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Valanghe....Occhio!
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Capitano Rispondi citando



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Luogo di residenza: Pergine (Trento)

MessaggioInviato: Lun Dic 23, 2019 8:17    Oggetto:
 
Ampiamente prevedibile. Ero in zona, ho visto cose che voi umani....
https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/bassano/altopiano/sciatore-travolto-da-una-valanga-a-cima-portule-1.7855818
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Capitano Rispondi citando



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Messaggi: 1084
Luogo di residenza: Pergine (Trento)

MessaggioInviato: Sab Dic 28, 2019 17:49    Oggetto:
 
https://www.ildolomiti.it/cronaca/2019/emergenza-valanghe-dramma-in-val-senales-travolte-e-morte-una-bimba-e-una-donna-ferito-un-bambino
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Capitano Rispondi citando



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Messaggi: 1084
Luogo di residenza: Pergine (Trento)

MessaggioInviato: Dom Dic 29, 2019 19:52    Oggetto:
 
https://www.ildolomiti.it/cronaca/2019/valanga-sulle-dolomiti-del-brenta-la-vittima-e-andrea-concini-28enne-trentino-il-secondo-scialpinista-ricoverato-a-trento-in-stato-di-ipotermia?fbclid=IwAR1u-mJp3uSMEim_sZ0-6hA-MBmCBJDtoszYySu7zmClc8HfDi847qdjj4w
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Leo Rispondi citando



Registrato: 27/01/07 17:31
Messaggi: 5210
Luogo di residenza: Zoldo

MessaggioInviato: Lun Dic 30, 2019 20:54    Oggetto:
 
Capitano ha scritto:
https://www.ildolomiti.it/cronaca/2019/valanga-sulle-dolomiti-del-brenta-la-vittima-e-andrea-concini-28enne-trentino-il-secondo-scialpinista-ricoverato-a-trento-in-stato-di-ipotermia?fbclid=IwAR1u-mJp3uSMEim_sZ0-6hA-MBmCBJDtoszYySu7zmClc8HfDi847qdjj4w


Un pensiero ai familiari e a tutti quelli che gli han voluto bene!!
Grazie Andrea ci hai fatto sognare!!!
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"..... tutta questa ghiaia sparpagliata fin sul baratro estremo di tutti gli appoggi che da l’idea del perenne e inevitabile movimento verso valle al quale non vorresti partecipare.. se possibile! " ...(da "Spiz ® e otoliti" di G.B.)
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ste Rispondi citando



Registrato: 07/04/05 16:05
Messaggi: 6285
Luogo di residenza: Portus Naonis

MessaggioInviato: Lun Dic 30, 2019 21:31    Oggetto:
 
Leo ha scritto:
Un pensiero ai familiari e a tutti quelli che gli han voluto bene!!
Grazie Andrea ci hai fatto sognare!!!


e un abbraccio anche a Luca
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ste Rispondi citando



Registrato: 07/04/05 16:05
Messaggi: 6285
Luogo di residenza: Portus Naonis

MessaggioInviato: Lun Dic 30, 2019 21:43    Oggetto:
 
da l'Adige.it:
"«Io sono qui, Andrea invece è morto».
È distrutto Luca Dallavalle, uno dei quattro escursionisti che nella mattinata di ieri stava salendo dal rifugio Tuckett verso Punta Massari, quando un distacco nevoso ha fatto precipitare a valle due di loro. Lui ed un altro compagno, la guida alpina altoatesina Wolgang Hell, sono rimasti illesi. Sono stati trascinati contro le rocce più in basso il fratello di Dallavalle, Roberto e Andrea Concini. Per quest'ultimo non c'è stato nulla fare.
«Stavamo procedendo in fila indiana sfalsati, io e Wolfgang sulla destra, Andrea e mio fratello sulla sinistra, forse era Andrea quello davanti a tutti, ma di poco. Avevamo gli sci ai piedi, era un tratto tranquillo. Improvvisamente un accumulo di neve è sceso dal versante alla nostra sinistra, finendo contro Andrea e Roberto».
Gli uomini del Soccorso alpino trentino intervenuti con l'elicottero dei vigili del fuoco permanenti di Trento hanno stimato che la slavina possa aver avuto un fronte di una ventina di metri e che Concini e Roberto Dallavalle possano essere caduti a valle per circa 200 metri.
Luca Dallavalle spiega come non sia stata la valanga in sé a travolgere i due compagni di escursione: «La massa che li ha colpiti non era consistente. Non sono stati travolti, ma è bastato per far perdere loro l'equilibrio. Sono caduti a valle, venendo sbalzati contro le rocce. Noi due li abbiamo solo visti cadere, senza essere nemmeno sfiorati. Non è stata imprudenza, non è stata inesperienza. Solo sfortuna. Poteva accadere a me se il distacco fosse avvenuto da destra, o se io mi fossi trovato a sinistra. Invece è successo a loro, e Andrea non c'è più. Mi dispiace, è un dolore grande a causa anche dell'impotenza. Quel vedere le cose succedere, quel non poter fare nulla, stamattina come adesso a ripensarci».

