili chilometri di salita spaccagambe.
Scopriamo poi che se seguivamo la strada principale, la salita sarebbe stata una passeggiata....
A Civita di Bagnoregio, chiamata “la Città che muore”, si può entrare solo a piedi,
previo acquisto biglietto (3 o 5 euro a seconda delle giornate), salendo per un ponte lungo 300 metri.
Più bella da fuori che da dentro, come molti altri borghi, ma la faticosa deviazione fatta per visitarla era d'obbligo.

12-

12-Civita di Bagnoregio

Lasciata Civita, riprendiamo il nostro pedalaggio verso Viterbo passando ad Est-Est-Est di Montefiascone che conosciamo già.
A Viterbo, ci fermiamo per la pausa-pranzo ma un imminente temporale ci costringe a non attardarci troppo per cui,
rimontati in sella, usciamo dalla città a rotta di pedale.
La mèta odierna è il Lago di Vico, che sulla cartina sembra essere dietro l'angolo,
senza sapere però che attraversare i Monti Cimini costa una fatica che non ti dico.
Diversi chilometri di salite, costantemente con pendenza in doppia cifra,
hanno messo a dura prova anche la mia proverbiale tenuta mentale oltre che costringere mia moglie
ad usare la batteria di riserva.
Arrivati al lago di Vico tramite una meritata e bellissima discesa, troviamo sistemazione nell'ottimo B&B “Nostra Signora del Lago” e qua,
prima di cena, abbiamo il tempo di rilassarci con un rinfrescante e meritato bagno seguito da un piacevole aperi-tramonto in riva al lago.

13-

13-Tramonto al Lago di Vico

7° giorno. E' la tappa che ci vede arrivare a Santa Severa, sul Mar Tirreno, il nostro “giro di boa”,
a conclusione della prima parte di questo cicloviaggio.
La località, a dispetto di quanto m'immaginavo, è bruttina, con un aspetto trasandato compreso il piccolo hotel dove troviamo posto.
Almeno è sul mare, con un bel balcone dove la sera consumiamo una cenetta da “Street Food” niente male.
Malgrado il posto non sia all'altezza delle aspettative, decidiamo di passarci due notti così il giorno seguente passeremo la giornata con gli amici romani Gianko e Pikki,
sentiti preventivamente per telefono.

14-

14- Santa Severa

8° giorno. Giornata molto rilassante in compagnia di due vecchi amici di OTT.
Si mangia, si beve, si ride, si scherza, si fanno bagni fino al tramonto. Bello!

15- 16-

15- foto con Gianko e Pikki
16- montanaro da spiaggia
Mr. Green

RITORNO: Tirreno-Adriatico

9° giorno. Dopo addirittura una giornata e mezza di mare, il 28 agosto cominciamo la ciclo-traversata di ritorno con l'obiettivo di passare dal Lago di Bracciano e poi,
non avendo una mèta precisa, proseguire fin dove ne abbiamo voglia.
Al lago sostiamo lungamente sia a Bracciano che a Trevignano (molto carina e curata la passeggiata lungolago) per altrettanti bagni rinfrescanti.
Un'inaspettata telefonata dell'amico Gianko:
-”dove siete?”
-”stiamo partendo da Trevignano”
- “allora tra un po' c'incrociamo...”


Cinque minuti cinque ed eccoli!
Dalla macchina spuntano fuori, oltre a loro due, boccali da Oktoberfest e birre fresche cosicchè,
sugli scalini in ombra di un cimitero, ci facciamo l'ultima allegra bevuta!
Grazie amici, troppo forti!
Civita Castellana sarà infine il nostro punto tappa giornaliero.
Borgo brutto e trasandato, con un unico e costoso Hotel.
E' tardi e quindi non abbiamo scelta.
Ci rifacciamo con la cena, davvero ottima, al ristorante “Il Buttero”, che merita una segnalazione.

17- 18-

17- Spiaggia a Bracciano
18- Lungolago a Trevignano


10° giorno. La mèta di oggi è uno dei punti fissi del mio canovaccio: Rieti.
Qui dobbiamo trovarci con Anna, la moglie del compianto amico Maurizio Casalini (alias Casmau), costantemente aggiornata sul nostro cicloperegrinare.
Arriviamo in città nello stesso momento e c'incontriamo quasi casualmente proprio in centro!
Tanto per cambiare ci becchiamo un'altra festa: “La Sagra Mondiale del Peperoncino”.
C'è il tutto esaurito, ma con pazienza, tramite internet (prima ed unica volta in questo viaggio)
riesco a trovare due stanze in un alberghetto poco distante dal centro.
Trascorriamo così un serata molto piacevole, assieme ad Anna, per le affollate vie del centro,
conclusa con un'altrettanto piacevole cena in un ristorantino scelto a caso.
Scopriamo pure che qua, a Rieti, c'è il Punto Trigonometrico considerato Centro d'Italia.
Sta in una piazzetta un po' nascosta che si chiama, per l'appunto, Piazza Centro d'Italia.
Ovvie le foto di rito.

19- 20-

19- Valico di Fontecerro.
20- Il Centro d'Italia


11° giorno. Al mattino, con calma e sotto l'attento e divertito sguardo di Anna, incuriosita dai nostri preparativi,
ci apprestiamo a partire per quella che, per come ce l'hanno descritta, dovrebbe essere una salita durissima.
Salutata la nostra amica, ci dirigiamo quindi verso un altro dei punti fermi di questo ciclo-tour: il Terminillo.
E' la tappa con più dislivello in assoluto (m 1700), ma molto bella sia paesaggisticamente che come strada stessa,
finalmente con asfalto decente (fin qui un disastro quasi dappertutto) e soprattutto senza quell'orribile sequenza di rifiuti a lato strada che ci ha accompagnati fin qui.
Sull'altro versante, la discesa da Sella di Leonessa (m 1985) è davvero spettacolare nella prima parte!
Arrivati in fondo, un piccolo acquazzone improvviso ci fa capire che è il caso di terminare la tappa al più presto.
Non è facile perchè qua sembra di essere ai confini del mondo ma ad Albaneto,
piccolo paesino che sta appollaiato sopra la strada, troviamo una provvidenziale “Tana del Lupo”,
ristorante i cui titolari affittano anche stanze ed appartamenti.
Detto fatto! Ci danno un appartamento enorme al prezzo di una stanza!
Giusto in tempo prima di un'importante scroscio....
Una cena pantagruelica, da queste parti hanno porzioni che ci mangi abbondantemente in due/tre,
a base di ottimi spaghettoni all'amatriciana, formaggi, affettati e quant'altro,
ci fa andare a letto col classico cinghiale sullo stomaco, solo che noi non abbiamo nessun “Brioschi” per cacciarlo via....

21- 22-

21- Terminillo
22- Terminillo


12° giorno. Anche qui ad Albaneto becchiamo una festa, quella del Patrono,
ed al mattino mentre ci apprestiamo a partire, arriva la fanfara con le majorettes.
Ci è quasi sembrato un comitato di saluto per noi ciclo-viandanti....
Altro punto assolutamente fermo del nostro programma è Amatrice.
Ci arriviamo ad ora di pranzo ed in pieno svolgimento della “Sagra dello Spaghettone all'Amatriciana”
tramite una bellissima strada secondaria che aggira il lago di Scandarello.
Troviamo un'incredibile quantità di macchine e camper ed una marea indescrivibile di gente ammassata davanti ad un cancello dal quale si accede all'area ristoro allestita per l'occasione.
Noi, su gentile indicazione di una poliziotta, andiamo nella parte più a monte,
meno affollata, dove, nella nuova Piazza del Gusto, sono stati ricostruiti alcuni ristoranti che stavano nella vecchia Amatrice che non esiste più...
Abbiamo scelto “da Giovannino” ed ovviamente abbiamo ordinato l'Amatriciana!
Anche qui porzioni esagerate, ma davvero super!!
Sazi oltre misura, scopriamo che per uscire da Amatrice dobbiamo ripercorrere a ritroso la strada fatta all'andata perchè la strada principale,
molto più corta, è vietata a bici e pedoni ma non alle auto.
Sono circa 20 km in più che ci dobbiamo sobbarcare con la pancia piena....
A noi sembra un paradosso, ma è un'ordinanza che esiste da tre anni ed i militari a guardia del varco sono inflessibili.
Lo sono, a ragion veduta, anche con chi vuole fotografare le tristi macerie di quello che era il paese che non esiste più.
Facciamo tappa ad Acquasanta Terme, circa 20 km prima di Ascoli,
dove anche qui si notano i danni del terremoto che danno al paese un aspetto un po' decadente, pur se dignitoso.
Troviamo una confortevole stanza in un hotel in centro
che ha degnamente resistito al cataclisma del 2016 perchè ristrutturato poco prima.....
Dicono che a parlare del Diavolo spuntino le corna ed ecco che, la notte, alle 2 e pochi minuti,
ci svegliamo entrambi come scossi bruscamente da qualcuno:
è il terremoto!!
A parte la brutta sensazione iniziale, riusciamo poi a riaddormentarci senza sentire le ulteriori minori scosse che,
sapremo al mattino, hanno continuato per tutta la notte.
Per la gente di queste parti è un vero e proprio incubo.