Dopo aver visto i due compagni di escursione fermi, in mezzo alla neve, sotto di loro, Luca Dallavalle e Wolfgang Hell hanno subito chiamato i soccorsi, poi sono scesi per prestare loro aiuto.
«Ho chiamato subito il 112, poi siamo scesi a vedere come stessero, a capire cosa potessimo fare in attesa dell'arrivo dei soccorsi».
Le condizioni di Andrea Concini sono subito apparse gravissime: «Era incosciente, invece mio fratello Roberto riusciva a dire qualcosa, lamentava dolori alla schiena. Era stordito ma cosciente. Abbiamo cercato di limitare il più possibile gli effetti del freddo coprendoli con le nostre giacche».
Poi, l'arrivo dei soccorritori, che hanno raggiunto i feriti ed i due compagni illesi all'altezza della seconda balza ai piedi di Punta Massari, in fondo alla Vedretta superiore di Brenta: per Concini non c'era purtoppo più nulla da fare, mentre Roberto Dallavalle è stato trasferito al Santa Chiara. Il fratello di quest'ultimo e Wolfgang Hell sono stati trasferiti, sempre in elicottero, a Madonna di Campiglio.
Dallavalle, che nel pomeriggio di ieri aveva già potuto fare rientro a casa, prova poi a cercare di analizzare quello che può essere accaduto, senza però trovare pace: «Nessuno di noi era inesperto, anche ripensandoci non riesco a trovare errori, a pensare ad un momento particolare di qugli istanti e dire "ecco, non dovevamo fare così".
Negli anni avevamo fatto numerose uscite con Andrea e Wolfgang. Ultimamente, invece, avevo fatto qualche cosa più che altro con mio fratello. Nei giorni scorsi ci eravamo sentiti nuovamente con loro e una volta visto che per questa giornata c'eravamo tutti, avevamo deciso di andare assieme. Le condizioni erano buone, c'era un po' di vento ma nulla che potesse essere considerato pericoloso. Sapevamo che il livello di allerta era marcato ma proprio per questo ci stavamo muovendo con la massima prudenza. Al Tuckett questa mattina (ieri, ndr) c'erano almeno altre venti persone, l'unica cosa che posso dire ripensandoci è che avrebbe potuto succedere a uno qualsiasi di noi come di quelle persone. Sfortuna, non riesco a pensare a qualcosa di diverso. E ha colpito Andrea. Mio fratello è in ospedale ma se la caverà. Andrea invece è morto e non riesco a darmi pace»."

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l'ultima strega Rispondi citando



Registrato: 14/05/09 20:17
Messaggi: 2406
Luogo di residenza: in tutto il mondo

MessaggioInviato: Mar Dic 31, 2019 13:30    Oggetto:
 
Mi è sempre piaciuto essere in questo Calderone, per tantissimi motivi, primo fra tutti quello che ci si conosce, che ci si sorride, che ci si organizza, che si ride e che ci si scopre insieme.
l'unico svantaggio terrorizzante, è che , conosciuti, ci si preoccupa dei protagonisti ogni qualvolta si sente parlare di tragedie alpinistiche e scialpinistiche.
Il mio cuore batte e guarda altrove, ma inesorabilmente è spinto verso questa pagina blu, a cercare rassicurazioni nei nomi conosciuti, sperando che vi sia la pubblicazione dei post e nient'altro.