23- 24- 25-

23- Partenza dalla Tana del Lupo
24- Amatrice
25- Amatriciana

13° giorno. Ripreso il nostro ciclo-viaggio, raggiungiamo la città di Ascoli dove ci fermiamo lungamente.
E' già la terza volta che ci passo in bici ma è sempre piacevole sostarci.
Nel primo pomeriggio, ci dirigiamo quindi verso la costa Adriatica a Porto d'Ascoli (San Benedetto del Tronto)
che sarà il nostro punto tappa e praticamente la conclusione della traversata di ritorno.
Siamo sulla cosiddetta Riviera delle Palme, che conosciamo molto bene e che batte 10 a 1 la località sul Mar Tirreno, Santa Severa,
il nostro giro di boa.
Per tutto! Pulizia, ordine, decoro, ecc...
Nelle due ore che passiamo in spiaggia, scopriamo che qua, su tutta la Riviera,
comprese le spiagge libere, è proibito fumare (anche con le sigarette elettroniche).
Multe da 50 a 500 euro.
Infatti per la prima volta mi capita di non vedere nemmeno un mozzicone di sigaretta nella sabbia!
Piccolo esempio di civiltà che spero si propaghi in tutta Italia.

26- 27-

26- Ascoli
27- Porto d'Ascoli: passeggiata serale


14° giorno. L'ultima tappa, è tutta lungo la costa a risalire in direzione nord:
60 km piatti piatti e molto rilassanti anche per i lunghi tratti di pista ciclabile.
Circa a metà tragitto, a Marina Palmense, troviamo una lunga spiaggia deserta con un'acqua limpidissima
dove ci viene naturale fermarci per qualche ora a gustarci bagni e sole in completa solitudine.
Nel tardo pomeriggio arriviamo così al punto di partenza, poco prima di un temporale,
a chiusura di questo fantastico giro nel cuore della nostra bistrattata Italia.
Pernottamento e cena, nella struttura del primo giorno, dove ci hanno accolti con entusiasmo ed un po' di sana invidia.

28-

28- Marina Palmense

CONCLUSIONE
Questo “Da-Costa-a-Costa e ritorno” è stato davvero entusiasmante, di un importante impegno fisico comunque compensato dalle emozioni,
pur con la nota di tristezza nel vedere le tante località mortalmente ferite che, purtroppo, rimarranno così ancora per molto tempo.

NOTE NEGATIVE
1-Fondo stradale. Pessimo per gran parte del percorso, sopratutto nel Lazio ed in Umbria, su ogni tipo di strade.
La zona migliore, sotto questo aspetto, è quella del Terminillo e, paradossalmente, nelle zone più colpite dal terremoto.
2-Rifiuti. Il vero e proprio cancro dell'Italia tutta, da nord a sud, con qualche rara eccezione.
A lato delle strade una teoria infinita di rifiuti di ogni genere (soprattutto plastica!) che ti fa venire la nausea.
Le zone più pulite sono da Rieti in poi, compreso il Terminillo, fino ad Amatrice e dintorni.
3-Aree di sosta. Da noi in montagna ne trovi dappertutto,
in Centro Italia quasi zero e quelle poche talmente trasandate e vandalizzate che quasi ti vien voglia di tirar dritto.
4-Piste ciclabili o Ciclovie con relative strutture di supporto e segnaletica dedicata: lasciamo perdere.
Unica eccezione, la costa adriatica dove Marche ed Abruzzo in questi ultimi anni hanno fatto sforzi notevoli.

NOTE POSITIVE
1- Il cibo. Ovunque!
2- Ospitalità e cortesia. Ovunque!
3- L'Italia. Pur con tutti i suoi difetti, è un Paese straordinario (che andrebbe trattato meglio)
_________________
"Le azioni più straordinarie sono quelle semplici e spontanee" (Grizzly 1-5-2010)


L'ultima modifica di Valentino_52 il Ven Mar 27, 2020 19:36, modificato 1 volta
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sergio63 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Ven Mar 27, 2020 11:55    Oggetto:
 
bello!

e grazie per il racconto... Wink
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Denali Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 14:59
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MessaggioInviato: Ven Mar 27, 2020 12:12    Oggetto:
 
Grazie.
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Ruthi Rispondi citando



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MessaggioInviato: Sab Mar 28, 2020 15:14    Oggetto:
 
Grazie Valentino per la condivisione. Very Happy

Chissà - prima o poi (credo più poi che prima, magari quando sarò in pensione anch'io...) può darsi che seguirò le vostre orme!!!

e last but not least: continuate così.

Siete un esempio formidabile per chiunque!!!!
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luisa-ve Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Apr 02, 2020 16:13    Oggetto:
 
Sempre bello leggere il vostro girovagare in bici....ma in questo periodo ancor di più seppure con un po' di nostalgia!
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Valentino_52 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Apr 07, 2020 9:52    Oggetto:
 
Ruthi ha scritto:
Grazie Valentino per la condivisione. Very Happy

Chissà - prima o poi (credo più poi che prima, magari quando sarò in pensione anch'io...) può darsi che seguirò le vostre orme!!!

e last but not least: continuate così.

Siete un esempio formidabile per chiunque!!!!


Grazie Ruth!
Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare, per il momento, a tutti i progetti fino a giugno compreso.
Poi si vedrà.....


luisa-ve ha scritto:
Sempre bello leggere il vostro girovagare in bici....ma in questo periodo ancor di più seppure con un po' di nostalgia!


Grazie Luisa! Speriamo di uscirne da questo incubo Rolling Eyes
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gianko Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mer Ott 28, 2020 16:59    Oggetto:
 
Bello!Me lo ero perso questo report....ma oramai sono quasi un EX Very Happy
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l'ultima strega Rispondi citando



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MessaggioInviato: Gio Ott 29, 2020 11:06    Oggetto:
 
gianko ha scritto:
Bello!Me lo ero perso questo report....ma oramai sono quasi un EX Very Happy


E qual'è il problema?

io lo sono definitivamente, ma siamo sempre qui... Very Happy

Felice di risentirti Gianko Smile
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Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini )
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Valentino_52 Rispondi citando



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MessaggioInviato: Dom Nov 01, 2020 20:43    Oggetto:
 
gianko ha scritto:
Bello!Me lo ero perso questo report....ma oramai sono quasi un EX Very Happy


Ciao Gianko!!!
Hai riesumato questo mio Report e mi sono venute in mente le birre bevute assieme nelle due giornate che ci siamo visti Wink Laughing
Bello!

Quest'anno, nel ciclo-giro veneto di settembre, ho ritrovato anche Doc.tor e Gino e rispettive famiglie in due piacevoli serate differenti.
Magia di OTT
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gianko Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Nov 03, 2020 18:05    Oggetto:
 
Belle giornate passate insieme,Grandi Vale e Alfia! Settimana scorsa ci siamo incontrati,qui nelle Terre di Mezzo,con Yenky e Bau....altre Birre e magnate Very Happy Very Happy Very Happy
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Gianko

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