Di un solo spazio ho il terrore, ed è questa sezione.

In questi giorni ho dovuto affrontare molte prove di coraggio a cercare di non leggere le notizie tragiche avvenute sulle mie montagne, rimandare fino all'ultimo momento la scoperta dei nomi, quegli articoli insulsi che parlano di "esperti" o incoscienti, ed è sempre un enorme dispiacere che scopri che pur non essendo qualcuno vicino a te, la tragedia ha colpito comunque chi ha vissuto e vive le tue stesse passioni, le tue meraviglie, le tue sensazioni.

Oggi leggo il nome Dallavalle, e il mio cuore è pieno di tristezza, così come lo è stato pieno di gioia a sapere, leggere e seguire due fratelli che con la medesima passione ( e non solo una) scelgono la loro felicità nel vivere insieme esperienze irripetibili, facili o complesse, comunque di legame fraterno. E chi va in montagna con un familiare sa perfettamente come questo possa aprire il cuore e formare un legame indissolubile.
Se poi questo porta a vivere giornate in montagna anche con gli amici, certe situazioni non hanno prezzo, e questa doveva essere una di quelle esperienze che rimangono nel tempo.
Purtroppo ci rimarrà, per sempre, legata a un velo di tristezza e di disperazione. Poteva essere diverso? Probabilmente no, come dice Luca, solo una grande sfortuna e una immensa impotenza.

Per tutti noi una grandissima tristezza....

Forza Luca e Roberto!

Un grande abbraccio di solidarietà, anche ai familiari di Andrea
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Torno a casa ma ho già voglia di ripartire. Ho capito qual è il senso di una spedizione.E' salire una montagna andando oltre.E' distaccarsi dalla cima da elenco ... E' vivere l'assenza di radici come un cammino di libertà.... (Silvia M.Buscaini )
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renrav Rispondi citando



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Messaggi: 2821
Luogo di residenza: TN

MessaggioInviato: Mar Dic 31, 2019 20:19    Oggetto:
 
ste ha scritto:
Leo ha scritto:
Un pensiero ai familiari e a tutti quelli che gli han voluto bene!!
Grazie Andrea ci hai fatto sognare!!!


e un abbraccio anche a Luca



Oggi è stato veramente toccante

Lo abbiamo salutato così


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non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di sorgere
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ste Rispondi citando



Registrato: 07/04/05 16:05
Messaggi: 6285
Luogo di residenza: Portus Naonis

MessaggioInviato: Mar Dic 31, 2019 22:11    Oggetto:
 
renrav ha scritto:


Lo abbiamo salutato così



RIP Sad
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zampelunghe Rispondi citando



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Messaggi: 56
Luogo di residenza: Trento

MessaggioInviato: Gio Gen 02, 2020 23:59    Oggetto:
 
19 anni fa, sempre sotto una valanga, sempre il 28 dicembre, sui Serodoli mi lasciava un mio amico di nome Andrea ... mi segue sempre anche adesso ogni volta metto gli sci sulla neve. So cosa significa, vi sono vicino.
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enrico r. Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 15:03
Messaggi: 2619
Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Mar Gen 07, 2020 14:49    Oggetto:
 
Un'analisi intelligente dei dati sugli incidenti da valanga dal 1985 ad oggi (fonte AINEVA):

https://www.gognablog.com/attenzione-alla-salita/

Fa vedere in modo chiaro che l'aumento nel numero degli incidenti *non* è dovuto solo all'aumento nel numero dei praticanti.

La pensata dell'autore è semplice: invece di guardare all’andamento nel tempo del numero degli incidenti, ha guardato come è cambiato nel tempo il rapporto tra incidenti in salita e incidenti in discesa (S/D).

Il numero di incidenti dipende dal numero di persone in circolazione nella montagna invernale. Al contrario, il rapporto S/D *non* dipende dal numero di persone in circolazione, per l’ovvia regione che, dato il numero di persone in circolazione in una certa stagione, quelle persone sono esposte al rischio di incidente tanto in salita quanto in discesa.

La cosa che si vede chiaramente è che nel tempo il rapporto S/D è *aumentato enormemente*. Dal 1985 al 2000 ci sono stati 0.66 incidenti in salita per ogni incidente in discesa. Dal 2000 in poi il rapporto è quasi raddoppiato (1.13).

L’interpretazione che propone l’autore è convincente: è aumentata la proporzione di praticanti poco attenti alle regole di sicurezza in montagna. Tutte le regole di sicurezza: dalla pianificazione a tavolino della gita (se andare, dove andare…), alla conduzione della gita. I praticanti poco attenti alle regole di sicurezza si espongono al rischio di incidente dal momento in cui appoggiano lo sci sulla neve: in salita sono esposti tutti coloro che hanno iniziato la gita; in discesa sono esposti solo coloro che non hanno avuto incidenti in salita.

In altre parole, dal 2000 in poi si osservano molti meno incidenti in discesa che in salita perché molti di quelli che a causa del loro comportamento scorretto avrebbero avuto un incidente in discesa, l'incidente l'hanno già avuto in salita e alla discesa non ci sono nemmeno arrivati…

Il passo aggiuntivo che si può fare per completare l'analisi è stimare il numero di decessi che si sarebbero evitati se il rapporto S/D post-2000 fosse stato pari a quello pre-2000.

Applicando il rapporto S/D pre-2000 - 0.66 - al numero di incidenti in discesa post-2000 - 267 - si ottiene il numero di incidenti in salita che si sarebbero avuti a parità di rapporto S/D: 176. Gli incidenti effettivamente osservati in salita post-2000 sono pari a 301 -> 125 in più di quelli stimati a parità di rapporto S/D.

Che corrispondono a ca. 40 decessi in più. Questa è la stima del costo in vite umane dovuto ai cambiamenti avvenuti post-2000 nel comportamento degli scialpinisti (ci sono buone ragioni per pensare che questa sia una stima prudente...).
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enrico r.
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Denali Rispondi citando



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MessaggioInviato: Mar Gen 07, 2020 16:07    Oggetto:
 
Certo è una interpretazione plausibile ... ma non l'unica, esempi:
- potrebbe essere aumentata la prudenza in discesa, cioè una volta ci si lanciava dove c'era neve bella mentre ora magari si scende prudenzialmente più per dove si era saliti
- la moderna attrezzatura consente discese veloci con minore tempo di esposizione
- sebbene l'articolo già escluda il fuoripista, potrebbe essere che siano diminuiti gli scialpinisti che fanno parziale uso di impianti
- è aumentato lo scialpinismo invernale rispetto al primaverile, quest'ultimo caratterizzato da valanghe in orari da discesa

Sono solo ipotesi e non ho elementi per sposarne alcuna ... ma dire parafrasando Crovella che "oggi c'è più baucaggine di ieri" rimane da dimostrare. Come rimane da dimostrare la mia convinzione, del tutto opposta, cioè che oggi è diminuita l'incidenza di valanghe sia in salita che in discesa grazie proprio a meno baucaggine e più informazione
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paoloche Rispondi citando



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Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Mar Gen 07, 2020 16:51    Oggetto:
 
Io di mestiere, per molto tempo, ho analizzato dati (e lo sto facendo ancora).
Le interpretazioni mi interessano meno, ma la valutazione della correttezza dell'analisi dei dati è fondamentale. A parte i dati assoluti (laddove si riscontra un numero diverso di anni nelle due bande temporali considerate) i dati medi e quelli relativi (rapporti salita/discesa) mi sembrano inoppugnabili. Se ho tempo proverò ad aggiungere una valutazione degli errori statistici per vedere quanto significativa sia la variazione dei rapporti.
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enrico r. Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 15:03
Messaggi: 2619
Luogo di residenza: Padova

MessaggioInviato: Mar Gen 07, 2020 17:20    Oggetto:
 
Denali ha scritto:
Certo è una interpretazione plausibile ... ma non l'unica, esempi:
- potrebbe essere aumentata la prudenza in discesa, cioè una volta ci si lanciava dove c'era neve bella mentre ora magari si scende prudenzialmente più per dove si era saliti


In linea teorica è possibile, certo. Ma a naso non mi sembra proprio... Comunque, ok hai ragione: se si decide di analizzare dati, serve mostrare dati alla mano come stanno le cose.

Denali ha scritto:
- la moderna attrezzatura consente discese veloci con minore tempo di esposizione


Può essere che ci sia stato una riduzione dei tempi, ma non mi sembra tale da giustificare variazioni importanti nell'esposizione al rischio.

Denali ha scritto:
- sebbene l'articolo già escluda il fuoripista, potrebbe essere che siano diminuiti gli scialpinisti che fanno parziale uso di impianti


Qui non capisco: l'autore ha selezionato solo gli incidenti che hanno coinvolto scialpinisti.

Denali ha scritto:
- è aumentato lo scialpinismo invernale rispetto al primaverile, quest'ultimo caratterizzato da valanghe in orari da discesa


Se capisco, intendi questo (semplificando molto). In primavera hai valanghe quasi solo in orario da discesa. In inverno non ci sono differenze nel rischio di staccare una valanga tra salita e discesa (a parità di altre condizioni). Ma se fosse così si dovrebbe osservare la stessa variazione tra i due periodi (pre- post-2000) nel numero di valanghe in salita e in discesa. Così non è: 144 in più in discesa, 220 in più in salita.

Denali ha scritto:
Sono solo ipotesi e non ho elementi per sposarne alcuna ... ma dire parafrasando Crovella che "oggi c'è più baucaggine di ieri" rimane da dimostrare. Come rimane da dimostrare la mia convinzione, del tutto opposta, cioè che oggi è diminuita l'incidenza di valanghe sia in salita che in discesa grazie proprio a meno baucaggine e più informazione


L'incidenza di incidenti da valanga è aumentata o diminuita? Buona domanda... ci lavoriamo Wink
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enrico r.
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Denali Rispondi citando



Registrato: 06/04/05 14:59
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MessaggioInviato: Mar Gen 07, 2020 19:56    Oggetto:
 
enrico r. ha scritto:
... Può essere che ci sia stato una riduzione dei tempi, ma non mi sembra tale da giustificare variazioni importanti nell'esposizione al rischio ...
Sono d'accordo.

enrico r. ha scritto:
...Qui non capisco: l'autore ha selezionato solo gli incidenti che hanno coinvolto scialpinisti ...
Suppongo si venga classificati scialpinisti anche se si fa una parte di salita con gli impianti: se questo in passato era più diffuso, la parte di salita era minore. Ma ovviamente anche questa non penso giustifichi variazioni importanti (ammesso e non concesso sia plausibile).


Come dicevo volevo solo elencare altre possibilità, alcune poco (o forse nulla) significative altre invece di più, come la 1° (maggior attenzione in discesa) e soprattutto la successiva (shift attività verso l'inverno).
enrico r. ha scritto:
... se fosse così si dovrebbe osservare la stessa variazione tra i due periodi (pre- post-2000) nel numero di valanghe in salita e in discesa ...
Non capisco... se ipotizzo che lo scialpinismo primaverile abbia rischio in salita basso rispetto a quello invernale, aggiungendo gite invernali posso alzare il rapporto S/D di parecchio considerando anche che la salita dura ben di più e soprattutto che in inverno la salita in qualche misura "bonifica" la discesa: cioè se quel pendio quel giorno non va toccato, lo toccherò prima salendo mentre in primavera basta non toccarlo dopo una certa ora.
Sia chiaro a scanso di equivoci, sto estremizzando solo per esemplificare e per dire che mi pare un po' forzato trarre conclusioni sul peggioramento dei comportamenti solo dalla variazione del rapporto S/D.

Anche perchè
enrico r. ha scritto:
L'incidenza di incidenti da valanga è aumentata o diminuita? Buona domanda... ci lavoriamo Wink
di questo rimango assolutamente convinto ma solo come mia evidenza personale che da un lato statisticamente vale nulla e dall'altro non so quantificare, cioè non so se in questi decenni le gite annue siano raddoppiate o decuplicate (opterei più su quest'ultima).
E l'unico modo che mi viene in mente per avere una stima del fondamentale dato mancante (attività annua) è quello di avere dati di vendita dai produttori di pelli ... ma se capisco bene tu hai qualche idea ma non vuoi spoilerare Laughing ... resto tuned Very Happy
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